Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Filippo II e l'Europa del Secondo Cinquecento: La Spagna e la sua Egemonia, Dispense di Storia Moderna

Questa lezione descrive il periodo secondario del cinquecento, durante il quale filippo ii di spagna eredita la ricca parte dell'impero di carlo v, comprensivo della spagna, dell'italia settentrionale, delle fiandre e dell'asia con le filippine. Filippo ii, favorevolmente situato per affermare la sua egemonia europea, stabilizza la situazione politico-religiosa in germania e in italia, arginando l'espansione francese. La francia, invece, ha problemi interni che la impediscono dall'agire sul piano europeo. Gli imperatori del sacro romano impero collaborano con filippo ii, e la spagna acquisisce una catena di territori che va dall'italia alle fiandre, formando un argine contro l'espansione francese.

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 29/12/2022

Alessandrauni1299
Alessandrauni1299 🇮🇹

2 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Filippo II e l'Europa del Secondo Cinquecento: La Spagna e la sua Egemonia e più Dispense in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! LEZIONE 32 FILIPPO II E L’EUROPA DEL SECONDO CINQUECENTO Periodo: Seconda metà del 500, laddove domina (in maniera speculare rispetto a quello che era successo nella prima metà del 500), un rinnovato tentativo di egemonia sull’Europa da parte del diretto discendente di Carlo V, cioè suo figlio Filippo II re di Spagna che eredita una parte cospicua, ovvero la più ricca del grande impero che era stato del padre, ereditando infatti la Spagna e tutti i possedimenti Italiani in primis il Ducato di Milano ed il Regno di Napoli e poi le Fiandre della Franca Contea. Quindi insieme all’Italia Settentrionale e le Fiandre (Belgio, Lussemburgo, Olanda) eredita i territori economicamente più importanti o facoltosi dell’Europa. Inoltre, al di fuori dell’Europa eredita anche tutto l’impero coloniale spagnolo ed in particolare la parte relativa alle colonie spagnole del nuovo mondo (di cui si è già parlato). Ma durante il suo regno, acquisisce anche un pezzo di Asia con la conquista dell’arcipelago di isole che costituisce le filippine, chiamate così in onore di Filippo II. Dunque, Filippo II rispetto al padre parte sicuramente più favorito nel tentativo di affermare la propria egemonia all’interno del continente europeo. Punti a favore del re di Spagna: Innanzitutto sale sul trono spagnolo nel 1556 e ci rimarrà per tutta la seconda metà del cinquecento fino alla sua morte nel 1598. Durante il suo regno avrebbe potuto avere tutto l’agio di imporre il proprio dominio egemonico sul continente europeo se non avesse incontrato, così come successe al padre, degli ostacoli. Ma vediamo quali sono stati i vantaggi che ha acquisito rispetto al tentativo paterno. 1. Stabilizzazione della situazione politico-religiosa nell’area centrale dell’Europa(compresa all’interno dei confini del Sacro romano impero che viene assegnato ad un altro ramo collaterale della famiglia degli Asburgo ovvero quello degli Asburgo di Spagna e quello degli Asburgo d’Austria) e venir meno dell’opposizione dei principi protestanti nei confronti degli Asburgo .Gli Asburgo d’Austria sono rappresentati nella spartizione dell’eredità dal fratello di Carlo V, ovvero Ferdinando I già re dei romani dall’inizio degli anni 30 e già delegato dal fratello a curare gli interessi degli Asburgo dal 1522 in area germanica che poi con l’abdicazione di Carlo V diventa lui stesso imperatore del sacro romano impero essendo stato eletto all’interno di quel collegio dei sette grandi elettori, titolare anche dei territori ereditati austriaci, in primis l’arciducato d’Austria e dal 1526 il Regno di Ungheria che era rimasto dopo la conquista da parte degli Ottomani ed il Regno di Boemia poco più a Nord) La situazione religiosa che aveva movimentato anche in maniera violenta i primi decenni del 500 fino alla metà del secolo, ora si è stabilizzata con la Pace di Augusta del 1555 che riconosce definitivamente la doppia confessionalità del sacro romano impero con la possibilità di professare il Luteranesimo oltre al Cattolicesimo in base a quale professione religiosa aderisce il proprio principio naturale cercando di creare una certa divisione tra stati protestanti Luterani e stati sempre di ambito germanico che rimangono obbedienti alla chiesa di Roma e al cattolicesimo. Bisogna precisare che tutti sono compresi all’interno del cerchio del Cristianesimo, poi successivamente dalla protesta di Lutero del 1517 in avanti hanno cominciato a formarsi delle differenti confessioni religiose infatti oltre Cattolicesimo c’è il Luteranesimo, il Calvinismo e l’Anglicanesimo. Dunque, per Filippo II è importante che la situazione si sia stabilizzata in ambito germanico perché la famiglia è intimamente legata con quella dello zio e allo zio poi succederà nel 1564 il figlio Massimiliano II e dal 1576 al 1612 Rodolfo II (grande imperatore del sacro romano impero che sposterà la capitale da Vienna a Praga e ne farà un grande centro culturale dell’Europa dell’epoca. Soprattutto Rodolfo II secondo operò sul fronte germanico, a tutto favore della Spagna fornendo aiuti laddove servano al parente stretto Filippo II. 2. Gli imperatori del Sacro Romano Impero che collaborano a favore di Filippo II di Spagna 3. Dal punto di vista geo-politico (GUARDANDO LA CARTINA DEI POSSEDIMENTI DI FILIPPO II), vi è una catena di territori che vanno dai possedimenti Spagnoli (che vanno dall’Italia alle Fiandre e che fanno argine alla Francia) all’ Italia ed in particolare nell’Italia Settentrionale, (ovvero nel Ducato di Milano) che proseguono poi spostandoci verso il nord, con la Franca contea e finiscono fino ad arrivare alle coste del mare del nord e del canale della manica con i possedimenti fiamminghi che (vedendo la cartina) rappresentano una sorta di confine, catena, argine che viene posto dalla Spagna di Filippo II all’espansionismo di uno stato come quello francese che nell’arco di lunghi decenni durante le quali si erano svolte le guerre d’Italia in cui vi era stata la contrapposizione tra Spagna e Francia, aveva costituito il nemico principale per i re spagnoli. Per quanto riguarda la Francia: Oltre a cercare di arginare il regno di Francia con tutta quella costellazione di possedimenti che sono stati appena citati, in realtà nell’arco dei decenni di regno di Filippo II, la Francia ha avuto problemi interni che le hanno impedito di agire sullo scacchiere internazionale e geopolitico europeo con un’azione offensiva. Non ha potuto far altro in questi decenni che difendersi dai nemici esterni ma non ha mai avuto la forza di contrattaccare proprio per la insita debolezza che stava vivendo in quel periodo. 4. La chiesa ed i papi di Roma A parte la breve parentesi di quel Paolo IV Carafa di cui si è già parlato a proposito della controriforma e del concilio di Trento, a parte la breve parentesi poiché rimase papa per quattro anni dal 1555 al 1559, i Papi successivi sono tutti stati più o meno solidali e condizionati dalla politica di potenza della Spagna di Filippo II e non si ripetono più quindi per filippo II quei fenomeni di Papi di Roma che si erano contrapposti alla politica del padre come era successo durante i decenni del regno di Carlo V. Anzi, dalla fine degli anni 50 e inizio degli anni 60 in avanti, tutti i papi che si succedono sul trono di Pietro, si alleano strettamente con Filippo II per contrastare efficacemente i due grandi nemici che sia il re di spagna, sia la chiesa di Roma avevano nella seconda metà del 500. Questi due nemici sono: Gli eretici protestanti cioè coloro che hanno abbandonato l’obbedienza alla chiesa di Roma e sono passati al protestantesimo e dall’altra invece gli infedeli Ottomani e sarà soprattutto nell’arco dei decenni di Filippo II che le forze coalizzate del cattolicesimo dell’Europa meridionale riusciranno ad ottenere un’importante vittoria contro la flotta ottomana, chiamata battaglia di Lepanto che si svolse il 7 ottobre del 1561 in cui era papa a Roma Pio V e da quel momento in poi quella data verrà consacrata da parte del papa alla madonna del rosario e tutti gli anni questa feste viene dedicata a lei perché appunto si pensava che avesse favorito la vittoria dello schieramento spagnolo papale contro i turchi musulmani che ricevettero una sconfitta ma che non rappresenterà una débâcle (disfatta)
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved