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lezioni settembre - ottobre, Appunti di Filosofia del Diritto

E.Ehlrich, E.Durkheim, A.Pigliaru e R.Sacco

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 14/12/2022

SergioCorrias32
SergioCorrias32 🇮🇹

4.7

(3)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica lezioni settembre - ottobre e più Appunti in PDF di Filosofia del Diritto solo su Docsity!  TRE CONCEZIONI DEL DIRITTO 1) GIUSNATURALISMO giuridico (Marsilio e Pufferdorf) 2) POSITIVISMO giuridico (Kelsen) 3) REALISMO giuridico (Ehlrich) Vi è poi una 4° concezione chiamata FENOMENOLOGIA del DIRITTO (Reinach) sviluppata nel corso del ‘900  CONCEZIONE SOCIOLOGICA DEL DIRITTO -E.Ehlrich afferma che il DIRITTO è un ORDINAMENTO SOCIALE che si fonda su ISTITUTI SOCIALI come il MATRIMONIO, la FAMIGLIA, il POSSESSO, il CONTRATTO e la SUCCESSIONE e nella sua opera I Fondamenti di sociologia del diritto del 1913, scrisse che: “Anche nel tempo presente, come in ogni altra epoca, il centro di gravità dello SVILUPPO DEL DIRITTO non si trova nella LEGISLAZIONE, né nella SCIENZA GIURIDICA, né nella GIURISPRUDENZA, ma nella SOCIETA’ stessa.” I significati della parola “DIRITTO” si distinguono in OGGETTIVO e SOGGETTIVO: il primo si divide a sua volta in diritto POSITIVO, diritto NATURALE e diritto SOCIALE. -Come possiamo sapere che un diritto esiste? -Si può percepire un istituto sociale? -E.Ehlrich afferma che si può percepire un ISTITUTO in quanto è possibile percepire con i SENSI che: “le persone che si trovano in detti RAPPORTI SOCIALI, si regolano nella loro CONDOTTA secondo certe NORME”. Da qui nasce il problema EPISTEMOLOGICO del DIRITTO (Episteme = CONOSCENZA); prendiamo in esame tre esempi di NORME connesse a certi ISTITUTI SOCIALI COME: 1)” Il POSSESSO deve essere RISPETTATO” 2)” Gli obblighi CONTRATTUALI devono essere ADEMPIUTI” 3)” Il PATRIMONIO dopo la morte di colui al quale APPARTIENE trapassa ai di lui PROSSIMI CONGIUNTI o alle persone da lui DESIGNATE con atto di ULTIMA VOLONTA’” -Che cos’è un enunciato giuridico? -E.Ehlrich definisce l’ENUNCIATO GIURIDICO come RECHTSSATZ (Recht = DIRITTO e Satz = PROPOSIZIONE); “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” COSTITUZIONE ITALIANA. Negli anni si è distinto il termine “ENUNCIATO” come la frase letta e la “PROPOSIZIONE” intesa come il significato della frase letta: è dunque un’operazione di INTERPRETAZIONE; la definizione particolare di “ENUNCIATO GIURIDICO” è: “Un’istruzione diretta ai TRIBUNALI sul modo in cui devono decidere in dati CASI.” -Norme di DECISIONE vs. norme di COMPORTAMENTO (pag.53-54) -Ma può darsi un Recht (DIRITTO) senza Rechtssatze (ENUNCIATO GIURIDICO)? -E.Ehlrich pensa che vi sia un DIRITTO senza ENUNCIATI poiché la nostra SOCIETA’ è più antica degli ENUNCIATI stessi: idea pertanto condivisa anche da S.Romano, giurista italiano, che sostiene la stessa TESI di Ehlrich ossia UBI SOCETAS IVI IUS UBI IUS IVI SOCETAS (DOVE C’E’ SOCIETA’ C’E’ UN DIRITTO E VICEVERSA). L’esempio usato è il diritto dei GERMANI descritto da Tacito nell’opera La Germania del I° d.C. (critica i ROMANI e la loro SOCIETA’, tramite un’indagine ANTROPOLOGICA ante litteram, affermando che l’ETICA dei popoli barbari era di gran lunga SUPERIORE a quella LATINA: tuttavia non avevano degli ENUNCIATI GIURIDICI poiché non disponevano di un linguaggio SCRITTO preciso o affermato; dunque i DIRITTI senza ENUNCIATI sono l’oggetto privilegiato di ricerca dell’ANTROPOLOGIA GIURIDICA); Tacito scrive: “Si maritano quando hanno prestanza e robustezza pari al loro compagno e i figli rinnovano la forza dei genitori (…) Lo zio materno tiene nella stessa considerazione di un padre i figli delle sorelle. Certe tribù privilegiano questo legame di sangue e, quando ricevono ostaggi, lo preferiscono, perché, secondo loro, i nipoti impegnano più in profondo gli affetti e in modo più esteso la famiglia (…) Gli eredi dei beni e i successori sono però i figli che ciascuno ha e non si fanno testamenti. In mancanza dei figli, subentrano, in ordine di successione, i fratelli, gli zii paterni e gli zii materni.” Continua Tacito: “Per altro i rapporti coniugali sono severi e, nei loro costumi, nulla v’è che meriti altrettanta lode. Infatti, quasi soli fra i barbari, sono paghi di una sola moglie, salvo pochissimi, e non per sete di piacere, ma perché, a causa della loro nobiltà, sono oggetto di molte offerte di matrimonio (…) La dote non la porta la moglie al marito, ma il marito alla moglie. Intervengono i genitori e i parenti e valutano i doni, scelti per non soddisfare i piaceri femminili o perché se ne adorni la nuova sposa, ma consistenti in buoi, con un cavallo bardato, in uno scudo con framea e spada (…) Come corrispettivo di tali doni si riceve la moglie,  LA SCIENZA GIURIDICA COME SOCIOLOGIA DEL DIRITTO -E.Ehlrich concepisce la SCIENZA GIURIDICA come SOCIOLOGIA DEL DIRITTO che studia il COMPORTAMENTO DI UNA SOCIETÀ; che cosa studia dunque la SCIENZA GIURIDICA e qual è il suo OGGETTO? La risposta è: l’intera struttura SOCIALE e tutte le sue ISTITUZIONI. Elaborando 2 TESI sulla NATURA DEL DIRITTO, possiamo ipotizzare su Ehrlich che: 1)Vi sono STRUTTURE GIURIDICHE COMUNI a tutti i DIRITTI: gli ISTITUTI SOCIALI UNIVERSALI. 2)Vi sono STRUTTURE GIURIDICHE che nascono spontaneamente nella SOCIETÀ e che caratterizzano DIFFERENTI DIRITTI: gli ISTITUTI SOCIALI SPECIFICI.  Émile Durkheim (1858-1917) -visse in Alsazia, di origine ebraica, lascio in giovane età gli studi rabbinici per dedicarsi allo studio della GIURISPRUDENZA creando una scuola SOCIOLOGICA; si interessa soprattutto nel DIRITTO inteso come FATTO SOCIALE, attestandolo come esempio più PRAGMATICO del FATTO SOCIALE. Pubblica Les règles de la méthode sociologique nel 1895 nella quale espone per la prima volta il DIRITTO come FATTO SOCIALE e dove espone l’idea di CONDIZIONAMENTO UMANO nelle azioni personali data da una PRESSIONE SOCIALE che spinge le persone a compiere determinati atti (SUICIDIO esempio massimo). -Gli argomenti trattati sono: la questione dell’AUTONOMIA DELLA SOCIOLOGIA come “SCIENZA”, la determinazione del DOMINIO proprio della SOCIOLOGIA e la determinazione del concetto di “FATTO SOCIALE”. Durkheim scrive (pag.245) dicendo che mutando il suo RUOLO a seconda degli AMBITI SOCIALI, adempie a DOVERI esterni all’UOMO stesso che ci vengono insegnati o comunque li acquisiamo come ABITUDINE poiché sono delle azioni CONSOLIDATE nella società che ha i suoi propri USI E COSTUMI; alla nostra nascita non ci troviamo davanti soltanto al MONDO REALE ma anche ad un MONDO SOCIALE perciò nella società vi sono dei MODELLI NORMATIVI SOCIALI che servono all’uomo per agire successivamente alle PRESSIONI SOCIALI (COMPORTAMENTI, VESTIARIO, INTERAZIONI ecc.)  I FATTI SOCIALI SONO COSE -Essi sono modi di AGIRE, di PENSARE, di SENTIRE e come sostiene lo stesso Durkheim essi sono realtà PREFABBRICATE dentro di noi: ecco dunque l’UOMO segue dei FATTI SOCIALI o dei MODELLI DI AZIONE che anche inconsapevolmente condizionano la VITA stessa (CONSUETUDINI, AMICIZIE ecc.). -Essi sono OGGETTIVI: esistono al di fuori dell’INDIVIDUO, hanno una propria ESISTENZA indipendentemente dall’INTENZIONALITÀ INDIVIDUALE -Sono dotati di un potere IMPERATIVO sull’UOMO -Sono dotati di un potere COERCITIVO O SANZIONATORIO sull’UOMO (Dunque sono NORME che impediscono che un soggetto VIOLI i modelli che il FATTO SOCIALE stesso ha fissato). Durkheim crede che alla VIOLAZIONE corrisponde una SANZIONE che può essere RESTITUTIVA (ossia la RICOSTRUZIONE del FATTO danneggiato es.Tamponamento in macchina) o REPRESSIVA (se non si può RICOSTRUIRE si deve ESPIARE il DANNO arrecato al FATTO); dunque il GRUPPO SOCIALE non avendo ISTITUZIONI UFFICIALI erge se stesso, congiuntamente ai FATTI SOCIALI di natura IMMATERIALE/ETEREA, a GIUDICE e a FORZA DELL’ORDINE per mantenere le NORME vigenti senza che nessuno che TRASGREDISCA con ogni mezzo SOCIALE (allontanamento, indifferenza, litigio, discussione ecc.); ma prendendo d’esempio alcune TRIBÙ TRIBALI l’allontanamento può comportare anche alla MORTE dell’INDIVIDUO dato il contesto NATURALE E TEMPORALE.  Perché i fatti sociali sono “sociali”? -SOOCIALITÀ vs. GENERALITÀ: la prima non SIGNIFICA la seconda (sociale X generale) -Un FATTO è SOCIALE in quanto il suo SUBSTRATO è (non l’INDIVIDUO) ma la SOCIETÀ (EMOZIONI, ABITUDINI e RAPPRESENTAZIONI collettive).  Ma quale può essere il substrato di un fatto sociale? -Può essere la SOCIETÀ POLITICA o un GRUPPO SOCIALE; la SUSSISTENZA del FATTO SOCIALE si basa per esempio sull’EDUCAZIONE vista come mezzo di COSTRUZIONE dell’ESSERE SOCIALE e strumento di SOPRAVVIVENZA di altri FATTI SOCIALI come ETICA o MORALE; dunque le persone che si CONFORMANO al FATTO sono dette INTERMEDIARI. -Il FATTO SOCIALE per continuare ad esistere, ha bisogno di INTERMEDIARI che EDUCHINO o SANZIONINO chi non rispetta le NORME del FATTO SOCIALE e sempre attraverso il quali, il FATTO opera e si TRASMETTE.  FATTI SOCIALI VS MANIFESTAZIONI INDIVIDUALI -I primi non consistono negli ATTI successivi che li determinano poiché costituiscono una struttura ossia una FORMAZIONE che esiste nella SOCIETÀ -La seconda è il SINGOLO atto che viene compiuto per il potere NORMATIVO di uno stesso FATTO SOCIALE. 13/10/22
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