Lezione guidata sui film: Storia ed estetica del cinema, Appunti di Estetica del Cinema

Scarica Lezione guidata sui film: Storia ed estetica del cinema e più Appunti in PDF di Estetica del Cinema solo su Docsity! LEZIONE GUIDATA SUI FILM TAXI DRIVER Film del 76 di Martin Scorsese con Robert De Niro. New York è il luogo chiave delle ambientazioni di Martin Scorsese. In questo caso il film è ambientato sempre a New York, che ne è la protagonista insieme a Robert De Niro. Fa vedere il lato oscuro dell’America, tema ricorrente è quello della colpa (anche in Taxi Driver)  formazione cattolica del regista, inoltre è un cinefilo fin da giovane, passando il tempo andando al Cinema. Lo sceneggiatore è Paul Shcrader che si è avvicinato al cinema più tardi per via della sua famiglia molto conservatrice. Poi da più grande andrà alla UCLA e studierà cinema, scrive un importante saggio di critica cinematografica su alcuni registi. Ad un certo punto cerca di diventare sceneggiatore, il suo primo progetto non va in porto e attraversa uno stato depressivo, passa le serate a guidare in giro per la città, a bere. In questa fase scrive Taxi Driver. Il film - Ruota intorno alla storia di un marine congedato che lavora come tassista notturno, vive un’angoscia che non sa spiegare - Si innamora di una donna che lavora per un politico, inizialmente sembra che tra i due possa nascere qualcosa, ma lui al primo appuntamento la porta ad un cinema a luci rosse e lei lo rifiuta - Allora lui in preda alla sua follia, crea un piano per uccidere il politico per cui lei lavora, ma non riesce - Allora uccide un pappone che teneva una prostituta minorenne  agli occhi della società diviene un eroe Il budget è molto ridotto, produzione più o meno indipendente anche se poi la Columbia lo distribuisce. De Niro di fatto è a tutti gli effetti co-autore del suo personaggio (e quindi del film). Sequenza iniziale: si vedono i vapori che si sollevano dall’asfalto tipici di New York, si vedono anche le luci attraverso il vetro del taxi e gli occhi del protagonista. Contesto politico e sociale: siamo nella New Hollywood, Travis è appena tornato dalla guerra del Vietnam e non si riesce più ad adattare alla vita. Gli “under dog” della città vivono le strade insieme a lui, insieme anche ai politici e alle persone più rispettabili. Da una parte la società che si muove nel progresso, e dall’altra ci sono quelli come Travis, che non riescono. Il genere riprende gli elementi stilistici del genere Noir: ambientazioni notturne, ricorso del voice-over (del protagonista che racconta in prima persona). Può essere letto come un film che ci fa capire la differenza tra il soggetto del cinema classico e quello del cinema moderno. Del protagonista non sappiamo molto, le cose che sappiamo le recepiamo attraverso i voice-over: si capisce che odia New York. Oppure anche quando parla con Iris fa capire di avere avuto dei riferimenti valoriali importanti e anche dei riferimenti biblici. Il protagonista è in perenne movimento, chiede espressamente di poter guidare il taxi per turni lunghi, specialmente di notte per combattere la sua insonnia. Il suo continuare a muoversi è vitale per calmare la sua inquietudine e ansia. New York è l’antagonista di Travis, sembra quasi un girone Dantesco, con personaggi, fumi e odori che vediamo che lui odia. Mascolinità: il protagonista incarna una mascolinità fragile (in contrapposizione ai personaggi monodimensionali del cinema classico, che avevano una missione da compiere, e non una psiche complessa). Lui ha una psiche tormentata, ma non sa dare una voce al suo tormento (istruzione limitata) quindi ne è ancora più oppresso. Senso di inadeguatezza, si trasforma in rabbia verso quelli come lui ma anche con persone come il Politico. Anche le donne del film incarnano il modo in cui vede il femminile: Betsy è una donna quasi etera, intoccabile; Iris: donna corrotta che ha bisogno di essere salvata. Finale: crollo psicotico che dà una sorta di appagamento al protagonista, compie una carneficina e viene visto come un eroe. Ultima inquadratura: questo circolo vizioso in realtà sembra destinato a ripetersi, è solo un appagamento momentaneo. Attori: De Niro è come un co-autore, lavora molto sul suo personaggio attraverso il metodo Stanislavskj (metodo sull’immedesimazione). Scena allo specchio quando si mette le pistole sotto la maglia è stata fatta in improvvisazione, Schrader non l’aveva scritta. Stile: la camera ci offre il punto di vista un po’ allucinato di Travis (Nouvelle Vague – Godard) le luci sembrano pennellate. Colonna sonora: composta Bernard Herman (compositore di moltissimi film di Hitchcock) legame tra cinema classico e moderno, per questo film crea una colonna sonora molto dissonante, ci restituisce a livello sonoro la personalità scissa del protagonista.