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L'idealismo e Hegel con riassunto schematico alla fine, Appunti di Filosofia

L'idealismo e Hegel, critica al romanticismo e all'illuminismo, l'assoluto, il finito e l'infinito, la dialettica, la sua concezione della storia (tesi, antitesi e sintesi),

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 30/06/2024

giulia-leporace
giulia-leporace 🇮🇹

7 documenti

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Scarica L'idealismo e Hegel con riassunto schematico alla fine e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! IDEALISMO contesto culturale:siamo nell’800, abbiamo restaurazione e romanticismo, che si oppongono all’illuminismo e alla sua filosofia, quella del finito. Essa si limitava infatti solo alla ragione e alla scienza negando la metafisica, infatti kant non sapeva spiegare il problema di Dio con la ragione. La filosofia romantica invece vede l’uomo come una tensione verso l’infinito e la storia come un desiderio dell’uomo dell’infinito appagabile solo dal sentimento, è solo attraverso esso che si arriva al cuore della realtà, con l’AMORE (attraverso il quale l’uomo supera i suoi limiti e il suo essere) e la FEDE. L’uomo è inquieto e eccentrico, proiettato oltre. Con l’idealismo si ha una nuova concezione della ragione, non più limitata, ma è proprio con essa che si raggiunge l’infinito. Si ha anche una nuova visione di DIO che non è più trascendente ma è IMMANENTE ( rimanere in), dio coincide con il mondo, non è più atto puro, perde la sua caratteristica della staticità e diventa dinamico, proprio come il mondo in cui si identifica. Proprio da qui Hegel sviluppa una visione ottimistica della natura: Dio si manifesta in cultura, civiltà e storia, che quindi diventa un progetto positivo di Dio→ concetto del PANTEISMO Prima di Hegel alcuni filosofi criticano Kant, importante perché è da qui che si sviluppa l'idealismo→ dualismi (=contraddizioni) nella tesi di Kant, tra cui intelletto e essere, noumeno e fenomeno e forma e materia. Come sappiamo per Kant la realtà noumenica non è conoscibile dall’uomo. critici: “cosa ce ne facciamo di una realtà che non scopriremo mai com’è davvero?” Senza la realtà noumenica non esisterebbe quella fenomenica per Kant→ critica: non mi dice com’è la realtà davvero, è un sapere basato sul NON SAPERE. Se l’uomo ha lo scopo di scoprire la realtà, la tesi di Kant non è di aiuto→ si nega così la realtà noumenica. Per i critici infatti una realtà non rappresentabile/pensabile non esiste. A questo punto dalla tesi di Kant ci rimangono l’IO e i fenomeni, che non possono che essere riconducibili all’IO, cioè l’unica realtà da cui tutto deriva. L’IO di kant è un principio primo gnoseologico che mi presenta la realtà per come appare a me.Per i critici esso è un principio ontologico, fondamento di tutto, tutto deriva da esso. Viene superato anche il dualismo del pensiero e dell’essere: x kant la realtà noumenica è impercettibile, però negandola non c’è più nessuna parte dell’essere che mi rimane oscura, posso conoscere tutto. Hegel: conoscere qualcosa vuol dire autoconoscersi, se conosco un fenomeno che è manifestazione dell’IO conosco me stesso. CONCETTO DEL PANLOGISMO. HEGEL (1770-1831) nasce a Stoccarda, si ispira al tedesco FICHTE, da giovane sviluppa un atteggiamento critico verso l’illuminismo. Studia teologia e fa il professore. opera: ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE IN COMPENDIO, dove propone il suo metodo filosofico. CRITICA AL ROMANTICISMO conoscere la realtà per Hegel= elaborare un concetto, un concetto è un contenuto mentale che ci aiuta a costruire i nostri giudizi. Tutti possiamo conoscere la realtà poiché tutti dotati di ragione. I romantici danno importanza al sentimento, al bello, all’amore e all'entusiasmo, e li definisce “avvolti nella nebbia" → secondo lui il romanticismo ha prodotto un sapere falso poiché IRRAZIONALE. CRITICA ALL’ILLUMINISMO→ PANLOGISMO Panlogismo: tutto è razionalità. Ragioniamo: se Dio è razionalità e Dio corrisponde col mondo, TUTTO E’ RAZIONALITA’! Hegel condanna i filosofi che cercano di introdurre mondi nuovi, come Platone col suo mondo delle idee e gli illuministi, che lui chiama utopici, poiché cercano di cambiare la realtà in cui vivono per introdurre una nuova. Gli illuministi avevano progetti di riforma che pretendevano di ribaltare la realtà, presentati come progetti perfetti e ideali ma non come progetti reali e realizzabili. L’errore che fanno questi filosofi è infatti quello di pensare di non poter arrivare all’infinito ma soprattutto pensavano che realtà e idea (Hegel definisce l’infinito come IDEA) fossero due cose diverse, ignorando il panteismo. La realtà che loro vogliono cambiare è già come dovrebbe essere. La tesi degli illuministi ha torto questi infatti non studiano più la filosofia che invece ha a che fare con l’idea. Hegel prende il concetto di IDEA da Platone, però non come mondo, ma come singola, come un'intelligenza che fa essere, si concretizza nei fenomeni, cioè nei finiti. NUOVO MODO DI VEDERE L’ASSOLUTO L’assoluto diventa soggetto, un soggetto attivo, vivo, che svolge un’attività autoproducente, cioè si realizza in un processo raggiungendo la perfezione. Per gli idealisti all’origine non c’è la sostanza e poi l’agire, ma c’è all’origine l’agire, un agire che fa essere. La sostanza diventa se stessa mutando, si realizza diventando altro. intuizione fondamentale dell’idealismo per Hegel: la filosofia ha a che fare con il VERO cioè una verità totale che accoglie tutto, e ciò può avvenire solo se considero tutto il processo di realizzazione. L’assoluto diventa quindi RISULTATO. INFINITO E FINITO infinito= Dio, assoluto (--> immanente) finito= gli enti che compongono il mondo. Possiamo usare un esempio che Hegel prende da Spinoza: possiamo immaginare l’infinito come il mare e i finiti come le onde, oppure l’infinito come mosaico e i finiti le sue tessere. Le onde sono modificazione del mare, ma non sono entità a sé, senza il mare non esisterebbero. Questo rapporto è necessario, un processo in cui ogni momento è risultato dei precedenti. da questa cosa deriva la sua DIALETTICA LA SUA DIALETTICA dialettica= principio con valore logico ma anche ontologico , è la legge suprema del divenire, sia dello sviluppo dell’intelletto che dell’essere. INFINITO= divenire, ma come diviene?
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