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La Riforma Protestante in Europa: Martin Lutero, Calvino e Enrico VIII - Prof. Silvano, Appunti di Storia Moderna

Storia della Riforma ProtestanteStoria europea modernaStoria Religiosa Moderna

La diffusione e le conseguenze della riforma protestante in europa, attraverso la figura di martin lutero, calvino e enrico viii. Il testo tratta della nascita del movimento protestante in germania, la consolidazione in svizzera e la sperimentazione in inghilterra, con particolare attenzione alle figure chiave e alle cause teologiche e politiche. Una panoramica dettagliata della riforma protestante, dalla sua origine alla sua diffusione in europa.

Cosa imparerai

  • Come le cause teologiche e politiche hanno influenzato la diffusione della Riforma Protestante in Europa?
  • Come la Riforma Protestante si è diffusa in Germania, Svizzera e Inghilterra?
  • Che figure chiave hanno contribuito alla diffusione della Riforma Protestante in Europa?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 18/07/2022

giorgia-facchin
giorgia-facchin 🇮🇹

3.8

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Scarica La Riforma Protestante in Europa: Martin Lutero, Calvino e Enrico VIII - Prof. Silvano e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! La riforma protestante ➾LE RIFORME PROTESTANTI IN EUROPA (materiali pagina 151) 1. Martin Lutero => La rivolta del monaco agostiniano Lutero contro gli abusi del clero e le sue soluzioni al problema angoscioso della salvezza personale, trovano fertile terreno in Germania, che era divisa, assetata di riforme e turbata dalle rivalità tra i principi tedeschi. Il movimento inizialmente era appoggiato dal medio e basso clero, gli umanisti e buona parte della borghesia e nobiltà urbana, questo perché Lutero offre alle città à la possibilità di liberarsi dal ricco clero. Alla sua morte, hanno preso parte alla riforma luterana tre quarti della Germania, 51 città dell’impero su 65, i paesi scandinavi, la Prussia, i paesi baltici e la Finlandia. 2. Calvino => La riforma di Calvino si consolida nelle città della Germania alta e della Svizzera, poi si diffonde in Francia, nei Paesi Bassi, in Scozia, Inghilterra, Polonia e Ungheria. A partire dal 1514 Calvino organizza a Ginevra una repubblica teocratica e nel frattempo dirige la Riforma Francese, cui impone coesione dottrinale e inquadramento pastorale. 3. Enrico VIII => E’ l’Inghilterra che sperimenta la riforma più originale. L’ordine della riforma inglese avviene non tanto da un problema teologico, ma più dai problemi matrimoniali di Enrico VIII. Definendosi “il capo supremo della Chiesa d’Inghilterra”, Enrico imbavagliava l’opposizione cattolica sopprimendo i monasteri. Dopo una serie di oscillazioni, si giunge finalmente al Compromesso Elisabettiano: una chiesa anglicana, di aspetto cattolico ma d’ispirazione calvinista. ➾MARTIN LUTERO E I LUTERANI La Riforma Protestante è legata strettamente alla figura di un monaco agostiniano tedesco, nato nel 1483 a Erfurt e professore di teologia, Martin Lutero. Nel 1505 Lutero acquisisce il tutolo di Magister Marzium e nello stesso anno entra nel convento agostiniano di Erfurt, città tedesca che sarà il centro della riforma. Nel 1510 Lutero compie un viaggio a Roma dal quale rimase molto calpito dalla città travolta dal pieno Rinascimento. Nel 1512 acquisisce un dottorato scrivendo una tesi su Guglielmo D’Occam; l’anno dopo viene promosso professore di teologia a Bilderberg. Per Martin Lutero la riforma è sostanzialmente una questione teologica, proprio perché lui è un teologo. Uno dei temi dei suoi studi fu l’epistola ai Romani di San Paolo, che lascia per iscritto delle lettere alle comunità cristiane che visitava. Inoltre Lutero traduce la Bibbia, dal latino al tedesco, e questo sarà uno dei passaggi principali della riforma, in quanto in questo modo la Bibbia diventava un libro comprensibile per tutti e non solo da coloro che sapevano il latino. Durante gli studi di Lutero arriva un evento molto importante: un’indulgenza da parte della chiesa. Ma che cos’è un’indulgenza? Nell’ottica cristiana, colui che ha peccato può essere assolto dai suoi peccati tramite la confessione, ma non potrà mai liberarsi dai debiti di questi peccati. È proprio per questo che la chiesa ha pensato di trovare una via alternativa per liberare i cristiani dal peso dei loro peccati, tramite appunto l’indulgenza. Quindi, il soggetto, tramite alcune azioni (andare a messa, fare la comunione, ecc..) può essere liberato da tutti i suoi debiti. Il problema secondo Martin Lutero è che questa via non era percorribile per raggiungere la salvezza. Infatti, secondo il teologo, i peccati di una persona possono essere assolti, solo se colui si affida completamente a Cristo, che grazie alle sue opere è in grado di perdonare da tutti i peccati. In altre parole, l’indulgenza è un provvedimento della chiesa che permette di cancellare tutti i peccati commessi attraverso delle procedure, ed è proprio per questo che secondo Lutero non può essere così, perché la chiesa non è in grado di togliere i debiti; questo può avvenire solo tramite il sangue di Cristo, tramite il quale ha cancellato per sempre qualsiasi peccato. Lutero è poco interessato alla chiesa come struttura, perché secondo lui quello che conta è la coscienza come fondamentale valore individuale per la persona e per instaurare un rapporto con Dio e con Cristo, senza passare attraverso preti, sacerdoti, cardinali, ecc.. Lutero quindi reagisce all’indulgenza della chiesa scrivendo 95 tesi. Molto brevi, che attaccano la pratica dell’indulgenza e vengono affisse alle porte della chiesa di Bilderberg nel 1517; da qui inizia la riforma protestante. Nel 1519 si apre un dibattito teologico dove Lutero esponeva il suo punto di vista, pochi mesi dopo però, nel luglio 1520, Lutero venne fondato eretico dal Papa e venne mandato fuori dall’impero, proprio perché l’eretico era il nemico per eccellenza dell’Europa cristiana del rinascimento. Nonostante questa decisione della Chiesa, il monaco tedesco non smetteva di essere seguito dal popolo tedesco; il seguito fu talmente forte che addirittura l’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V, decide di fermare la riforma convocando Lutero davanti alla dieta dell’impero; nel 1521 avviene quindi l’editto di Worms, un editto preso dall’imperatore Carlo V, la massima autorità del Sacro Romano Impero nei confronti di Martin Lutero di proclamarlo eretico dalla dieta dell’impero. Fu in quel momento che uno degli elettori, il Principe di Sassonia, prendendo le parti di Lutero, lo rapisce e lo porta al sicuro in un castello, dove durante questa permanenza, inizierà a tradurre in tedesco il nuovo testamento. A questo punto Lutero ha rotto completamente con le autorità civili e religiose sia dell’impero sia dell’intera cristianità. Successivamente Lutero si troverà a confrontarsi con la cosiddetta Guerra dei Cavalieri Tedeschi, nel 1521; questi cavalieri volevano le terre, i feudi, degli ordini religiosi cattolici perché capiscono le potenzialità economiche che può avere la riforma protestante e in questo modo vogliono impossessarsi di tutti i possedimenti della Chiesa Romana. Lutero però non è d’accordo con la nobiltà di tedesca di saccheggiare questi possedimenti, così sconfessa il tentativo di sovvertire l’ordine economico tedesco di allora operato dai cavalieri, proprio perché se mai fosse esistita una Chiesa Luterana, questa avrebbe avuto bisogno di quegli stessi beni. Naturalmente queste terre invogliano non solo la nobiltà tedesca ma anche i contadini tedeschi; ci sarà quindi anche, nel 1525, una rivolta dei contadini tedeschi che vogliono impossessarsi delle terre della Chiesa, i quali si esprimeranno attraverso i famosi “12 articoli dei Contadini Tedeschi”: 12 brevi proposizioni che esprimono la volontà da parte di questo gruppo sociale di vivere secondo il vangelo all’interno di piccole o grandi comunità religiose, e per fare ciò hanno bisogno della terra. Queste comunità hanno detto luogo al codi detto Comunismo Evangelico. Lutero a questo punto reagisce in maniera ancor peggiore rispetto al primo caso, infatti li farà sterminare tutti, proprio perché per lui è impensabile che la sua riforma protestante possa diventare una riforma radicale ispirata al vangelo. Dopo queste rivolte, Lutero prova, sempre assieme al suo amico Principe di Sassonia, a ricostruire la Chiesa Luterana, attraverso una Lega; nel 1529 quindi verrà fondata la lega di Smalcalda, una lega filo-protestante. Nel 1530 avvera la Dieta di Augusta, nella quale un teologo domenicano, mette in evenienza 404 errori nella dottrina luterana. In questa dieta il portavoce di Lutero (che è ancora al bando), esporrà i principi fondamentali della dottrina luterana, racchiusi nella confessione augustana; è in questo anno che esce il primo credo luterano: 1. L’autorità della scrittura è superiore all’autorità della chiesa ogni qualvolta il cristiano si avvicina alla scrittura, la scrittura è superiore a tutti.
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