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Lezioni, Nanni Strada- Riassunto, Sintesi del corso di Design

Riassunto del libro Lezioni di Nanni S.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 07/08/2021

virginia-torre
virginia-torre 🇮🇹

3.8

(6)

9 documenti

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Scarica Lezioni, Nanni Strada- Riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Design solo su Docsity! LIBRO NANNI STRADA La moda, prima degli anni ’60, si rivolgeva solo a 2 categorie di persone, quella di alto livello e quella della maggioranza delle persone; le soluzioni per la massa erano fatte sulla copia del primo modello. Attraverso la geometria trovò la svolta per abbandonare l’abito sartoriale e scoprì l’uso delle ampiezze usate per una gestualità comportamentale in senso estetico e metaforico. Le fasi di lavorazione dell’abito prodotto in serie sono programmate da operatori che studiano e vedono soprattutto gli aspetti tecnici delle soluzioni. In Giappone, prende forma un percorso creativo ispirato al design che si rifà alla cultura tradizionale e un giovane Issey Miyake ne sarà il creatore più coerente. Interpretava in chiave contemporanea il senso estetico della tradizione nella sua essenzialità iconica. | precedenti anticipatori e il modo alternativo di porsi rispetto al sistema moda degli anni ’80 propongono al pubblico un approccio diverso nella forma di distribuzione del prodotto che diventa permanente sia come punto di riferimento sia come valore della cultura del progetto moda-design. Il 1970 è stato per lei l’anno di svolta e ha avuto l'occasione di applicare la mia ricerca sulla geometria. Le collezioni descrivevano lo stile “revival” ispirato alle mode del passato, anni ’20-’30. La collezione propone dei capi più ampi rispetto a quelli dei revival della stagione precedente, le abbottonature fisse vengono sostituite da lacci regolabili e le cuciture sfumate sono saldature ottenute con macchine a due aghi. Il cappotto diventa sfoderato, il capo è realizzato in feltro soffice, senza verso e rovescio. Ci sono altri aspetti innovativi come la rappresentazione fotografica dell’abito che diventerà la cifra caratteristica delle collezioni Nanni Strada. Il concept è: visualizzazione dell’abito piatta, giù dal corpo, che rende l’idea del problema di fotografare gli abiti geometrici rendendo il concetto di abito che non segue le forme del corpo ma veste più conformazioni fisiche. Gli abiti furono tutti fotografati dall'alto di una scala su un fondo bianco e senza ombre con un risultato grafico. Un altro aspetto inedito era il testo che accompagnava il servizio, analitico e tecnico, nel quale venivano sottolineati i concetti innovativi della collezione presentata. Con questa collezione intende ottenere il “diverso modo di vestire” cioè una libertà compositiva nell’uso degli indumenti che diventano frammenti di tessuto e di colore, da applicare al corpo superando l’uso convenzionale. Questa collezione- sistema è il risultato del coordinamento della collezione Sportmax con la Collezione Etnologica, e rappresenta l'annullamento della relazione tra misure del corpo e dimensioni dell'indumento. La forma dell’abito diventa protagonista con l’esasperazione delle dimensioni che non corrispondono più alle misure convenzionali. Altri aspetti salienti sono colti nel sottolineare il metodo di fabbricazione industriale, la struttura non anatomica e le dimensioni dell’indumento che non sono dettate dalle misure del corpo ma sono in alcuni casi esasperate e diventano un nuovo linguaggio del design. Quell’esasperazione delle misure è un passaggio creativo che rappresentava un superamento delle regole sartoriali. Da questo episodio iniziò a sottrarre e sommare le dimensioni degli indumenti nella libertà di forma. I mutamenti avvenuti hanno segnato molto di più il costume femminile che quello maschile e sono legati soprattutto al grado di libertà conquistato dalle donne e alla necessità di cambiamento avvertita da alcuni creatori di moda dell'epoca. L'eliminazione della costrizione del busto e l'applicazione di materiali tessili più morbidi e tessuto in sbieco, permettono di ottenere forme lineari cascanti. Chanel propone il tailleur-uniforme realizzato con lane a grossa trama di shetland e tweed simili a quelli per l'abbigliamento maschile. questi aspetti saranno fondamentali per introdurre i concetti di comfort e utility punto il sistema moda nasce con i sarti creatori di moda nei loro atelier e la loro sede naturale e Parigi; la figura del sarto sa adattare forme anatomiche con materia tessile. L'abito viene realizzato con tecniche e accorgimenti di imbastitura cucitura, rinforzi, imbottiture; le collezioni sono presentate stagionalmente a un'elite di compratori e giornalisti. Il modello di donna ha un canone di bellezza legato alla gestualità e meno alla perfezione fisica, la sua età è abbastanza indefinibile EI lineamenti sofisticati. Parte essenziale del sistema sono i grandi fotografi di moda americani, attraverso le loro immagini la moda assume l'aspetto mitico che si può cogliere solo nel rituale esclusivo e segreto delle sfilate. Questo è il sistema fino allo sconvolgimento epocale che lo travolge la metà degli anni 80. La moda italiana è più caratterizzata dalla ricercatezza manuale. La figura della ragazza del XX secolo la inventerà un ex studentessa del Royal college of art di Londra. Gli anni 60 partono con il programma per la conquista dello spazio e la guerra in Vietnam, nasce la moda giovanile da un movimento spontaneo del quale fanno parte tutti coloro che aderiscono al desiderio di cambiamento e la moda si adegua ma cambierà per sempre. Questa ventata di modernità sarà portata in Italia da Fiorucci con il film Odissea nello spazio entrano di moda stivaletti di vinile bianco, la plastica e la forma geometrica “bold”. Gli anni 70 introducono una grande novità che è la riscoperta dell'Oriente, quest’ultimo approda a Parigi con la moda “maoista”. Con gli anni 70 si afferma lo stilismo milanese, e il punto di passaggio tra la moda sartoria sartoriale e il pret a Porter avviene grazie a Walter Albini e Krizia. Gli anni 80 sono anni di sviluppo del made in Italy, con Armani che ammorbidisce l'abito maschile destrutturando la giacca e applicando tessuti cascanti e morbidi. Milano è capitale sia del design che della moda. Verso la fine degli anni 90 alla scena si sposta di nuovo a Parigi dominata dal design concettuale giapponese. L'abito maschile, a differenza di quello femminile, nella sua versione tradizionale non cambia. Agli inizi del 900 il costume maschile presenta ricercatezza e si compone di elementi base: giacca, pantalone, camicia con collo rigido e gilet. Thayaht realizza una tuta ispirata all' abito da lavoro, che sembra un primo passo verso soluzioni confortevoli e democratiche nell’annullamento di un abito classista. La moda degli anni 20 è influenzata dall'Inghilterra, Londra è infatti il modello di paragone per l'eleganza; Edoardo principe di Galles e il rappresentante di un' eleganza rilassata e snob e diventa ambasciatore della moda britannica. Lo stile inglese influenzerà anche la moda oltreoceano. Negli anni 30 la moda predilige spalle ben disegnate, giacche a doppio petto incrociato e l'uso del tessuto principe di Galles. Negli anni 40 la moda americana è rappresentata e promossa dai divi di Hollywood, che a differenza delle dive, dovevano provvedere da soli al loro guardaroba. Nel dopoguerra diventano di uso comune giacconi dalle tenute operative da guerra della marina, la canadienne, giacca delle truppe canadesi con tasche fissate all'estremità da mosche di pelle, con colli e cappucci orlati di pelliccia vera o sintetica. Nel dopoguerra europeo il concetto di eleganza maschile è dato dai sarti da uomo italiani. Negli anni 90 dal Giappone arriva la moda del tutto nero che contagerà la moda maschile per 10 anni e oltre. L'aspetto performativo è la caratteristica che rende l’abito atemporale e autonomo rispetto al sistema delle tendenze e della stagionalità. Le due donne che raggiunsero il miglior compromesso tra genialità e necessità d'uso furono Elsa schiaparelli e Coco Chanel: Elsa adatto il suo talento alla precarietà dei tempi di guerra, e propose abiti con ampie e capienti tasche che potessero sostituire la borsa no no e abiti studiati apposta per essere indossati velocemente in situazioni d'emergenza. Introdusse la giacca a cassetti piena di tasche con bottoni a pomello, ho l'abito da sera camuffato da abiti da pomeriggio. Chanel invece introdusse il concetto di abito uniforme, il tailleur che a seconda degli accessori poteva essere indossato da una donna sia mattino, pomeriggio che sera. Nanni strada IDE o un abito da lavoro che consisteva in un telo perfettamente geometrico che grazie ad alcuni tagli e orlatore con l'aiuto di semplici lacci, poteva essere indossato in due diverse configurazioni, con o senza maniche. La tenuta era completata da pantaloni-collant e maglie t-shirt con lunghe maniche drappeggiate. Anche l'abito da
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