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Comprendere i Sistemi Sociali: Valori, Norme e Fiducia, Sintesi del corso di Epistemologia

Antropologia socialeSociologia Sociale e PoliticaSociologia dell'economiaSociologia della Famiglia

Come i valori generali di una società vengono distribuiti a livelli inferiori e come l'agire sociale è regolato da norme. Viene discusso il comportamento normale, l'efficienza delle norme, la fiducia basata su relazioni personali e la fiducia nei leader. Il documento include riferimenti a studi empirici di fehr e gaechter, zucker, grano vector e parsons.

Cosa imparerai

  • Come i valori generali vengono distribuiti a livelli inferiori in una società?
  • Come influiscono i leader sulla fiducia di una organizzazione?
  • Come funziona la fiducia basata su relazioni personali?
  • Come vengono create e mantenute le norme in una società?
  • Come regola l'agire sociale la presenza di norme?

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 11/10/2019

alessia-esposito-25
alessia-esposito-25 🇮🇹

4.4

(41)

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Scarica Comprendere i Sistemi Sociali: Valori, Norme e Fiducia e più Sintesi del corso in PDF di Epistemologia solo su Docsity! CAPITOLO 2 Norme: regole di condo�a comunemente riconosciute che definiscono il comportamento appropriato, consono e moralmente degno; valori: nozioni generali sulla vita buona e sulla buona società che fungono da base per la definizione delle norme; economia morale: espressione coniata da Thompson per riferirsi al comportamento di norme che riguardano in modo specifico l’economia, ossia quei criteri che definiscono l’adeguatezza morale del comportamento economico; cultura: norme e valori che sono costruzioni arbitrarie degli individui, ma dipendono dallo sviluppo di un accordo colle�vo come consenso sulla visione del mondo; abitudini: guidano gran parte del comportamento quo�diano in una modalità che sono percepite né come problema�che nei come orientate ad obie�vi ben defini�. Parsons ha accordato ai valori e alle norme una posizione privilegiata nella teoria sociologica, amme�endo una divisione del lavoro tra ambito poli�co, economico e sociale. Sosteneva che la scienza poli�ca si occupasse dell’uso della coercizione nella società, l’economia dell’ada�amento razionale dei mezzi ai fini e la sociologia dello studio di valori fondamentali su cui si stru�ura la società. La comprensione dei sistemi sociali dipende dal modo in cui i valori più generale di una società vengono ar�cola� a livelli sempre più bassi, inoltre l’agire sociale è regolato da pa�ern norma�vi. Per contro, gli economis� hanno sempre ritenuto che valori e norme non avessero potere causale, quindi dubitano che gli individui agiscono in base a ciò che ritengono giusto fare. Quando le norme sono importan� nella vita economica, perché influenzano coloro che scelgono di agire conformemente ad esse? In termini di teoria della scelta razionale, la risposta più semplice e che gli individui scelgono di conformarsi alle norme solo ed esclusivamente quando i vantaggi che ne derivano superano i cos�. Se gli individui scelgono di conformarsi alle norme per mo�vi diversi dai cos� e benefici, i quali mo�vazioni si tra�a? È stato osservato, Elster, che le norme risultano vincolan� perché esercitano un effe�o sulla sfera emo�va, quindi il loro rispe�o viene rafforzato da vergogna, imbarazzo, ansia e colpa nel momento in cui si infrangono. La vergogna è devastante perché rifle�e una disapprovazione della persona non dell’a�o, mentre la colpa è connessa più alle azioni tanto e che la soluzione può essere il risarcimento. L’osservazione alle norme al fine di evitare vergogna o colpa rappresenta una mo�vazione nega�va, mentre esistono anche i casi in cui la mo�vazione può derivare da emozioni posi�ve come lira o l’indignazione. È più probabile però che la forza di alcune norme dipenda piu�osto da una visione convinta nei confron� di principi a cui si �ene in modo profondo. Il ruolo delle emozioni è importante il spiegare la forza delle norme perché spesso gli individui non sperimentano queste ul�me come prescrizioni esterne, ma come istanze interiorizzate a cui si conforma prescindere da eventuali cos� o benefici. La psicologia delle emozioni è fondamentale per spiegare le norme sul piano individuale, ma occorre riferirsi ad una dimensione macro per capire meglio il nesso fra determinate situazioni sociali e un’intensa reazione emo�va. La disapprovazione o il disprezzo da parte di estranei può essere fonte di turbamento, ma comunque inferiore rispe�o a quello causato da individui con i quali intra�eniamo relazioni ovvero per comprendere la forza delle norme bisogna considerare quali se�a di individui forniscono un feedback a cui si è sensibili. Teoria del gruppo di riferimento: la rea�vità degli individui all’enorme e funzione non soltanto del gruppo primario ma anche della loro non appartenenza a gruppi dei quali non sono membri a cui aspirano appartenere. Secondo Cook e Hardin il funzionamento delle norme e più efficiente nei gruppi piccoli Honey la comunità con le relazioni di lunga durata, perché operano per mezzo di norme quasi universali che coprono tu� gli aspe� dell’agire coopera�vo. Se è ragionevole sostenere che l’applicazione delle norme sia proporzionale alla coesione del re�colo, da ciò non consegue che i re�coli simili siano localmente defini�, anzi risultano sempre più dispersi spazialmente. Durkheim Nell’ambito di una società cara�erizzata dalla divisione del lavoro afferma l’esistenza delle comunità di pra�ca, ossia quei gruppi defini� non non dalla prossimità spaziale ma da� vita, sopra�u�o le comunità professionali. Gli studi sulle professioni evidenziano l’universalità dei codici e�ci crea�, quindi più che norme sociali si tra�a di norme formali in quanto prive di una forza giuridica vincolante, ma in grado di stabilire dei modelli di comportamento da seguire. Se le norme esercitano un impa�o sul comportamento economico, ci si chiede come interagiscono con mo�vazioni non economiche, come interessi individuali. L’ipotesi di Elster e che le azioni siano determina� sia dall’agire razionale sia dalle norme. L’interazione delle due e data dalla garanzia di indipendenza dalla forza norma�va nella forma di un parametro di cambiamento che fa variare il costo delle alterna�ve d’azione (ma ridurre la forza delle norme ad una ques�one di cos� benefici è sbagliato, dal momento in cui ci sono in gioco le emozioni). Il ruolo delle emozioni nel loro essere fondamento dei valori deontologici coinvolge anche i valori sacri: sono diversi perché fanno riferimento a credenze di natura morale, che spingono all’azione su percorsi diversi dal successo, fallimento il lo offerta di vantaggi materiali in cambio della rinuncia a far valere un valore sacro è un ostacolo nel raggiungimento dell’equilibrio. Se amme�amo, quindi un’influenza da parte delle norme sull’agire economico allora dobbiamo capire la loro origine e la loro effe�va capacità di migliorare l’efficienza economica. È stata una lunga discussione circa le origini di determinate norme non economiche, come il tabù dell’incesto che sembra essere universale. A differenza di questo non viene su una norma in economia che possa dirsi universale. Ha fa�o eccezione uno studio sperimentale che ha interessato 15 società di piccola scala per determinare se i risulta� o�enu� sarebbero cambia� rispe�o a quelli in contes� industrializza�. Ul�matum game: due giocatori a-B, il primo hai in dotazione una certa somma il compito di offrirne una parte a B, Questo a due opzioni ossia acce�are-rifiutare l’offerta; si acce�a la somma viene spar�ta, se rifiuta entrambi non ricevo nulla. Se a agisse con razionalità dovrebbe offrire una somma modesta che mi acce�erebbe per non restare a mani vuote, infa� i risulta� mostrano che solitamente oppure una somma molto alta rispe�o al minimo, ed è spesso rifiuta un’offerta che risul� inferiore al 50%. Ques� risulta� si sono presenta� con regolarità nei paesi industrializza�, mentre hanno ricevuto un alto tasso di variazione nelle 15 società di piccola scala. Gli autori spiegano questo risultato con la teoria coevolu�va gene�co-colturale, La quale prevede che gli esseri umani siano dota� di meccanismi di apprendimento concepi� per acquisire le mo�vazioni e le preferenze applicabili alle is�tuzioni cioè gli individui gli esperimen� applicano preferenze e credenze acquisite nel mondo reale dalle situazioni in cui va presa la decisione. Adesso inizio si potrebbe quindi pensare che non siano mai esis�� sistemi economici in crisi o fallimen� in quanto è impossibile avere le norme non ada�e, cioè sbagliato perché le singolo per convenienza potrà decidere di non partecipare). Parsons osserva infa� che una società che si legge solo su principi u�litaris�ci e des�nata al caos e all’instabilità e ciò portò Hobbes A sostenere che solo un forte potere centrale può sconfiggere tale caos (come sos�ene anche Popkin la necessità del villaggio di un leader indiscusso che possa regolare comportamen� egois�ci dei singoli). L’adesione dei due politologi alle loro idee e però assoluta, infa� tale variabilità si può definire a livello meso. Infa� per Sco� La forza e�ca dell’economia morale poteva variare da villaggio a villaggio e tale variazione è interessante perché le garanzie di sussistenza, �piche dell’economia morale, appaiono più for� in cui villaggio con tasso di autonomia e coesione più alto, inoltre si aggiunge la distanza sociale ossia l’affidamento rimembro dei villaggi in generale. Dagli studi di Popkin È emerso invece una percentuale di esclusi, non Vengono riconosciu� diri� di ci�adinanza, interno dei villaggi coesi. Emerge così in ques�, con limitate forme di esclusione, una condivisione del comportamento morale sopra�u�o nel rapporto tra proprietari terrieri e ci�adini. Quando però determinate congiunture economiche e demografiche ridussero la quota di individui lega� ai proprietari delle terre, il sistema dell’economia morale scomparve (nel XX secolo in Vietnam ma la crescita demografica, la limitazione ai flussi migratori il consolidamento della proprietà terriera portò alla nascita di agen� con la funzione di intermediari, estranei ai re�coli, tra proprietari e fi�avoli ponendo fine alle pra�che di paternalismo della tradizione locale). CAPITOLO 3 Gli economis�, storicamente, hanno prestato proprio interesse per la fiducia questo probabilmente perché a par�re dal 600 mol� filosofi hanno sostenuto che l’agire economico sia un �po di comportamento razionale e che pertanto gli interessi economici verrebbero persegui� con metodo da gen�luomini. A metà del XX secolo, però, ci furono due sviluppi interconnessi che fecero emergere l’interesse per la fiducia: l’avvento di un’economia dell’informazione chiami su luce i problemi di un info asimmetrica, Tema di interesse sopra�u�o nel campo assicura�vo. Questa a simmetria e l’incertezza hanno accompagnato l’interesse e l’a�enzione per i limi� della razionalità; -tale tensione ha trovato riscontro nell’analisi dei merca� in perfe�amente concorrenziali, popola� da un numero ristre�o di operatori con i cos� non recuperabili e inves�men� in capitale umano specifico. Williamson ha affermato che qualsiasi contra�o con�ngente complesso, gli obblighi di ciascuna parte dipendono da ciò che è successo in precedenza, comporta difficoltà dal momento in cui tra le par� di un livello di conoscenza diverso come soluzioni organizza�ve e is�tuzionali Che rilegavano la fiducia alla mera sfera familiare e relazioni personali non passibili di calcolo razionale. Eppure mol� scienzia� sociali si sono sofferma� sul ruolo della fiducia nella vita sociale d’economica, perché sono molte le situazioni reali in cui le persone cooperano in misura maggiore di quanto non preveda una razionalità strumentale. Anche coloro che sono sta� persuasi da tale idea, sono rimas� colpi� dagli esi� sperimentali o�enu� sui dilemmi decisionali che possono prescindere dalla fiducia. La maggioranza ha riscontrato un livello di cooperazione molto alto, e anche quando sembra diminuire aumenta con la comunicazione faccia a faccia. Che cosa dovremmo dunque intendere per fiducia? La credenza che una certa persona con cui potremmo interagire non ci procurerà danno anche qualora ne avesse l’occasione che concede fiducia, quindi, si espone ad un qualche rischio che elemento centrale delle varie definizioni. Coleman propone un modello di massimizzazione dell’u�lità a�esa in cui un a�ore razionale concede fiducia nei confron� di un altro se il rapporto tra le probabilità di guadagno e quelle di perdita è maggiore del rapporto tra perdita potenziale e guadagno potenziale. Ma questa affermazione buone solo uno dei due a�ori capaci di una scelta razionale, perché non presuppone che anche l’altro lo sia. Hardin, quindi, tenta un riposizionamento nel frame work della scelta razionale sostenendo che il conce�o di fiducia dovrebbe essere limitato alle persone che conosciamo riferendosi al principio dell’interesse incapsulato, gli interessi dell’altro includono i nostri. Alcune complessità in questa sorta di pretesa di passi Monia si possono riscontrare nel fa�o che se la fiducia dipende dal presunto interesse di mantenere rapporto, allora un a�ore apporto vorrebbe sapere di più sulla natura di questo interesse, il quale varia lungo una dimensione denominata, dell’autore, di ricchezza la quale spazia dallo strumentale al piacere intrinseco. Quale dei due prevalga fa molta differenza quando si parla di fiducia (primo: usato come mezzo per un fine; secondo: fine a se stesso). Solo quando è mosso dal piacere intrinseco e i suoi interessi, quindi nessun fiduciario tra di loro. Se ciò accade e perché si perseguono altri benefici, non vi è un vero incapsulamento essi crea la massimizzazione dell’unità a prescindere dal danno recato, alla sola condizione di non farsi scoprire. La scelta razionale, quindi, appare confusa perché raramente si incontrano gli a�vi del genere, sopra�u�o se si parla di incapsulamento affe�vo, quindi tu�o sta nel capire cosa si intende per interessi. Swedberg parla di essi come ciò che dà impulso alle azioni primarie dell’individuo, quindi mo�vazioni, e se la scelta razionale significa dire secondo interessi allora ogni comportamento mo�vato una scelta razionale. Hardin invece dice che gli interessi non sono l’intera storia delle mo�vazioni di una persona, ma una parte. Fiducia basata sulle relazioni personali: che sia basata su mo�vazioni strumentale e dal piacere intrinseco, il fa�o che è un comportamento degno di fiducia possa essere componente in una relazione rifle�e uno degli effe� del lamento razionale e spiega la preferenza di mol� a�ori economici ad interagire ripetutamente con le stesse contropar�. Le info su ques� parte, sono reperibili in basso costo, ricche di de�agli ed accurate, ma il rischio di tradimento della fiducia generata da relazione personale e maggiore a causa della vulnerabilità di chi si ama, perché qui la relazione è guidato rimozioni un’altra visione quella di considerare l’idea di cui agiscono in cer� modi a causa delle proprie concezioni diviso uno, che persona voglio essere e di che genere gli obblighi anno verso altri individui e gruppi. Individui uni� ad altri da relazioni in�me si creano chiare aspe�a�ve circa il comportamento reciproco; diventando da ambo le par� elemen� della loro percezione di sì. Fiducia basata sull’appartenenza al gruppo o al re�colo sociale: Foddy e Yamasishi suggeriscono che la comune appartenenza ad un gruppo è molto importante per capire come gli individui prima estranei possono fidarsi l’uno dell’altra, e propongono due possibili ragioni: fiducia legano stereo�pi, considerando i membri del nostro gruppo più degni di fiducia; Ipotesi dell’euris�ca del gruppo � a�endiamo comportamen� altruis�ci nel gruppo. Secondo gli esperimen� svol� questo secondo meccanismo è cruciale, ma spiega perché. Negli esperimen� no� come giochi del di�atore di Habyarimana se notato che l’impa�o della comune appartenenza di gruppo sulla fiducia si deve in parte norme comunemente condivise riguarda gli obblighi reciproci dei membri del gruppo. Zucker si riferisce alla fiducia basata su a�ribu� che dipende da cara�eris�che della famiglia o la le�erina, e sono qua lui vive e non possibili di acquisto, quindi più che di norme si tra�a di famigliarità culturale tra i libri. Un’altra visione quella presentata dalla teoria dell’iden�tà sociale per cui la iden�ficazione con il gruppo di appartenenza tende ad abbassare la propensione a dar luogo a comportamen� non coopera�vi, non si parla di massimizzazione, perché nutro senso di dovere che si sviluppa iden�ficandosi con il gruppo e con i valori. Fon� is�tuzionali di fiducia: la fiducia in unaltro a causa di meccanismi is�tuzionali che Il tradimento meno probabili, il rischio deriva dal fa�o che l’altro è un estraneo o una persona che non si conosce bene. Argomentazioni cerca la rilevanza delle fon� is�tuzionali della fiducia parte dal presupposto evoluzionis�co secondo il quale la fiducia e originariamente personale e di piccola scala, ma a casa dell’ampliamento della società e della prosperità economica si sviluppano forme di sostegno is�tuzionale che rendono possibile accollarsi tale rischio su persone poco conosciute. Se lo Stato è affidabile imparziale, così come il governo, si incoraggia fiducia. Fiducia basata sulle norme: l’en�tà della fiducia dipende dalla natura della norma. Economis� si pone il problema di come le persone arrivino essere degni di fiducia a�raverso il filone interpreta�vo Che considera il trasme�ere ai bandi comportamento che mi avevi fiducia e coopera�ve, affrontando la ques�one di cui queste norme. In cui si afferma che le norme interiorizzate sono scelte razionalmente al fine di trarne vantaggio, perciò Aghion Definisce la fiducia come credenze che risultano da scelte in materia di spirito civico gare. Le famiglie ogni due scelte: insegnare ai propri figli il comportamento civico, trasme�endo tolleranza, rispe�o reciproco e autonomia; comportarsi in maniera non conforme ai principi del senso civico al di fuori della famiglia. Bisogna, quindi, inves�re sul capitale civico (quan�tà di risorse che genitori impegnano per educare i figli a valori più coopera�vi, Dove il capitale civico consiste nei valori e credenze che aiutano un gruppo a superare il problema del free rider nel perseguire a�vità socialmente preziose). Si vuole me�ere in discussione quelle circostanze in cui il comportamento dell’altro, degno di fiducia, se del tu�o prevedibile e senza incertezza, come se venisse presupposta un’ipotesi nulla. Sono implica che tali considerazioni fa�e siano arbitrarie, ma che bisogna porre cautela quando si divengono tali comportamen� come qualcosa di automa�camente determinato. Granove�er Crede che le opinioni circa la rimanenza della fiducia riguardo in realtà l’importanza di studiosi assegno all’impa�o degli interessi rispe�o a quello delle enormi. Cook Hardin e Levi intendono dis�nguere la fiducia in quanto tale dal confidare sul comportamento altrui che si ri�ene guidato dall’osservanza delle norme: nei piccoli centri urbani il comportamento dell’aiuto Reciproco è determinato dalle norme comunitarie di aiuto , Come spiega la solidarietà meccanica di Durkheim. Questo ragionamento, quindi, concepisce le norme come qualcosa che riguarda la colle�vità che le formulano, impongono e incorporano. Se pensiamo alle norme come Proprietà degli individui, invece che gruppi, allora il nesso fra norme e fiducia assume diverse significato: alcuni autori sostengono che la fiducia sia importante sopra�u�o per assicurare cooperazione fra estranei e fra persone che si incontrano di rado perché cooperazione vuol dire interessi quindi è scontato, per loro, che nei piccoli centri si crei sempre fiducia. Poi secondo Fakuyama La distribuzione della fiducia e determinata dalla cultura organizzazioni esterne che controllano risorse acquisiscono potere. Nonostante ciò, si so�olinea che la qualità fondamentale delle risorse, che gli conferisce potere, non è data solo da circostanze ogge�ve. Pfeffer valorizza il costruzionismo sociale, secondo il quale le organizzazioni possono cambiare campi d’azione, tecnologie e ambi� di riferimento per garan�re sopravvivenza ovvero ciò che viene definita risorsa cri�ca è una definizione sociale, perché si può aumentare il suo valore e quindi il proprio potere adducendo come mo�vo la scarsità. Il potere economico fondato sulla legi�mità: il potere nell’economia, Però, deriva solo in parte dalla dipendenza delle risorse. Uno interiore �po di potere legato all’enorme: spesso gli individui obbediscono perché vedono in chi de�ene risorse un’autorità che gli perme�e loro di dare ordini cioè autorità legi�ma. Parsons evidenzia l’importanza della legi�mità, comparando il potere al denaro sos�ene che entrambi possono essere u�lizza� in senso ampio o limitato, a seconda del grado di fiducia e legi�mità che ispirano. Il denaro per funzionare bene deve essere is�tuzionalizzato come simbolo e legi�mato nel sistema. L’obbedienza fondata sulla convinzione della legi�mità degli ordini si manifesta livelli diversi: nelle famiglie sono i genitori ad avere autorità e la norma di ciò è presente in molte culture, così come dipenden� di un’azienda sono reggimentale. Tu�avia, ad ogni livello, le regole vengono servate in situazioni In cui potrebbero essere evase: Gli individui spesso u�lizzano tu� i loro strumen� per evitarle, ed una spiegazione riguardo alla possibilità che si riconoscano un certo obbligo norma�vo nei confron� delle dire�ve e ordini formalmente espos� da coloro che riteniamo autorevoli. Secondo Tyler la conformità volontaria fondata su due fa�ori norma�vi rientra in due categorie: l’obbedienza alla legge per ques�oni morali che coincidono con la stessa; l’obbedienza dovuta al giudizio diffuso che gli esecutori della legge, polizia e tribunali eccetera siano gius� razionali nell’applicarle. Lui sos�ene che ci sono tre principi sui quali le autorità basano la loro idea di legi�mità e a�raverso cui i ci�adini comprendono la validità di leggi, regole e ordini: razionale-giuridico (autorità impersonale); tradizionale (idea che uno più persone abbia il diri�o di esercitare autorità in virtù delle tradizioni); carisma (valore esemplare di una persona). Il potere economico fondato sul controllo dell’agenda e del diba�to pubblico. Tipo di potere che si fonda sui meccanismi che rendono possibile influenzare l’opinione pubblica e diba�to sulle ques�oni economiche. La conce�ualizzazione stata possibile a�raverso vari diba�� che si sono basa� su due prospe�ve: una eli�sta (un’Elite riconosciuta aveva il potere di prendere le decisioni più importan� per la ci�à); una pluralista (diversi gruppi hanno totale potere). Entrambe vennero comunque cri�cate, in quanto è proprio chi de�ene il potere di influenzare il diba�to e anche quello di evitare che alcune ques�one raggiungano la pubblica opinione. Pfeffer afferma infa� che uno dei modi meno invasivi esercitare il potere proprio quello che non perme�e ad un problema di raggiungere l’agenda, mantenendo lo status quo. Il controllo del diba�to pubblico è una ques�one connessa a quella del controllo delle idee che compongono l’agenda sociale poli�ca. Relazioni tre �pi di pa�re la dis�nzione tra i dire�vi e senza dubbio u�le, ma spesso gli a�ori poten� tendono a conciliarli per diventarlo ancora di più. Ci sono anche situazioni in cui un certo �po di potere facilita lo sviluppo di un’altra forma di par�re, così le posizioni di potere si sostengono e riproducono. Weber Falle esempio delle banche per so�olineare come il dominio a�raverso gli interessi possa trasformarsi in dominio basato sull’autorità legi�ma. Circostanze in cui gli a�ori sono in grado di ges�re diversi �pi di potere e le loro combinazioni. Il potere fondato sulle cara�eris�che individuali: �pica dell’individualismo metodologico che suppone che alcune persone siano des�nate ad essere poten� poiché possiedono delle cara�eris�che o risorse che li rendono capaci di creare delle dipendenze e ispirare obbedienza trasme�endo legi�mità e dando le regole dell’agenda economica. Tale circostanza dipende però dal contesto sociale nel quale si determinano quali risorse contano, come debbano essere assegnate e come si debba percepire la legi�mità. Potere e posizioni del re�colo sociale: a�raverso lo studio del posizionamento di un a�ore in un re�colo sociale si può prevedere l’espansione del potere sugli altri a�ori. Alcune ricerche del XX secolo provano di a�ori centrali in re�coli sociali piccoli sono più poten�, tu�a via ricerche più recen� affermano che ciò sia fuorviante dato che tale potere deriva anche dalla possibilità che un re�colo sia collegato nega�vamente (lo scambio con un partner impedisce quello con gli altri; la centralità e poco rilevante rispe�o all’eccesso degli a�ori altamente dipenden�; cambia somma zero in cui potere consiste in una posizione muovo olis�ca verso uno scambio reciproco in cui si fa un’offerta e si aspe�a di vedere cosa ci sarà un cambio) o posi�vamente (uno scambio tra a�ori e facilità altri; scambio a somma posi�va; gli a�ori centrali sono più poten� perché assumono il ruolo di broker nei rappor� di cooperazione). Nella teoria dello scambio, per brokeraggio si intende che il broker B o�ene risorse da A le scambia con C, stazioni in cui A e C non sono connessi dire�amente, ma il brokeraggio di B a crearla. Oltre a questa teoria è stato il lavoro di Burt sui buchi stru�urali a me�ere in relazione il brokeraggio al potere, all’influenza e guadagni. Burt distoglie l’a�enzione della qualità dei legami, per pur lato il vantaggio strategico di avere connessioni Che forniscono l’unico percorso a�raverso il quale le info o le risorse possono viaggiare tra segmen� di re�coli altrimen� scollega� l’un l’altro. Tali di sconnessioni sono chiamate buchi stru�urali e so�olinea di coloro che posseggono conta� non ridondan� traggono vantaggio dalla posizione ter�us gaudens, in quanto possono alimentare il confli�o dire gli a�ori non collega�, mediandone il rapporto e generando profi�o. Enfa�zza inoltre il conce�o di capitale sociale come termine per descrivere i vantaggi di un a�ore con basta autonomia nel re�colo e chi ha pochi vincoli. Il brokeraggio oltre i piccoli gruppi: Reagans e Zuckerman affermano che l’o�enimento del potere a�raverso la posizione di brokeraggio non è effe�o stru�urale automa�co, giacché il mediatore che ha conta� molteplici clique separate acquisisce potere a�raverso ques� conta� solo nella misura in cui gli individui appartenen� a ciascuna di queste clique vogliono a ciò che altre possono dare in cambio c’è chi ha conta� ridondan� avrà benefici limita� se gli scambi si preferisse avvengano solo all’interno del proprio gruppo, perché si preferisce locale. Ci sono altre ragioni sulla base delle preferenze se tra�ate con persone del posto o con stranieri, come sempre quando la produzione locale e inadeguata a soddisfare le richieste dei consumatori. Le devi azioni di tali ipotesi derivano dalle connotazioni iden�tari di gruppo quindi si preferisce tra�are con il proprio per non avvantaggiare un altro. I mediatori o�engono benefici quando Intercede uno tra oppos� interessi poli�ci che necessitano di una mediazione per arrivare ad un accordo. Ciò chiama in causa la centralità dell’iden�tà sociale, le norme su come un broker si debba comportare, il senso di fiducia che potrebbe evocare sia disse fuori i suoi interessi, ma ciò si allontana dalla teoria dello scambio per concentrarsi su ques�oni poli�che. Gould e Fernandez sviluppano 5 �pi: 1) l’operazione di un broker e all’interno di un singolo gruppo ordinando i membri; 2) il coordinamento dei membri di un altro gruppo; 3) il collegamento dei membri di un altro gruppo con quello del proprio; 4) unione dei membri del proprio gruppo con quelli di un altro; 5) unione di individui provenien� da due gruppi diversi, e quel broker non è autori dimostrano che le organizzazioni governa�ve o gli organismi che ricoprono posizione getekeeper ora presentante sono influen� nella misura in cui si astengono dall’esprimere le proprie. Pedge� e Ansell so�olineano che in qualsiasi stru�ura di autorità esiste una contraddizione tra ruolo del capo e quella del giudice, e la legi�mità di quest’ul�mo dipende dall’opinione diffusa che i giudizi le regole non siano mo�va� da interessi personali. Brokeraggio, imprenditorialità sfere di scambio: L’argomento economico si sviluppa par�re dall’idea di arbitraggio, ossia l’acquisto di un bene ad un prezzo più economico in un mercato e la vendita a prezzo maggiorato in un altro. Coloro che svolgono operazioni di arbitraggio salutano un buco stru�urale ponendo un piede in entrambi i merca� e sfru�ando le conoscenze del differenziale di prezzo per trarne profi�o. Kirzner definire imprenditore come colui che conne�e, travesto arbitraggio, merca� prima isola�, so�olineando la destrezza nell’o�enere info e cogliere opportunità. Invece secondo barth in alcune società gli ogge� non sono automa�camente considera� alla strage di beni fungibili E che esiste sempre una differenza di valore: beni e servizi equiparabili possono essere scambia� e ciò definisce una sfera di scambio dove gli elemen� di una sfera possono essere scambia� tra loro ma non con quelli di altre sfere. L’idea centrale della teoria di bart si basa sulla considerazione che qualunque siano le forze cogni�ve, morali o pra�che che mantengono le sfere separate, ci sono individui che tentano di superare tali confini. Kiezner e Barth concordano sull’idea che sopra da profi�o dall’arbitraggio grazie ad un gap socio stru�urale e può essere considerato più potente dagli altri perché o�ene maggiori condizioni di cambio. È possibile per lui espandere il proprio potere, ma dipende dalla possibilità di trarre vantaggio dal divario, sega così colmasse il profi�o del mediatore diminuirebbe. La teoria da loro proposta ignorano, però il fa�o che l’imprenditore sia fortemente incen�vato per preservare il suo vantaggio, a mantenere separa� i segmen�, ma per fare ciò sono in serie due requisi�: mantenimento dei legami in entrambi; mantenimento il buco stru�urale aperto impedendo il passaggio di transizioni tra se�ori scollega�. Infine l’imprenditore di Kirzner colui che me�e in conta� merca� simili ma separa�; non ci sono persone in comune; si impegna in una transizione familiare a tu� gli interessa�. Imprenditori di Barth : Quelli che sfere cara�erizzate da gruppi di scambio disgiun�; individui nelle due sfere possono essere gli stessi o sovrappos�; e crea�vo perché produce transizioni nuove e scambi elemen� considera� non scambiabili in precedenza. Brokeraggio, potere, Elite e piccoli mondi: è possibile notare che il brokeraggio e l’imprenditorialità sono ques�oni legate alla le�eratura sulle re� complessi e sui piccoli mondi: Milgram nota che in una catena, il grado di separazione medio tra individui scel� a caso e sorprendentemente breve. Wa�s e Strogatz so�olineano che in grafo casuale (re�colo in cui le persone scelgono amici a caso) ci sarebbero poche clique , In quanto esse sono il risultato di un’associazione tra individui che hanno conoscenze in comune. Hanno studiato i re�coli altamente clusterilizza� E il grado di separazione risultato più ampio, quando poi hanno provato a ricollegare in modo casuale i nodi dei cluster Ad altri pun� del re�colo globale fondatore, e da una unica figura di spicco all’interno della famiglia, tale figura di autorità e supportata da complesse strategie di re�coli che prevedono la proprietà di azioni delle aziende del gruppo, che a loro volta detengono in altri. Chang, a�raverso analisi su 49 chaebol, Scopre che le imprese svolgono, in queste re� di proprietà tre ruoli: controlli (trasme�ono legami di proprietà ma non è ricevono in cambio); intermediari (ricevono legami finanziari dei primi li trasme�ono al terzo ruolo); ricevitori. Chang iden�fica così una gerarchia nidificata , In cui rapporto gerarchici di proprietà all’interno dell’insieme intermedio sono annida� all’impresa controllate e cioè efficiente. L’alto livello di funzionalità di tale pa�ern È dato anche dal modo con cui si ada�a a pa�ern culturali, storici, is�tuzioni del contesto. Le circostanze culturali e is�tuzionali dunque creano le basi per il dominio di una larga parte dell’economia da parte di un’unità sociali come le famiglie. Ques� legami ver�cali sono diversi da quelli orizzontali iden�fica� nell’Elite del potere di un sistema economico. In Corea vige la percezione che i differen� in per industriali dei chaebol siano inclini a creare connessioni tra loro e con la classe poli�ca a�raverso il matrimonio al fine di replicare la stru�ura da piccoli mondi �pica dell’Elite paese. Infine bar servato che hai fa�ori che determinano il potere degli individui e il livello di coesione di tale potere dipendono dalla macro livello e vanno aldilà delle ques�oni rela�ve alle competenza del singolo. CAPITOLO 5 Magone e Thelen Per is�tuzioni sociali intendono elemen� rela�vamente stabili della vita sociale poli�ca: regole, norme, procedure, che stru�urano il comportamento e che non possono essere modifica� in modo semplice istantaneo. Un modo per iden�ficar le, �pico del XX secolo, era quello di iden�ficare gruppi di a�vità sociali che svolgono diverse funzioni sociali; Un primo tenta�vo di s�lare tale elenco fu quello di Aberle, sviluppato dal modello AGIL di Parsons: ogni le�era corrisponde a un pre qui sito funzionale considerato essenziale per la società, così abbiamo ada�amento: alle risorse dell’ambiente, goals: raggiungimento di obie�vi sociali condivisi, integrazione: degli elemen� divisi e discordan�, latenza riproduzioni di pa�ern laten� e ges�one confli�. L’economia viene vista come la fonte is�tuzionale di a, il governo poli�co di g, L’ordinamento giuridico di I, famiglie religione di L. Il presupposto di tu�o era che le società fossero sistemi sociali coeren� le cui diverse componen� si incontrano senza sbavature e dove i componen� condividano obie�vi da raggiungere. In linea con la crescente a�enzione per i processi cogni�vi, gli analis� si sono concentra� sull’idea che le is�tuzioni non sono solo linee guida per il comportamento, ma che influenzino anche la sfera cogni�va sulle scelte e i frame work in cui operano. Riferendosi alla psicologia cogni�va, si u�lizzano infa� termine come script ho frame per iden�ficare il modo in cui le persone sfru�ano mentalmente il mondo e sperimentano gli even�. Diversamente Friedland e Alfors sostengono che le principali is�tuzioni sociali sia nel mercato capitalis�co (in cui la logica is�tuzionale sta nel accumulazione e merca� filiazione dell’a�vità umana); lo Stato burocra�co (nazionalizzazione e regolamentazione dell’a�vità umana tramite gerarchie); la democrazia (partecipazione ed estensione del controllo del popolo sull’a�vità umana creare comunità fedeltà incondizionata ai membri); religione e scienza (costruzione simbolica della realtà in cui ha luogo l’a�vità umana). Boltanski e Thevenot parlano, invece di principi di gius�ficazione, presupponendo che tu� gli a�ori sociali debbano gius�ficare i propri a� ed operare in un certo frame che offre a principi discriminan� per agire in quel modo. Dis�nguono sei frame, dis�n� ordini del valore-mondi, ognuno dei quali ha un proprio principio di gius�ficazione: mondo dell’ispirazione, mondo domes�co, mondo della fama dell’onore, mondo civico, mondo del mercato, mondo industriale basato sull’efficienza. Tu�e queste proposte sono valide, tu�avia nel rinunciare all’obie�vo di trovare una corrispondenza tra is�tuzioni e funzioni sociali sorge un problema, ossia ogni schema risulterebbe arbitrario perché non si potrebbero instaurare dei confini. Alcuni sociologi dell’organizzazione postularono l’esistenza di modelli norma�vi o logiche is�tuzionali valide all’interno di determina� campi organizza�vi, ossia sommariamente, insieme di organizzazioni che interagiscono tra loro nella pra�ca è usato per indicare un determinato se�ore e a quei consumatori, finanziatori, avvoca� eccetera con cui interagisce. Di Maggio e Powell studiare mo�vi per cui le organizzazioni inserite in un determinato campo si limitano a vicenda per mol� aspe�, anche quando le pra�che ogge�o di imitazioni non sembrano u�li o efficien�. Ques� modelli vengono diffusi da professionis� le cui credenze forma�ve indicano rispe�o, e si esercitano un potere a�raverso il controllo della proprietà verso cui l’azienda si orienta. Si nota, così, non so � l’allontanamento da un insieme di norme che indicano gli a�ori economici ciò che dovrebbero fare, a favore di una concezione generale di come dovrebbe essere un’organizzazione moderna e all’avanguardia, la quale diventa modello di riferimento e si persegue o�ene benefici E ricompense. Tra�ando queste logiche ad un livello generale si può notare la loro evoluzione in diversi periodi: Thorton e Ocasio raccontano di come l’editoria sia passata da una logica editoriale anni 60-70 (piccole case editrici si dedicavano all’editoria come s�le di vita e non erano quotate in borsa) ad una logica di mercato ( scopo di sviluppare il posizionamento incrementare i margini aziendali e tale cambiamento fu visto non come un fenomeno isolato, ma come collegato a tendenze sociali più ampie. Il cambiamento delle logiche fu in parte risultato di un movimento sociale guidato da professionis� che rappresentano la nuova tendenza. Ma si può dare il caso in cui la logica venga messa in discussione da un’altra con cui si divide il campo e ognuna trovi una sua nicchia. Mol� studiosi si sono concentra� sull’unità geografiche come principali ve�ori delle differenze culturali, norma�ve e is�tuzionali influenzano leggere economico. Nelle economie complessi di norme che corrispondono ad una gamma di situazioni sono chiama� logiche, nazione-culture nazionali, religione-culture regionali, ma anche avere un argomento circa i confini geografici delle diverse circostanze. Benché si possa pensare che gli argomen� sulla cultura economica regionali siano quelle più applicabili a nazioni cara�erizzate di eterogeneità culturale, non esiste un indicatore che ne mi su effe�vamente. In linea con l’eterogeneità, esistono due casi no� in cui sono sta� formula� argomen� basa� su colture industriali Sab nazionali o regionali dis�n�ve: la via mento in Italia e il se�ore high-tech negli sta� uni�. L’implicazione culturale ventre gambe che le re� di piccole imprese interdipenden� offrono maggiore flessibilità ai fini dell’innovazione l’ampio ricorso all’outsourcing consente l’esternalizzazione Dei cos� verso proge� prodo� all’avanguardia, mentre le re� locali di fiducia neutralizzano il rischio legato alla possibile Rivelazione di segre� industriali. Tali pa�ern anno non sono immodificabili nel tempo, anzi cambiamen� ma mano che gli a�ori cercano di definire e conseguire proprio Be�ni. Analizzando periodo storico più lungo nello studio dell’innovazione di Sta� Uni� in Europa, per valutare Se siano emersi pa�ern dis�n�vi sì sostenuta la tesi di Mokyr in base a cui gli inves�men� a lungo termine sul capitale umano genererebbero rendimen� eleva� solo in ambito in cui scienzia�, inventori, ar�giani entrano in conta�o. Wright A tal proposito afferma che nel corso del 20 secolo si sia fermata una comunità tecnica autoctono americana in cui singoli meccanici passano da un se�ore all’altro nella loro vita professionale applicando un unico set di competenze a difese diverse. L’interazione degli operai del se�ore della Silicon Valley con i ricercatori della Stanford University fu uno dei mo�vi del suo successo, Simboleggiando la sua cultura dis�n�va, così, mentre gli argomen� basa� sulla scelta razionale e sul mercato respingono l’idea che le culture siano influen� e unifican�, i teorici culturali intendono considerare come fa�ore rilevante, ma complesso e determinato dal contesto, che influenza il comportamento degli a�ori, suggerendo così secondo la visione pragma�sta che in ogni luogo il periodo siano disponibili un numero elevato di modelli culturali su cui basarsi per rifle�ere su come risolvere i problemi. Questa visione però in contrasto con l’affermazione che la cultura di ogni nazione sia diversa, E presentate in modo astra�o hanno poco riscontro le fes�ve pra�che economiche. Così Biggart e Guillen sostengono che ogni nazione abbia una propria logica organizzatrice che offre linee guida circa la modalità di costruzione delle organizzazioni economiche, tale logica sono il prodo�o dello sviluppo storico, radicate nelle visioni colle�ve e nelle pra�che culturali; Per cui tenta�vi di organizzare un se�ore in modi diversi prevalente in una nazione contrasterebbero con le regole di senso degli a�ori. Esse però non devono essere viste come vincoli, bensì come bacini di capacità che perme�ono, nell’ambito dell’economia globale, ad alcune a�vità di avere più successo gli altri e dove tali capacità vengono viste come vantaggi opera�vo tra le nazioni. Dobin Es Franci,USA e GB sulle poli�che pubbliche dal 1825 al 1000 novecento: l’autore sos�ene che la visione della poli�ca industriale di ogni paese scaturisca dalla sua storia e tradizione poli�ca e che tali, chiamate cultura poli�ca delle nazioni o anche logica is�tuzionale, potrebbero essere allora volta collegate A circostanze storiche. Questa tesi che vedono l’amministrazione e la poli�ca a guida dell’economia è in linea con Weber tranne per la cultura poli�ca vista come variabile interveniente. Tu�e queste visioni non temono punto, però, del possibile ruolo a�vo di a�ori che potrebbero generare poli�che pubbliche e stru�ure che non siano compa�bili con quello si pensa sia il contesto delle logiche is�tuzionali che ques� a�ori conoscono. Così nella le�eratura nazionale si pensa che l’is�tuzione le culture di alcune nazioni le predispongano alla modernizzazione cioè la teoria della modernizzazione dove nel 20º secolo esiste solo una strada che conduce allo sviluppo economico dell’economia in via di sviluppo devono essere misurata in base alla distanza che hanno percorso. Perché è interessante il se�ore automobilis�co: egli ul�mi anni le sue figlie sono diventate sempre più palizzate, quindi la produzione si è disseminata in merito ai si� e ci si chiede se a contare sia solo la nazionale del paese in cui essere l’azienda ha chiesto se l’assemblaggio finale, o se l’OEM A�vità svolte nel contesto di tu�e le nazioni diverse; - Le aziende leader hanno sede in paesi che ore sono molto diverse tra loro: Sta� Uni�, Giappone, Germania, Corea del sud, Francia e Italia. Il caso della relazione modulare mostra come un complesso di pra�che possa diffondersi nel se�ore subendo un impa�o limitato e le singole culture nazionali; -mostra l’importanza del potere di esper� e CAPITOLO 6 Qualsiasi contesto sociale esistono diversi pa�ern is�tuzionali per�nen� alla stessa categoria di a�vità sociali e gli a�ori hanno quindi possibilità di scegliere l’alterna�va più appropriata loro contesto. Ci sono tre modelli alterna�vi di approccio is�tuzionale u�le alla risorsa di un certo problema: 1. Individuar li da diverse arene is�tuzionali e decidere il più appropriato. 2. Scegliere uno che si applica in un ambito diverso e riu�lizzarlo. 3. Abbinare diversi approcci is�tuzionali. In alcune situazioni gli a�ori scelgono uno degli approcci is�tuzionali tra quelli disponibili per risolvere i problemi da affrontare. Modo in cui diversi approcci assumono rilevanza e quando un’a�vità interseca più sfere is�tuzionali. Mi confli� di ruolo (lavoro/famiglia) L’intersezione è il luogo in cui le norme gli standard di valutazione potrebbero guidare l’agire l’individuo il compito di scegliere quale ad operare. Le azioni che revocheranno giuste dipendono così da frame, schemi proprietà dell’is�tuzione scelta. Ci sono anche casi di confli� di interesse come quello proposto da Boltansky e Thevenot Sulle controversie dei diri� dei lavoratori: ci sono: vista, logica del mondo civico (frame diri� ci�adina) e la logica del mondo industriale (frame sull’efficienza economica) La decisione non appare in modo isolato, pensi sia neri che possono fare scelte opposte contrastan�. Ques� sono casi mossi da interessi nazionali, ma non sempre così ovvio, così come non lo sono gli interessi chiama� in causa in una certa situazione. Una maniera efficace di agire, quando non si trovano pa�ern e di orientamento u�li, e di trasferire un modello da un’impostazione is�tuzionale ad un’altra. Un esempio sono i chaebol, I quali dimostrano come alla base vi siano solidi pa�ern familiari ed ereditari, nonostante nacquero da una crisi poli�ca, dovuta a governi in efficien� e corro�, che ne permise l’esaltazione come leadership centralizzata e unificata. La trasposizione derivante da crisi poli�che sociali viene studiata da Padge� e MacLean, a�raverso l’analisi dell’innovazione e dell’inven�va economica della Firenze rinascimentale, sopra�u�o con il sistema di partenariato fondamentale Per raggiungere una leadership economica mondiale: insieme di società legalmente autonomi collegate da una sola persona o da un piccolo gruppo di partner di controllo che risulto u�le all’economia Fioren�na in quanto facilitava la diversificazione dei merca�. Studiarono, per decretare questa sviluppo, gli sconvolgimen� poli�ci tra il 26º il 25º secolo. Gli autori concludono le innovazioni organizza�ve, come il sistema partenaria�, spesso derivato da crisi poli�che che inizialmente creano problemi a chi è interessi economici, poli�ci o di parentela e affrontano i problemi ado�ando logiche diverse. Un altro aspe�o dato dall’intersezione tra is�tuzioni sociali riguardo la possibilità gli a�ori possono trasferire risorse Down grazie per o�enere vantaggi in un’altra, esempi datori di lavoro che assumono a�raverso re�coli sociali dei dipenden�. Oppure un’altra situazione Di intersezione e quando occasioni sociali generano risulta� economici. Il trasferimento di risorse e la manifestazione di un fenomeno più specifico, ossia il conseguimento di un vantaggio risultante dal assicurarsi una risorsa a buon mercato da un ambiente sociale per poi rivender lo a prezzo migliorato in un altro. Quando l’arbitraggio a viene tra se�ori is�tuzionali, coloro che si muovono per i primi in grado di trarre profi�o, infa� alcuni successi storici di organizzazione industriale sono fru�o di questa a�vità. Il fa�ore scelta implica un pensiero più cosciente di quanto avenga, quali norme guidano l’agire dipende da quale schema cogni�vo sia u�lizzato e la consapevolezza è più probabile quando i frame si scontrano come parte di visioni interessi contrastan�. In ques� casi gli individui possono trarre beneficio dall’ambivalenza e ambiguità sulla rilevanza di frame e questa ambiguità e risultato della compenetrazione delle is�tuzioni. Secondo Stark ci sono aziende Cara�erizzate da un ambiente incerta, gli a�ori non riescono a capire come verrà valutato proprio risultato. Ciò non vuol dire che considera il frame torbidi, ma che gli a�ori anzi si muovono in modo strategico che persuadere gli altri che il proprio frame sia quello giusto e trarne così vantaggio. Successivamente proponeva teoria secondo la quale l’organizzazione efficiente ado�ano spesso strategie basate sull’eterarchia, Ovvero una strategia per ar�colare e portare concezione alterna�ve di ciò che ha valore, ciò significa che un’azienda per essere imprenditoriale deve mantenere più principi di valutazione Io non gioco e trarre vantaggio da tale confli�o produ�vo. Facendo riferimento agli aspe� culturali esistono diverse logiche tradu�rice seconda del paese, questo perché non ci si basa sull’eccezionalissimo culturale e determinata società, bensì sul fa�o che diverse società con leggi che simili possono avere anche un esito economico è simile, quindi superando l’idea che sia la cultura di un paese a determinare gli esi� economici. Hall e Soskice Propongono una dis�nzione tra due varietà di capitalismi: economie non coordinate di mercato ed economie coordinate di mercato. Queste ul�me coinvolgono molte forme di coordinamento non di mercato tra le imprese, capitale paziente e di vendere i quali impresa in grado di fornire agli inves�tori info dire�e sullo stato di salute delle imprese che consente poi loro di fornire finanziamen� meno dipenden� dai bilanci. L’accesso al capitale paziente consente, per esempio, alle imprese di mantenere lavoratori anche in fase di recessione operare inves�men� a lungo termine che non pagano nel breve. L’ideazione di pochi di ideal�po di capitalismo presuppone che la cultura nazionale e le peculiarità storiche non rivestano molta importanza una volta scelto quale �po di capitalismo osservare. Un modo per sciogliere questo nodo è quello di analizzare, percepisco un paese origine, quali siano i frame o le logiche disponibili per organizzare l’a�vità economica ed essere scel� con più probabilità degli a�ori, determinare poi quali siano separate e quali coinciden�, e spiegare il processo a�raverso cui si producono soluzioni ai propri problemi economici. I casi in cui i sistemi economici e poli�ci nazionali vanno incontro a fasi di ristru�urazione in condizioni storiche trauma�che rilevano l’intersezione tra forze storiche, azioni strategiche e is�tuzionali, sia nel presente che nel passato, i cui lesivi diventano modelli plausibili per affrontare i problemi del presente. Due lavori importan�: -Sorge Si concentra sulla Germania e � scrive le is�tuzioni moderne fin dalle loro origini nel medioevo, sos�ene che la storia economica e poli�ca di un periodo sufficientemente esteso presenta una molteplicità di pa�ern is�tuzionali cos�tui� da individui, che si ada�a ai periodi.-Herrigel studia un periodo di tempo più rido�o, la fine della seconda guerra mondiale ad oggi, interi paesi, Sta� Uni� Germania e Giappone, e s�ma l’impa�o delle is�tuzioni economiche dell’agire strategico individuale e di gruppo, dalla tecnologia e dei merca�, tenendo presente il retroscena storico di un lungo periodo. Concentra la sua analisi sull’industria siderurgica, per capire se le pressioni della globalizzazione casino meno convergenza nelle pra�che dell’economia avanzata, rilevando Che tu� e tre e proseguono strategie simili ma con modalità diverse. L’occupazione americana in Germania e Giappone è un fa�ore determinante per comprendere l’evoluzione dell’economia e dei due paesi e di alcuni se�ori, come quello dell’acciaio dopo il 1945. L’obie�vo dell’occupazione era l’imposizione delle concezioni americane dei limi� del dominio governa�vo dell’economia, in linea con l’obie�vo generale di stabilire is�tuzioni democra�che in realtà dove mancavano. Germania: gli americani so�olineavano l’importanza della proprietà privata come parte della concorrenza di mercato del pluralismo liberaldemocra�co , Invece per gli industriali di schiena intesa ancora come mantenimento dell’ordine sociale che controbilanciava l’autorità statale così come gli americani. Mantenevano così la visione tradizionale tedesca di una società composta da gruppi funzionali radica� con uno status sociale e poli�co è una comprensione di obblighi e reciprocità, ciò comporta una flessibilità dell’industria dell’acciaio che gli americani non avevano. Giappone: la sconfi�a e la riforma permisero il ritorno delle concezioni abbondante dell’ordine sociale e industriale di regime aveva soppresso. Così hanno 30 espletato l’idea della concorrenza oligopolista americana, mi scolando cooperazione e concorrenza nel se�ore siderurgico, questo ritorno al passato sia da tale idea americane della democrazia nell’economia. Ciò perché gli individui sono sincre�s�, ossia ada�ano nuove credenze, idee, pra�che e tecniche a quelle che già possiedono . Sorge afferma che una società acquisisce is�tuzioni sociali e culturali dis�n�vi a�raverso l’internazionalizzazione e tale impa�o è evidente dopo la pace di Welfalia nel 1648 che pone fine alla guerra dei trent’anni ebbe effe� che si rivelarono un secolo e mezzo tardi con le incursioni di Napoleone. Napoleone: le aree conquistate vennero so�oposte ai rigori del codice napoleonico che impose una liberalizzazione, introducendo l’uguaglianza giuridica di tu� delle delle corporazioni. Prima di lui, la Prussia era rigidamente divisa in un sistema di proprietà egli junker erano la classe dirigente, tu�avia nelle cooperazioni esisteva anche un controllo tra pari. I rappresentan� napoleoniche eliminarono i privilegi feudali, introdussero il conce�o di ci�adinanza e abolirono la servitù. Dopo la guerra franco-prussiana, in Prussia inizia un periodo di liberalismo contrapposto dalle cooperazioni danneggiate del libero mercato. Ques� confli� sfociare in una nuova sintesi tra capitalismo, corpora�vismo e mercan�lismo.
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