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Linee guida corresponsabilità educativa, Dispense di Storia della scuola e istituzioni educative

Linee guida corresponsabilità educativa

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 07/05/2019

DemetraC888825483
DemetraC888825483 🇮🇹

4.3

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Scarica Linee guida corresponsabilità educativa e più Dispense in PDF di Storia della scuola e istituzioni educative solo su Docsity! Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’ Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Pagina  1  di  8   LINEE DI INDIRIZZO Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’ Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Pagina  2  di  8   Premessa La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli insegnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei giovani. Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello normativo e a livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione di una relazione via via sempre più interattiva. Bisogna considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche ha accreditato, nel processo di innovazione della scuola, il valore della singolarità dell’individuo, della diversità dei ritmi di apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in difficoltà. Di conseguenza, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia. Determinante è stato anche il ruolo dei genitori nella vita scolastica, sia negli istituti statali che paritari, che è risultato nel tempo sempre più pregnante, trasformandosi da mera partecipazione agli organi collegiali ad autentica cooperazione alla progettualità e ai processi formativi. E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa. Nel promuovere le innovazioni nelle scuole, non va trascurato il pregresso storico ovvero la comprensione del retroterra culturale della scuola per poter sfruttare al meglio le esperienze realizzate, riflettendo anche sulle eventuali difficoltà. In sintesi, un valore va, sì, postulato ma diventa tale soltanto se illumina l’agire indirizzandolo verso risultati ad esso coerenti. Infatti, considerata la presenza dei numerosi strumenti didattici e metodologici introdotti, la scuola di oggi deve impegnarsi a sfruttare al meglio le risorse di cui dispone quale per esempio il Bilancio Sociale. Questo strumento, introdotto dalla Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche del 17 febbraio 2006, rappresenta per le scuole un’opportunità di apertura verso il territorio che consente una comunicazione più incisiva con gli stakehoder, in particolare con le famiglie. Nell’attuale fase di promozione e realizzazione della corresponsabilità educativa, va considerato quindi l’iter normativo e le buone pratiche già realizzate nelle scuole, sia statali che paritarie, che hanno preparato il terreno scolastico rendendolo sensibile ad un lavoro sinergico con le famiglie e con gli studenti e ad un miglior uso delle opportunità e degli strumenti già disponibili nelle scuole. Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’ Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Pagina  5  di  8   E’ opportuno, quindi, consolidare e diffondere ulteriormente politiche di governance che agevolino il passaggio dalla programmazione pianificata alla progettazione partecipata, dall’informazione alla consultazione, dalle responsabilità istituzionali alle responsabilità condivise. Questa innovazione del sistema di gestione della scuola fa leva sulla partecipazione attiva di studenti, genitori, docenti e personale ATA chiamati a confrontarsi, sia pure con ruoli differenti, sugli obiettivi strategici dei percorsi formativi, sui problemi e sulle possibili soluzioni, al fine di condividere la responsabilità del ben-essere dei giovani. La sfida da rilanciare consiste, per un verso, nel favorire la partecipazione dei genitori alla vita scolastica attraverso i comitati, le associazioni, le iniziative locali di formazione, il dialogo nel colloquio individuale e nelle assemblee e, dall’altro, nel sostenere la rappresentanza e incrementare l’attività nei FORAGS (Forum Regionali dei Genitori della Scuola) e nel FONAGS (Forum Nazionale dei Genitori della Scuola). L’associazionismo dei genitori e degli studenti rappresenta, infatti, un luogo privilegiato di mediazione di interessi, di formazione e preparazione alla partecipazione democratica per il conseguimento del bene complessivo, orizzonte più ampio dell’interesse personale. In questa prospettiva culturale, è auspicabile la valorizzazione di tutti gli organi collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne, così come delineate all’interno del Decreto Legislativo 297/1994, assicurando il sostegno a forme di rappresentanza facoltative, come il comitato dei genitori, costituito dai rappresentanti di classe e del consiglio di istituto. In risposta alle istanze sociali, riguardo alla promozione e alla valorizzazione della partecipazione attiva dei genitori, sono stati istituiti, con DPR 567/96 e successive modifiche e integrazioni, appositi organi di rappresentanza per agevolare la convergenza educativa tra le varie componenti scolastiche: Consulta Provinciale degli studenti Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche maggiormente rappresentative Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte Forum Nazionale dei Genitori della Scuola (FoNAGS) Il FoNAGS (D.M. 14/2002), luogo d’incontro tra il Ministero, l’Amministrazione e l’associazionismo (composto dalle Associazioni dei genitori maggiormente rappresentative), è stato costituito al fine di valorizzare la componente dei genitori nelle scuole e di assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche. Allo scopo di dare piena attuazione alle disposizioni normative per introdurre innovazioni organizzative atte a favorire un reale e concreto coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’ Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Pagina  6  di  8   investendoli della corresponsabilità educativa, il Forum delle associazioni dei genitori ha le seguenti funzioni: favorire il confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le realtà associative dei genitori rappresentare le esigenze e le proposte della componente genitori della scuola, alle quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a dare risposta per iscritto, con adeguata motivazione, nel più breve tempo possibile esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative che il Ministro intende sottoporgli essere sede di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche e studentesche. Costituisce, inoltre, luogo di raccordo con i FoRAGS, istituiti, con il DPR 301/05 che svolgono le medesime funzioni a livello regionale. Oltre ai suddetti organi di rappresentanza delle varie componenti scolastiche, è stato introdotto, con DPR n. 235/ 2007, il Patto di Corresponsabilità Educativa, uno strumento normativo finalizzato a definire e a rendere trasparente compiti e doveri attribuibili ad ogni soggetto della comunità scolastica, in ragione del ruolo che ricopre.     3. Patto di Corresponsabilità Educativa (DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis) Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune assunzione di responsabilità e impegna entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispettarne gli impegni. Il Patto, dunque, rappresenta il quadro delle linee guida della gestione della scuola, democraticamente espresse dai protagonisti delle singole istituzione scolastiche, a livello territoriale. Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative, cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce. L’osservanza dei doveri compete anche al personale docente, non solo per quanto concerne gli adempimenti normativi, ma anche per quanto dettato dalla deontologia professionale. La condivisione degli obiettivi, il rispetto dei ruoli, le procedure di decisione e l'assunzione di responsabilità, nonché la qualità delle relazioni docenti/ genitori, docenti/docenti, docenti/studenti rappresentano fattori di qualità della scuola. Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’ Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione Pagina  7  di  8   E’ opportuno e auspicabile che il processo di redazione del patto sia esso stesso esperienza di corresponsabilità tra la scuola e la componente genitori, in tutte le sue espressioni. In tal senso ogni Istituto, nella sua autonomia, individuerà le procedure interne indispensabili a favorire la massima condivisione e collaborazione nella redazione della proposta da sottoporre alla firma dei singoli genitori. La normativa disciplina l’atto della sottoscrizione (art. 5 bis comma 1) disponendo che debba avvenire, da parte dei genitori e degli studenti, “contestualmente all’iscrizione all’istituzione scolastica”. Nel favorire rapporti sempre più sinergici tra scuola e famiglia, va tenuta in debita considerazione l’apertura al dialogo con i genitori separati, affidatari e non, e la considerazione del diritto di questi ultimi a essere informati e coinvolti nei processi educativi che interessano i loro figli, come premessa necessaria alla valorizzazione della bigenitorialità. Particolare rilievo assume in questi tempi l’orientamento personale, curricolare e professionale degli studenti, a partire già dalla Scuola Secondaria di I grado. E’ auspicabile, pertanto, il coinvolgimento dei genitori nell’azione orientativa promossa dalla scuola e dai docenti anche attraverso un confronto diretto e costruttivo in vista della scelta del percorso secondario di II grado e terziario. È necessario investire, quindi, in azioni continue e mirate di informazione e tutoraggio, specialmente nei periodi di transizione, affinché ai genitori sia data la possibilità di contribuire in modo consapevole all’orientamento dei figli. 4. Statuto delle studentesse e degli studenti: DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è uno strumento operativo atto ad affermare e diffondere la cultura dei diritti e dei doveri tra gli studenti, tra i docenti e il personale ATA, i quali devono predisporre le condizioni per l’esercizio di tali diritti e per la tutela contro eventuali violazioni. Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, approvato con DPR n. 249 del 24 giugno 1998, è stato oggetto di modifiche (DPR n. 235 del 21 novembre 2007) in particolare riguardo a: -­‐ infrazioni disciplinari; -­‐ sanzioni applicabili; -­‐ impugnazione delle sanzioni; -­‐ sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità.
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