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Guide e consigli
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libro "io non ho paura", Sintesi del corso di Italiano

Scheda del libro di Ammaniti "io non ho paura"

Cosa imparerai

  • Perché Michele viene costretto a entrare in penitenza?
  • Che cosa scopre Michele nella fattoria abbandonata?
  • Che accadde alla fine di Michele e Filippo?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
In offerta
30 Punti
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Offerta a tempo limitato


Caricato il 31/01/2021

sofia-guiducci
sofia-guiducci 🇮🇹

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3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica libro "io non ho paura" e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Scheda libro IO NON HO PAURA Sofia Guiducci 1° I/M 7/01/2021 Titolo: Io non ho paura Autore: Niccolò Ammaniti (nato a Roma nel 1966 ha scritto diversi libri, tra cui: il romanzo “Branchie”, la raccolta di racconti “Fango”, il romanzo “Ti prendo e ti porto via”. Nel 2007 Ammaniti ha vinto il premio strega con il romanzo"Come Dio comanda". ) In questo racconto ci sono diversi personaggi: I personaggi principali sono: Michele Amitrano, il protagonista, ha 9 anni, mi è sembrato un bambino molto vivace e generoso ma riservato. Michele inoltre passa intere giornate con i suoi amici. Filippo Carducci ha 9 anni, dal testo non si capisce molto la sua personalità ma comunque mi è sembrato coraggioso, anche se forse è una persona che si arrende facilmente. È figlio di una nobile famiglia di Pavia. Dal testo emerge molto la sua religiosità. Poi ci sono diversi personaggi secondari: Antonio Natale, detto il Teschio, ha 12 anni, dal testo si capisce che è un ragazzino molto egocentrico, che vuole rispetto dagli altri bambini ed essendo il più grande si sente autorizzato ad avere sempre la meglio o comunque a sottomettere gli altri, infatti è definito il “capo” del gruppo. Felice Natale è il fratello di Antonio, ha 20 anni, ed è sempre infuriato e nervoso, soprattutto nei confronti dei più piccoli. Sembra sempre di cattivo umore. Salvatore Scardaccione, ha 9 anni ed è il più intelligente del gruppo. Si intuisce che è un bambino tranquillo e vivace, che però è capace di svelare un segreto molto importante per un’insignificante giro in macchina. Pino Amitrano è il padre di Michele, mi sembra un uomo che si fa rispettare, è intelligente, coraggioso, ma forse un po’ sfortunato. Teresa Amitrano è la madre di Michele, ha 33 anni, viene descritta con tutti i dettagli, si capisce che è una donna con i capelli neri, occhi grandi e scuri, bocca larga, denti forti e bianchi, mento a punta, petto grande e vita stretta. Sembra una donna fragile, sentimentale e anche lei coraggiosa. Sergio Matera è un amico di famiglia, ha 67 anni e anche di lui abbiamo una dettagliata descrizione, è un uomo magro con pochi capelli biondi raccolti in una coda, naso lungo, occhi infossati e barba bianca. È un uomo che mette paura, comanda sugli altri come se fosse un imperatore, ma in fondo ha un cuore tenero spezzato dalla morte del figlio e dalla solitudine. RIASSUNTO: Il protagonista del libro “Io non ho paura” è Michele Amitrano che vive in un paese inventato, Acqua Traverse composta da sole quattro case in tutto. La storia è ambientata nel 1978. Michele è il narratore che ci racconta questa storia: vive con suo padre, un camionista che vuole cambiare vita, sua madre, casalinga molto bella e corteggiata, e la sorellina, Maria, che deve quasi sempre portarsi dietro. La scuola è chiusa per le vacanze estive e lui con altri ragazzi passa il tempo in bicicletta facendo a gara a chi arriva prima. Un giorno decidono di andare alla fattoria di Melichetti, molto lontana dalle loro case, per scoprire se la leggenda di Melichetti, che raccontava che avesse dato il suo cane in pasto ai suoi maiali inferociti, fosse vera o no. Dopo aver scoperto la verità decidono di fare una gara: chi arriva per primo in cima alla collina che si trovava vicino alla fattoria. Durante questa gara la sorella di Michele si fa male alla caviglia e Michele è costretto ad aiutarla e per soccorrerla perde la gara. Ogni volta che qualcuno perde la gara ha una penitenza da scontare, sempre dettata da Teschio. Come penitenza è costretto ad entrare in una fattoria abbandonata. Vagando per la fattoria, scopre un buco nascosto nel terreno e gli sembra di vedere dall'alto un corpo sotto un lenzuolo, ma non gli da molta importanza. Al suo rientro Michele non dice una parola della penitenza e di ciò che aveva visto in quella casa. Il ragazzino non riesce a dimenticare ciò che ha visto e decide di ritornare alla fattoria abbandonata. Lì con meraviglia scopre che in quel buco, sotto terra, è nascosto un bambino. All'inizio pensava fosse morto ma poi vede che lui muove un gomito, si accorge quindi che il bambino è
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