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Libro croteau ed hoynes "sociologia generale ", Sintesi del corso di Sociologia

Libro croteau ed hoynes "sociologia generale " solo capitoli 4 e 5 su cultura e potere

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 22/04/2021

Peppegeraci
Peppegeraci 🇮🇹

4.5

(20)

12 documenti

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Scarica Libro croteau ed hoynes "sociologia generale " e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! LIBRO CROTEAU CULTURA La cultura è parte essenziale della definizione stessa di società. Per i sociologi cultura è l’insieme di valori, credenze, conoscenze, norme, linguaggi comportamenti e oggetti materiali condivisi da un popolo e trasmessi socialmente da una generazione a un’altra. La cultura comprende elementi sia materiali che immateriali, per questo si parla di: - cultura materiale che si riferisce agli oggetti fisici prodotti dalle persone (abbigliamento, giocattoli, opere d’arte). - cultura immateriale ovvero le idee di una cultura, che includono i valori e le credenze. Gli elementi della cultura sono: valori, credenze, conoscenza, norme, comportamenti, oggetti, simboli e linguaggio. Valori: un valore è un principio profondamente radicato utilizzato dalle persone per giudicare il mondo. I valori più condivisi nelle società contemporanee sono: potere, universalismo, successo, edonismo, benevolenza, tradizione, auto-affermazione, conformismo, autodeterminazione e sicurezza. Se all’interno di una società alcuno danno priorità a determinati valori rispetto ad altri può generarsi una guerra culturale: un disaccordo sui valori fondamentali. Credenze: le credenze sono specifiche convinzioni od opinioni che le persone accettano in genere come vere (la fede in una divinità). In genere, ad eccezione degli Stati Uniti, l’importanza della religione in una cultura declina col il crescere dell’istruzione e del benessere. Conoscenze: la conoscenza è l’insieme di informazioni, consapevolezza e comprensione che ci aiuta ad orientarci nel nostro mondo (es. linguaggio). Lo shock culturale è un’esperienza di disorientamento dovuta alla mancata conoscenza di una situazione sociale non familiare (tipo prende il taxi-brusse). Norme: regole e aspettative di una cultura rispetto a un comportamento ritenuto appropriato. Le norme possono comunicare alle persone che cosa dovrebbero fare e che cosa non dovrebbero fare, ma non sono comunque fisse o rigide. Dobbiamo distinguere tra: - Norme formali: norme rigidamente applicate con potenziali pene severe per chi le viola. - Costumi: abitudini. Il sociologo William Ogburn coniò l’espressione ritardo culturale per descrivere il modo in cui i nuovi sviluppi tecnologici spesso sono più veloci delle norme che governano le esperienze collettive associate a essi. Comportamenti: i comportamenti sono azioni associate a un gruppo che aiutano a riprodurre uno stile di vita ben preciso. Il comportamento richiama l’attenzione sulla differenza fra cultura normativa, ciò che gli appartenenti a una cultura dicono essere i propri valori, e cultura effettiva ciò che gli appartenenti a una categoria fanno realmente e che può rispecchiare o meno la cultura normativa. (per esempio l’eguaglianza di genere). Oggetti culturali: per oggetto culturale si intende l’oggetto fisico creato da persone che condividono una cultura (ad esempio: tortillas, baguette ecc.) Simbolo: un simbolo è qualsiasi cosa – un suono, un gesto, un’immagine, un oggetto – ne rappresenti un’altra. Linguaggio: il linguaggio è un sistema elaborato di simboli che consente alle persone di comunicare fra loro in modi complessi (un dialetto). Cultura, ideologia e potere All’interno di ogni cultura esiste un’ideologia dominante, ovvero un gruppo di affermazioni condivise che sostengono il sistema sociale del momento e servono gli interessi delle autorità. Ciò che le persone ritengono naturale e normale sono in realtà costruzioni ideologiche. Coloro che detengono il potere, devono continuamente rafforzare l’idea che alcune affermazioni siano di “buon senso” e “naturali”, poiché è probabile che le esperienze della vita portino le persone a mettere in discussione tali affermazioni. Cultura, subcultura e controcultura Le società comprendono diversi sistemi culturali in competizione tra loro: - Cultura dominante: cultura che permea una società e rappresenta le idee e la prassi di coloro che sono nelle posizioni di potere - Subcultura: cultura associata a un piccolo gruppo della società avente norme, valori che lo distaccano dalla cultura dominante - Controcultura: subcultura che si batte per valori e stili di vita chiaramente opposti a quelli della cultura dominante. Le subculture e le controculture spesso introducono innovazioni e cambiamenti nella cultura tradizionale. Cultura alta e cultura popolare Da tempo i sociologi hanno riconosciuto il rapporto fra cultura e disuguaglianza economica. Nasce così la distinzione tra: - Cultura alta: insieme delle forme culturali associate alle élite (gallerie d’arte, opera, musica classica ecc.) - Cultura bassa: insieme delle forme culturali diffuse e comunemente accettate in una società (programmi televisivi, film di Hollywood, concerti rock, eventi sportivi ecc.) - Cultura di massa: Insieme delle forme culturali prodotte esplicitamente a scopi commerciali (mercificazione della cultura). La sociologia della religione Uno dei processi culturali più complessi per la società è rappresentato dalla religione. La sociologia mira a comprendere la religione sulla base di evidenze empiriche. Tuttavia, gli individui vivono la religione attraverso la fede ovvero su una credenza che si basa sulla convinzione personale. Molti sociologi hanno affrontato il tema della religione, noi analizzeremo Durkheim, Marx, Weber e Berger. Durkheim: le forme elementari della vita religiosa Durkheim arrivò alla conclusione che tutte le religioni hanno in comune tre elementi di base: credenze, pratiche rituali, praticanti. In qualunque religione le cose del mondo possano essere divise in: - Sacro: qualcosa di straordinario. - Profano: il mondo ordinario della vita quotidiana. Rituali: azioni simboliche, eseguite quasi sempre in momenti specifici. Quando la comunità di credenti si trasforma in un’organizzazione religiosa più formale, diventa una chiesa ovvero un’organizzazione formale con ampio seguito di fedeli. Una setta è una piccola fazione dissidente di una chiesa, che promuove nuove credenze e pratiche nuove. Culti: piccole comunità religiose le cui credenze e le cui pratiche sono in contrasto con la cultura dominante. Per Durkheim la religione unisce le persone in una comunità morale. La religione deve includere un’idea del sacro ma non implica necessariamente anche quella di una divinità. Per Durkheim la religione risponde a una serie di funzioni: promuove la solidarietà sociale, è una forma di controllo sociale, può fornire ai credenti vasti benefici di natura sociale e psicologica, può motivare l’azione sociale. Per Durkheim molte religioni condividono determinate norme e un messaggio di fondo. Per esempio, l’etica della reciprocità: la regola aurea che invita le persone a trattare gli altri come vorrebbero essere trattate. Karl Marx: la religione come oppio dei popoli Anche Marx considerava gli dèi e la religione come dei costrutti umani. Per Marx: - la religione offre un falso conforto ai credenti. - i detentori del potere manipolano la religione: la religione serve gli interessi della classe dominante assicurando la sottomissione degli oppressi.
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