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Linee guida per scrittura tesi, Guide, Progetti e Ricerche di Storia

Inserire qui il frontespizio del corso di Laurea I Ringraziamenti Ringraziamenti alle persone e alle istituzioni che hanno collaborato al lavoro di tesi. Lunghezza: da poche righe a una pagina. Abstract Sintesi dei contenuti della tesi in lingua italiano ed in lingua inglese. Lunghezza massima: 300 parole. Per conteggiare il numero di parole: StrumentiConteggio parole, dopo aver selezionato l’area di interesse. III

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

In vendita dal 12/09/2023

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4.4

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Scarica Linee guida per scrittura tesi e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia solo su Docsity! Linee guida per scittura tesi Inserire qui il frontespizio del corso di Laurea Sintesi dei contenuti della tesi in lingua italiano ed in lingua inglese. Lunghezza massima: 300 parole. Per conteggiare il numero di parole: StrumentiConteggio parole, dopo aver selezionato l’area di interesse. III Indice dei contenuti RINGRAZIAMENTI................................................................................................................... ...................... II ABSTRACT................................................................................................................................. ....................... III INDICE DEI CONTENUTI.................................................................................................................... ........ IV INDICE DELLE FIGURE................................................................................................................................ V INDICE DELLE TABELLE........................................................................................................................... VI CAPITOLO 1 INTRODUZIONE.................................................................................................................... 1 Indice delle figure Figura 2.1 Esempio di figura per la spiegazione del funzionamento di un algoritmo matematico ricorsivo per la determinazione della soluzione inversa della trasformazione afflussi deflussi. 6 Figura 2.2 Esempio di grafico per la rappresentazione dei risultati dell’analisi. 7 Figura 2.3 Esempio di figura per l’inquadramento geografico di alcune sezioni sul reticolo idrografico del bacino idrografico del fiume Arno. 7 Figura 2.4 Esempio di figura composta da quattro grafici distinti raggruppati tramite una tabella di due righe per due colonne. 9 colleghi di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio del Politecnico di Milano. All'interno del documento trovate indicazioni sia per la formattazione e la presentazione dei risultati, sia sull’organizzazione dei capitoli della tesi ed il loro contenuto. La tesi deve essere scritta su un unico file da consegnare al relatore e correlatore(i) alla fine del lavoro tramite ESSE3. Per questioni di comodità, durante lo svolgimento del lavoro di tesi, è possibile spezzare il documento su più file, uno per ogni capitolo. I singoli capitoli devono essere riassemblati in un unico file prima di essere consegnati alla fine del lavoro. Oltre al documento finale di tesi è richiesto che venga consegnato al solo relatore anche una copia elettronica di tutto il materiale sviluppato durante il lavoro di tesi, ovvero codice sviluppato o utilizzato, file di dati di lavoro, materiale per la presentazione, ecc..., organizzato opportunamente in cartelle e sottocartelle. La tesi deve essere stampata fronte e retro. Per questo motivo, noterete che il presente documento adotta una impostazione di layout diversa per le pagine pari e quelle dispari. La prima pagina di ogni capitolo deve essere dispari. Per far si che venga inserita automaticamente una eventuale pagina bianca, terminare il capitolo precedente con una interruzione di sezione: Inserisci Interruzione di sezionePagina dispari. 1.1 Struttura della tesi La tesi di laurea presenterà la seguente struttura generale: § Ringraziamenti § Abstract 1 1 Introduzione § Indice dei contenuti § Indice delle figure § Indice delle tabelle § Introduzione § Corpo della tesi (composto generalmente da 3 o più capitoli) § Conclusioni § Riferimenti Bibliografici § Eventuali appendici L'introduzione deve contenere gli elementi fondamentali che servono a far comprendere il lavoro, anche a chi non abbia il tempo di leggerlo in tutte le sue parti. L'introduzione deve inoltre illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta, fornire alcuni cenni in merito alla letteratura rilevante, presentare gli strumenti utilizzati (la metodologia) e l'organizzazione essenziale in parti e in capitoli. Chi legge l'introduzione deve poter rapidamente controllare l'effettiva utilità di ogni singola parte o capitolo rispetto agli obiettivi del lavoro. L'introduzione si compone generalmente dei seguenti punti: § spiegazione della natura del problema considerato § descrizione dei contenuti reperibili in letteratura relativamente al problema in questione, corredata da esaurienti citazioni bibliografiche § scopo del lavoro § indicazione dei metodi di soluzione del problema § elenco schematico del contenuto dei vari capitoli. Il corpo della tesi si compone generalmente di 3 o più capitoli distinti i cui contenuti dipendono dalla tipologia della tesi e che sono di solito concordati con il relatore. Le conclusioni sono parte integrante della tesi, della quale rappresentano l'ultimo capitolo a coronamento del lavoro svolto. Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche. In particolare, dopo una breve sintesi, occorre riportare i risultati più importanti ottenuti. Inoltre, è possibile menzionare i possibili futuri sviluppi della tesi, nel caso ce ne siano. Le conclusioni vanno armonizzate con l'introduzione; in esse si deve dare giustificazione e dimostrazione degli obbiettivi che ci si era preposti all'inizio della tesi. La bibliografia è di estrema rilevanza, in primo luogo perché permette di capire a quale livello siano arrivati gli studi intorno all'argomento prescelto, quindi perché fornisce un indicatore del tipo di lavoro che è stato svolto e, da ultimo, perché è indispensabile per il lettore interessato ad approfondire i temi trattati. La bibliografia dovrà contenere l'elenco di tutte le opere utilizzate che compaiono esplicitamente citate all'interno della tesi. Non vanno invece citate le opere che non sono 2 1.3 Plagio state effettivamente consultate, anche se esse compaiono nelle bibliografie di altri autori: tutto il materiale deve essere stato visionato in prima persona. Facoltativamente è possibile inserire delle appendici in coda alla tesi. Un appendice può essere utile, per esempio, per mostrare del codice dettagliato, cui complessutà può appesantire esageratamente il corpo della tesi. Si veda il Regolamento Tesi sulla guida dello Studente. 4 CAPITOLO 2 IMPAGINAZIONE E REDAZIONE DEL TESTO All’inizio di ogni capitolo che non sia l’introduzione e le conclusioni, è bene riportare un sommario dei concetti significativi che verranno esposti nel capitolo corrente. Il sommario non deve superare le quindici righe. 2.1 Uso dei titoli Oltre al titolo di primo livello usato per il titolo del capitolo e al titolo di secondo livello usato per il titolo di questo paragrafo è possibile inserire anche un titolo di terzo livello usato per i sottoparagrafi. 2.1.1 Titolo di terzo livello per i sottoparagrafi 6 2.4 Uso delle equazioni AMC1 AMC2 AMC3 95 85 75 65 55 45 35 35 45 55 65 75 85 95 CN teorico Figura 2.2 Esempio di grafico per la rappresentazione dei risultati dell’analisi. Figura 2.3 Esempio di figura per l’inquadramento geografico di alcune sezioni sul reticolo idrografico del bacino idrografico del fiume Arno. 7 2 impaginazione e redazione del testo La dimensione del carattere utilizzato nelle figure dovrà essere sufficientemente grande perché le scritte risultino comprensibili. Generalmente, la scelta del font Arial con dimensione 18-20 soddisfa la necessità. Le figure devono risultare centrate nel foglio (applicare lo stile figura) e presentare una didascalia numerata che le identifichi univocamente e che ne dia una descrizione sufficientemente dettagliata. Per inserire la didascalia numerata automaticamente: InserisciDidascaliaEtichetta: FiguraNumerazione: Includi numero di capitoloSeparatore: punto. Tutte le figure presenti devono essere citate nel testo della tesi. I riferimenti alle figure devono essere introdotti nel testo come riferimento incrociato (Figura 2 .1) (Inserisci Riferimenti IncrociatiTipo figuraSolo etichetta e numero). Se si vogliono inserire una serie di figure di non grandi dimensioni si consiglia di raggrupparle in una tabella (eventualmente con bordi trasparenti) come nell’esempio di Figura 2 .4. 300 90 600 90 60 400 60 30 200 30 0 0 0 20 40 60 80 100 120 tempo [ore] 0 0 0 10 20 30 40 50 60 70 tempo [ore] Figura 2.4 Esempio di figura composta da quattro grafici distinti raggruppati tramite una tabella di due righe per due colonne. 2.3 Uso delle tabelle Usare le tabelle per presentare serie di valori tra loro in relazione. Per tabelle semplici utilizzare il formato dell’esempio di Tabella 2 .1. Applicare all’intestazione il formato “cella intestazione” mentre alle altre celle il formato “cella”. Per tabelle più complesse (Tabella 2 . 8 2.4 2 . 4 Uso delle equazioni 2) è possibile orientare il testo delle celle di intestazione in maniera verticale (FormatoOrientamento Testo) e separare il contenuto della tabella in sottosezioni. Così come per le figure, ogni tabella deve essere identificata univocamente da un numero e deve presentare una didascalia. Per inserire la didascalia numerata automaticamente: Inserisci DidascaliaEtichetta: TabellaNumerazione: Includi numero di capitoloSeparatore: punto. Ogni tabella deve essere citata nel testo come riferimento incrociato (Inserisci Riferimenti IncrociatiTipo: tabellaSolo etichetta e numero). Le tabelle vanno centrate nel foglio. Tabella 2.1. Esempio di tabella semplice. Area Tempo di corrivazio ne Corso d’acqua Sezione [Km2] [h] Toce Pontemaglio 359 4.5 Isorno Pontetto 71 2.5 Diveria Creola 321 4 Bogna PonteCaddo 81 2 Ovesca Villadossola 145 3 Toce Domodossola 1380 6.5 Toce Condoglia 1478 9 Tabella 2.2. Esempio di tabella complessa. D Q ( t ) Analis i 26 2. 59 7 2 . 0 3 43 0. 73 12 9. 28 97 .1 6 65 8. 43 [ m 3 / s ] Deter minis 10 62 .2 1 6 0 0. tico 1 7 5 . 6 8 44 2.8 0 12 9.8 4 35 4. 59 8 8 E r r o Analis i Deter minis tico - 0. 0 . 0 . 0 . - 0. 0 . Non è ammesso riportare testi o dati senza esplicitare la fonte. Inserire nella tesi intere frasi o paragrafi senza indicare la corrispondente fonte si configura come plagio. Occorre distinguere tra: · Citazione testuale : significa attingere da un testo utilizzando le stesse parole. · Citazioni non testuali: o Riassunto: indica esporre in forma sommaria gli argomenti di uno scritto. o Parafrasi: significa proporre con parole proprie i concetti esposti in un testo ampliandoli o chiarendoli. In tutti e tre i casi va indicata chiaramente la fonte. 10 2.4 Uso delle equazioni Nel caso ci sia necessità di riportare frasi e testi da altre fonti in forma testuale, il testo deve essere in italico, tra doppi apici e seguito subito dopo dal riferimento alla fonte da cui il testo è stato ripreso. Ad esempio: “Con il termine plagio, nel diritto d'autore, ci si riferisce all'appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un'opera dell'ingegno altrui. “, [9]. 13 Riferimenti bibliografici [1] Brakenridge, G. R., Anderson, E., Caquard, S., “Global Register of Major Flood Events”, Dartmouth Flood Observatory, Hanover, USA, digital media, http://www.dartmouth.edu/~floods/Archives/2005sum.htm. Data visita: Novembre 2006. [2] Famiglietti, J. S., Wood, E. F., “Application of multiscale water and energy balance models on a tallgrass prairie”, Water Resources Research, 30, 3079-3093, 1994b. [3] Famiglietti, J. S., Wood, E. F., “Multiscale modelling of spatially variable water and energy balance processes”, Water Resources Research, 30, 3061-3078, 1994a. [4] Freeze, R. A., Harlan, R. L., “Blueprint for a physically – based, digitally – simulated hydrologic response model”, J. Hydrol., 237-258, 1969. [5] Marchi, E., Rubatta, A., “Meccanica dei fluidi : principi e applicazioni idrauliche”, UTET, Torino, 1981. [6] Montaldo, N., Mancini, M., Rosso, R., “Flood Hydrograph Attenuation Induced by a Reservoir System: Analysis with a Distributed Rainfall-Runoff Model”, Hydrol. Processes 18(3), 545-563, 2004. [7] Ravazzani, G., “Processi idrologici nella modellistica di piena: analisi di un sistema di preallerta per il bacino del fiume Arno”, dissertazione per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Idraulica, Politecnico di Milano, Giugno 2004. [8] Ravazzani, G., Montaldo, N., Mancini, M., “Modellistica idrologica distribuita per il caso di studio del bacino del fiume Toce”, atti XXVIII Conv. di Idraulica e Costruzioni idrauliche, Potenza, vol. 1, 341-348, 2002. [9] https://it.wikipedia.org/wiki/Plagio_(diritto_d’autore) 15 APPENDICE A
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