Scarica Procedimento legislativo e atti normativi in Italia - Prof. Marzona e più Appunti in PDF di Diritto Pubblico solo su Docsity! 17/10/2022
Diritto pubblico.
Analisi della Costituzione.
Il potere esercitato dall'assemblea costituente è il potere costituente, definito libero. In
realtà tale potere non era del tutto libero, poiché prima ci era già stata una decisione
fondamentale adottata dal corpo elettorale italiano, infatti doveva rispettare la decisione
assunta attraverso il referendum istituzionale.
Come tutte le costituzioni adottate dopo la fine della seconda guerra mondiale, la
costituzione italiana è rigida, anche se questa affermazione che le costituzioni rigide siano
nate dopo la seconda guerra mondiale non è esatto. Infatti, molti anni prima, troviamo
quella che può essere definita come la prima costituzione rigida, quella adottata dopo la
rivoluzione delle colonie inglesi nei confronti della madrepatria. (1787), la costituzione
degli Stati Uniti d'America.
La principale differenza con le costituzioni flessibili, si basa sul fatto che su quest’ultimo
non c’era alcun controllo circa la loro armonia, ovvero sulla conformità con il testo
costituzionale. Inoltre le costituzioni flessibili non esercitavano alcuna conseguenza nei
confronti del potere legislativo (che poteva modificare anche il contenuto dello statuto
Albertino, con atti normativi ordinali, con fonti primarie, come si è verificato).
Il controllo adesso è esercitato dalla corte costituzionale.
Le costituzioni flessibili sono anche dette ottriate, ossia costituzioni concesse dal sovrano,
il quale voleva dare un’altra struttura al suo regno concedendo dei diritti di libertà ; quindi
esse non erano deliberate da un organo espressione del potere elettorale.
Erano anche costituzioni molto brevi, in cui veniva disciplinato il potere legislativo e
concessi diritti.
Le costituzioni rigide, invece, sono costituzioni garantite dalla presenza di un giudice
costituzionale, che ha la funzione del controllo delle leggi (art 134). Le leggi, che sono la
più importante fonte primaria, ora devono essere conformi con la costituzione.
Come si fa a garantire tale conformità? Si istituisce un apposito giudice della legittimità
costituzionale, e le leggi che non sono conformi con la costituzione vengono annullate
dalla corte costituzionale.
Il senso della costituzione rigida è quello di limitare il potere legislativo, impedendo che le
più importanti regole del gioco democratico siano cambiate da una maggioranza
occasionale. Nella costituzione italiana differenza degli altri stati con costituzione rigida del
secondo dopo guerra, il procedimento per l’adozione di leggi di revisione costituzionale,
non è un procedimento così gravoso. Abbiamo visto che tale legge di revisione
costituzionale, deve essere approvata da due terzi dei senatori e dei deputati, e che tale
maggioranza sia molto difficile da raggiungere, si può raggiungere solo se
all'approvazione partecipano soltanto gli esponenti dei partiti di maggioranza, che
sostengono il governo. Ricordiamo che in Italia per raggiungere la maggioranza dei due
terzi occorre che votino anche i partiti di minoranza.
E° stata raggiunta tale maggioranza solo una vostra nel nostro paese.
Le piu importanti leggi di revisione costituzionale, dal punto di vista dell'estensione,
ovvero del numero di articoli modificati è stata la legge di revisione costituzionale del
2001, che ha completamente cancellato e riscritto il titolo quinto della seconda parte della
costituzione, dedicata alle autonomie locali. Tale legge di revisione è stata approvata a
maggioranza assoluta, che è stata ottenuta grazie ai voti del partiti di sinistra, tale legge
poi è stata portata al referendum. Il procedimento aggravato dovrebbe essere tale da
impedire che le modifiche della costituzione siano adottate da una sola parte politica. Negli
altri paesi, la legge di revisione costituzionale deve essere approvata oltre che dal vecchio
parlamento, anche dal nuovo, che si forma dopo che le camere vengono sciolte
(procedimento più gravoso)
Correzione di lezioni precedenti sulla revisione costituzionale: le leggi di revisione
costituzionale, adottate nell’età repubblicana hanno toccato anche la prima parte della
costituzione, dedicata ai diritti e ai doveri dei cittadini, perche nel 1967, c’è stata una legge
di revisione costituzionale che ha riguardato l’articolo 10 della costituzione, che rientra tra
gli articoli che riguardano i principi fondamentali, sulla condizione dello straniero nel nostro
ordinamento, prevedendo che l’estradizione per reati di genocidio non possa essere
negata. Estradizione: riguarda la consegna di una persona ad uno stato straniero poiché
sia sottoposto ad un processo. Nel nostro paese, dopo la revisione dell’articolo 10,
l'estradizione (consegna della persona che si è macchiata di reati di genocidio) non può
essere negata.
Si possono ricordare le tre recenti leggi di revisione costituzionale degli ultimi due anni.
Nel 2020:
Legge di revisione costituzionale con cui è stato ridotto il numero dei parlamentari, che ha
risposto ad una richiesta di riforma che era desiderata da molto tempo. Questa
diminuzione dei parlamentari rappresenta una revisione costituzionale incompleta, poiché i
parlamentari vengono eletti attraverso delle apposite leggi elettorali, e le attuali leggi
elettorali sono state scritte pensando ad una camera dei deputati e ad un senato che
corrispondevano ai vecchi numeri (630 e 400), questo perchè le leggi elettorali sono
piuttosto complesse (è diverso dividere il territorio in circoscrizioni, se si devono eleggere
630 deputati, rispetto a quando se ne devono leggere 400). La riduzione cosi notevole dei
due terzi del parlamento sarebbe dovuta essere ragionevolmente e razionalmente
accompagnata anche da un adeguamento della legislazione elettorale. Un altro aspetto da
contestare alla legge elettorale è quello del limite alla libertà del voto, poiché i candidati
che noi troviamo nelle liste elettorale sono scelti dalle segreterie partiti politici. In caso
L’invalidità di tale legge finche non viene verificata dal giudice, non si potrà effettuare una
revisione di tale legge elettorale.
Nel 2021:
Revisione costituzionale riguardo la disciplina dell’elettorato attivo, composto dai cittadini
che votano, coloro che esercitano il diritto di voto (mentre l’elettorato passivo comprende
la disciplina di coloro che vengono eletti)
E’ stata effettuata una modifica dell’art 58, abbassando l’età dell’elettorato attivo, per
quanto riguarda l'elezione del Senato. Prima bisognava avere 21 anni, successivamente,
dopo tale revisione l’età è passata a 18. Quindi è stata equiparata l’età dell’elettorato
attivo della camera.
Nel 2022:
Legge di revisione costituzionale numero 1, che ha oggetto l’ambiente. Sono stati
modificati gli articoli 9 e 41. L’articolo 9 della costituzione riguardava la tutela del
patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del nostro paese, a seguito della modifica, a
questi tre aggettivi ne è stato aggiunto un altro, ossia il patrimonio ambientale. Mentre
l’articolo 41 è un articolo che si trova nella parte della costituzione che riguarda i rapporti
economici, dedicato questo alla libertà di iniziativa economica.
Tra le ragioni che giustificazione l’introduzione di limiti alla libertà di iniziativa economica,
ci sono anche motivazioni ambientali e non solamente sociali a seguito della modifica
Si può affermare che fin da subito , ma anche prima dell’entrata in vigore della
Costituzione, si è assistito ad una prima fattura di tipo partitico, poiché allora la presidenza
del consiglio, nel 1947, era stata fidata ad un esponente del partito della Democrazia
Cristiana, Alcide de Gasperi.
Gli articoli dal 71 a 74 disciplinano il procedimento legislativo, in modo ampio e impreciso,
per quest’olio procedimento ha bisogno di essere dettagliato nei regolamenti parlamentari,
che in base al art 64, la camera e il senato devono adottare con maggioranza assoluta (da
non confondere con i regolamenti come fonti secondarie).
La costituzione ha affidato ai regolamenti dei comportamenti che hanno un diretto
collegamento con la costituzione, poiché la camera e | senato sono gli organi vicini al
corpo elettorale , e per questo tali regolamenti sono considerati fonti primarie.
Ci sono delle eccezioni oltre a quelle rappresentate dagli atti con forza di legge, ovvero
rispetto alla regola della legge formale, ci sono infatti altri atti che si collocano sullo stesso
gradino della legge formale, come il referendum abrogativo, (art 75 della costituzione).
Il referendum non è un atto del parlamento, ma un atto di democrazia diretta, infatti il
popolo è chiamato a votare un quesito, a cui si può rispondere in modo secco, quindi deve
essere formulato in modo tale che le risposta possa tradursi in un si o un no (su ciò si è
espressa la corte costituzionale, tra le sue funzioni infatti è stata aggiunta quella di
valutare l'ammissibilità dei quesiti referendari, e quindi ha introdotto delle particolari
caratteristiche che tali quesiti devono possedere).
Agli atti con forza di legge si aggiungono altri atti, i decreti del governo in caso di guerra,
(art 78), previa legge del parlamento, sono considerati atti che hanno lo stesso valore delle
leggi. Infine troviamo i decreti attuativi degli statuti delle regioni speciali, con cui vengono
attuate le norme contenute negli statuti speciali. E infine troviamo anche le leggi regionali,
come eccezione.
Il procedimento legislativo.
Le leggi si formano sulla base di un procedimento, che corrisponde in una successione di
atti collegati, tra loro preordinati, per concludersi con l’adozione di un atto finale.
Il procedimento legislativo si concludo con una legge, l’ amministrativo con un
provvedimento, nel caso del processo procedimento giudiziario), invece, una sentenza.
Il procedimento legislativo è avviato per mezzo di un'iniziativa legislativa, ovvero la prima
fase. La costituzione individua gli organi a cui spetta tale iniziativa, nell’art 71. Nel caso in
cui si volessero aggiungere altri soggetti o organi, la costituzione prevede che ci sia una
legge costituzionale, che non è stata adottata per il momento.
Le fasi fondamentali del procedimento legislativo (le stesse fasi le troviamo anche negli
altri procedimenti): Iniziativa, la prima fase ,e la fase istruttoria o della conoscenza, la
quale, nel libro di testo non viene individuata, nonostante esista . Durante la fase
istruttoria, il procedimento prevede che si raccolgano tutti gli elementi, i dati, le
informazioni, che sono utili e necessarie per passare alla fase della decisione o
deliberazione (ultima fase del procedimento). Successivamente il procedimento viene
considerato perfetto.
Troviamo infine quella che in realtà non può essere considerata un'ultima fase del
procedimento, ma secondo molti studiosi si ritiene che sia un atto esterno rispetto al
procedimento legislativo, ovvero il controllo esercitato del presidente della Repubblica, a
cui spetta la promulgazione, nei confronti delle leggi approvate dal parlamento.
La promulgazione è necessaria, senza di essa la legge non può essere pubblicata nella
gazzetta ufficiale, e a seguito della pubblicazione, dopo 15 giorni, tale legge diventa
operativa.
L'organizzazione interna ed il funzionamento delle camere, sono materie affidate ai
regolamenti parlamentari in via esclusiva (adottati secondo art 64 a maggioranza
assoluta). L'organizzazione delle camere è complicata, e tale materia è oggetto del diritto
parlamentare. Le due grandi strutture interne del parlamento (delle due camere), sono i
gruppi parlamentari e le commissioni permanenti.
I componenti del parlamento sono divisi per partiti politici, e le elezioni per eleggere i
componenti sono chiamate elezioni politiche. Una volta, il componenti eletti scelgono in
base al partito di appartenenza il gruppo a cui aderire.
| gruppi parlamentari rappresentano proprio quella che è la suddivisione, all’interno del
parlamento dei diversi partiti politici.
Ogni gruppo parlamentare ha un presidente eletto, detto capogruppo, questi prendono
parte a quella che è definita la conferenza dei capigruppo.
Le commissioni permanenti sono strutture della camera e del senato, e sono 14 per
ognuno, composte da 10 a 20 membri, rispettando quella che è la suddivisione
proporzionale dei partiti politici nella Camera e nel Senato. Le commissioni permanenti
possono essere definite come la ‘fotografia in piccolo’ della distribuzione dei partiti politici
all’interno del Senato.
Sono suddivise per materia e il loro intervento è molto importante per il procedimento
legislativo. La suddivisione per materie delle diverse commissioni corrisponde a quelle che
sono le diverse materie di cui si occupano i singoli ministeri.
Iniziativa legislativa.
L'iniziativa legislativa spetta in primis al governo, e si tratta dell'iniziativa più importante,
poiché del governo fanno parte gli esponenti dei partiti di maggioranza.
Per questo motivo le iniziative legislative del governo,, hanno maggiore probabilità di
concludersi con l’adozione della legge. Esistono determinate leggi, che non posso essere
iniziate se non dal governo, come la legge di bilancio prevista nell’articolo 81, in cui
intervengono anche gli organi dell’Unione Europea.
La legge di bilancio consiste nell’elenco di tutte le risorse che entreranno nelle casse dello
Stato nell’anno successivo, e anche l’elenco delle spese; è quindi una legge di previsione.
La caratteristica esclusiva che investe tale legge è giustificata dal fatto che il governo è in
possesso delle informazioni di ogni ministero, delle varie entrate dei comparti statali.
Anche |’ legislativa che riguarda legge di conversione dei decreti legge (atto con forza di
legge), spetta al governo. In questo caso il parlamento interviene soltanto in casi straordinari
di necessita e urgenza. La conversione consente la stabilizzazione degli effetti del decreto-
legge nell’ordinamento,altrimenti circoscritti al sessantesimo giorno dalla sua
pubblicazione.
Dopo uno sviluppo non sempre lineare e coerente, la giurisprudenza costituzionale degli
ultimi anni ha individuato con una certa chiarezza i limiti costituzionali relativi alla
decretazione d'urgenza e all'intervento parlamentare in sede di conversione.
L'iniziativa legislativa del governo può coprire tutte le materie. Anche l'iniziativa legislativa
dei singoli senatori e deputati può coprire tutte le materie salvo quelle riservate in via
esclusiva al governo (bilancio e legge di conversione),
Iniziativa legislativa del parlamento spetta precisamente ad ogni singolo parlamentare,
non al parlamento, inteso come camera e senato, alle quali spetta la fase finale del
procedimento. Nel corso del procedimento ogni deputato o senatore ha il diritto di
emendamento, cioè può proporre di introdurre una modificazione nel testo di proposta di
legge. Il senatore o il deputato, dimostra ai propri elettori di tener conto dei loro interessi,
esercitando l’iniziativa legislativa.
L'iniziativa legislativa infine può essere firmata anche da più deputati o senatori. Si è
rivelata importante perché è servita per dare dare inizio a procedimenti legislativi che
riguardavano argomenti non presi in considerazione dalla maggioranza del governo.
(Legge sul divorzio, sull’interruzione di gravidanza, sul diritto di famiglia, aggiunta
all’articolo 3).
Esiste anche l’Iniziativa legislativa del corpo elettorale, prevista dalla costituzione. Si
esprime in una proposta di legge che deve essere sottoscritta da almeno 50000 elettori.
La raccolta di tali firme deve essere fatta entro mesi dalla presentazione della proposta di
legge.
La disciplina di tale iniziativa è contenuta nella legge 352, con cui è stata attuata la
disciplina costituzionale dei referendum abrogativi, referendum approvativo e iniziativa
legislativa popolare e la petizione, che sono istituti della democrazia diretta.
Tale iniziativa rappresenta uno degli istituti della democrazia diretta, anche se il nostro è
un sistema a democrazia rappresentativa, dove ci sono organi eletti dal corpo elettorale.
L’Iniziativa legislativa regionale, è affidata al consiglio regionale, monocamerale.
In questo caso si fa riferimento all’art 121, anche qui come per il governo no ci sono limiti
all’iniziativa legislativa regionale, anche se dovrebbe riguardare solo le materie di
competenza regionale, dato chepotere regionale è limitato.
Troviamo l’iniziativa legislativa degli organi ausiliari dello stato, previsti dall’art 100 della
costituzione.
Tali organi ausiliari sono tre, ma l'iniziativa legislativa spetta al comitato nazionale
dell'economia e del lavoro, che è un organo rappresentivo. L'iniziativa legislativa del CNEL
non ha molta importanza, data la scarsa funzionalità di tale organo. Tale organo è
rappresentato dalle categorie professionali e tale iniziativa non prevede alcuna limitazione.
L’ iniziativa legislativa non crea nessun obbligo di proseguire con il procedimento
legislativo, una proposta di legge può non superare la fase dell'iniziativa, e qui è
importante la suddivisione del parlamento, poiché la conferenza dei capigruppo, dove
sono presenti i presidenti dei gruppi parlamentari, stabilisce quale saranno e quale sarà
l’ordine degli argomenti dell'ordine del giorno (la successione degli argomenti che devono
essere proposti).
Fase istruttoria.
La fase istruttoria è importante poiché a seconda dell’approfondimento di tale fase, tanto
migliore sarà la decisone finale.
E° affidata alla commissioni permanenti, in cui è suddiviso sia il senato che la camera dei
deputati.
Esistono diverse sedi in cui operano tali commissioni, suddivise per materia di
competenza.
Le differenti modalità (sedi).
1 Insede referente , procedimento normale
2 In sede deliberante (di tradizione fascista)
3 In sede redigente
Sede referente :
| progetti di legge sono presentati alternativamente o alla camera o al senato. Quindi la
proposta viene assegnata da parte del presidente della camera o del senato ad una
commissione in base alla materia competente, la commissione procede con una
discussione in via generale. Dopo tale discussione generale ne segue una che riguarda
ogni articolo della proposta di legge.
modifiche rispetto alle norme già in vigore (leggi atipiche).
Leggi rinforzate.
Nei casi in cui la legge sia approvata è necessario consultare le comunità a cui quella
legge si riferisce.
Ciò vale per le leggi che riguardano le modifiche degli enti territoriali locali (enti
caratterizzati da uno specifico territorio, su cui è insediata una popolazione con diritto di
voto), ossia le regioni e i comuni (i rappresentanti delle province sono scelti dai consiglieri
comunali e dai sindaci ricompresi nel territorio della provincia, i componenti non sono
quindi rappresentativi dl corpo elettorale).
Si fa riferimento agli articoli della costituzione presente nella parte dedicata agli enti locali,
in particolare nella seconda parte dedicata all'ordinamento della Repubblica, titolo quinto
(articoli 116 132 1383).
Per approvare tali leggi è necessario il consenso, con il sistema che appartiene alla
democrazia diretta, il referendum.
Questo discorso è valido per le leggi che istituiscono le regioni (come nel caso del
Molise), infatti l'istituzione di queste si fa riferimento ad una legge costituzionale, ed è
necessario che ci sia l'adesione del corpo elettorale interessato a questa eventuale legge.
Il discorso è valido inoltre per le modifiche, come i trasferimenti, delle province. Per
questo è necessaria una legge di uno stato.
Per la fusione di piu comuni,invece, esiste una legge del 2014, grazie alla quale c'è stata
un’incentivazione di questa fusione dei comuni, che ha ridotto il loro numero.
| comuni, infatti, si occupano del funzionamento dei servizi pubblici, e risulta più semplice
far funzionare tali servizi su una scala territoriale più ampia, quindi in comuni piu grandi.
Il discorso rimane analogo, per quello che riguarda le comunità religiose (art 7 e 8). L°
articolo 7 disciplina i rapporti tra lo Stato italiano e la chiesa cattolica, l’articolo 8, invece i
rapporti tra lo Stato Italiano e le confessioni diverse dalla cattolica. In questo caso non
troviamo un referendum.
Nell’Articolo 7, viene affermato che rapporti tra lo Stato e la chiesa cattolica sono
disciplinati dal concordato, per modificarlo è necessario il consenso dei rappresentanti
Stato e della chiesa.
Per le religioni differenti da quella cattolica (art 8), i rapporti sono regolati da una legge,
che per essere adottata ha bisogno del consenso dei rappresentanti italiani e delle
rappresentanze della confessione religiosa interessata.
Il rinforzo in tal è caratterizzato proprio da questa necessità, che la legge sia preceduta da
un accordo.
Il rinforzo può essere rappresentato dalla necessità che la legge prevista della
costituzione sia approvata con una maggioranza speciale, come ad esempio legge di
bilancio,la quale è approvata con maggioranza assoluta, calcolata sul numero astratto dei
componenti della camera e del senato.
Per le leggi che riguardano |’ amnistia e l’indulto è chiesta la maggioranza dei due terzi.
Le leggi atipiche.
Tali leggi vengono definite atipiche poiché sono formate attraverso il procedimento
legislativo, ma non ne condividono il contenuto, ossia non apportano qualche novità nel
sistema normativo.
Tali leggi sono ordinarie: legge che contiene il conto consultivo, la legge di bilancio di cui si
parla nell’articolo 81 (revisionato nel 2012, e prima di questo la legge di bilancio era solo
formale, dopo tale revisione, suggerita dall’Ue, la legge di bilancio è diventata una legge
anche dal punto di vista del contenuto). E infine la legge di autorizzazione alla ratifica dei
trattati internazionali.
Il Conto consultivo.
Il conto consultivo si riferisce all'anno passato, è approvato con una legge formale,
approvata dal governo, in cui sono presenti i dati relativi all’esercizio finanziario passato, e
vengono resi espliciti i dati che riguardano il bilancio trascorso .
Legge di bilancio.
Il principale documento della finanza pubblica è il bilancio di previsione (bilancio annuale).
L’annualita del bilancio è una novità apportata nel 2012, poiché in precendeza, con la
legge di bilancio non potevano essere introdotti nuovi tributi e nuove spese nel bilancio
annuale, dato che le nuove imposte e le nuove spese erano stabilite da una legislazione
esterna ad esso.
Quindi la legge di bilancio non poteva creare novità relative alla finanza. Si limitava a
riprodurre le entrate e le spese che venivano predisposte dai vari ministeri.
Le novità finanziarie erano invece contenute in una legge ordinaria del 1978, ovvero la
legge finanziaria, che prevedeva le nuove imposte, i nuovi tributi e le nuove spese, e tale
legge finanziaria si accompagnava al bilancio.
Trovavamo, prima del 2012, anche la legge di stabilità, annuale, con la quale si doveva
verificare l'avvenuto pareggio tra le entrate e le spese, anno per anno.
C'erano quindi tre leggi, quella finanziaria, quella di bilancio e quella di stabilità.
Dal 2012 esiste solo la legge di bilancio, nella quale sono confluite le altre due.
È stato introdotto anche il principio del pareggio di bilancio. Secondo l’Art 81, prima della
revisione, era prevedevisto che ogni legge che comporti nuove spese debba indicare i
mezzi per fargli fronte, se questa prescrizione fosse stata rispettata il risultato sarebbe
stato il pareggio di bilancio, è accaduto pero che i partiti di governo di comune accordo
abbiano deciso di accantonare questa prescrizione costituzionale. Per cui anni dopo è
stato necessario su imposizione dell’Ue introdurre il principio del pareggio di bilancio.
La legge di revisione del 2012 è stata attuata con una legge ordinaria con cui sono stati
definiti i contenuti della legge di bilancio, garantendo a questa una forza innovativa, che
modifica il sistema normativo precedente, determinata dal fatto che la legge finanziaria e
la legge di stabilità sonno state assorbite da quella di bilancio.
L'ultimo esempio di legge solo formale, è la legge che autorizza la ratifica dei trattati
internazionali,i quali sono uno strumento normativo del diritto internazionale, che hanno
come contenuto degli accordi tra due (bilaterali) o piu stati (plurilaterali).
Nella costituzione è previsto che per alcuni tipi di trattati è necessaria una legge di
autorizzazione alla ratifica (atto formale e solenne del presidente della Repubblica, di cui si
parla nell’art 87, fa parte quindi delle prerogative delle funzioni del capo), per altri occorre
che questa ratificasia una legge del parlamento, detta legge di autorizzazione alla ratifica,
la quale non ha un contenuto innovativo.
La novità sta nei trattati che devono essere autorizzati da tale legge alla ratifica. Per i
trattati più importanti è richiesta una legge, come per quelli di natura politica, che
riguardano arbitrati o regolamenti giudiziari.
L’Artibitrato è uno strumento che si utilizza quando tra due cittadini, tra cui c'è una lite, di
nominare due o piu arbitri dai cittadini, per risolvere la controversia. L’ Arbitrato è
ovviamente diverso dal processo, poiché arbitri non sono giudici.
Anche per i trattati che riguardano variazioni territoriali e i trattati che riguardano oneri
alla finanza pubblica, la ratifica di questi deve essere preceduta e autorizzata da una legge
formale del parlamento.
Per gli altri esiste una stipulazione in forma semplificata.
Dopo la ratifica, se il trattato è bilaterale, c'è lo scambio della ratifica tra i due stati.
È necessario anche l’ordine di esecuzione del trattato, che garantisce l'operatività di tali
norme.
Un Altro strumento normativo più importante ed ulitzzato rispetto alla legge formale, sono
gli atti normativi con forza di legge, previsti dagli articoli 76 e 77, ossia la legge di
delegazione o di delega ed il decreto legislativo delegato (art 76) e i decreti legge (art 77).
Questi rientrano negli atti normativi affidati al giudizio della corte costituzionale per quanto
riguarda la loro legittimità con la costituzione.
Non hanno la stessa forma della legge, poiché il loro procedimento consiste in una
deliberazione da parte del governo (organo collegiale ridotto composto da poche decine
di membri); ragione per cui è molto piu facile raggiungere una decisione ed è espressione
della maggioranza.
Per il decreto legislativo delegato, si richiede un intervento del parlamento, che è
necessario.
Nel testo viene detto che essi rappresentano un’eccezione rispetto al preocedimento
legislativo formale, il quale produce leggi, che nel disegno costituzionale occupano uno
spazio più importante rispetto a i due atti.
C'è da considerare però che gli atti con forza di legge siano più comuni, quindi si possono
definire processi legislativi alternativi rispetto alla legge, data la loro frequenza.
Il Decreto legislativo delegato e la legge di delega, Art 76.
Prima dell’adozione del decreto legislativo delegato è necessario un intervento del
parlamento, che si traduce in una legge di delega, con la quale il parlamento trasferisce
momentaneamente il suo potere legislativo al governo, occorre, per trasmettere tale
potere legislativo al governo quindi una legge formale, non un decreto legge. Il
procedimento è costituito da due atti, e viene utilizzato quando è necessario disciplinare
argomenti complicati.
È utilizzato ad esempio per l’adozione dei codici di diritto privato, del processo civile e del
processo penale, ma anche per le grandi riforme.
La costituzione, nell’articolo 76, prevede quali siano alcuni contenuti necessari che la
legge di delega debba avere, se non avesse uno o più di questi contenuti, risulterebbe
contraria alla costituzione.
Questi contenuti sono tre, e sono:
-Oggetto definito: la legge di delega deve contenere un oggetto o piu specificamente
indicati, deve essere circoscritta a specifici argomenti.
-Tempo determinato: nella legge di delega deve essere indicato il tempo entro il quale si
deve adottare il decreto legislativo delegato.
-l Principi e criteri direttivi:Il potere che il governo esercita deve essere guidato.
Il Procedimento per l’esercizio della delega legislativa.
Tale procedimento è simile al procedimento legislativo, troviamo in questo caso la
proposta proveniente da uno o piu ministri, seguita dalla deliberazione del consiglio dei
ministri e l’intervento del capo dello Stato, che non interviene con una promulgazione, ma
con l'emanazione di tale decreto. Quindi di fatto il presidente della Repubblica svolge un
controllo sul decreto, come al momento della promulgazione nel caso della legge formale.
Un'altra similitudine riguarda il fatto che non è detto che il procedimento prosegua dopo
l'iniziativa, infatti lo stesso discorso fatto per la legge, vale per il decreto legislativo
delegato.