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Storia delle Internazionali: dal 1864 al 1940, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

Questo documento ripercorre la storia delle quattro internazionali, dalle origini nel 1864 fino al 1940, soffermandosi sugli eventi chiave, le divergenze politiche e le cause della loro dissoluzione. Dalla prima internazionale, fondata a londra, alla seconda internazionale, che vide l'adesione di partiti già formati, fino alla terza e quarta internazionale, caratterizzate da ideologie e conflitti differenti.

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 11/10/2021

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Scarica Storia delle Internazionali: dal 1864 al 1940 e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! PRIMA INTERNAZIONALE Fondata a Londra il 28 settembre 1864 durante un comizio di solidarietà con la Polonia oppressa, con la denominazione di Associazione internazionale degli operai, si proponeva di creare un legame per le sezioni nazionali e locali della classe operaia sorte nei vari paesi. L'organizzazione adottò il programma elaborato da Karl Marx che indicò nella necessità dell'auto emancipazione, della collaborazione internazionale e della conquista del potere politico da parte del proletariato. Lo statuto prevedeva un organismo federale, costituito da sezioni locali e regionali, presieduto da un consiglio generale. Nel congresso di Ginevra (1866) vennero formulati i principi organizzativi fondamentali. L'internazionale ebbe un immediato successo e si diffuse in vari paesi europei. Nel successivo congresso di Losanna (1867), entrò a farne parte l'anarchico Bakunin, convinto sostenitore dell'abolizione degli eserciti permanenti e della conquista del potere per il controllo sui mezzi di produzione. Tuttavia l'Internazionale venne presto lacerata da scissioni e contrasti tra le varie correnti politiche (marxisti, anarchici, roudhoniani, mazziniani, blanquisti, ecc). Le divergenze, concernenti soprattutto la strategia di lotta e le finalità politiche dell'associazione, comportarono precisazioni e modificazioni del programma iniziale. L'azione di sostegno agli scioperi di Bakunin provoca reazioni da parte dei governi europei. La sezione francese fu sciolta nel 1868. In quello stesso anno a Bruxelles e l'anno seguente a Basilea l'organizzazione tenne altri due congressi ma nel 1870 fu costretta a sospendere l'attività a causa della guerra franco-prussiana. Dopo il conflitto del 1870 e la fallimentare conclusione della Comune di Parigi del 1871, il dissidio divenne insanabile e nel quinto congresso tenutosi all'Aia dal 2 al 9 settembre 1872 fu decretata l'espulsione degli anarchici bakuniniani, i quali si raggrupparono nell'Alleanza della democrazia socialista, associazione fondata da Bakunin a Ginevra nel 1868. AI congresso di Ginevra del 1873 l'Internazionale di Marx decise di trasferire il consiglio generale da Londra a New York. Tre anni più tardi, il congresso di Filadelfia, dopo aver fornito direttive alle varie sezioni nazionali per il potenziamento dei partiti della classe operaia nei vari paesi, sancì il suo autoscioglimento. Anche l'Internazionale anarchica, costituita a Saint-Imier a seguito dell'esclusione del movimento dal congresso dell'Aia del 1872, dopo aver tenuto i suoi congressi a Bruxelles (1874), Berna (1876) e Gand (1879), cessò ogni attività. Secondo Marx essa aveva ormai assolto il suo compito e doveva perciò dar luogo allo sviluppo dei partiti operai e socialisti nei singoli paesi. SECONDA INTERNAZIONALE A differenza della 1° Internazionale, alla quale parteciparono quasi esclusivamente gruppi politici clandestini, la 2° Internazionale vide l'adesione di partiti già formati soprattutto di Francia e Germania. Lo sviluppo dei partiti nazionali ripropose il problema della ricostruzione di un'organizzazione Internazionale. Fondata nel 1889 dal congresso di Parigi, promosso da due dirigenti del Partito operaio francese, J. Guesde e P. Lafargue, allo scopo di collegare tra loro tutti i partiti socialisti del mondo, la seconda Internazionale votò la creazione di sezioni autonome in tutti i paesi e lo svolgimento di congressi triennali. Contrariamente alla Prima, la Seconda Internazionale rinunciò a dotarsi di una struttura organizzativa centralizzata. Dal 1890 organizzò la manifestazione annuale del 1° maggio, come giornata di protesta dei lavoratori e nel 1900 istituì un ufficio permanente con sede a Bruxelles, affidandone la segreteria al belga Huysmans (1905). Fin dall'inizio l'organizzazione pose al centro del suo programma la necessità di costituire ovunque partiti politici proletari che accettassero il parlamentarismo e se ne servissero per migliorare la legislazione sociale e le condizioni di vita delle masse lavoratrici. Sotto l'influenza del tedesco Bebel il congresso di Amsterdam (1904) vietò ogni collaborazione con i partiti borghesi. Anche la seconda Internazionale, che aveva adottato il marxismo come dottrina ufficiale, fu ben presto lacerata dalla lotta tra le fazioni rivoluzionarie e quelle riformiste. Mentre le prime riuscivano ad imporre nei congressi i loro principi e programmi, le seconde prendevano il sopravvento negli apparati. Nonostante nel congresso di Stoccarda del 1907 venne stabilito all'unanimità il principio dell'opposizione ideologica alla guerra, in quanto tutti i lavoratori erano da considerarsi fratelli e ogni conflitto era da giudicarsi deprecabile in quanto frutto degli interessi capitalistici, l'Internazionale si divise ben presto sul metodo con cui esercitare il pacifismo. Lo scoppio del primo conflitto mondiale impedì al congresso programmato per l'agosto 1914 di svolgersi. L'organizzazione si frantumò in seguito all'adesione di alcuni partiti nazionali alla politica bellica dei loro governi. | tentativi dei partiti e dei gruppi di ricompattare l'organizzazione alle conferenze svizzere di Zimmerwaid (settembre 1915) e di Kienthai (aprile 1916) acuirono i contrasti tra i socialpatrioti di Bebel e Vollmar, e rivoluzionari guidati da Lenin e Rosa Luxemburg. Contemporaneamente nasceva l’ "Unione internazionale socialista" detta pure "Internazionale di Vienna" o "Internazionale due e mezzo", composta dai socialisti indipendenti tedeschi e dai marxisti svizzeri e austriaci, quali M. Adler e K. Kautsky, ostili alla guerra. La riunificazione delle varie tendenze socialiste (esclusi i comunisti) si ebbe nel congresso di Amburgo (1923). Furono eletti due segretari generali: l'inglese Tom Shaw e l'austriaco F. Adier. Dopo la seconda guerra mondiale i socialisti si limitarono dapprima a istituire un Comitato per la conferenza socialista internazionale (Cernisco) poi, nel 1951 venne costituita a Francoforte sul Meno l'Internazionale socialista il cui primo presidente fu Willy Brand. TERZA INTERNAZIONALE Fondata su iniziativa dei bolscevichi russi nel marzo 1919 a Mosca col nome di Comintern, fu integrata con V° Internazionale sindacale rossa (1921), poi col Soccorso rosso e operaio internazionale. La rivoluzione d'ottobre aveva aperto, nella storia delle lotte del proletariato, una fase nuova per la conquista del potere politico, pertanto la Terza Internazionale si prefisse lo scopo di fornire lo strumento organizzativo per la rivoluzione comunista mondiale. L'organizzazione tenne tra luglio ed agosto del 1920 il suo secondo congresso a cui parteciparono delegazioni di trentasette paesi e tracciò le basi ideali e programmatiche accogliendo i ventuno punti proposti da Lenin: i partiti che intendevano aderire si impegnavano a darsi una struttura analoga a quella del Partito comunista sovietico, ad appoggiare l'Urss, a fare proprie le direttive del Comintern, a lottare contro la socialdemocrazia onde favorire la nascita di partiti rivoluzionari autonomi. La presidenza del comitato esecutivo permanente, con sede a Mosca, fu affidata a Zinov'ev. Negli anni successivi il Comintern risenti pesantemente dei conflitti interni al gruppo dirigente del Partito comunista dell'Urss, che condizionò le scelte politiche subordinando in più di un'occasione
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