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Linguistica Romanza,evoluzione fonetica e morfologica, Appunti di Filologia romanza

storia dell'evoluzione dal latino alle lingue romanze, evoluzione fonetica e morfologica

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 04/01/2017

saraaa95
saraaa95 🇮🇹

4.6

(25)

20 documenti

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Scarica Linguistica Romanza,evoluzione fonetica e morfologica e più Appunti in PDF di Filologia romanza solo su Docsity! 1-Giuramento di Strasburgo(14 Febbraio 842) primo testo non letterario francese di volgare scritto che riporta per scritto la lingua in cui era stato pronunciato. Rappresenta il giuramento di fedeltà stipulato il 14 febbraio 842 dai fratelli Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, nipoti di Carlo Magno, a discapito il loro fratellastro illegittimo Lotario. I due fratelli, per essere compresi dai loro eserciti presenti alla cerimonia, giurarono in lingua romanza (antico francese) e in lingua teudisca (tedesco antico) di sostenersi a vicenda e di non stringere alcuno accordo con il fratellastro Lotario. 2-Sequenza di S.Eulalia(960) primo testo letterario scritto in lingua romanza (antico francese), e si suole indicare come primo documento della letteratura francese. È un componimento di 29 versi che racconta il martirio di Sant'Eulalia dell’880. 3-Placido Capuano primo documento italiano di volgare scritto, del 960. Concilio di Tours 813 convocato da Carlo Magno (morto nel 814), stabilì che le omelie da quel momento in poi fossero recitate in Rustica Romana (lingua romanza) e in lingua teudisca, mentre il resto della Liturgia manteneva il latino. Glosse di Reichenau (fine 700) uno dei più antichi documenti che testimoniano il passaggio dal latino alle lingue romanze. Concilio Vaticano II 1966 stabilì estese il volgare a tutta la celebrazione liturgica. Fonti in latino volgare da cui evince l’origine delle romanze 1: Testi pratici, come trattati sull’agricoltura, sulla cucina, sull’architettura. 2: Traduzioni varie della Bibbia di autori cristiani, nelle quali usano un linguaggio semplice per diffondere la religione, poiché provengono da ceti bassi ; 3: Testi Classici: commedie teatrali di Plauto, “Familiares” lettere di Cicerone ; 4: Glossari , spiegano i termini della Bibbia ; 5: Iscrizioni su muri e lapidi (Famose quelle di Pompei). Corpus inscriptionum latinorum una raccolta di scritti latini suddivisi per epoche e regioni geografiche da cui si evince l’evoluzione del latino. Molto importante è il IV volume, poiché all’interno ci sono raccolte le iscrizioni di Pompei, che si sa per certo che risalissero a prima dell’anno dell’eruzione, ovvero 79 d.c. Rinascita CarolingiaCarlo Magno (Primo Imperatore del Sacro Romano Impero –fine 700/inizio 800) aveva istituito le scuole dove veniva insegnato il Latino, e si circondò di intellettuali di provenienza diversa cercando di unificare la cultura (l’impero era composto da diversi popoli). L’imperatore recuperò la cultura classica. Favorì la copiatura dei manoscritti antichi, facendo una riforma grafica che portò alla nascita della minuscola carolina, ovvero una grafia latina fatta di lettere minuscole e chiare, che sostituì la scrittura della dinastia precedente dei Merovingi che aveva una pessima grafia. Fonetica il fonema è la più piccola unità in cui si può dividere una parola. Non ha significato ma la sua sostituzione con un altro fonema può cambiare significato alla parola. In latino esistevano 5 vocali ognuna delle quali poteva essere breve o lunga Ă-ā /ĕ-ē/ ĭ -ī / ŏ-ō /ŭ-ū(distinzione di quantità, cioè basata sulla lunghezza della vocale), e da tre dittonghi ae, oe, au. Evoluzione del vocalismo latino-romanzo nell’evoluzione verso le lingue romanze questa distinzione di quantità basata sulla lunghezza ha fatto man mano spazio a una distinzione di qualità basata sulla apertura o chiusura delle vocali. Il volume acustico conferiva alle sillabe una maggiore o minore intensità di pronuncia: le vocali lunghe hanno più volume acustico rispetto alle brevi, e una sillaba chiusa (terminante per consonante) ha un volume acustico maggiore di una sillaba aperta (terminante per vocale). L’accento latino presentava varie asimmetrie visto che questo cadendo sulla sillaba con volume acustico maggiore , poteva originare sillabe troppo pesanti se lunghe e in sillaba chiusa (massimo grado di v.acustico). In altri casi invece, l’accento cadeva anche su una vocale breve come nel caso dei bisillabi, dove l’accento cadeva obbligatoriamente sulla penultima, anche se breve, e nei polisillabi dove sia la penultima che la terzultima erano brevi l’accento cadeva sulla terzultima. Man mano che il latino evolverà nelle moderne lingue romanze, si assisterà a una evoluzione della lunghezza delle vocali, tendendo sempre più ad allungare le vocali brevi in sillaba aperta (minimo grado di v.a) , ed accorciare le vocali lunghe in sillaba chiusa (massimo v.a). in questo modo si ottiene una parificazione del volume acustico delle sillabe. Allo stesso modo le vocali lunghe tenderanno ad essere pronunciate come chiuse(si abbassa il volume), mentre le brevi come aperte (si alza il volume) = passaggio da quantità qualità Dittongazione latina i tre dittonghi del Latino si riducono tutti. Sono tutti discendenti ovvero l’accento cade sul primo elemento del dittongo. 1.Il primo a ridursi è /oe/ che era già in via di assorbimento nel latino classico. ( /oe/ ē e chiusa. Es POENAPENA). 2. /ae/ 0 25 B (e aperta) (es. CAELUMCIELO). 3. /au/ 0 2 5 4 chiusa, già prevista attraverso una monotongazione in latino volgare. Interesserà più tardi il Romeno, Portoghese , Occitano e alcuni dialetti italiani. (es AURUM ORO). Dittongazione romanza: Spontanea nelle romanze il processo di dittongazione ha interessato soprattutto le vocali toniche mediane. 1)Dittongo ascendente 0 25 C 0 2 5 4(accento sulla seconda vocale): ( )Ěie / ( )Ŏuo-ue. 2)Dittongo discendente(accento sulla prima): Ĭ-Ē /ei/ - /oi/ ; Ō-Ŭ /ou/-/eu/. Dal fenomeno sono esclusi il portoghese e l’occitano. I dittonghi ascendenti sono più diffusi di quelli discendenti. Italianoquella spontanea è l’unica dittongazione dell’Italiano (no 0 2 5 C 0 2 5 4condizionata), ed è la lingua più conservativa. Dittonga solo le vocali aperte e . Spagnolo 0 2 5 Cdittongano solo e 0 2 5 4, ma sia in sillaba aperta che chiusa. Francese 0 25 C 0 2 5 4dittonga sia le aperte e , che le chiuse /e/ e /u/ ma solo in sillaba aperta. In tutte e 3 le lingue le vocali aperte danno dittonghi ascendenti, mentre le vocali chiuse danno dittonghi discendenti. Condizionata 1. Suoni palatali o una consonante velare che accanto a una vocale tonica in sillaba aperta, la trasformano in un dittongo. Un suono palatale è per esempio la IOD(lat. Mĕ/liusocc. Mielhs fr. Mieux), e la velare (lat. Fŏ/ cumocc. Fuec fr. Feu). Si verifica nell’occitano(lingua d’oc) e nel francese. 2. Per metafonesi ossia quando una vocale tonica diventa un dittongo per effetto della vocale finale, solitamente è Ī o Ū (lat.Dĕ/usocc. Dieus fr. Dieu) . Quando la tonica è aperta può creare un dittongo metafonetico. Accento in latino da accento tonico melodico (innalzamento della voce) diventa d’intensità nelle lingue romanze. REGOLA GENERALE: 1)Monosillabiaccento sull’unica sillaba della parola. 2)Bisillabi sulla penultima. 3)Polisillabi con penultima sillaba lunga accento sulla penultima. 4) polisillabi con penultima sillaba breve sulla terzultima. EVOLUZIONE: solitamente nel passaggio dal latino alle lingue romanze l’accento rimane nella stessa posizione, ma ci sono alcuni casi in cui l’accento del latino si è spostato. 1)Parola proparossitona (acc. penultima),seguito dal nesso consonante+r, diventa parossitona. 2) Parola proparossitona, in cui la terzultima e penultima sillaba sono vocali in iato (2 vocali contigue che formano 2 diverse sillabe), l’accento cade sulla prima vocale diventano parossitone (accento sulla penultima sillaba, ovvero seconda vocale). 3) Parole composte con prefisso + radice, spostano l’accento sulla radice mentre il latino classico lo metteva sul prefisso. Consonantismo: -Consonanti iniziali generalmente si conservano nelle lingue Romanze quando non subiscono fenomeni di palatizzazione. –Consonanti finali sono più deboli e dunque più propense a cadere, con alcune eccezioni: 1. “M” è una delle prime
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