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lezione simulata per concorso scuola primaria, Slide di Didattica Pedagogica

Lezione simulata per la prova orale del concorso scuola primaria. Lezione di musica con Webquest.

Tipologia: Slide

2012/2013

In vendita dal 03/04/2022

maestra-lorena
maestra-lorena 🇮🇹

4.6

(19)

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Scarica lezione simulata per concorso scuola primaria e più Slide in PDF di Didattica Pedagogica solo su Docsity! DECRETO MIUR n° 82 DEL 24/9/2012 “Indizione dei concorsi a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del personale docente nelle scuole dell'infanzia, primaria, secondaria di I e II grado”. Candidata: MAINERO LORENA PROVA ORALE: PRESENTAZIONE LEZIONE SIMULATA TRACCIA ESTRATTA PER LA SIMULAZIONE Insert text here - Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione. “Quando non sapete verso che porto state navigando, nessun vento è favorevole.” Seneca Obiettivi di Apprendimento di Musica (Indicazioni Nazionali 2012) Obiettivi Specifici - Classificare gli strumenti musicali: saper distinguere gli strumenti che producono suoni determinati ed indeterminati, monodici e polifonici; saper distinguere le famiglie di strumenti; - Produrre suoni con vari oggetti. ABILITA' SCOLASTICHE E SOCIALI - Usare semplici strumenti, sperimentando varie modalità di produzione del suono; - Usare appropriatamente strumenti multimediali; - Sviluppare un atteggiamento di ascolto positivo nei confronti dell'altro. CONOSCENZE - Strumenti a corda, a fiato e a percussione (caratteristiche fondamentali e produzione sonora). DESCRITTORI METODOLOGIA DI LAVORO - Approccio narrativo (Gardner, 1991); - Didattica laboratoriale; - Cooperative learning; - Didattica conversazionale (Pontecorvo- Ajello); - Drammatizzazione/approccio ludico; - Giochi di simulazione; - Learning by doing (Dewey); MAMMA, HO PERSO IL VIOLINO! In una tranquilla cittadina ai piedi delle monta- gne vive Giacomo, un bambino di otto anni con una grande passione per la musica. Giacomo abita in una graziosa villetta con mam- ma Rossella, papà Biagio e ben dieci fratelli. Oggi per Giacomo è un giorno molto importan- te: il giorno del suo primo concerto di Natale. Tutti gli allievi della Scuola di Musica Verdi at- tendono con trepidazione questo momento del- l’anno. La grande sala sarà gremita di amici e pa- renti elegantissimi e arricchita di addobbi prezio- si. Per i giovani musicisti sarà una grande emo- zione esibirsi con il proprio strumento. « ... Che meraviglia!!! Quanti applausi Ho deciso: da grande farò il violinista!”, dice Gia- como a Carletto e a Luca. “È vero!”, risponde Carletto. “Abbiamo suonato da cinema!”. Poco più tardi, mentre Luca ripone la sua viola nella custodia, Carletto si affaccia verso il cortile: “Ragazzi nevica! Dai andiamo a giocare!!!”. “Ok”, dice Giacomo. “Ma non posso fare tardi! Questa sera parto con la mia famiglia per Dubli- no, si va dai nonnil!”. “... Prendi questa!”. “Uhau, non mi hai preso!”. “Dai, tira se hai il coraggio!!!”, “Ah, no... è ghiacciata!!! Brrr...”. “Ehi ragazzi, che ore sono?”, chiede Giacomo con aria preoccupata. “Le sei e dieci”, risponde Luca. “È tardissimo, devo andare raga’, altrimen- ti perdo l’aereo!!!”. “Ciao Giacomo”. “Ciaooo!!! Ci rivediamo dopo le vacanze!!!”. Giacomo corre velocissimo, gli sembra già di sen- tire le urla della mamma che si lamenta del suo solito ritardo! Appena giunto sul vialetto di casa si ferma, pren- de fiato e dandosi un colpo sulla testa esclama: “Noooo! Il violino”. Non c’è tempo per avvisare la mamma, “sarò velocissimo”, pensa Giacomo. “Torno a scuola, prendo il violino e in men che non si dica sarò di ritorno”. Davanti alla scuola la neve imbianca ogni cosa, Carletto e Luca sono già rientrati a casa. Giacomo trova il portone socchiuso, lo spinge con forza (... gniiieeea) ed entra un po’ rituban- te. È solo e una luce tenue, forse quella di una torcia, compare dal fondo del corridoio. Che co- sa sarà? “Huu! I ladri...”, sussurra Giacomo intimorito. In un baleno si nasconde sotto il pianoforte a coda. Ci sono due persone con il volto coperto che ro- vistano ovunque. In un baleno infilano un cor- no, un oboe, un flauto e un clarinetto in due sacche e... “Il mio violino, nooo!”, gli scappa detto a Giacomo. I ladri si sono ormai accorti della presenza di un bambino e tentano immediatamente di ac- ciuffarlo. Giacomo con uno balzo raggiunge l’armadio de- gli ottoni, estrae velocemente una tromba e a tutta forza soffia nel bocchino: “Peeeee! I malviventi, assordati dal suono perforante, con le orecchie tra le mani e i capelli dritti come spa- ghetti iniziano a correre per la sala. “Uh, che do- lor! Uh, che dolor!”. Nel buio quasi totale, un ladro inciampa nello sgabello dell’arpa e cade a terra: “Tomm!!!”. La sua testa si infila tra i piatti della batteria. Gia- como, con prontezza e coraggio, dà un colpo sec- co al testone del malvivente “Stciamm!!!”. Un balzo veloce e il piccolo riesce a nascondersi dietro i timpani, afferra il battente con le due mani e... “Dumm, dumm, du dumm!!!” “Aiuto, non ne posso più di questo frastuono, mi fanno male le orecchie! Prendiamo il moccioso e facciamola finita!”, dice un ladro. Uno dei malfattori estrae una rete enorme dalla sacca e la lancia in direzione del bambino. In realtà, la figura che intravede non è quella di Giacomo, ma quella del violoncello. La rete si intrappola tra il violoncello e il fagotto, che, ca- dendo dall’armadio, trascina a terra una monta- gna di strumenti musicali: “Plin plin! Toc, strascce... Tum!!! Blemmm... sdeuunnn”. Giacomo con i riflessi da calciatore schiva la re- te, ma i ladri restano intrappolati tra tamburi e chitarre. “Ehi, due ladruncoli”, dice Giacomo con aria di sfida fuori dalla porta, “perché non ve- nite a prendermi: Blrlrlrlrlr?”. I due, con aria distrutta, scendono i primi gradi- ni della scala, e uno rivolgendosi all’altro dice “... non riesco a sollevare i piedi”, “nemmeno io”, “... e perch€?”, “Tira, dai sollevali!”, “Gum, gum”, “Non riesco!!! Gli stivali sono completa- mente appiccicati...”, “Gum, gum...“ “Già!"!”, afferma Giacomo con tono sicuro “con tutti i chewingum che mi hanno regalato dopo il concerto, è stato facile seminare gomme sul pavi- mento!”. I ladri infuriati, e incollati al pavimento, si strat- tonano a vicenda. Dopo vari tentativi si slaccia- no gli stivali, e con un balzo acciuffano il picco- lo Giacomo. “Ahhi!!! Mmm...”, “Aiuto! Aiu- to!”, grida Giacomo soffocato dalle enormi pan- ce dei due malfattori. “Ormai è la fine”, pensa Giacomo sconsolato. Ma a un tratto ecco arrivare mamma, papà e tut- ti i suoi fratelli. “Caricaaaaaa!!!”, dice Edo, il più piccolo. In un batter d’occhio i due ladri vengono immo- bilizzati dalla famiglia di Giacomo e tutti gli stru- menti sono messi in salvo. La mattina seguente sul giornale a grandi titoli si legge: “Salva la Scuola di Musica Verdi. Eroe un coraggioso bambino, giovane violinista”. Giacomo viene premiato per la sua audacia e al- l’intervista risponde: “Io dal mio violino non mi separerò mai!”. La direttrice gli consegna un nuovo biglietto ac- reo per raggiungere i suoi adorati nonni e trascor- rere un sereno Natale in famiglia. - Terminata la lettura del racconto distribuiamo un foglio per ogni gruppo di bambini e chiediamo loro di scrivere quali strumenti musicali sono citati nella storia. Il gruppo avrà 6 minuti di tempo per consultarsi. - Confrontiamo le risposte e rileggiamo la storia lasciando l'opportunità ai gruppi di prendere appunti durante la seconda lettura. La squadra vincente si aggiudica il titolo di “Orecchie fini”. - Proponiamo la compilazione individuale di un crucipuzzle in cui individuare nomi di strumenti a fiato, a corda e a percussione. - Distribuiamo ora a ogni alunno un cartoncino con raffigurante un personaggio letterario o dei cartoni animati e invitiamo gli alunni a formare i gruppi di 3 raggruppando tutti i personaggi appartenenti alla stessa storia. Esempio di Webquest da proporre: - Ogni gruppo effettuerà una ricerca su Internet su Una delle famiglie di strumenti e dovrà cercare immagini e informazioni che dovranno essere salvati in una apposita cartella da nominare col nome del gruppo e dovranno essere utilizzate per costruire un ipermedia finale; - Alla fine ogni membro del gruppo procederà alla propria autovalutazione; - Ogni gruppo sarà valutato anche dall'insegnante. INTRODUZIONE Dovete realizzare un IPERMEDIA che illustri le famiglie di strumenti (a fiato, a corda e a percussione). ISTRUZIONI PER L'USO WEBQUEST: CONOSCIAMO GLI STRUMENTI MUSICALI A ogni gruppo sarà assegnata una famiglia di strumenti da approfondire ricercandone immagini, suoni e notizie Internet seguendo i link indicati di seguito. PROCEDIMENTO Ognuno di voi si assegni un punteggio base alla griglia Seguente: TUA COOPERAZIONE CON I COMPAGNI - Non ho lavorato mai con gli altri 1 - Ho lavorato raramente con gli altri 2 - Ho lavorato abbastanza con gli altri 3 - Ho lavorato sempre con gli altri 4 TUA DISPONIBILITA' ALLA DISCUSSIONE - Ho considerato solo il mio punto di vista 1 - Non ho considerato solo il mio punto di vista ma anche quello degli altri 2 - Ho considerato tutti i punti di vista 3 - Ho apprezzato punti di vista diversi dal mio perchè mi han consentito meglio di chiairmi le idee. 4 RISORSE AUTOVALUTAZIONE INDIVIDUALEQui sotto trovate una serie di siti web, già selezionati per evitarvi perdite di tempo e ricerche senza scopo. WWW...... TUA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA DISCUSSIONE - Ho preferito non dare il mio parere 1 - Ho dato il mio parere solo a volte 2 - Ho dato spesso il mio parere 3 - Ho dato sempre il mio parere 4 TUA RESPONSABILITA' RISPETTO AL LAVORO - Ho preferito che gli altri facessero la maggior parte del lavoro 1 - Ho avuto bisogno di essere sollecitato per partecipare 2 - Ho eseguito il lavoro e raramente ho avuto bisogno di sollecitazioni 3 - Ho eseguito sempre il lavoro senza bisogno di sollecitazioni 4 RICERCA DEI MATERIALI - Non abbiamo fatto ricerche adeguate 0 - Abbiamo ricercato pochi materiali 1 - Abbiamo ricercato poco materiale, ma essenziale 2 - Abbiamo ricercato materiale adeguato 3 PRODOTTO FINALE - Il lavoro non è né chiaro né accurato 0 - Il lavoro è chiaro e accurato in modo accettabile 1 - Il lavoro è chiaro e accurato in modo soddisfacente 2 - Il lavoro è chiaro e accurato ottimamente 3 AUTOVALUTAZIONE DI GRUPPO COLLABORAZIONE - Non abbiamo collaborato 0 - Abbiamo collaborato poco 1 - Abbiamo collaborato abbastanza 2 - Abbiamo collaborato con entusiasmo 3 3) FASE METACOGNITIVA - Una volta ultimati i lavori all'interno dei gruppi, i singoli prodotti finali (ipermedia) vengono esposti in classe e tutti gli alunni possono cos' avere un primo approccio con le altre famiglie di strumenti. - A questo punto si creano gruppi di studio formati da 8 alunni provenienti da gruppi di ricerca differenti secondo il modello del Jigsaw (Aronson, 1978) in modo da favorire la responsabilità individuale. Ciascun alunno all'interno del gruppo sarà infatti “esperto” della sua parte di ricerca, che insegnerà la propria area di competenza agli altri e dovrà a sua volta imparare il materiale insegnato dagli altri. - Ultimata la fase precedente si propongono dei tornei intergruppo da svolgersi con l'ausilio di carte gioco con domande (De Vries, Edwards, 1974) per verificare il livello di competenza raggiunto da ciascuno. Socializzazione delle conoscenze: “Ciò che i bambini sanno fare insieme oggi, domani sapranno farlo da soli.” -Lev Vygotskij- Verifica finale: - Si propone la produzione individuale di un giornalino con le diverse carte d'identità degli strumenti musicali studiati. CARTA D'IDENTITA' Nome: Nato nel: Dove: Caratteristiche principali: Colore: Dimensioni: Numero di corde: Materiale: Nome della famiglia di appartenenza: Curiosità: Disegna Es. di carta d'identità per uno strumento a corda. Valutazione del percorso : All'inizio del percorso l'insegnante ha condotto una valutazione iniziale a scopo diagnostico e volta ad individuare la presenza dei prerequisiti cognitivi e le conoscenze esplicite possedute dagli allievi. Durante le attività l'insegnante ha svolto il ruolo di regista e valutato gli alunni in itinere con osservazioni sistematiche su griglie e tabelle e al termine del percorso potrà discutere con gli alunni le prove di verifica finali in un'ottica di valutazione formativa per imparare dagli errori (L. 517/1997; Indicazioni Nazionali 2012). Inoltre, al termine del percorso l'insegnante procederà metacognitivamente a un'analisi del percorso svolto (metadidattica), dalla fase di preparazione all'esecuzione, per individuare punti deboli e punti di forza dell'intero percorso e introdurre correttivi o proporre nuovi percorsi di potenziamento/sviluppo e recupero. BIBLIOGRAFIA Gardner H. (1991), Aprire le menti : la creatività e i dilemmi dell'educazione, Feltrinelli, Milano. Johnson D.W, Johnson R.T., Holubec E.J.,(1996), Apprendimento cooperativo in classe, Erickson, Trento. Kagan, S. (1994). Cooperative Learning. San Clemente, California. Kagan Publishing. Lumbelli L., Bechini B., Paletti G. (1999). Rispecchiamento: un caso di parafrasi molto peculiare, in Lumbelli, Mortara, Garavelli (a cura di) (1999), Parafrasi. Dalla ricerca linguistica alla ricerca psicopedagogica, ed dell'Orso, Torino. Moreno J.L., (1980), Principi di sociometria, psicoterapia di gruppo e sociodramma. ETAS, Milano. Pontecorvo, Ajello, Zucchermaglio (1991), Discutendo si impara, Carocci. Specchia A. (2001), La documentazione scolastica. La scuola tra memoria e futuro, Anicia, Roma Damiano E. (1995), Guida alla didattica per concetti nella nuova scuola elementare, Juvenilia, Bergamo. Homines, dum docent, discunt. Seneca, Epistulae ad Lucilium, 7
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