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Linguaggio e comunicazione: Chomsky e il linguaggio animale, Appunti di Filosofia

Questa lezione esplora la teoria di Chomsky sul ruolo primario del linguaggio come struttura gerarchica e ricorsiva, e la sua relazione con l'ereditarietà e la comunicazione. Viene discusso il fenomeno della percezione categoriale e il caso di parole minime come 'paro' e 'baro'. Inoltre, vengono presentati studi recenti sulle abilità comunicative di primati come scimpanzé e gorilla, e i loro possibili capacità di imparare il linguaggio umano.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 17/08/2021

ennyverdi22
ennyverdi22 🇮🇹

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Scarica Linguaggio e comunicazione: Chomsky e il linguaggio animale e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Linguaggio e sistemi di comunicazione gestuali Chomsky sostiene la funzione principale del linguaggio, inteso come organizzazione degli elementi linguistici in una struttura gerarchica e ricorsiva, non sarebbe primariamente quella di comunicare. Secondo queste ipotesi le lingue sono la manifestazione dell'organo del linguaggio e dipendono dal nostro patrimonio genetico. Il linguaggio viene ereditato attraverso un processo di exattamento, e fa da ponte tra abilità concettuali e abilità di produrre suoni complessi. I tratti costitutivi del linguaggio umano sono presenti anche in altre specie? Il linguaggio come ponte tra il sistema sensomotorio ed il sistema concettuale Il sistema senso-motorio per la produzione e la percezione di suoni è un unicum umano? Ossia, la capacità di produrre suoni (linguistici), e di percepirli, è posseduta solo dall'uomo? Analizziamo queste due capacità separatamente: 1.La produzione di suoi Canto degli uccelli Analizzano questi canti molto complesse con una struttura interna molto articolata. = Struttura complessa e articolata, ma non gerarchica =. Periodo critico (analogia con l’uomo). =. Cantidifettosi o semplificati = Lallazione. Lipkind si mettono a confronto i fringuelli zebrati e i bambini, le ricerche mostrano molte analogie. Uccelli della stessa specie possono avere dei dieletti diversi a seconda di dove vivono, ed esistono anche uccelli bilingue. = Dialetti = Bilinguismo 2.La percezione di suoni. Dobbiamo considerare un fenomeno importante nella percezione del linguaggio nell'uomo: la percezione categoriale> noi percepiamo i suoni linguistici categorialmente. I suoni linguistici s dividono in sordi e sonori, perché il flusso d’aria che attraversa la glottide può far muovere le corde vocali oppure no e il flusso d'aria viene poi modulato nella cavità nasale o orale; e può essere anche bloccato (es. chiudo le labbra). ESEMPIO Se consideriamo le parole: Paro e Baro È una coppia minima di parole che differisce solo per il segmento iniziale, che provoca la differenza di significato. Si tratta di due consonanti occlusive, in cui il flusso d’aria viene completamente bloccato mediante una breve occlusione, cui segue un rapido rilascio. Il velum è l'organo che blocca o permette il passaggio nella cavità nasale. Questi suoni sono detti occlusivi perché durante la loro produzione il flusso dell’aria è completamente bloccato. Differiscono per il tempo di attacco della sonorità > VOT (Voice Onset Time) l'intervallo che passa tra l’occlusione e il rilascio; cioè l'istante in cui le corde vocali iniziano a vibrare per il passaggio dell’aria. + Nella [b], consonante sonora, l’aria viene rilasciata subito, tra gli 0 e 20 ms (millisecondi) dall’occlusione; + Nella [p], invece, l'intervallo è più lungo: il VOT avviene dopo i 60 ms B) Pot uttei with (A) Bought uttered with [5] {B) Pot uttered with [p Release Felea of the lips of the lips L'oscillogramma mostra la differenza di pressione dell'aria (y) nel tempo (x). Ma cosa succede per un VOT tra 20 ms e 60 ms? [b] vs [p] Se le persone percepiscono il suono in maniera continua (come è da un punto di vista acustico), allora ci aspetteremmo che - facendo ascoltare le sillabe [ba] e [pa] manipolando il loro VOT ad intervalli compresi tra 20 e 60 - i giudizi delle persone alla domanda «che suono hai sentito» si dovrebbero posizionare su un continuum - come nel caso precedente. Ma NON è quello che succede, le persone | categorizzano come “p” o come “ Percezione categoriale as /pa/ Il segnale fisico è continuo, mentre la sua suddivisione in {B) Categorical perception as /ba/ categorie discrete è opera del nostro sistema percettivo. Questo fenomeno di percezione in categorie discrete del continuo è chiamato percezione categoriale. A lungo si è considerata questa caratteristica come esclusivamente umana. | suoni linguistici che si differiscono 20-10 0 vr su 30 40 50 60 lungo una linea continua sono categorizzati e rapp mentalmente » in categorie distinte identificabili. Percezione categoriale e linguaggio Per cercare di dare una risposta a questa domanda si sono fatti diversi studi su soggetti diversi: Falsa credenza nei primati Uno studio recente, usando la tecnica dell'eye tracking, sembra riconoscere nei primati la presenza di una teoria della mente, negli scimpanzé, e la falsa credenza: Video scimpanzè: Krupenye, Kano, Hirata, Call & Tomasello (2016) Il linguaggio come ponte tra il sistema sensomotorio ed il sistema concettuale | primati sembrerebbero avere rappresentazioni delle intenzioni, desideri e credenze degli altri. Condividono solo alcuni aspetti della teoria della mente con gli esseri umani. Alcuni dei meccanismi di base di generazione e formulazione di pensieri degli essere umani sono probabilmente condivisi anche dagli scimpanzé. Alcuni aspetti importanti del sistema fono-articolatorio che è al servizio del linguaggio umano, sono presenti anche in altre specie. Ma il processo di exattamento che ha portato al linguaggio appartiene solo all'uomo? Comunicazione e linguaggio nei primati Ci sono degli studi recenti che sostengono che i gorilla abbiano dei tratti comuni con l’uomo, e che differiscano da esso solo per 1.75% di DNA. Studiando le abilità cognitive (Patterson ha studiato Koko), è emerso che anche i gorilla hanno una teoria della mente. A Koko è stata insegnata la lingua dei segni americana. Poiché sia scimpanzé che gorilla hanno abilità di rapp concettuali sofisticate simili, e poiché gli scimpanzé differiscono dall'uomo solo per l'1.33%, mentre i gorilla per l'1.75%; i ricercatori si sono domandati se i sistemi di comunicazione simile al linguaggio umano, e se potrebbero imparare il linguaggio umano. Si è ipotizzato che o non hanno un apparato fonatorio adeguato; o non hanno sviluppato un sistema sociale che è favorevole alla nascita del linguaggio. Quindi si potrebbe ipotizzare che avrebbero la possibilità di farlo ma non l'hanno fatto. Questa è un'ipotesi continuista, che sostiene che le differenze tra le abilità linguistiche comunicative di scimpanzé/gorilla e uomo, sarebbero di tipo quantitativo e non qualitativo, e quindi il linguaggio sarebbe dovuto allo sviluppo di un sistema di comunicazione di un antenato comune sia a noi che a queste specie. Sono stati fatti esperimenti per verificare queste ipotesi. In particolare sono stati studiati i comportamenti gestuali delle scimmie, nel loro stato di natura. Questi animali producono gesti comunicativi intenzionalmente. Infatti prima di compiere un gesto gli scimpanzé attirano l’attenzione del loro interlocutore. Questi comportamenti gestuali di tipo comunicativi sono diversi e sono stati studiati e descritti da molti (es. Tommasello); ma c'è una differenza tra questi gesti comunicativi e il linguaggio umano. Comportamenti gestuali delle scimmie Differenze tra questi gesti comunicativi e il linguaggio umano: e Non c'è una vera consistenza tra gesto e referente diversi individui usano gesti diversi; più gesti vengono usati per lo stesso significato; lo stesso gesto può significare cose diverse. e I gesti non vengono mai combinati tra di loro in maniera produttiva: le sequenze di gesti prodotti in maniera spontanea da primati non umani non seguono alcuna regola di combinazione. È stata indagata la combinazione di gesti anche nei gorilla e anche in questo caso i gesti non sembrano essere stati combinati. Si potrebbe ipotizzare che la limitazione del sistema comunicativo dei primari potrebbe derivare dalla mancanza di una civiltà avanzata; si è allora provato ad insegnare ai primati non umani il linguaggio umano facendoli crescere sin da piccoli insieme agli uomini e provando a insegnargli il nostro linguaggio durante il periodo critico. Apes e linguaggio Gua Uno dei primi studi è stato condotto nel 1930 dai coniugi Kellogg, che hanno cresciuto uno scimpanzé (Gua), insieme al figlio Donald per circa 9 mesi. Ragazze lupo (2 bambine e solo 1 riesce a imparare qualcosa > studiosi deficit cognitivo) Kellogg sosteneva che non avessero nessun deficit, ma che si comportavano così perché l'avevano imparato in base alle richieste dell'ambiente, e che quindi l’ambiente avesse condizionato lo sviluppo delle abilità cognitive di queste bambine. Ipotizzò anche che ci fosse un periodo critico in cui si poteva imparare e sviluppare queste abilità, ma se non acquisite in quel periodo non possono essere acquisite in modo “normale”. Kellogg si domandava: date le basi biologiche e genetiche, qual è l'apporto fornito dall'ambiente per lo sviluppo di alcune abilità cognitive? Non potendo far crescere un bambino in cattività si poteva far crescere un primate come fosse un umano, e osservare anche in che modo stare a stretto contatto con un umano per molto temo fosse condizionante. Ogni giorno Gua e Donald erano sottoposti a molti test di controllo sia per lo stato fisico che per quello psicologico (memoria, riflessi, disegno, percezione, vocalizzazione, manualità, problem solving, reazioni emotive, comprensione linguistica, ecc). Dopo 9 mesi di insegnamento: Produzione 5 parole (Gua) Comprensione 58 parole (Donald 68) Il progetto poi venne interrotto perché Donald non stava avendo uno sviluppo tipico a causa dello scarso contatto con altri bambini e Gua non mostrava un apprendimento linguistico. Pensavano a differenze cerebrali ma non pensarono al fatto che l'apparato fonatorio animale non fosse uguale e quindi non permettesse la produzione del linguaggio umano. Viki Negli anni ‘40 due psicologi, Keith e Catherine Hayes, educarono una scimpanzé, Viki, come una bambina, e cercarono di insegnarle a parlare, con metodi logopedici. Tuttavia, dopo 6 anni di istruzione, Viki riuscì solo a pronunciare in maniera appena intellegibile solo 3 parole (mama, papa, cup). Ma visto che il cavo orale degli scimpanzé non è in grado di articolare i suoni in maniera fine a causa della diversa configurazione del tratto vocale, che non ha la laringe abbassata come negli uomini, e la cui configurazione anatomica non permette la modulazione dei suoni; il fatto che Viki (e anche Gua) non sia del tutto riuscita a imparare il linguaggio umano vocale potrebbe essere dovuto a vincoli anatomici. Washoe, Koko Nim e Kanzi Washoe Per verificare se fosse effettivamente causa di vincoli anatomici si provò ad insegnargli il linguaggio dei segni. Alla fine degli anni '60 i coniugi Garder provarono ad insegnare la lingua ei segni a uno scimpanzé di nome Washoe. Volevano dimostrare che in specifiche condizioni anche uno scimpanzé può imparare il linguaggio umano. Una delle condizioni era che lo scimpanzé fosse più piccolo di 1 anno perché non ci fosse una perdita del periodo critico. Washoe fu in grado di imparare circa 350 segni, che provò ad insegnare ai figli adottivi. Ma si osservò che a volte sembrava produrre dei veri propri segni, ma che la maggior parte delle volte imitava quello che veniva fatto dall’istruttore. Il risultato di questo esperimento è che Washoe riesce a produrre combinazione di 2 parole correttamente ma se le frasi che deve comprendere contengono più di 1 parola il loro significato viene inferito dalle parole e non dalla struttura sintattica. Infatti ha abilità di comprensione limitate dal punto di vista sintattico. Ci sono delle frasi che possono essere comprese, in quanto mantengono il significato; anche se l'ordine delle parole viene cambiato. Ma ci sono frasi in cui spostando le parole il significato dell’intera frase cambia, o addirittura smettono di avere senso. Es. (1) Washoe apre il rubinetto. (2)?? Il rubinetto apre Washoe. (3) Metti la pasta nell’acqua. (4)?? Metti l’acqua nella pasta. (5) Washoe insegue il gatto. (6) Il gatto insegue Washoe. La critica che è stata fatta maggiormente è che Washoe fosse stata presentata tardi al linguaggio. Es. > Se vuole che “Sue rincorra Kelly”, Kanzi preme il tasto che corrisponde alla parola chase (“rincorrere”), poi prende la mano di Sue e la spinge verso Kelly > Se vuole che “Kelly rincorra Sue”, spinge invece la mano di Kelly verso Sue dopo aver premuto il tasto. | gesti indicano chi è l'agente e chi è il paziente dell’azione descritta dalla parola sulla tastiera: a. [CHASE] [gesto: mano di Sue verso Kelly] 3 Sue rincorre Kelly b. [CHASE] [gesto: mano di Kelly verso Sue] > Kelly rincorre Sue In queste combinazioni, l'ordine di parole e gesti non segue l'ordine delle parole delle frasi attive dell'inglese: = INGLESESVO = KANZIVSO Combinazione di simboli Nel tempo ha iniziato a produrre combinazioni di 2 parole. A Kanzi piace molto giocare a rincorrersi quindi molte combinazioni comprendono il simbolo CHASE seguito da altri simboli che possono indicare il complemento (la persona rincorsa: CHASE + YOU), uno strumento (rincorrere con la palla: CHASE + BALL). Kanzi tende a riprodurre l'ordine della parole dell'inglese: HIDE + PEANUT (verbo + complemento) MATATA + BITE (soggetto + verbo) Kanzi produce anche combinazioni che non seguono l'ordine dell'inglese: CHILDSIDE + CARRY (aggiunto + verbo) (= porta(mi) (dalla) parte-dei-bambini, la parte di laboratorio dove c'erano dei bambini). Combinazioni governate da regole? Secondo la ricercatrice queste regolarità indicano che Kanzi usa regole per produrre combinazioni di parole o parole + gesti. Tende a usare l'ordine delle parole dell'inglese per combinare simboli; ma che escogita nuove regole quando deve combinare gesti + simboli. Le comunicazioni di Kanzi mettevano fortemente in discussione l'affermazione che solo gli esseri umani sono in grado di compiere il processo di pensiero che consiste nel manipolare dei simboli veramente arbitrari secondo delle convenzioni grammaticali. In realtà le produzioni di parole di Kanzi non sono prodotte da più di 2/3 parole, che può essere dovuto alle limitazioni della tastiera come mezzo per comunicare. Comprensione dell'inglese Per valutare meglio le capacità linguistiche di Kanzi, Savage-Rumbaugh e i suoi collaboratori hanno condotto dei test per valutare quanto Kanzi comprendesse l'inglese. Oltre che con prove di valutazione della capacità di comprendere il significato di singole parole dell'inglese, Kanzi è stato anche testato per la sua capacità di comprendere delle frasi in inglese. A questo studio di valutazione hanno partecipato Kanzi e Alia. Il test è stato condotto su Kanzi (9 anni) e su Alia, una bambina di 2.5 anni figlia di Jeannine Murphy, una delle persone che si prendevano cura di Kanzi. Come Kanzi, Alia è stata esposta all'inglese e ai lessigrammi fin dalla prima infanzia e non è stata “addestrata” a parlare. Il materiale. Ai soggetti sono state presentate 660 frasi nuove. Le frasi erano comandi o commenti a cui i soggetti dovevano reagire in modo appropriato anche selezionarne alcuni oggetti per eseguire il comando correttamente. Esempi di comandi 7a) Metti la palla sugli aghi di pino 7b) Metti l'acqua ghiacciata nel vasino 7c) Dà l'accendino a Rose 7d) Dà i piselli e le patate dolci a Kelly 7e) Dai un abbraccio a Rose 7f) Prendi Rose con il serpente Procedura Due fasi sperimentali: * Fase normale %* Fase cieca (blind trials) > i soggetti non potevano vedere chi emetteva il comando e la persona su cui i soggetti dovevano agire indossava delle cuffie in modo da non poter udire il comando. I comandi sono costituiti da frasi non reversibili, così da poter essere interpretate correttamente anche ignorando l'ordine in cui vengono espresse. Risultati Risposte corrette: Kanzi 72% corrette in tutte le prove (cieche e non) Kanzi 74% corrette nelle prove cieche Alia 66% corrette in tutte le prove (cieche e non). Alia 66% corrette nelle prove cieche Ordine delle parole Tipo A: coppie di frasi in cui l'ordine delle parole viene invertito e cambia anche il verbo. Ad esempio: (1) porta gli aghi di pino all’esterno (2) vai all'esterno e prendi gli aghi di pino. Tipo B: coppie di frasi in cui l'ordine delle parole rimane costante e cambia il verbo. Ad esempio: (3) porta le rocce all’esterno (4) prendi le rocce che sono all’esterno. Tipo C: coppie di frasi in cui solo l'ordine delle parole cambia (# significato). Ad esempio: (5) metti il succo di frutta nelle uova (6) metti le uova nel succo di frutta Risultati per sottotipo di frasi Tubes Compara lKi pro mance cn ere tire supe ci era nia “ sai » rs Delle frasi del sottotipo C, Kanzi risponde correttamente a 12 frasi su 7 1 I 1 21(57%)eAliaa7frasisu18(39%). eri par gun ie sui Valutazione complessiva I dati indicano che Kanzi ha un livello di comprensione dell'inglese analogo o leggermente superiore a quello di una bambina di due anni e mezzo. Infatti, la percentuale di risposte corrette di Kanzi sia nelle prove cieche che in quelle non cieche è superiore a quella di Alia. Bisogna però tenere conto del fatto che Kanzi ha 9 anni ed è stato educato in modo intensivo durante questi anni, mentre Alia ha 2.5 anni e non è mai stata addestrata esplicitamente. Kanzi ha capacità linguistiche piuttosto sofisticate, ma vanno in crisi quando gli vengono presentate frasi con significato reversibile. Kanzi ha una teoria della mente? In uno dei filmati su Kanzi, c'è una scena stupefacente. Savage-Rumbaugh sta mettendo alla prova la comprensione dell'inglese di una delle sorelle di Kanzi, Tamuli. Le dice: (6) a. Tamuli, dai uno schiaffo a Kanzi! b. Tamuli, dai un bacio a Kanzi! c. Tamuli, spulcia Kanzi! Tamuli non capisce. Kanzi, che è presente, prima le schiaffeggia il braccio e poi la bacia, per farle capire. Poi, alla richiesta “Tamuli, spulcia Kanzi!”, prende la mano di Tamuli e se la porta al petto per mostrare a Tamuli come deve spulciarlo.
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