Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

lezione medicina legale lezione 5, Appunti di Medicina Legale

appunti lezione 5 medicina legale

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 05/06/2023

anna-vendramin
anna-vendramin 🇮🇹

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica lezione medicina legale lezione 5 e più Appunti in PDF di Medicina Legale solo su Docsity! LEZIONE 6 – 14/03/2023 LA PATOLOGIA MEDICO – LEGALE (ANALISI LESIONI DEL CADAVERE MA NON SOLO) L’analisi delle lesioni va fatta non solo con riguardo al cadavere, ma anche con riguardo a sogg. vivi che possono essere solamente feriti. Si fa nell’ambito della patologia medico-legale. Il medico legale deve vedere: - Natura della lesività - Entità della lesività - Tipo di agente lesivo che la ha prodotta - Circostanze del fatto Si possono dividere i vari tipi di traumatismi: TRAUMATISMI MECCANICI: PROVOCATI CON ATTIVITÀ FISICA, DA STRUMENTI CHE SONO CLASSIFICATI COME - CORPI CONTUNDENTI : un corpo contundente è oggetto di forma ottusa, superficie larga, con spigoli o arrotondati (bastoni; pietre; martelli; mazze; sfollagente). Di per sé non tagliano, ma possono avere energia cinetica nell’essere utilizzate. Nella vittima può avere una azione tangenziale alla superficie della vittima (si provoca allora uno sfregamento, che porta a escoriazione); può portare a compressione e schiacciamento della cute e quindi porta a una ecchimosi (livido); azione di trazione, più importante di sfregamento e strappa la cute, provocando ferite lacero contuse (attacca il derma in modo irregolare). Le escoriazioni sono lesioni più o meno profonde nella cute. Se sono causate da sfregamento lieve allora sarà superficiale e la rottura dell’epidermide porta solo a una perdita di siero. Se sono più gravi ho perdita di sangue proporzionale alla gravità dell’escoriazione. Possono essere presenti dei lembetti per vedere che tipo di azione è stata messa in atto. A seconda del tipo di reato con cui il medico ha a che fare si cercano cose diverse (se ho violenza sessuale guardo se magari ci sono segni di afferramento, di legatura ecc. quindi si contestualizza la ricerca di eventuali lesioni a seconda del tipo di reato da valutare). Le ecchimosi si hanno quando il corpo contundente provoca solo una pressione. Non si verifica una fuoriuscita di sangue dalla cute, ma si creano degli ematomi con il sangue fuoriuscito dai vasi. È una situa reversibile perché il sangue fuoriuscito si riassorbirà. Ho ecchimosi superficiali o profonde e questo ne determina la gravità. Quello che ci interessa è la suddivisione in ematomi, petecchie (macchie rosse localizzate), soffusioni o suggellazioni (molto più espanse a livello della cute. Le ecchimosi cambiano colore in base all’assorbimento del sangue fuoriuscito. L’ecchimosi si trova dove ha agito il corpo contundente e possiamo avere l’ecchimosi figurata (ecchimosi assume esattamente la forma del corpo contundente che ha colpito la cute). Ecchimosi si ha per compressione, decompressione o trazione. Nella prima fase (fino a 6 giorni) è blu; fino all’ottavo giorno è verde e poi fino a 12 giorni è gialla. Comunque, è un range e non può questa scala essere usata per datare l’ecchimosi. È una cosa utile però per valutare il maltrattamento fisico che di solito viene ripetuto nel tempo. Ferite lacero contuse: ho pressione così forte che la cute arriva al max della sua flessibilità e si rompe. Si ha una lacerazione della cute. Tipiche sono le ferite da corpo contundente sulla cute della testa, che è molto sottile. Non ci sono margini netti, ma ci sono anche ematomi con infiltrazioni emorragiche. Le infiltrazioni sono usate anche per capire se la ferita è pre o post mortem, perché dal pre al post cambia nel nostro corpo il sistema di coagulazione del sangue. La ferita post mortem è una ferita non infiltrata. La cute può essere lacerata verticalmente o obliquamente, quindi ha forma e margini irregolari. Non si capisce bene quale sia il corpo contundente che ha causato la ferita. - STRUMENTI DA PUNTA : strumento con punta affilata, che taglia e penetra nella cute con una punta propria o impropria. Se è impropria (strumenti grossolanamente appuntiti o con punta smussa, es. estremità di rami spezzati) si crea un margine della ferita irregolare, perché l’azione nel corpo è guidata. Il corpo non è tagliente, ma ha solo la punta. Es. aghi, punteruoli, spilli. Non hanno una parte tagliente, ma solo la punta che penetra con pressione. Potrebbe esserci anche una parte di uscita del corpo usato. Sono ferite profonde, con buco a occhiello o fessura e le dimensioni della ferita sono inferiori al calibro dello strumento utilizzato, questo perché la pelle è elastica e va in dentro. L’orletto non è regolare e nella parte di uscita non c’è nessun orletto. Se con lo strumento viene colpito un osso piatto (es. quello della scapola), vi sarà una perforazione a stampo, che fedelmente riproduce sezione e dimensione del mezzo vulnerabile. Prevale la profondità sulla lunghezza. - STRUMENTI DA TAGLIO : provocano ferite causate da lama tagliente. Sono abbastanza superficiali, hanno margini netti e regolari. C’è assenza di punti fibrosi perché non lacero la pelle ma la taglio. Ci sono nella ferita le cd. Codette: si capisce qual è il punto finale e iniziale del taglio (codetta finale è molto più acuta di quella iniziale). Prevale la lunghezza sulla profondità; sezione completa dei tessuti a tutti i livelli. Non è possibile individuare il mezzo utilizzato per la ferita da taglio. Posso avere:  Ferite da sfregio (ferite rivolte al volto)  Ferite da carattere rituale o a sfondo sessuale  Ferite da difesa (difesa attiva se sono sui palmi delle mani, perché uno ha tentato di afferrare la lama; difesa passiva se sono sui dorsi o su zone che il sogg usa come scudo)  Ferite di prova (nei suicidi)  Ferite da svenamento (portano anche fuoriuscita di acqua; ferite a sinistra su chi è destrimano e viceversa; possono esserci tagli di prova e solitamente sono più superficiali)  Da sventramento (squarcio della parete addominale e conseguente fuoriuscita di visceri; carattere accidentale o suicidario)  Da scannamento o sgozzamento (coltello che taglia il collo con la trachea, può essere omicidiario o suicidario, ma difficilmente accidentale)  Ferite post mortali - DA PUNTA E TAGLIO: azione della punta e del taglio. Ha forma ad asola e non lineare perché la cute è elastica. Potrebbe esserci una rotazione che porta a divaricazione della ferita. No codette e no punti fibrosi, ma contorni netti. Es. spade, coltelli, pugnali. In base a larghezza e profondità posso individuare il tipo di lama. Es. anche pezzi di vetro e forbici. A seconda dei margini non ho codette, ma posso capire se l’arma è monotagliente o bitagliente o tritagliente (taglia da una parte o da entrambe le parti o se ha una forma poligonale con più lati taglienti). Siccome la cute è elastica, per capire che mezzo ho usato, devo tenere conto nell’analisi della ferita anche del tipo di cute che ha LA PERIZIA Art. 220 cpp – oggetto della perizia “1. La perizia è ammessa quando occorre svolgere indagini o acquisire dati o valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche. 2. Salvo quanto previsto ai fini dell’esecuzione della pena o della misura di sicurezza, non sono ammesse perizie per stabilire l’abitualità o la professionalità nel reato, la tendenza a delinquere, il carattere e la personalità dell’imputato e in genere le qualità psichiche indipendenti da cause patologiche.” Quando è ammessa la perizia: quando occorre svolgere indagini o acquisire dati o valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche. (artistiche quando un’opera d’arte è falsa) Salvo quanto previsto ai fini dell’esecuzione della pena o della misura di sicurezza, non sono ammesse perizie per stabilire l’abitualità o la professionalità nel reato, la tendenza a delinquere, il carattere e la personalità dell’imputato e in genere le qualità psichiche indipendenti da cause patologiche. C’è stato però un caso in cui uno aveva una mutazione genetica e quindi il suo comportamento era in qualche modo incontrollabile. Art. 221 – nomina del perito Il giudice nomina il perito scegliendolo tra gli iscritti negli appositi albi (cosa prevista negli ultimi anni) o tra persone fornite di particolare competenza nella specifica disciplina. Quando la perizia è dichiarata nulla, il giudice cura, ove possibile, che il nuovo incarico sia affidato ad un altro perito. Nell’albo dei periti deve essere indicata la competenza del perito e il giudice dovrebbe chiamare il perito dell’albo del comune del tribunale e altrimenti deve giustificare perché ne ha chiamato un altro. Il giudice può nominare più di un perito se serve, ma qui c’è poi il problema dell’onorario e quindi si fa fatica a nominare un collegio di periti. Il giudice affida espletamento della perizia a più persone quando le indagini e le valutazioni risultano di notevole complessità ovvero richiedono distinte conoscenze in differenti discipline. Il perito ha l’obbligo di prestare la propria attività, salvo che ricorra uno dei motivi di astensione previsti dall’art. 36. C’è l’obbligo, ma solo se uno ha la competenza per fare la perizia. Accetto l’incarico, ma se lo so fare. Invece molti accettano l’incarico e poi la fanno fare a un altro. In dibattimento però va il perito a difendere l’attività che non sapeva fare. Il perito però esprime valutazioni e ha l’expertise, ma l’ausiliario dovrebbe solo aiutare il perito, ma se faccio un subappalto allora l’ausiliario non mi ha solo aiutato, ha fatto lui il lavoro. Sono soldi inutili e lavori fatti male.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved