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Lingua russa 1 - lezioni di modulo, Appunti di Lingua Russa

Appunti lezioni di modulo Lingua Russa 1 Argomenti trattati: - La lingua russa e le lingue del mondo - Fonetica russa: le vocali - Fonetica russa: le consonanti - L'accento nella lingua russa - Il sostantivo: categorie grammaticali e declinazioni - I casi in russo - Nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, prepositivo - La formazione delle parole - L'aggettivo - I numerali - Il pronome - Il verbo

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 20/05/2021

soniamaaaaa
soniamaaaaa 🇮🇹

4.2

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Scarica Lingua russa 1 - lezioni di modulo e più Appunti in PDF di Lingua Russa solo su Docsity! LEZIONE 1 – 11/02/2021 LA LINGUA RUSSA E LE LINGUE DEL MONDO Il numero di lingue nel mondo è variabile, sono circa 7000 ma alcuni studiosi considerano anche i dialetti, ecc. Il russo si trova all’8° posto nelle lingue più parlate dai madrelingua, 154 milioni di persone (l’italiano si torva 22°). Il russo è la lingua ufficiale ma ci sono anche tante minoranze linguistiche nella federazione. Inoltre è una lingua flessiva come l’italiano. È parlata anche in altri stati, soprattutto quelli che facevano parte dell’URSS. Le lingue possono essere classificate in diversi modi, ad esempio con il criterio delle famiglie linguistiche, basato su una lingua antenata comune (nordamericane, sudamericane, indoeuropee, caucasiche, uraliche, paleo-siberiane, afroasiatiche, australiane...) Le lingue indoeuropee si suddividono in: celtico, germanico, italico, ellenico, baltico, albanese, slavo. Lo slavo, a sua volta, in: occidentale (polacco, ceco-slovacco), orientale (russo, ucraino) e meridionale (bulgaro, macedone, sloveno). Lo slavo ecclesiastico antico (o paleoslavo) è una lingua scritta letteraria nata alla fine del 10° secolo, nella Rus di Kiev sotto il principe Vladimir con l’introduzione del cristianesimo. Sviluppata nel 9° secolo dall’attività missionaria di Cirillo e Metodio (apostoli degli slavi) che si recarono nell’863 a Costantinopoli per portare testi liturgici delle lezioni dell'antico e nuovo testamento per la celebrazione in lingua slava della liturgia. Poi questa lingua, basata su un dialetto bulgaro-macedone, si diffuse influenzandosi con la lingua slava orientale già esistente. L’alfabeto glagolitico venne sostituito da quello cirillico antico e nacque basandosi sulle lettere greche (progenitore del cirillico contemporaneo). I più antichi documenti in slavo orientale volgare risalgono all’11° secolo, sono iscrizioni su corteccia di betulla, trovati nella zona di Novgorod. Capiamo che la storia della lingua russa è molto antica. LEZIONE 2 – 18/02/2021 FONETICA RUSSA: LE VOCALI (libro Il Russo, 3.2) FONETICA (фонетика) è la disciplina che studia gli aspetti fisici dei suoni. Il suono viene chiamato fono (звук). Si distingue in: articolatoria (studio articolazione singoli foni), acustica e percettiva. FONOLOGIA (фонология) è la disciplina che studia l’aspetto mentale dei suoni e in quanto elementi di un sistema. Il suono detto fonema (фонема). Un'unità fonologica è un elemento fonico che può servire a differenziare i significati (бар - пар). APPARATO FONATORIO UMANO I suoni vengono prodotti con l’espirazione: nella laringe l’aria trova le corde vocali (questa area è la glottide), se le corde vibrano produrranno suoni sonori, se invece rimangono distanziate produrranno suoni sordi. L'aria passa nella faringe e arriva nel cavo orale, qui il velo palatino se è abbassato si producono suoni nasali. Nella cavità orale sono presenti gli articolatori, quando quelli superiori si avvicinano a quelli inferiori, l’aria è ostacolata e si producono suoni consonantici. Le vocali vengono prodotte, invece, con il flusso d’aria libero e si distinguono in base alla posizione della lingua (alte, basse, medio-alte, medio-basse, centrali, posteriori, anteriori). Trapezio vocalico: la lingua può ostacolare l’aria in vari punti ma per convenzione si individuano 12 punti. VOCALISMO TONICO DELL’ITALIANO L’italiano è una lingua neolatina, in latino le vocali si differenziavano per la durata, ora la quantità vocalica è stata sostituita con 7 vocali ma rappresentate da 5 grafemi. SISTEMA FONETICO DELLA LINGUA RUSSA Nella lingua letteraria russa le vocali sono [a] [o] [u] [y] [i] [e] Si definiscono in base a 3 parametri: ▪ partecipazione/non partecipazione delle labbra, le labializzate sono [o] e [u] infatti le labbra si arrotondano e sporgono in avanti. Le non labializzate sono [a] [y] [i] [e] ▪ sollevamento/abbassamento della lingua, livello alto [u] [y] [i], livello medio [o] [e], livello basso [a] ▪ avanzamento/arretramento della lingua, anteriori [i] [e], centrali [a] [y], posteriori [o] [u] I suoni [a] [o] [u] compaiono: ▪ Sotto accento in posizione iniziale (армия = esercito, утро, он) ▪ Dopo vocale o consonante dura (ягуар, дар, сон) I suoni [i] [e] compaiono: ▪ Sotto accento in posizione iniziale (их, это) ▪ Dopo vocale e poi una consonante dura (поэт) e la [i] con prima una consonante molle (Мир) ▪ A fine di parola (три) Il suono [y] compare solo dopo una consonante dura (сыр) Le vocali [a] [o] [u] [e] sotto accento e dopo consonante debole* hanno un elemento iniziale chiamato onglide (come una [i] piccola a sinistra e sopra della a o u e). Мял [m’.al], тюк [t’.uk], лес [l’.es] LEZIONE 3 – 25/02/2021 FONETICA RUSSA: LE CONSONANTI (Il russo, pagine 87-90) APPARATO FONATORIO Per produrre suoni consonantici, durante l’espirazione il flusso d’aria viene ostacolato dagli articolatori. L'ostruzione può essere totale o parziale e le consonanti possono essere sorde o sonore. OSTACOLO LARINGEO OSTACOLO SUPERIORE VOCALI + - CONSONANTI SONORE + + CONSONANTI SORDE - + SILENZIO - - PARAMETRI CONSONANTI ITALIANO • Sonoro: fono la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali al passaggio dell’aria / Sordo: suono durante la cui articolazione le corde vocali rimangono distanziate e quindi non vibrano • Le consonanti possono essere classificate in base ai seguenti parametri: modo di articolazione, cioè il tipo di ostacolo che le genera e luogo di articolazione, cioè quali organi creano l’ostacolo • L'ostacolo può comportare: la chiusura della cavità orale e poi l’aria che viene improvvisamente rilasciata, che genera le occlusive / il restringimento della cavità, che genera le fricative (chiamate anche continue perché possono continuare fino a che c’è aria nei polmoni) / le affricate, sono una classe intermedia, una fusione di una occlusiva e una fricativa / le nasali, prodotte con il velo palatino abbassato / le laterali, con l’occlusione centrale e il passaggio laterale / le vibranti, occlusione + esplosione / le approssimanti, si trovano al confine tra un’articolazione consonantica e una vocalica Punto -> Modo –v bilabiali Labio-dentali dentali alveolari Palato- alveolari palatali Velari occlusive P [p] B [b] T [t] D [d] C [k] G [g] fricative F [f] V [v] S [s] S [z] Sc [ʃ] J [ʒ] nasali M [m] N(F,V) [ɱ] N [n] Gn [ɲ] N(K,G) [ŋ] affricate Z [ts] Z [dz] C [tʃ̠] G [d̠ʒ] laterali L [l] Gl [ʎ] vibranti R [r] Approssimanti I [j] U [w] SISTEMA FONETICO DELLA LINGUA RUSSA (Il russo, pagine 90-94) I fonemi consonantici della lingua russa si distinguono in base a: luogo di articolazione / modo di articolazione / sordo – sonoro / ostruente – sonorante / duro – molle (hanno funzione distintiva) • Ostruenti: consonanti articolate con un’occlusione completa (occlusive) o avvicinamento senza contatto (fricative) o occlusione rilasciata gradualmente (affricate) • Sonoranti: termine fonetico e fonologico che raggruppa le consonanti nasali, laterali, vibranti e approssimanti. Questi foni sono accomunati dal fatto che sono tendenzialmente sonori. • Consonanti dure: durante l’articolazione la lingua spinge verso la parte posteriore della cavità orale. Si ha la velarizzazione, cioè la parte posteriore della lingua tocca il velo palatino. Esempi: брат, мат, ест, ответ. • Consonanti molli: durante l’articolazione la lingua avanza verso la parte anteriore. Si ha la palatizzazione, cioè la parte anteriore della lingua tocca il palato duro. Esempi: брать, мать, есть, ответь. • Il numero di grafemi in russo è 33, ma i fonemi consonantici sono 36 o 38 secondo alcuni studiosi. CONSONANTI CON OPPOSIZIONE DURO-MOLLE [p]-[p’] [b]-[b’] [f]-[f’] [v]-[v’] [m]-[m’] [t]-[t’] [d]-[d’] [s]-[s’] [z]-[z’] [n]-[n’] [l]-[l’] [r]-[r’] [k]-[k’] [g]-[g’] [x]-[x’] FONEMI CONSONANTICI DURI [Š] [Ž] secondo alcuni studiosi questi hanno la corrispondente molle [c] che ha come allofono [ʒ] [y] FONEMI CONSONANTICI MOLLI [č’] che ha come allofono [ʒ’ con v sopra] NEUTRI [j] • Gli allofoni [ʒ] e [ʒ’] si trovano solo davanti a consonanti ostruenti sonore: конец [kan’-ec] e конец года [kan’-eʒ godə] oppure врач [vra- č’] e врач запретил [vra-ʒ’ con v sopra zəpr’it’il] • Il fonema [y] si incontra nella parola бухгалтер [bu(con trattino sotto)yalt’ir] e nelle interiezioni ага ого [a(con trattino sotto)ya] [oyo] • Le consonanti dentali dure (eccetto [I]) di solito vengono sostituite dalle corrispondenti molli davanti a consonante dentale molle: мост - мостик [s’t’] • In fine di parola si neutralizza l’opposizione tra consonanti sorde e sonore. In finale assoluta e davanti a consonante sorda la loro realizzazione è sorda: друг [druk], дробь [dro-p'], водка [votkə] • Le consonanti sorde davanti alle ostruenti sonore hanno realizzazione sonora: Наш город [naŽ gorət] • Le sibilanti davanti alle prepalatali / Š, Š’, Ž, č / vengono sostituite dalle corrispondenti prepalatali: с шумом [Š-Šùməm] • Le consonanti lunghe (doppie) a fine di parola e davanti a consonante hanno realizzazione breve: грамм [gram] • Le occlusive dentali tra altre consonanti dentali non si pronunciano: /stn/ местный [m’-esnyi], /sts/, /stc/, /zdc/, /rdc/, /rds’/ guarda esempi su powerpoint L’ACCENTO NEGLI AGGETTIVI Tutti gli aggettivi pieni hanno solo un accento fisso che per la sua posizione può essere A o B. Il tipo A ha l’accento sul tema e sono circa 15000 aggettivi (ad esempio cтарый, старая, старые). Il tipo B ha l’accento sulla desinenza e sono circa 1000 aggettivi in -ой (ad esempio молодой, молодая). L’ACCENTO NEI VERBI Nei verbi ci sono 3 tipi di accento: • Nel tipo AA l’accento è sul tema sia al presente che al passato (делать) • Nel tipo BB l’accento è sulla desinenza sia al presente che al passato (нести) • Nel tipo BA l’accento è sulla desinenza al presente e sul tema al passato (класть - я кладу - я клала) • Nel tipo BC l’accento è sulla desinenza al presente e al passato femminile, invece l’accento è sul tema al passato maschile, neutro e plurale (жить - я живу - я жила - они жили) • Nel tipo CA l’accento è sul tema al presente e al passato, tranne nella prima persona singolare al presente l’accento è sulla desinenza (любить - я люблю - ты любишь) • Nel tipo CB l’accento è sul tema al presente, invece l’accento è sulla desinenza al passato e nella prima persona singolare presente (мочь - я могу - я могла - ты можешь) • Nel tipo CC l’accento è sul tema al presente e al passato, tranne è sulla desinenza nella prima persona singolare presente e nella forma femminile passato (отнять - я отниму - она отняла - ты отнимешь) LEZIONE 5 – 11/03/2021 IL SOSTANTIVO RUSSO: CATEGORIE GRAMMATICALI E DECLINAZIONI MORFOLOGIA È la parte della linguistica che analizza la struttura delle parole e i processi che intervengono nella loro formazione. Il termine indica anche l’oggetto di tale tipo di studi, cioè il componente lessicale e grammaticale di un sistema linguistico. L'origine della designazione comune alle lingue indoeuropee di massima diffusione è un calco dotto in cui si è fatto uso di radici tratte dal greco antico, morphe (=forma) + logia = studio della forma. La morfologia è composta da 2 sottosettori: 1. Morfologia flessiva: studio delle regole che assegnano le categorie grammaticali (numero, genere, caso, persona) alle unità lessicali, con l’unione dei morfemi flessivi (o elementi variabili). Ad esempio книг-а. 2. Morfologia derivativa: analizza e classifica i processi di formazione delle parole, comprendendo le regole dei principali processi morfologici responsabili del rinnovamento lessicale. Riguarda l’affissazione, cioè l’aggiunta di affissi (o morfemi derivativi) ai temi lessicali per la formazione di un’unica unità lessicale. Il morfema è un’unità minima dotata di significato, tale definizione è basata sul principio funzionale che permette di trovare i sottocomponenti della parola con la segmentazione. Ad esempio собаки e cani: il morfema lessicale (o tema o base) esprime la natura lessicale e il morfema grammaticale esprime la funzione grammaticale (caso, numero, genere, tempo, modo, persona). In russo e in italiano ogni parola variabile contiene una desinenza, cioè la parte variabile che esprime le informazioni semantiche e grammaticali. SOSTANTIVO È una parola che ha la funzione di indicare persone, animali, cose, concetti e fenomeni. In italiano e nelle lingue romanze il nome è contraddistinto da una propria flessione grammaticale, che comprende la distinzione tra numero singolare o plurale e genere femminile o maschile. Il russo è contraddistinto anche dal genere neutro, dal caso e dall’animatezza. Quando si parla di genere, bisogna distinguere quello reale (motivato effettivamente dal sesso della persona o dell’animale) da quello grammaticale che è dovuto da una convenzione e privo di corrispondenza. Sia in italiano che in russo è la desinenza che ha il compito di indicare i tratti morfologici del plurale, in altre lingue questa caratteristica cambia (ad es. può esserci il mutamento delle vocali nella radice). ANIMATEZZA: è una categoria grammaticale del sostantivo russo, che evidenza l’appartenenza del referente al mondo degli esseri viventi o cose inanimate. Si tratta di un’innovazione slava risalente agli inizi del periodo documentario, in conseguenza i nomi animati, i loro determinanti nella funzione di accusativo, presero la desinenza del genitivo. DISTINZIONE PARTI DEL DISCORSO VARIABILI E QUELLE INVARIABILI - Quelle variabili sono soggette alla flessione (sostantivo, aggettivo, numerali, pronomi, verbi, participio) - Quelle invariabili non sono mai soggette alla flessione (gerundio, avverbio, preposizione, congiunzioni, particelle, interiezioni) Il sostantivo in russo è una parte del discorso variabile nella quale sono codificate morfologicamente le categorie grammaticali di genere, animatezza, numero e caso. GENERE: può essere maschile, femminile o neutro e si manifesta nella concordanza della parola da esso dipendenti. Ad esempio con gli aggettivi (большая машина, è F), con le forme verbali al passato (дом стоял, è M), e nelle forme pronominali che possono sostituire il sostantivo russo (животное è sostituibile con оно che è N). Il genere è riconoscibile, in molti casi, dalla forma al nominativo singolare: 1. La desinenza zero espressa da consonante dura e da й, ж, ш, щ, ч indica il genere maschile 2. Le desinenze а, я indicano il genere femminile, ma anche di alcuni neutri (имя) e di alcuni maschili che designano persone di sesso maschile (Папа) 3. Le desinenze ё, e, o indicano il genere neutro (дело) ma anche di alcuni maschili alterate (носищe = nasone) 4. La desinenza con ь preceduta da ж, ш, щ, ч indica il genere femminile (ночь) 5. La desinenza con ь preceduta da altre consonanti indica il genere maschile (день) oppure il genere femminile (лошадь) Alcuni suffissi indicano il genere nelle parole derivate: 1. Suffissi -тель -чик -ик -арь -ач -ыш formano il maschile 2. Suffissi -ость -знь -ница -ка -ша -ель formano il femminile 3. Suffissi -ство -ние -тие -овье -ло formano il neutro ANIMATEZZA: suddivide gli esseri viventi (animali, persone) dagli inanimati (oggetti, ecc.) Questa categoria si manifesta nelle forme dell’accusativo: - Nei sostantivi animati la forma dell’accusativo plurale coincide con quella del genitivo plurale, nei sostantivi inanimati la forma dell’accusativo coincide con quella del nominativo. - Nelle forme dell’accusativo singolare, la categoria dell’animatezza si manifesta solo nei sostantivi maschili appartenenti alla 1° declinazione nominale (Я вижу брата) e nei sostantivi che seguono la 1° declinazione aggettivale (Я жду портного [портной] = aspetto il sarto). NUMERO: la categoria del numero è espressa dalle forme del singolare o del plurale. Il contrassegno fondamentale del numero è dato dalla terminazione, e anche da alcune modifiche del tema della parola. Ci può essere: 1. L'alternanza di fonemi (друг - друзья = amico - amici) 2. L'aggiunta, il troncamento o l’alternanza di suffissi (сын - сыновья = figlio – figli, мышонок - мышата = topolino – topolini) 3. Lo spostamento di accento (озеро - озёра = lago – laghi) 4. Il suppletivismo (= alternanza di temi) (ребёнок - дети = bambino – bambini, человек - люди = persona – persone) 5. Sostantivi solo singolari, come Бег = corsa, сахар = zucchero. 6. Sostantivi solo plurali, come Деньги = soldi, каникулы = vacanze. CASO: la categoria del caso segnala la funzione sintattica che il sostantivo svolge nella frase. In russo i casi sono 6: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale e prepositivo. Il caso NOM non si utilizza mai con preposizioni, quello PREP sempre con preposizioni, invece gli altri casi possono essere utilizzati con o senza preposizioni. ⇩ La declinazione dei sostantivi è il paradigma delle forme mediante le quali sono espresse le categorie di numero e caso. In russo ci sono 3 tipi di declinazione dei sostantivi e nella prima e nella seconda si distingue un tipo duro e uno molle, a seconda della consonante finale del tema. ⇩ Prima declinazione: appartengono i nomi maschili con desinenza zero al Nom. Sing. espressa da desinenza zero o segno debole / nomi neutri e maschili che finiscono in –o, -e, - ё • nella sintassi della frase semplice può esprimere il complemento predicativo del soggetto quando un nome può essere introdotto da preposizioni come как (как эксперт, он не согласен с планом работ - он с детства хотел петь как элвис) • in sintagmi nominali in posizione predicativa (отец - инженер), quando la frase è formata dal verbo essere al presente, il predicato nominale concorda con il soggetto, quindi ci sono 2 sostantivi al nominativo. Al tempo presente la copula non è esplicitata e quindi nella lingua scritta c’è un trattino, che corrisponde a una pausa nella lingua parlata - Esistono frasi senza il soggetto sintattico, al posto c’è un altro elemento nominale in un caso diverso dal nominativo che costituisce l’argomento al quale si riferisce il predicato (брат грустит - брату грустно = il fratello è triste, nel 2° caso il nome è al dativo quindi non ha la funzione sintattica di soggetto) - In una frase possono essere anche presenti 2 sintagmi nominali: 1 come soggetto e 1 come soggetto sintattico (у брата болит голова = al fratello fa male la testa, il sintagma nominale che occupa la prima posizione costituisce l’argomento principale, invece il secondo concorre insieme al verbo per descrivere l’informazione ad esso relativa), quindi i ruoli sintattici possono non coincidere con i ruoli semantici. GENITIVO - È il caso con funzione primaria di specificatore di un nome o di un sintagma nominale. - Attestato nelle principali lingue indoeuropee antiche, ha assunto un carattere sincretico (in senso globale) e nelle lingue indoeuropee moderne, come il tedesco e il russo, il genitivo è comunemente usato. Anche in altre famiglie linguistiche, il genitivo è presente spesso nella sua valenza possessiva. - La valenza possessiva è per molte ragioni fondamentale, come dimostra la sua elevata frequenza d’uso sia a livello tipologico che a livello paradigmatico. Per questo viene chiamato “caso possessivo”. - La caratteristica principale del genitivo russo è che possiede una gamma di utilizzo e di significati maggiore degli altri casi. È utilizzato con: • funzione di specificatore di un nome • per le espressioni di valori quantitativi • nelle costruzioni negative • al posto dell’accusativo per esprimere la categoria dell’animatezza ➜ La funzione principale è quella di complemento di specificazione (ответ министра = la risposta del ministro) ➜ Per i sostantivi relazionali il genitivo assume il valore di secondo membro della relazione (муж сестры = il marito della sorella) ➜ La funzione di possesso è fondamentale (дом моих родителей = la casa dei miei genitori) ➜ Può indicare caratteristiche fisiche (парень высокого роста = ragazzo di statura alta) ➜ Può esprimere quantità (много яблок = molte mele) ➜ Nei costrutti impersonali in predicati con valore quantitativo il gen indica il soggetto (накопилoсь проблем = si sono accumulati problemi) ➜ Dopo una negazione (он не читает газет) - La desinenza del genitivo è usata per esprimere la categoria dell’animatezza: • nelle forme dell’accusativo plurale di tutti i nomi animati appartenenti alle 3 declinazioni • al singolare nei nomi maschili appartenenti alla 1 declinazione nominale (брат - Я вижу брата) • al singolare nei nomi maschili che seguono la 1 declinazione aggettivale (портной - Я вижу портного) Altri es. я люблю котов - я люблю собак - Alcuni nomi astratti, nomi collettivi e di materia, di genere maschile della 1 declinazione, possono avere al genitivo singolare oltre alla desinenza, anche -a anche -y. In questo modo il gen assume un valore di partitivo (вкус чая = il sapore del tè - стакан чаю = un bicchiere di tè) - Con il gen nei complementi indiretti, cioè introdotti da preposizione, l’uso diventa ancora più esteso. Possono essere: compl di causa, di fine, di abbondanza, di privazione, di origine, di provenienza, di tempo, di qualità ecc. Ad esempio con le preposizioni без из для после (Кока-Кола без сахара - после обеда - родители делают все для детей - из дома вышел человек = un uomo è uscito di casa) DATIVO - È il caso che assume la funzione grammaticale relativa all’espressione dell’oggetto indiretto. Il termine deriva dal greco antico e aveva una valenza filosofica che indicava “ciò che viene dato”, l’interpretazione data dopo riconduceva all’uso del sintagma costituito dal verbo “dare” seguito da complemento di termine. - È presente nelle lingue indoeuropee antiche e moderne come in russo (учитель дарит книгу ученику) - In lingue prive di flessione casuale, la funzione sintattica dell’oggetto indiretto viene espressa mediante l’uso di preposizioni (in ita: il maestro regala un libro all’allievo). In ita ci sono tracce dell’antico morfema del dativo sono rimaste nella flessione pronominale, in cui il sintagma preposizionale analitico coesiste con la forma casuale sintetica (gli=a lui, le, mi, ti). - In russo si è soliti distinguere: • il dativo di termine, cioè dipendente dal verbo • il dativo di possesso, una costruzione in cui la cosa posseduta fa da soggetto invece il verbo è flesso alla 3° pers e la persona che possiede è al dativo (этот дом принадлежит мне = questa casa appartiene a me) • il dativo di interesse/svantaggio, che indica la persona o la cosa a vantaggio della quale si attua l’azione espressa dal verbo, ad es. con i verbi помогать = aiutare e мешать = ostacolare (он помогает мне) oppure con verbi che non hanno valenza di benefattivo e che indicano l’azione svolta negli interessi di un’altra persona, ad es. con il verbo купить (Купи мне молоко = comprami del latte) • il dativo per esprimere l’età (ему 20 лет) • Il dativo nei costrutti impersonali dove il soggetto logico prova uno stato emotivo o subisce una percezione fisica (детям холодно = i bambini hanno freddo) • Il dativo nella frase con soggetto logico che necessita di qualcosa (студентам нужен этoт учебник = gli studenti hanno bisogno di questo manuale) • Nella lingua parlata si usa il dativo in costruzioni ellittiche con valenza di oggetto (вам куда? мне в университет = dove va? Vado all’uni) • il dativo con preposizioni: a) con la prep к che indica o un oggetto che costituisce uno scopo dell’avvicinamento (я подошёл к дому = sono andato a casa) o una persona o animale verso il quale ci si avvicina (он поедет к друзьям) b) con la prep по può avere un valore distributivo (каждый получил по конфетe = ognuno ha ricevuto una caramella) / valore di complemento di limitazione (он специалист по математике) / valore di spostamento all’interno di uno spazio circoscritto (мы гуляли по городу = abbiamo camminato dentro la città) / azione che si ripete spesso (она любит ходить по магазинам) / per indicare mezzi di comunicazione (позвонить по телефону = chiamare usando il telefono) ACCUSATIVO - È il caso che esprime la funzione grammaticale dell’oggetto diretto. L'acc, categoria nominale o pronominale, è retto dal verbo (Я вижу свою маму). È sempre presente nei paradigmi delle lingue indoeuropee antiche e moderne e molto usato, inoltre ha un notevole grado di stabilità diacronica in quanto è il caso che resiste meglio alla tendenza verso il sincretismo. - Si usa per esprimere la categoria dell’animatezza: • Nelle forme dell’accusativo plurale di tutti i sostantivi animati appartenenti alle 3 declinazioni, si utilizza la desinenza del genitivo • Al singolare nei sostantivi di genere maschile appartenenti alla 1 declinazione nominale e nei sostantivi che seguono la 1 declinazione aggettivale, si utilizza la desinenza di genitivo. Ad esempio: io vedo un gatto = Я вижу кота, io vedo un leone = Я вижу льва, io voglio bene al mio fratello = я люблю брата, io amo i miei amici = Я люблю cвоих друзей • Considerando i sostantivi della 2 declinazione al singolare, ad es. Io vedo un cane = Я вижу собаку, io vedo i cani = Я вижу собак • Se invece l’oggetto è inanimato l’accusativo coincide con il nominativo. Ad es. ho ricevuto una lettera = Я получил письмо - Si usa per esprimere il movimento nello spazio e la durata temporale: • complemento di tempo (мой друг жил в москве месяц) • per la ripetitività (каждый день студент ездит в университет) • per indicare un giorno della settimana (урок во вторник) • retto dalla preposizione через (мой брат приедет через неделю = mio fratello arriverà tra 1 settimana) APPROFONDIMENTO CATEGORIA ANIMATEZZA - Nel gruppo degli esseri viventi sono inclusi: esseri mitologici (Дракон = drago), il morto e anche il defunto. - Nel gruppo degli inanimati sono inclusi: i nomi collettivi (толпа = folla) e le piante. - Alcune parole possono essere usate sia come animate che come inanimate (микроб = microbo) - Al plurale questa categoria grammaticale (Accusativo) riguarda tutte le declinazioni e tutti i generi. L'animatezza si manifesta nella coincidenza delle forme del genitivo con quelle dell’accusativo, invece l’inanimatezza si manifesta nella corrispondenza nelle forme del nominativo con quelle dell’accusativo (Sing. Inan.- Я вижу стол / Plu. Inan- Я вижу столы / Sing. Anim.- Я вижу брата / Plu. Anim.- Я вижу братьев). - La categoria dell’animatezza si applica anche a sostantivi inanimati che diventano animati in senso traslato, ad esempio: продолжаются атаки на голубыx касoк = si usa il gen perché i caschi blu si riferiscono ai soldati dell’ONU. - La categoria dell’animatezza interessa anche i pronomi (ты - тебя) e i pronomi interrogativi-relativi (кто - кого). - Un'eccezione è il pronome он, она, оно, dove le forme del gen e acc coincidono indipendentemente dal fatto se il pronome indica un essere animato o inanimato его, её. - La categoria dell’animatezza riguarda anche le parole che concordano con i sostantivi, gli aggettivi esprimono questa categoria (Inanimato: я смотрю новый фильм - Animato: Я вижу нового учителя) DESINENZE Lo strumento corrisponde all’oggetto inanimato che, trovandosi a diretto contatto con l’agente, consente a questo di realizzare l’azione descritta dal verbo. Es. он ест ложкой (=lui mangia con il cucchiaio) / он режет хлеб ножом (=lui taglia il pane con il coltello), i sostantivi ложка e нож indicano lo strumento con il quale il soggetto compie l’azione. Invece nella frase он пишет ручкой, la penna è lo strumento, ma questo si trova a contatto diretto con il soggetto perché è nelle sue mani. Il sostantivo che indica il mezzo si presenta in una molteplicità di forme che dipendono dalla classe del nome e dal suo rapporto con il predicato. Il mezzo non si trova a diretto contatto con il soggetto ma indica l’oggetto concreto tramite il quale il soggetto realizza l’azione. Es. они ехали сначала поездом, затем пароходом, quando il nome si riferisce ad un mezzo di trasporto generico è indifferente l’uso dello strum o del prep con preposizione (на поезде). Se però il nome si riferisce ad un particolare del mezzo, si usa solo il prepositivo. Es. (Noi viaggiavamo nell’ultimo vagone=) мы ехали в последнем вагоне Confronto frase dove il sintagma nominale ha il significato strumentale o di mezzo, con quella dove esso esprime valore modale: он пишет карандашом qui lo strumento è la matita - он пишет красивым почерком qui c’è un valore modale quindi complemento di modo (come scrive? Con una bella grafia) Lo strumentale è usato nelle costruzioni passive, in cui prevale la prospettiva del partecipante statico che prende l’aspetto di soggetto della frase, il verbo quindi raffigura lo stato dell’entità che subisce l’effetto dell’azione. La costruzione passiva mantiene tutti i ruoli semantici della corrispondente attiva, ma modifica la prominenza degli elementi. Es. журналист пишет статью для журнала (=il giornalista scrive l’articolo per il giornale) diventa frase passiva статья для журнала пишется журналистом (=l’articolo per il giornale è stato scritto dal giornalista) quindi il soggetto “giornalista” nella forma passiva prende il caso strumentale, invece l’oggetto “articolo” passa al nominativo e risponde alla domanda кем? Il complemento di compagnia è espresso dalla preposizone c + strum e risponde alla domanda с кем? (è la forma strumentale del pronome interrogativo кто) Es: вчера ходила с анной в кино / он был в театр с женой / с кем он живет? Verbi con i quali viene usato il complemento di compagnia: познакомиться = fareconoscenza, разговаривать = conversare, играть, встретиться = incontrarsi Il complemento di unione è espresso dalla preposizione c + strum e risponde alla domanda с чем? Es. утром я ем хлеб с маслом и c сыром / я пью чай с сахаром Con i verbi: интересоваться = interessarsi / увлекаться = mettersi in gioco / заниматься = impegnarsi. La valenza semantica è legata alla manifestazione dell’interesse, dell’occupazione o della dedizione del soggetto nei confronti di un’attività, materia o professione. Es. интересоваться политикой / увлекаться искусством = avere passione per l’arte / заниматься бизнесом = occuparsi di business / заниматься сестрой = occuparsi della sorella Con verbi che esprimono uno stato emotivo: гордиться = essere orgoglioso di / доволен = essere soddisfatto LA COPULA La copula (nel predicato nominale è il verbo) si realizza in maniera diversa a seconda che la frase sia o non sia marcata anche dal pdv temporale: • Se la frase è al futuro o al passato la copula è rispettivamente: будет, был, была, было, были • Se la frase è al presente alla copula corrisponde il morfema 0: мой отец - инженер La copula può essere realizzata con verbi come являться, оказаться, стать. Questi, oltre alla copula, esprimono anche valori modali, infatti dopo il sintagma nominale con funzione di predicato nominale richiede il caso strumentale. La stessa cosa si verifica quando la copula formata con il verbo essere non è il morfema 0: Es. отец был инженером / брат будет журналистом / игорь оказался настоящим другом (=igor è risultato un vero amico) / маленькая девочка мечтает стать принцессой = la bambina sogna di diventare una principessa / папа мечтает стать министром / Я мечтаю стать учителем Es. хорошо быть студентом = è bello essere studenti / талант нужен, чтобы стать художником = è necessario talento per diventare pittore CONCORRENZA TRA LA FORMA DEL NOMINATIVO E DELLO STRUMENTALE NEL PASSATO Presente: он писатель Passato 2 forme: он был писатель - он был писателем Questa doppia formazione del predicato nominale è difficile da comprendere per i parlanti non nativi. Gli studiosi non sono concordi a dare una spiegazione a questo fenomeno linguistico: per alcuni l’esistenza delle due costruzioni viene percepita come una distinzione legata alla situazione comunicativa, cioè al passato si userebbe lo strumentale nella lingua scritta, invece nel linguaggio colloquiale il nominativo. Secondo altri studi, il nominativo sarebbe utilizzato quando il predicato nominale indica una proprietà percepita come essenziale e inalienabile, invece lo strumentale quando il predicato nominale indica una proprietà percepita come fugace e non essenziale. Non è un caso che questo legame con la componente temporale è marcato attraverso l’utilizzo di modificatori avverbiali e di tempo: Es. в прошлом году анна была студенткой Altri studiosi rilevano che la differenza è il risultato di una concorrenza dovuta ad una copula predicativa e una equativa: - copula predicativa: con lo strumentale e l’elemento temporale sarebbe obbligatario - copula equativa: con il nominativo e indica una qualità costante Quindi: STRUMENTALE: può rappresentare una caratteristica occasionale, accidentale, temporale o acquisita NOMINATIVO: può rappresentare una proprietà dominante, sostanziale o equativa Lezione 9 – 8/04/2021 LA FORMAZIONE DELLE PAROLE Riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole, dette lessemi. La formazione di parole nuove si ottiene in 3 modi: • Derivazione, che si realizza con affissi (suffissi e prefissi) • Composizione, combinando 2 o più morfemi lessicali • Abbreviazione, riguarda un n° limitato di parole e si realizza con il troncamento di temi lessicali. Le parole sono anche dette parole macedonia, queste sono formate dall’unione di parti di parole non coincidenti né con le lettere né con le sillabe iniziali della sequenza di parole di cui sono tratte Nella formazione delle parole vanno distinti: • Morfemi radicali, rappresentano l’elemento morfologico comune alle parole di una stessa famiglia che esprimono un determinato significato lessicale (ad es. вода→ вод = elemento morfologico comune che accomuna il sostantivo вода con l’aggettivo водный = acqueo e наводнение = inondazione) • Morfemi affissali, si distinguono in prefissi, suffissi e infissi DERIVAZIONE È un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso, cioè un elemento non libero (morfo legato) a un elemento lessicale (base: radice, tema o parola autonoma). Gli affissi, a seconda della posizione, si distinguono in prefissi (aggiunti all’inizio della parola) e suffissi (aggiunti nella parte finale). • Suffissi nominali, cioè che formano nomi: - Suffissi che formano nomi che indicano la professione, il tipo di attività, il luogo di residenza, sono: -тель, - чик, -(н)ик, -ист, -ец, -ич. I corrispondenti femminili: -ница, -чица, -ица, -(ист)ка, -(ич)ка. - Suffissi che formano nomi astratti (processi, azioni, condizioni, proprietà): -к(а), -ние, -ость/-есть, -от(а)/- ет(а), изн(а), ств(о), еств(о). Esempi: разгрузка=scarico, терпение=pazienza, свежесть=freschezza, темнота=oscurità, белизна=bianchezza, геройство=eroismo - Suffissi che formano nomi collettivi: -ств(о) -еств(о). Es. человечество=umanità - Suffissi che formano nomi di oggetti concreti (strumenti, apparecchi): -тель, -чик - Suffissi che formano nomi alterati (diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, peggiorativi): -ик, -чик, -ищ(а)/- ищ(е), -еньк(а), -ишк(а)/-ишк(о), -онк(а)/ёнк(а). Nella lingua popolare i diminutivi si usano come forma di cortesia. • Suffissi aggettivali - Suffissi che formano aggettivi qualificativi: -н- (-енн-, -ичн- , -ивн-), -ив-, -л-, -оват-. Es. Длинные =lunghi, талантливый, усталый, красноватый=rossastro. - Suffissi che formano aggettivi di relazione: -н-, -ск-, -ов- (-ёв-). Es. железный=di ferro, конский=equino, дубовый= di quercia. - Suffissi che formano aggettivi di appartenenza: -ий, -ин. Es. лисий=di volpe, бабушкин=della nonna. • Suffissi verbali: -ить, -овать, -еть Nella suffissazione la consonante finale della radice può modificare: к/ч - г/ж - к/ц - с/ш - з/ж • Prefissi verbali - Prefissi con verbi di movimento: доплыть=raggiungere nuotando, перебежать=attraversare correndo, убежать=fuggire, отбежать= allontanarsi di corsa, подбежать=accorrere, забежать=entrare correndo - Prefissi che descrivono la fase di compimento dell’azione: inizio dell’azione o del processo, запеть= intonare, побежать=mettersi a correre, o la fine dell’azione, отболеть=aver superato una malattia, дочитать=finire di leggere - Prefissi per esprimere l’esaurimento dell’oggetto per mezzo dell’azione: вымести = spazzare via tutto - Prefissi per esprimere completezza o manifestazione rilevante dell’azione: недобежать=non arrivare a destinazione correndo • Prefissi nominali - Анти-фашист, контр-атака, при-город, псевдо-наука=pseudoscienza, супер-звезда=superstar • Prefissi aggettivali - Анти-религиозный, без-бороды=senza la barba, не-большой La prefissazione è importante: - Nella categoria grammaticale dell’aspetto verbale, importante nel passaggio da verbi imperfettivi a verbi perfettivi - Nella categoria lessicale dell’azionalità, che indica il modo in cui l’evento espresso dal verbo è presentato dal punto di vista delle fasi che lo compongono. Le principali caratteristiche per cui possiamo classificare i verbi dal pdv dell’azionalità sono: dinamismo, durata, presenza/assenza della conclusione. L'azionalità individua classi di verbi derivati il cui significato si differenzia dal verbo di base per sfumatura temporali, quantitative o risultative. La para-sintesi è un processo morfologico che può essere sia verbale che aggettivale, la parola è formata da prefisso + base (spesso è un sintagma proposizionale) + suffisso. Es. внеклассный=extrascolastico, настенный=murale, подоконник=davanzale COMPOSIZIONE È un procedimento morfologico per formare parole nuove, combinando 2 o più morfemi lessicali. Tra questi, di solito, è presente una vocale di raccordo. Es. Пароход = battello a vapore. Nella lingua russa contemporanea, la composizione viene impiegata soprattutto per formare termini scientifici. Gli elementi formativi sono morfemi radicali importati dalle lingue classiche, es. Авторегулировка= autoregolazione, термообработка=lavorazione termica ABBREVIAZIONE Le parole si formano con il troncamento di temi lessicali, di cui si utilizzano i fonemi o le lettere iniziali. Es. бюджет государственный → госбюджет, Московский государственный университет → МГУ Le abbreviazioni sono diffuse nella sfera tecnico-professionale e nel linguaggio amministrativo. 3 CLASSI DI DECLINAZIONE AGGETTIVALE 1) Appartengono gli aggettivi qualificativi e di relazione 2) Appartengono gli aggettivi di appartenenza in -ий. Si distingue dalla 1 nelle forme del nominativo singolare e plurale e nei casi obliqui segue la declinazione del tipo molle 3) Appartengono gli aggettivi di appartenenza con i suffissi -ов/-ёв/-ев, -ин/-ын. Nelle forme del genitivo e dativo singolare, quelli con -ов/-ёв/-ев terminano in -а, -у Lezione 11 – 22/04/2021 I NUMERALI: CARDINALI, ORDINALI, COLLETTIVI Sono parti del discorso variabili, quindi soggette alla flessione. имя числительное = NOME NUMERALE CARDINALI → indicano una quantità numerica precisa ORDINALI → indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata COLLETTIVI → indicano un insieme unitario di oggetti, non articolato NUMERALI CARDINALI - Tra i cardinali solo один, два, оба (entrambi), полтора (1 e mezzo), concordano in genere con il nome - Declinazione aggettivale mista: Caso Singolare Plurale Maschile Neutro Femminile Nominativo один одно одна одни Genitivo одного одной одних Dativo одному одной одним Accusativo come N o come G одну come N o come G Strumentale одним одной одними Prepositivo (об) одном (об) одной (oб) одних I numerali mostrano diversi comportamenti sintattici: • 1, 21 ecc. + nominativo singolare • 2, 3, 4, полтора, оба + genitivo singolare (у меня три друга) • 5, ecc. + genitivo plurale Caso Entrambi 2 3 4 Nominativo оба / обе два / две три четыре Genitivo обоих / обеих двух трёх четырёх Dativo oбоим / обеим двум трём четырём Accusativo Come N o come G Strumentale обоими / обеими двумя тремя четырьмя Prepositivo (об) oбоих / (об) обеих (о) двух (o) трёх (o) четырёх Caso M / N F Nominativo полтора полторы Genitivo полутора полутора Dativo полутора полутора Accusativo полтора полторы Strumentale полутора полутора Prepositivo полутора полутора NUMERO ZERO – si comporta come sostantivo Caso Singolare Plurale Nominativo ноль ноли Genitivo ноля нолей Dativo нолю нолям Accusativo ноль ноли Strumentale нолём нолями Prepositivo ноле нолях NUMERI ORDINALI Si declinano come gli aggettivi NUMERALI COLLETTIVI Per dire “un gruppo di due, di tre, di quattro, di cinque, di sei, di sette” = двое / трое / четверо / пятеро / шестеро / семеро - Invece восьмеро / девятеро / десятеро non vengono utilizzati spesso Si usano con: - sostantivi maschili: двое студентов - sostantivi detti “pluralia tantum” cioè quelli che hanno solo la forma del plurale: двое молодых людей - sostantivi che indicano cuccioli di animali: пятеро котят - sostantivi con solo forma di plurale che indicano oggetti: трое ножниц = 3 paia di forbici / четверо саней = 4 slitte Nei casi obliqui seguono la flessione plurale dell’aggettivo: - двое / трое seguono il tipo molle: двоих - gli altri seguono il tipo duro: четверых La differenza fondamentale è che possono essere usati anche senza i sostantivi: пятеро пришли с опозданием = 5 sono arrivati in ritardo • Pronomi interrogativi-relativi (кого ты видишь? я вижу кота) • Pronomi negativi - никто - ничто - некого - нечего Gli AGGETTIVI PRONOMINALI si distinguono: 1. Possessivi: мой - твой - наш - ваш - свой 2. Dimostrativi: тот = quello - этот = questo - такой = tale - таков = tale 3. Determinativi: каждый - самый - весь = tutto - другой = altro 4. Interrogativi-relativi: какой = che/quale - который = che/il quale - чей = di chi - каков = quale/come 5. Negativi: никакой = nessuno/alcuno - ничей = di nessuno 6. Indefiniti: какой-то = uno/qualche - какой-либо = uno/qualche - какой-нибудь = qualche - чей-то = di qualcuno • Gli aggettivi pronominali seguono la 1° declinazione aggettivale • La maggior parte concordano con il sostantivo in genere, numero e caso I NUMERALI PRONOMINALI si suddividono in: 1. Interrogativi relativi: сколько = quanto 2. Dimostrativi relativi: стольто = tanto 3. Negativi: нисколько = neanche un po' 4. Indefiniti: сколько-то = un po' Lezione 13 – 6/05/2021 IL VERBO È una parte del discorso variabile che indica l’azione che un soggetto compie o subisce, oppure l’esistenza o lo stato di un soggetto. Proprie del verbo russo sono le categorie di: 1. Aspetto: perfettivo e imperfettivo 2. Modo: modi finiti – indicativo, imperativo, modo della non realtà / modi non finiti: infinito, participio, gerundio 3. Tempo: passato, presente, futuro 4. Diatesi: attiva, passiva 5. Persona: prima, seconda, terza 6. Numero: singolare, plurale 7. Genere: maschile, femminile, neutro TEMA DELL’INFINITO E DEL PRESENTE Le forme verbali si costruiscono sulla base di 2 temi: • Tema dell’infinito • Tema del presente L'infinito è la forma base del paradigma verbale. Proprie dell’infinito sono le categorie di aspetto e diatesi. Indici formali dell’infinito sono: -ть / -ти / [zero] La maggior parte dei verbi ha il suffisso -ть, alcuni verbi hanno il suffisso -ти (questo suffisso è sempre tonico, tranne nei verbi derivati con il prefisso -вы). I verbi con tema in consonante velare (г/к) che si alterna con ч all’infinito, hanno il suffisso [zero] (мочь - я могу). Il tema dell’infinito si ricava togliendo il suffisso -ть / -ти. Nei verbi con infinito che finisce con -сти, la consonante finale può essere: -б- / -т- / -д- (вести - я веду). Nei verbi con infinito in -чь, il tema termina in -г- / -к- (беречь - я берегу) Dal tema dell’infinito si forma: il passato, il participio passato, il gerundio di aspetto perfettivo, le forme del modo della non realtà. Il tema del presente si ricava togliendo la desinenza alla forma della 3° persona plurale del presente, per i verbi imperfettivi; del futuro, invece, per i verbi perfettivi (они дела-ют). Dal tema del presente si forma: il modo imperativo, il participio presente, il gerundio di aspetto imperfettivo. LA CONIUGAZIONE È un termine della grammatica con cui si indica la flessione del verbo, insieme alla declinazione (termine per la flessione nominale) costituisce una delle nozioni morfosintattiche basilari. In molte famiglie linguistiche, la coniugazione verbale riguarda la variazione morfologica in rapporto alle diverse categorie grammaticali tipiche del verbo: tempo, aspetto, modo, persona, numero, diatesi. Il carattere flessivo delle lingue indoeuropee antiche si riflette nella polivalenza funzionale delle desinenze verbali, che indicano contemporaneamente sia numero che persona (tu ami = 2° persona singolare). In molte lingue indoeuropee moderne è ancora riconoscibile. In russo ci sono 2 coniugazioni che si distinguono in base alla vocale del tema del presente. In russo non c’è una coniugazione al passato, ma si forma dal tema dell’infinito e c’è solo una concordanza in base a genere e numero. • DA PERFETTIVO A IMPERFETTIVO - Per mezzo dei suffissi -ива- -ыва- : закрыт - закрывать (chiudere), раскачать - раскачивать (dondolare), открыть - открывать (aprire) - Per mezzo del suffisso -ва- : дать - давать (dare) - Per mezzo del suffisso -а- : решить - решать (risolvere, cercare una soluzione) • Altre coppie che si formano secondo modelli non produttivi (irregolari): - Modo prefissale, suffissale: сажать - посадить (piantare, far sedere) - Modo suppletivo: брать - взять (prendere) - Spostamento dell’accento: обрезать - обрезать - Alternanza vocalica nella radice: собирать - собрать (raccogliere) Importante è differenziare le coppie aspettuali con verbi che derivano dalla stessa radice, ad esempio строить (costruire) derivano i verbi встроить, достроить, застроить, перестроить, пристроить, надстроить, e non sono coppie aspettuali. Mediante successive aggiunte di prefissi e suffissi è possibile creare una concatenazione di opposizioni aspettuali, cioè da una forma base si passa a quella perfettiva, e questa può subire modifiche e diventa imperfettivo. Es. таскать (imperf. trascinare) - вытаскать (perf. trascinare fuori) poi вытаскивать (imperf. estrarre) - повытаскивать (perf. estrarre a uno a uno) I verbi con il significato di stato, condizione, sono di aspetto imperfettivo, es. Мокнуть (bagnarsi) LEZIONE 15 – 20/05/2021 IL VERBO AKTIONSART -La categoria verbale dell’aspetto è legata a quella dell’Aktionsart, termine tedesco con il quale è indicato un criterio importante per la classificazione dei verbi. -L’Aktionsart individua classi di verbi derivati il cui significato si differenzia da quello dei verbi di base per sfumature temporali, quantitative e risultative. Quindi indica il modo in cui l’evento espresso dal verbo è presentato dal pdv delle fasi che lo compongono. Si distingue dall’aspetto, che è una caratteristica grammaticale, non lessicale. Le principali caratteristiche sono: Il dinamismo / La durata / La presenza o assenza di un punto in cui l’evento necessariamente si conclude I tipi di Aktionsart sono: 1) Temporale - Incoativo: запеть = cominciare a cantare - Limitativo: походить = passeggiare un po’ - Durativo-limitativo: проработать = lavorare per un certo tempo - Terminativo: отцвести = sfiorire 2) Quantitativo - Momentaneo: apparire per un istante - Iterativo: frequentare - Attenuativo: attutire - Comitativo: accompagnare cantando - Reciproco-durativo: scriversi 3) Risultativo - Completativo: дочитать = leggere fino alla fine - Intensivo-risultativo: выспаться - Cumulativo: наработаться ASPETTO = identità lessicale (2 verbi che hanno lo stesso significato) AZIONALITA’ = nuove unità lessicali, significato del verbo modificato, si usano messi espressivi formali (suffissi, prefissi, ecc.) L'Aktionsart può essere espressa dalla radice, come nelle coppie dei verbi di moto. Идти, ехать, бежать sono verbi unidirezionali che indicano un’azione che si compie verso una direzione e in una sola volta. Ходить, ездить, бегать sono verbi pluridirezionali che indicano un’azione che si compie in diverse direzioni o che si ripete in una sola direzione. Entrambi i verbi, però, sono di aspetto imperfettivo. MODO -È la categoria grammaticale che segnala morfologicamente l’atteggiamento del parlante nei confronti dell’enunciato. -È possibile includerla all’interno della più ampia categoria semantica e logica della modalità, il cui dominio concettuale può abbracciare un vasto insieme di categorie linguistiche, come avverbi e verbi parentetici (verbi di credenza, ecc.) -La categoria della modalità esprime la necessità o la possibilità che la situazione indicata dal verbo si realizzi. -La presenza di diversi tempi in russo si ha solo al modo indicativo. MODO IMPERATIVO -Esprime una dichiarazione di volontà del parlante, un incitamento all’azione, una richiesta, un ordine, un consiglio, un ammonimento, un divieto dell’azione. -Forme proprie dell’imperativo sono la 2° persona singolare e plurale che si formano dal tema del presente. -Esiste anche una forma esortativa per la 1° persona plurale che si può esprimere in modo sintetico o analitico. - Forma sintetica: coincide con la 1° persona plurale del presente futuro del modo indicativo, e nel caso di un’esortazione gentile si aggiunge - те (идём, идёмте) - Forma analitica: si ha combinando la particella давай, давайте con l’infinito o con la 1° persona plurale del futuro sintetico (давай работать, давай напишем). Una forma analitica può essere anche l’unione delle particelle пусть, пускай, да con la 3° persona singolare o plurale (пусть она спит! = lasciala dormire!) IL MODO DELLA NON REALTA’ Esprime il desiderio o l’eventualità, e si forma con l’aggiunta della particella бы alle forme del passato. - Si usa nel periodo ipotetico dell’irrealtà, quando l’ipotesi è impossibile e irrealizzabile: я бы туда с удовольствием пошел, если бы меня позвали = io con piacere ci sarei andato, se mi avessere invitato - Si usa nelle subordinate introdotte da чтобы, для того (я хочу, чтобы ты это понял = voglio che tu lo capisca) MODI NON FINITI IN RUSSO - Il participio, in russo è una forma verbale attributiva che combina le caratteristiche del verbo e dell’aggettivo. Proprie del participio sono le categorie di: aspetto, diatesi, tempo, transitività e intransitività. - Il gerundio è una forma verbale invariabile che designa un’azione complementare a quella espressa dal predicato, unendo in sé le caratteristiche del verbo e dell’avverbio. Sono proprie del gerundio: aspetto, diatesi, tempo, transitività, intransitività e reggenza. TEMPO Questa categoria esprime la relazione cronologica dell’azione con il momento dell’enunciazione. PRESENTE: contemporaneità dell’azione con il momento dell’enunciazione - Presente attuale: девочка плачет = la bambina piange - Presente continuo: волга впадает в море = il volga si getta nel mare - Presente astratto: люди редко простужаются = le persone raramente si raffreddano PASSATO: l’azione precede il momento dell’enunciazione, esiste un’unica forma che può avere diversi significati: - Azione passata attuale per il presente - Azione passata non attuale per il presente - Azione passata anteriore ad altra azione passata - Non esiste una forma per l’anteriorità nel passato, quindi si rende con давно, уже, перед, так • I verbi perfettivi al passato possono indicare: a) un’azione conclusa nel passato e il risultato rimane attuale nel presente (нина в москве? нет, она уехала) b) un’azione conclusa nel passato e non ha una relazione con il presente (я поблагодарил его и вышел = lo ho ringraziato e me ne sono andato) • I verbi imperfettivi al passato indicano un’azione passata senza riferimento alla sua conclusione (стояла хорошая погода) I verbi al passato esprimono la categoria di genere e non la persona. FUTURO: Indica che l’azione avverrà dopo il momento dell’enunciazione. Esiste la forma sintetica per i verbi perfettivi e la forma analitica per i verbi imperfettivi. DIATESI Esprime la disposizione dei partecipanti all’azione in relazione all’azione stessa. Può essere: - Attiva: il soggetto svolge l’azione espressa dal verbo, si può avere con verbi transitivi e intransitivi - Passiva: il soggetto subisce l’azione espressa dal verbo, si può avere solo con verbi transitivi - Riflessiva: il soggetto coincide con l’oggetto, si può avere solo con verbi transitivi VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI Quelli transitivi indicano un’azione diretta verso un oggetto espresso al caso ACC nelle frasi positive, o al GEN nelle frasi negative o partitive. Tutti i rimanenti sono verbi intransitivi.
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