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Lezione di scuola domenicale su Giuseppe e suoi fratelli, Dispense di Religione

Una lezione di scuola domenicale incentrata sulla storia di Giuseppe e dei suoi fratelli, tratta dal libro della Genesi. Si parla della vendetta dei fratelli di Giuseppe, della sua prigionia in Egitto e della sua interpretazione dei sogni del Faraone. La lezione si conclude con l'incontro tra Giuseppe e i suoi fratelli, che lo avevano venduto in schiavitù. utile per chi vuole approfondire la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli, e per chi vuole studiare la Bibbia e la storia dell'Antico Testamento.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 28/03/2023

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Scarica Lezione di scuola domenicale su Giuseppe e suoi fratelli e più Dispense in PDF di Religione solo su Docsity! Scuola domenicale - Piccoli: 12/02/2023 Monitori : Rosa e Magali Lezione su Giuseppe e suoi fratelli * Saluti e Preghiera per iniziare * Offerta * Spiegazione della Lezione: Genesi 37-38-39 Giacobbe era figlio di Isacco e nipote di Abramo. Egli aveva avuto 12 figli. Ma voleva bene al più piccolo Giuseppe, perché lui era nato quando era già vecchio. Essendo il suo preferito gli fece fare un tunica con colori molto belli. Per questo i suoi fratelli cominciarono ad odiarlo e decisero di sbarazzarsi di lui. I fratelli di Giuseppe erano andati in campagna per portare al pascolo il gregge del loro padre. Un giorno Giacobbe disse al figlio Giuseppe: “Senti, va a vedere come stanno i tuoi fratelli e fammi sapere anche se il gregge delle pecore riesce a trovare pascolo”. E Giuseppe parti per la campagna. Quando, da lontano, suoi fratelli lo videro venire, si misero d’accordo per farlo morire. Appena giunse, lo spogliarono della tunica fatto di tanti colori, e lo gettarono in un pozzo. Era un pozzo senza acqua, vuoto. Ma ecco che una carovana di mercanti si trovò a passare di là. Essi andavano a vendere in Egitto le loro mercanzie. Uno dei fratelli disse gli: “Perché farlo morire ? Vendiamolo a questi mercanti, così non macchiano di un delitto”. Allora i fratelli tirarono fuori dal pozzo Giuseppe e lo vendettero ai mercanti per ven- ti monete d’argento. Poi raccontarono al padre che una belva lo aveva sbranato. Giuseppe finisce in prigione e spiega i sogni I mercanti portarono Giuseppe in Egitto. Ma per vendetta la sua padrona lo fece finire in prigione. Il capo carceriere prese a benvolere Giuseppe e lo mise a capo di tutti i prigionieri. Giuseppe riuscì a interpretare i sogni di due personaggi della corte del Fa- raone. Due anni dopo anche il Faraone ebbe un sogno. Sognò: sette splendide mucche grasse uscivano dal Nilo. Poi vennero sette brutte mucche magre e mangiarono le sette mucche grasse. Il re si svegliò. Si riaddormentò di nuovo ed ebbe un altro sogno: sette splendide spighe piene cresce- vano su uno stelo. Poi spuntarono sette spighe vuote e divorarono le spighe belle. Allora fecero chiamare Giuseppe che spiegò il significato dei sogni: «Le sette mucche grasse e le sette spighe piene significano sette anni di abbondanza. Le sette mucche magre e le sette spighe vuote significano sette anni di carestia. Dap- prima verranno sette anni di abbondanza in tutto l'Egitto. Poi arriveranno sette anni di fame. Perciò cercati un uomo saggio! Costui dovrà nei sette anni di abbondanza rac- cogliere il grano che sopravanza e metterlo da parte per i sette anni di fame». Questo consiglio piacque al re. Disse a Giuseppe: «lo non posso trovare nessuno che sia intelligente e saggio come sei tu. Ti metto a capo di tutto l'Egitto». Quando arrivaro- no gli anni di carestia, Giuseppe aprì tutti i magazzini. Da tutte le regioni venne gente in Egitto per comperare grano. I fratelli di Giuseppe scendono in Egitto Anche nella terra di Canaan venne la fame. Perciò Giacobbe mandò i suoi figli in Egitto a comperare grano. I fratelli arrivarono contenti in Egitto. Furono condotti dinanzi a Giuseppe e si inchinarono dinanzi a lui fino a terra. Giuseppe li riconobbe subito, essi però non lo riconobbero. Ma Giuseppe non potè frenarsi più a lungo. Piangendo disse: «lo sono Giuseppe, vostro fratello, che voi avete venduto. Vive ancora mio padre?». I fratelli dal terrore non riuscivano a rispondergli. Giuseppe parlò a loro familiarmente e disse: «Non abbiate paura! Dio mi ha mandato in Egitto e mi ha messo a capo di tutta questa terra. Tornate presto da mio padre e portatemelo qui! lo mi prenderò cura di voi, perché ancora cinque anni durerà la fame».
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