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Lezione di approfondimento milite ignoto, Appunti di Storia della scuola e istituzioni educative

milite ignoto- lezione di approfondimento di storia delle istituzioni educative

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 03/10/2023

elisa-bussi
elisa-bussi 🇮🇹

10 documenti

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Scarica Lezione di approfondimento milite ignoto e più Appunti in PDF di Storia della scuola e istituzioni educative solo su Docsity! IL VITTORIANO Legge n.115 del 16/5/1878 "Sarà eretto in Roma un monumento nazionale alla memoria di Re Vittorio Emanuele, liberatore della patria, fondatore della sua unità". Programma del Concorso, 18/12/1882 Il monumento sorgerà sull'altura settentrionale del Colle Capitolino, sul prolungamento dell'asse del Corso, ed in prospetto ad esso sarà composto dalle seguenti parti: a) la statua equestre in bronzo di Vittorio Emanuel e II b) un fondo architettonico c) Le scalee, che saliranno all a nuova spianata del monumento I concorrenti dovranno rammentare con l'arte gli uomini e gli avvenimenti che, sempre in rel azione a Vittorio Emanuel e, Padre della Patria, meglio cooperarono alla indipendenza e libertà nazionale. Perchè Vittoriano? Il nome deriva da Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia. Alla sua morte, nel 1878, fu deciso di innalzare un monumento che celebrasse il Padre della Patria e con lui l'intera stagione risorgimentale. Il Vittoriano doveva essere uno spazio aperto ai cittadini. Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911. Fu il mom ento culminante dell'Esposizione Internazionale che celebrava i cinquanta anni dell'Italia unita. "UNITA' DELLA PATRIA", "LIBERTA' DEI CITTADINI” = Il tema centrale di tutto il monumento è rap p resentato dalle due iscrizioni sui propilei: "PATRIAE UNITATI" "CIVIUM LIBERTATI", "All'unità della patria" "Alla libertà dei c i t tadini", ciascuna posta quasi a commento delle due quadrighe di Carlo Fontana e Paolo Bartolini. Le quadrighe= Simboleggiano l'Unità e la Libertà. Collocate nel 1927, portano il monumento ad altezza 81m dalla quota di Piazza Venezia. Il linguaggio delle piante= Il Vittoriano è ricco di simboli vegetali. I più ricorrenti sono: palma (vittoria); quercia (forza); alloro (valore, pace vittoriosa); mirto (sacrificio); ulivo (pace, concordia). Le fontane dei due mari= La fontana di sinistra, di Emilio Quadrelli, rappresenta il mare Adriatico, rivolto a Oriente, con il Leone di San Marco. A destra il Tirreno, di Pietro Canonica, con la lupa di Roma e la sirena Partenope. Le città e le regioni d'Italia= Regioni e città sono elementi centrali del complesso. Ognuna delle statue delle sedici Regioni italiane di fine Ottocento venne affidata ad uno scultore di quella stessa Regione. Le statue delle quattordici città che furono capitali o Repubbliche marinare s ono di Eugenio Maccagnani. I Valori degli italiani= Sei gruppi rappresentano allegorie dei valori civili del popolo italiano. Due sono in bronzo dorato e quattro in botticino, il marmo bresciano che riveste il monumento. (la Forza, il Sacrificio, il Pensiero, l’Azione, il Diritto, la Concordia La Forza= di Augusto Rivalta. I quattro gruppi in marmo botticino sui pilastri della scalea sono alti circa 6 metri Il Sacrificio= di Leonardo Bistolfi, sul primo pilastro alla destra della scalea Il Pensiero= di Giulio Monteverde ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MILITE IGNOTO Il Milite Ignoto diviene un cimitero di guerra nel 1921, uno dei tanti nel Veneto. Un territorio cosparso di cannoni e armi ormai arrugginite, anche se la Grande Guerra è torminata da tre anni. Essa è stata uno tra gli eventi più drammatici del 900 in cui morirono molti soldati e cittadini. Nasce nel 1921 l'idea di onorare i caduti con gesti simbolici. Nel 1920 erano stati i francesi a dirigere a Parigi, sotto l'Arco di Trionfo, il primo e più famoso monumento al soldato ignoto. Anche per la Francia quella era stata la guerra più sanguinosa e i caduti furono milioni. Altri monumenti sorgono un po' ovunque, come quello collocato all'interno del cimitero di Arlinton a Washinton, dove il soldato senza nome riposa accanto ai protagonisti della storia degli Stati Uniti. In Italia l'idea di ricordare con l'inno e il monumento i 600.000 soldati morti durante la guerra, viene dal colonnello Giulio Duè, il fondatore dell'unione nazionale ufficiali e soldati, che nell'agosto del 1920 scrive sulle pagine del periodico il dovere: "tutto sopportò e visse il nostro soldato, perciò a lui bisogna conferire onore, quello a cui nessuno dei suoi condottieri può aspirare. Nel pantheon deve trovare la sua degna tomba, alla stessa altezza dei re e del genio". L'idea di Duè venne accolta con entusiasmo, ma vi fu un'altra proposta su dove collocare la tomba: da 10 anni spicca tra le architetture medievali e barocche della vecchia Roma, il complesso del Vittoriano, un monumento commissionato alla fine dell'800 all'architetto Sacconi per celebrare la vittoria di Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia e l'artefice dell'unità nazionale. Appena terminato viene guardato dai romani con distacco e lo vivono come un corpo estraneo. La sua architettura greco-romana viene utilizzata per girare i primi film muti in costume. Ai registi del tempo basta qualche fondale di tela per nascondere la vista dei tetti della città e ricreare la Roma dei Cesari. Per molti è quello il luogo ideale per onorare il sacrificio compiuto dai soldati. Il ricordo dei caduti avrebbe così trovato nel monumento al Milite Ignoto la sua espressione più alta, e il vittoriano avrebbe assunto davvero il ruolo di tempio nazionale. Il posto in cui verrà seppellito il soldato senza nome sarà al centro del primo livello, sotto la Dea Roma e in linea con il monumento equestre di Vittorio Emanuele II, in modo che salendo la scalinata la tomba sarà subito visibile. Il Vittoriano assumerà così un nuovo significato, unendo alla commemorazione del primo re d'Italia, il ricordo dei caduti.
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