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LINGUSITICA GENERALE 1 appunti, slide, riassunti dei libri, Appunti di Linguistica Generale

appunti completi del corso 2021 di Linguistica Generale 1. Sono presenti slide delle lezioni, riassunti del libro e gli argomenti sono trattati riassumendo le lezioni e integrando con i libri. libri: "Le lingue e il linguaggio" - "introduzione alla sintassi" capitolo 1, 2, 3.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 04/01/2022

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jessica-dalla-costa-1 🇮🇹

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Scarica LINGUSITICA GENERALE 1 appunti, slide, riassunti dei libri e più Appunti in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! LINGUISTICA GENERALE 1 ‘edremo i fondamenti — le nozioni di base — della linguistica. Introdurrò un vocabolario comune, ch pSstaliie-NoliSiola in contatto con le ni principali della linguist er: Mali Ù E un vocabolario di termini condivisi e ben definiti che consentano uno scambio non ambiguo fra studiosi. Fono e fon Nozione di parola e morfema. Morfologia Nozione di costituente e fondamenti di sintassi. Cosa si intende per LINGUISTICA * La linguistica è lo studio scientifico del Linguaggio + studio della lingua così com'è e delle sue proprietà *. La linguistica è una scienza empirica, cioè una disciplina scientifica che si basa sul metodo della formulazione di ipotesi che vanno poi confrontate con i dati forniti da esperimenti o da osservazione. Il risultato dell’osservazione e degli esperimenti porteranno poi alla formulazione di una nuova teoria e così via. - Formula ipotesi sulla base dei fatti osservati -> sperimentazione di eventi naturali *. Unascienza empirica è una scienza che formula ipotesi sulla base dei fatti osservati 1. Ipotesi 2. Osservazioni/esperimenti 3. Conclusioni La linguistica NON è prescrittiva * La linguistica non serve per definire qual è il parlare corretto. -> il “ben parlare” * La linguistica non definisce una grammatica normativa, cioè non dà regole da seguire quando si parla o si scrive. La linguistica investiga e spiega la natura del linguaggio, rispondendo ad alcune domande fondamentali: *. Cos'è la facoltà del linguaggio, ovvero come si caratterizza la conoscenza del linguaggio? * Comeviene utilizzato, cioè quali sono le condizioni d'uso del linguaggio? * Qualèla base neurobiologica del linguaggio? LA LINGUISTICA è LA SCIENZA CHE STUDIA LE PROPRIETÀ DEL LINGUAGGIO UMANO -> COME VIENE UTILIZZATA DAI PARLANTI 1. Approccio scientifico: Approccio scientifico del secolo scorso: per rispondere a “cos'è la facoltà di linguaggio?” “come usiamo il linguaggio?” “qual è la base neurologica?” * Due considerazioni importanti sull’approccio scientifico ad un problema * Le ipotesi SI FALSIFICANO, NON SI VERIFICANO. (ovvero: la scienza non ha verità, ma solo ipotesi che vengono confrontate con i dati a disposizione) Cioè: un'ipotesi viene ritenuta una spiegazione adeguata fino a che non se ne trova una migliore, che spiega tutti i dati che spiegava l'ipotesi precedente PIÙ i dati nuovi. e Sivaalla ricerca di ciò che falsifica meglio l'ipotesi e si cerca una spiegazione migliore QUINDI: gli scienziati ‘CAMBIANO IDEA’, man mano che la base dei dati si arricchisce. Se gli scienziati non cambiassero idea, si tratterebbe di fede e non di scienza. Gli scienziati quindi, non hanno tutti la stessa idea, perchè a partire dalla stessa base di dati, possono venire formulate diverse ipotesi. Sarà la comunità scientifica, con esperimenti ripetuti in diverse condizioni, che definirà quale ipotesi vada considerata la migliore. - Esiste un confronto fluido dei dati con altri scienziati ( intesi come comunità scientifica ) ® La scienza è una realtà fluida. È un confronto fluido con i dati, da parte di una comunità scientifica, non di un singolo individuo. Karl Popper (1902-1994) La logica della scoperta scientifica (1934). Cos'è il linguaggio? Una molteplicità di risposte: * Il linguaggio è un fenomeno sociale e culturale * Il linguaggio è un modo per comunicare * Il linguaggio è un fenomeno cognitivo * Il linguaggio è un'espressione del patrimonio genetico umano Qual è la risposta giusta? Queste risposte sono tutte corrette. -> il linguaggio è una capacità specifica pressoché infinita, cognitiva e superiore Il linguaggio è allo stesso tempo tutte queste cose. - — Inquale relazione reciproca si possono collocare queste diverse prospettive? - Comeè possibile che possano coesistere? Mente e linguaggio Il linguaggio unisce e divide allo stesso tempo -> fenomeno cognitivo che si sviluppa in modo diverso in ogni cultura linguaggio: prodotto della capacità cognitiva innata che viene codificata nel patrimonio genetico > IL LIGUISTA DESCRIVE LE NORME E LE CARATTERISTICHE DI QUESTA FACOLTà INNATA I dati linguistici * Abbiamo detto che la linguistica è una scienza empirica, basata sul metodo sperimentale. * |datie gli esperimenti della linguistica possono essere di vario tipo. * Perquanto riguarda il processo di acquisizione, i dati possono essere di tipo osservativo. * Peresempio, l'ordine secondo cui vengono acquisiti i vari fenomeni linguistici. Sappiamo che la prima finestra temporale riguarda l'acquisizione dei suoni linguistici. - l singoli soggetti differiscono sulle finestre temporali, c'è chi impara prima e chi dopo ma è comune a tutti la sequenza in cui questi eventi accadano - Prima: discriminazione suoni - Poi: discriminazione parole - Dopo: inizio a costruire delle frasi - Eto. * Si possono inoltre osservare e misurare i movimenti oculari e le modalità di suzione. * Possono essere concepiti dei veri e propri esperimenti, facendo svolgere ai bambini compiti più o meno complessi. * Perquanto riguarda gli adulti, analogamente, si possono raccogliere dati tramite l'osservazione — sul campo o tramite corpus. - SULCAMPO: gli studiosi che studiano i dialetti solo orali, o nuove lingue -> FIELD LINGUISTIC - TRAMITE CORPUS: sappiamo che esistono diversi registri linguistici o differenze generazionali, i corpora sono database contenenti questi dati * Difondamentale importanza sono i giudizi del parlante | parlanti nativi hanno delle intuizioni sulla loro lingua -> capiscono quando qualcosa appartiene o no alla loro lingua. | giudizi ci consentono di discriminare fra strutture -> il compito della linguistica è spiegare perché certe strutture non appartengono a una tale lingua. Esempio: O ICES * *Canedormeil * *Caneildorme * Lasecondae la terza frase non sono frasi dell'italiano - É interessante osservare che le frasi 2 e 3 sono agrammaticali in modo diverso 2. L'articolo è dopo il verbo, inogni lingua questo è sbagliato -> per cui non appartiene all'italiano 3. Invarie lingue è possibile che l'articolo segna il nome -> non in italiano * Nonostante le differenze individuali, i parlanti nativi di una lingua condividono una serie di intuizioni su quali possano essere le frasi che appartengono alla lingua in questione. Scala LIKERT: si da una scala di giudizio al parlante dove 1 è la frase sbagliata e 7 è giusta, - Ci possono essere casi intermedi -> cose che magari si possono dire con diverse costruzioni e Quest'insieme di intuizioni viene identificato come la competenza linguistica di un parlante nativo adulto. Competenza=grammatica linguistica di un parlante nativo adulto ESISTE UNA STRUTTURA ASTRATTA SOTTOSTANTE SOTTO STANTE CHE REGOLA | RAPPORTI TRA | DIVERSI ELEMENTI, NON è UNA SEMPLICE SEQUENZA. Si hanno delle intuizioni: grammaticalità 1. Grammaticalità: buona combinazione di una data composizione di parole secondo il giudizio del nativo 2. Agrammaticalità: non buona formazione di una sequenza di parole secondo il giudizio intuitivo del parlante - Può nonaver senso - Nonaver concordanza tra genere e numero Il parlante nativo ha anche l'abilità di interpretazione su una sequenza di parole GRAMMATICALITÀ VS ACCETTABILITÀ Accettabilità: - buona formazione sintattica ma che non corrisponde al senso o al significato - nonè conforme con la nostra visione del mondo “Gianni ha ucciso una pietra” - contradittoria: “Gianni ha ucciso una lucertola ma non è morta” POSSIAMO ANALIZZARE “ IDEAS SLEEP FURIOUSLY® - nonconforme al concetto di grammaticalità non coincide quello di accettabilità perché appartengono alle sfere diverse di competenza (conoscenza inconscia e idealizzata di regole e principi della lingua) e di esecuzione (utilizzo effettivo della lingua in situazioni comunicative concrete) * Accantoalla competenza c'è l'esecuzione, che riguarda la realizzazione concreta del linguaggio L'insieme dei giudizi di un parlante è la grammatica di quel parlante, la sua competenza, l'insieme di conoscenze che non sono ne giuste ne sbagliate Le nostre grammatiche sono estremamente simili nonostante i diversi input Il sistema cognitivo (uguale pertutti) livella le differenze dell'input iniziale che è diverso per tutti Le caratteristiche del linguaggio umano: a. Laquantità di informazioni che si può comunicare è pressochè illimitata, nessuna specie ci si avvicina - «> QUANTITATIVITÀ b. QUALITATIVITÀ e Illinguaggio è discreto, in opposizione a continuo. Cioè è costituito da unità delimitate e definite (prole, sillabe, suoni) che si possono contare. ® Il linguaggio ha una doppia articolazione: è un modo di mettere insieme i suoni e significati che corrispondono fra loro. Sequenze di suoni che hanno un significato. Il linguaggio è l'associazione tra suono e senso, ed è arbitraria, non c'è nessuna ragione intrinseca perché le cose hanno proprio quel nome, è solo una convenzione (magari storica). -> questo lo possiamo dire tranne per le onomatopeiche (chicchirichì) o comunque la cosa risulta meno arbitraria. ® Illinguaggio è ricorsivo: delle strutture possono essere introdotte in strutture dello stesso tipo Es: Gianni ha detto che Maria è partita Sono due frasi in una Es: il fratello di Gianni Gianni è una struttura nominale dentro un'altra =. Questo processo è potenzialmente infinito, l'intuizione del parlante è che sa che anche se sono frasi complesse capisce che sono della lingua e Illinguaggio è unico e si realizza come lingue diverse. LA GRAMMATICA: 1. COMPETENZA LINGUISTICA DEI PARLANTI NATIVI 2. RAPPRESENTAZIONE TEORICA CHE DESCRIVE TALE COMPETENZA LINGUISTICA iene ATE REN a Elite] In due diversi livelli di adeguatezza: DESCRITTIVA: si limita alla sequenza di parole considerandola grammaticale o non ESPLICITA: spiegare le relazioni sintattiche e perché una sequenza è grammaticale o non Parlare: è un'attività naturale, riflesso dello scritto 3 molte lingue vengono parlate e non scritte I bambini imparano a parlare in modo inconscio senza un “addestramento” - La linguistica moderna pone l’attenzione sulla dimensione parlata della lingua *. Inquali ambiti si realizzano le conoscenze/competenze linguistiche di un parlante? - Competenza fonologica. Cioè competenza relativa ai suoni. Per esempio, sequenze di suoni possibili o meno: spr, str, scr, ma non *tpr, *ctr, *ter - Competenza morfologica: il parlante riconosce le parole della sua lingua — cane nuvola, tavolo. Il parlante sa quali potrebbero essere parole possibili nella sua lingua — blingo, lopa. Sa quali non potrebbero essere parole — drlom, cstarg. - Competenza sintattica: per esempio ordine delle parole ad esempio - Competenza semantica: le frasi vogliono dire qualcosa . l ragazzi corrono . Tutti | ragazzi corrono . l ragazzi corrono tutti MICA iaia] Mi RerErz4 0 lo] coiio]a00] 6. | ragazzi non corrono tutti Classificazione dei suoni Per classificare un suono 3 parametri: ® Mododiarticolazione Gli organi della fonazione possono essere posizionati in modo diverso nella produzione di un suono denotando -> IL MODO DI ARTICOLAZIONE e Puntodiarticolazione Il flusso d’aria -> può essere modificato in vari punti dell'apparato vocale -> diventando PUNTO DI ARTICOLAZIONE ®e Sonorità+- La vibrazione delle corde vocali determina un suono SONORO O SORDO . -> SONORITÀ Alcune lingue hanno trascrizione scritta, in alcune i simboli corrispondono ai suoni ma non intutte @ initaliano c'è buona corrispondenza fra simbolo e suono ma anche qui la lettera C per esempio può essere letta in modi diversi (cane / cena) [‘ka:ne] / [‘t{e:na il simbolo C è detto ambiguo -> non ha un solo simbolo corrispondente serve dunque un alfabeto fonetico internazionale IPA (nella comunità scientifica) per togliere l'ambiguità dei suoni Principi di costituzione dell'alfabeto fonetico internazionale (IPA: International Phonetic Alphabet). a. Corrispondenze biunivoche tra suoni e ri IPA (o combinazioni fisse di ci b. Caratteri: (p.es.: [tdS tag Nea CHcla ie ei SASICCE tod to/ka'piùto]; capitò [Kapi'to] d. .->il punto Il suono è un fatto fisico e misurabile del nostro apparato fonatorio -> apparato fonatorio è in grado di produrre una quantità enorme di suoni I SIMBOLI DELL'IPA ricorrono alla scrittura dei suoni attraverso dei FONEMI FONOLOGIA: Solo una piccola parte sono suoni fanno parte della “lingua” La fonologia Cite alagENiiscNe STESTITela SR SielfeXe NET] Fonologia: unità minima > FONEMA e Ognilingua ha il suo inventario di suoni EI lì funzionano linguisticamente e formano Creta Rl(at:(0E Mereto] Eee SEI EEE RSSNE Sis CA e Sidispone inoltre di n di n o [NleRLUENie]so) DETTE) Di Il linguaggio è il modo di appaiare o abbinare suoni e senso. FONETICA ARTICOLATORIA: fonetica che studia la produzione dei suoni apparato fonatorio umano: abbiamo una corrente egressiva che dai polmoni segue un percorso fino alla bocca o alla cavità nasale Polmoni Corrente egressiva Bronchi RU EteCE] ema I lSeIsi tg: Sfetolse EAVeSElTI che possono vibrare o ugo Mena l'esecuzione Eta 1e}=(3) Bocca -> suoni orali Cavità nasale -> suoni nasali *. L'apparato fonatorio: — Corrente d'aria egressiva che viene emessa dai polmoni, — attraversa la trachea — La laringe dove si trovano le corde vocali — Fuoriesce dalla bocca — Seilvelo palatino si innalza, | suoni saranno orali, perchè la cavità nasale è esclusa, — Altrimenti saranno nasali, perchè l’aria può uscire anche dalla cavità nasale La lingua e il palato: la lingua si solleva in diversi punti del palato - Velo palatino = se si innalza la lingua verso il velo palatino si produrranno dei suoni orali inquanto verrà chiusa la cavità nasale -> se invece la lingua rimane abbassata vengono prodotti dei suoni nasali e Palato anteriore -> alveolare -> che si appoggia all'attaccatura dei denti è Labbra: e Aperte e Lontane e Apertee socchiuse e Creano una frizione Spettogramma: modo di annotare la fuoriuscita dell'aria ottenuto da uno strumento che si chiama PRATTA 0.921265 19 foncripiao e ea UO a e 0.921265, 2.986943, o Visibls pert 3.908209 seconds 3.908209] Total duration 3.908209 seconds Maria ha invitato Luigi alla festa Se guardiamo lo spettro non c'è traccia delle parole e non coincide con nessuna cesura naturale del flusso dell’aria e Ilsuonolinguistico è un fenomeno fisico ma è anche fortemente cognitivo Di fatto nel fenomeno fisico non c'è traccia di “parole” e il segnale è continuo -> dovremmo parlare interrompendoci con una pausa tra le parole per vedere lo spettogramma segnare dei vuoti tra le parole e La nostra mente segmenta il continum fisico e a livello psicologico noi suddividiamo la produzione del suono linguistico (contunum fonico) in parole In questo caso possiamo suddividere La fonologia: ci dice come Coil (IRU La fonetica: studia le proprietà del Sorta cieco Csa] un significato continum Il pitch È l'andamento intonazionale della frase -> delineato dalla linea blu nello spettogramma MODO E LUOGO DI ARTICOLAZIONE a. Modo di articolazione: tipo di ostacolo frapposto dagli organi dell'apparato fonatorio nel percorso del flusso d'aria dalla glottide alle labbra. b. Luogo di articolazione: punto del percorso del flusso d'aria dalla glottide alle labbra in cui viene frapposto l'ostacolo. 1. Quando la corrente d'aria parte dai polmoni per uscire dal naso/bocca Gli organi dell'apparato fonatorio fanno piùo meno resistenza all'uscita dei suoni IPA: international phonetic alphabet ® È necessarioe usato da tutti i linguisti è Non è ambiguo tra suoni e simboli > in italiano abbiamo comunque poche ambiguità ® È tratto dall’alfabeto latino Non si potevano usare i grafemi (lettere) propri di ogni lingua e l’IPA di fatto non serve a scrivere ma sono simboli grafici che corrispondono a suoni -> fonetica e Accantoai simboli ci sono dei simboli diacritici è sopra (apici) ® sotto (pendici) e Trascrizione dell'IPA avviene tra [ parentesi quadre ] @ A sinistra della disposizione troviamo la variante sorda e a sinistra quella sonora @e Accento:apice all'inizio della sillaba accentata [ ‘] LE CONSONANTI CUNSUNANII ——_____————_ PUNTI DI ARTICOLAZIONE Bilabiali Labio. Dentali Alveolari Postalveo- Retro- Palatali Velari UvulariFarin- Glottidali dentali lari flesse gali Occlusive pb td t dic 3|k glq c ? Nasali mj nm n n n n N Vibranti B r R Monovibranti r t Fricative d Blf vjo dls 2/5 3ls z/s ifx y|x s|h sjho & Fricative laterali + bk Approssimanti v 1 x j wu Appross. laterali 1 l K n IPA ® Affricate: suoni che iniziano con un'articolazione di tipo occlusivo e proseguono con un'articolazione di tipo fricativo. e Approssimanti: suoni in cui gli organi articolatori vengono avvicinati senza contatto Il sistema consonantico dell'italiano: I suoni dell’italiano ® Circa unatrentinadisuoni Consonanti: i diversi modi di articolazione -> creano diverse consonanti Occulisive: o plosive Chiusura come la B di BACIO: la corrente d'aria è bloccata dalle labbra che si chiudono, poi improvvisamente si aprono - Èilcaso anche della P di POLLO P e B sono BILABIALI -> si usano entrambe le labbra per produrle Il suono D è esplosione -> apertura labbra + corde vocali = SUONO SONORO Il suono p invece è la sua coppia sorda -> perché le corde vocali non vibrano Te D sono occlusive -> T è sonora e D è sorda -> sono dentali, ovvero si pronunciano sull' attaccatura dei denti grazie all'apice della lingua che si appoggia Ke G sono velari e sono prodotte nella parte posteriore del palato, la lingua vi si appoggia bloccando l'aria Ericative: F s-e V s+ sono fricative labiodentali -> c'è una frizione ovvero l'ostacolo della corrente d'aria non è netto con una chiusura ma provoca una frizione facendo uscire un po’ d'aria -> in questo caso si usano labbra e denti Ss-e Z s+ sono alveolari -> la lingua sibila sugli alveoli Se sono post alveolari la lingua è ancora più indietro Affricate: sono suoni che iniziano con un'articolazione di tipo occlusivo e terminano con un'articolazione fricativa. Ts, dz, tS, d3 Nasali: coinvolgono la cavità nasale e sono tutte sonore -> in tutti i casi le corde vocali vibrano M è bilabiale labiodentale (parole come ANFORA) dove appoggio i denti sul labbro Nè alveolare(nano) NI è palatale (ogni, gnomo) -> la lingua si poggia sul palato e NU è velare (ancora, la lingua è più indietro, diversa da Nave ad esempio) e Initaliano ci sono diverse N ma le scriviamo tutte uguali Sono approssimanti che si vanno ad avvicinare al fonema che le segue ® m>sea seguire troviamo una fricativa labiodentale [f] e M} è ndsea seguire troviamo una occlusiva velare [k] e [g] Laterali: - Lalveolare— l'ostacolo nonè totale, l’aria esce dai lati della lingua come LANA o Y(rovescia) è palatale (aglio) e sale più posteriormente Vibranti: r è alveolare, la lingua vibra sui denti > in italiano abbiamo solo polivibranti R è uvolare (che è quella francese articolata sull'ugola) Semiconsonanti o approssimanti: sono suoni in cui gli organi articolatori vengono avvicinati per avere una facilità di articolazione - leW A metà strada tra consonanti e vocali ® Initalianole Usono approssimanti Quando sono seguite da una vocale tonica -> semiconsonanti ESME + V tonica Sono semivocali quando seguono una vocale tonica -> semivocale ->V tonica IBINENO I dittonghi * Ascendenti = approssimante (j ; w) + vocale //V accentata (ieri, quando) * Discendenti = vocale accentata (i ; u) seguita da altra vocale //V accentata (mia, sia, ma anche mai, euro, ecc). 7 punti di articolazione: - Bilabiali esterno - Labiodentali - Dental - Alveolari - Palato-alveolari - Palatali - Velari IIIVMIglSta1(0] Punto > bilabiali labiodentali | dentali alveolari palatali velari | YModo occlusive Kp bA Ki dI Kx g1 m m n n n I A 7 Ki vI Ks 1 13 ts da 1 d3 ‘semiconsonanti j Do Anteriori Centrali Posteriori Alte i u Medie e o Medio-basse e 9 Basse a vocali cardinali (italiano) VAVlCIalo]iS] Cic] (IIIa Bassa Il sistema è eptavocalico -> per alcune varietà di italiano come il toscano Anteriori Centrali Posteriori Alte i u Medie e 0 e 2 a Foni, fonemi, allofoni Fonetica e Fonologia: Foni: Suoni linguistici -> scelti tra tutti i suoni che l'apparato fonatorio riesce a produrre e che usa nel linguaggio articolato ->[] ® Ifoni hannovalore linguistico quando sono distintivi di significato attraverso le coppie minime Fonemi: suono linguistico foni con funzione distintiva -> // - Ilfonema non ha significato in sé ma contribuisce a differenziare i significati Segmento fonico che ha funzione distintiva @ non può essere scomposto in una successione di segmenti e è definito solo da caratteri che abbiano valore distintivo -> chiamati PERTINENTI * coppie minime: coppie di parole, con diverso significato quindi, che si differenziano per un solo suono nella stessa posizione (suono — tuono) e suono/tuono->seT il fonema è un'unità astratta che si realizza in foni che si colloca in un livello di langue (competenza) i foni si collocano a livello concreto dunque -> a livello di parole e di esecuzione + diventano fonemi Ci sono suoni che si possono intercambiare e altri suoni che invece non lo permettono e Intercambiabili -> possono apparire nel medesimo contesto e nelle stesse posizioni e Non intercambiabili -> non possono comparire nel medesimo contesto Allofono: realizzazioni diverse di un unico fonema in distribuzione complementare Fonema: /t/ > lenguage e competenza Fono: [t] > parole ed esecuzione Esempio: /p/ e /b/ Sono intercambiabili -> possono apparire nello stesso contesto e nelle stesse posizioni /pare/e /bare/ -> possono comparire in posizione iniziale di parole prima di /a/ (#__a) FONOLOGIA compiti della fonologia *. Quali sono i fonemi di una data lingua «Come si combinano insieme i suoni (rm, ma non *mr) «Come! suoni si modificano in combinazione (es. in+ utile = inutile; in + legale =illegale) Il contesto: ilsuono ha una sua distribuzione > ovvero alcuni tipi di contesti dove può comparire e altri in cui non può comparire. Esempio: tr] è Ora >VVtradue vocali è Tra>t_3dtopolt] ® Prima > p_3 dopo [p] ® Bravo > b_> dopol[b] e Rana d># VI all'inizio di parola seguita da una vocale e Bar> #3 alla fine di una parola # > indica l’inizio o la fine di parola _ > indica il posto dove sto mettendo il fono che sto studiando [r] non può comparire: e inizio parola prima di una consonante ® tra due consonanti è dopo[m] Le regole di Trubeckoj: per stabilire se due foni abbiano valore distintivo e dunque siano => realizzazioni di fonemi di una determinata lingua 1. Due suoni ricorrono nelle medesime posizioni Non possono essere scambiati senza variare il significato delle parole stesse o renderle irriconoscibili VARO — FARO [Ve [F] => ricorrono nelle medesime posizioni -> se li scambiamo otteniamo significati diversi dunque /f/ e /v/ sono fonemi dell'italiano 2. Quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle medesime posizioni e si possono scambiare tra di loro senza causare variazione di significato -> sono chiamate varianti fonetiche facoltative di un unico fonema > varianti libere Rema — rema La [r] alveolare e la [R] uvulare (R moscia) in italiano possono essere suoni intercambiabili Le varianti libere: se due suoni foneticamente simili si possono trovare nello stesso contesto e Odannoluogoa due parole con significato diverso e Ilsignificato non cambia -> varianti libere suoni intercambiabili —® Chesi possono trovare nello stesso contesto e duenque n — varianti cambiano di combinatorie significato? -> sono2 -> sono varianti [s]e [2] fonemi diversi libere [n] e [nj] 3. Quando due suoni della stessa lingua simili dal punto di vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse posizioni -> DIVENTANO VARIANTI COMBINATORIE DELLO STESSO FONEMA -> ALLOFONI - Allofoni *. Realizzazioni alternative concrete dello stesso fonema * Allofoni come varianti fonetiche libere di uno stesso fonema Treia Ti VTe Re) (1A ee ENT Re] ASnTeNe Non ci sono altre occlusive bilabiali pollo/bollo Multilaterali /p/occlusiva bilabiale sorda /k/ occlusiva velare sorda i sono altre occlusive sorde, per esei pane/kane Ci sono poi opposizioni - Privative - Non privative Riguarda coppie di fonemi dove si può dire che un fonema ha tutto quello che ha un altro fonema -> + qualcos'altro ® Se consideriamo ancora /p/e /b/ ALLORA -> /b/ avrà tutto quello che ha anche /p/ Ip/ - Occlusiva e Occlusiva - Bilabiale ® Bilabiale E anche qualcosa in più ®© Sorda->lo cambiamo con NON SONORA - SONORA /b/ In quanto abbiamo tolo la sonorità a /p/ definendola ® Occlusiva NON sonora e abbiamo concepito /b/ come sonora ® Bilabiale * Sonora *. IlfonemaAhale proprietàX; *ilfonemaBhatutte le proprietà X, più la proprietà Y. Il fonema A è il membro non marcato dell'opposizione -> /p/ Il fonema B è il membro marcato dell'opposizione -> /b/ YI ® Analizziamo l'opposizione /p/ e /k/vediamo che la loro opposizione è equipollente in quanto la velarità di /k/ equivale alla bilabialità di /p/ Consideriamo anche le opposizioni e Costanti che funzionano in tutti i contesti inolandese il contrasto tra /t/ e /d/ funziona solo in posizione iniziale di parola e mai infinale di parola in finale di parola, ad esempio, si trova solo [t] e mai [d] e Neutralizzabili In alcuni contesti non funzionano e sono sospese la neutralizzazione riguarda tutti i contrasti sonoro e non sonoro -> soprattutto in tedesco, russo e dei dialetti del sud Italia come ad esempio -> /b/ e /p/ che infinale di parola avviene una neutralizzazione o desonorazione delle sonore in finale di parola. Tratti distintivi Tratti distintivi binari -> studiati da (Roman Jakobson): secondo questa teoria ogni elemento linguistico si differenzia dagli altri per una serie di scelte binarie -> sìo no > Un fonema può essere analizzato in un insieme di tratti distintivi che definiscono quel fonema in opposizione a tutti gli altri, - Funzione composizionale: specificare caratteristiche articolatorie che concorrono ad individuare un singolo fono - Funzione classificatoria: definisce delle classi naturali di suoni, raggruppa i segmenti in insiemi naturali in cui condividono tratti comuni - Restrittiva: definisce quali segmenti possono combinarsi tra di loro > restrizioni fonotattiche 41) sillabico i+41+18 ' ' ' I+1+1 a 4 I1+1% I+t1+10° + ' Î 1+1” 1+1<3 1+1-” t+1 I1+1% 1+4141 t+is sonorante Iti+105 1+1+1% +lt++18 +1+++15 1+1+++1% 1+4+4++1 1++++1> 1+44++1n 1++4+1 1+++1 ' ' ' +1 - ' ' l ' ' ' I ' Iti+1 I+l++1+1< ' I+t1+4+41+1n ' ' ' i ' t+t14+41 + 141 ' ' ' ' ' + + 141 ' +1+414+1 ' + 141 ' ' + ' ' ' È +1 1 ' ' ' sonoro continuo nasale stridente - laterale arretrato antenore + * r+ + 141 +titi +++ +++1 +1+1 ' ' ril ritardato — - coronale ++ 4142) sillibico arrotondato alto basso - - arretrato - - +13" I+® I+tii+® + + ++ 1+44 +1 1++5 +14+445 ® sillabico [+ sillabico]: vuol dire che i fonemi possono fungere da nucleo sillabico -> vocali > Initaliano [- sillabico]: i fonemi che non possono fungere da nucleo sillabico -> consonanti In particolare questo tratto distintivo veicola dove può cadere Ma in altra lingue l'accento all’interno della sillaba, le nasali possono essere [+sillabico] e senullavocale o sulla consonante -> nel caso dell'italiano -> sulla vocale e Consonantico [+ consonantico]: fonemi la cui realizzazione implica un'ostruzione dell'aria . Vocalici => PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP REGOLE FONOLOGICHE dei fenomeni fonologici * Meccanismi che connettono una rappresentazione fonologica a una rappresentazione fonetica e operano una serie di cambiamenti: * *A3B/_C * K>tf/_+i * [amiko] > [amitfi] * [diko] > [ditfi] Tipi di regole: 1. Cambiare dei tratti A3B/_C s >[+son]/ [cons] __[+son] Esempio: Sonorizzazione di __s# in inglese e cub+s>cub[z] e pad+s>pad[z] n Inserire segmenti e D3A/_B è d>di/nr_ SC e inSpagna > inlspagna ® perscritto > periscritto 3. Cancellare segmenti - A39/_B - Milano + Milanesevs.*Milanoese = virtù > virtuoso - VIO/_N - [acc] ASSIMILAZIONE: o totale —parziale o progressiva —regressive - totale regressiva o i[n+limediabile> ifrrlemidiabile o factum >fatto - | parziale regressiva particolare: armonia vocalica (Turco) * Plurale: -Ivr * adamtlar ‘uomo+Pl’ evntler ‘casa+Pl’ Te +ta TRATTI SOPRASEGMENTALI - [kane] È costituita da 4 segmenti 3 sarebbe a dire 4 fonemi - [K[a][n][e] >foni - /K/{al [n/ /e/ > fonemi La fonologia basata sui segmenti > è di tipo segmentale Ma ci sono fonemi all'interno della parola che non possono essere attribuiti ad un segmento e che dunque vengono detti soprasegmentali 1. lunghezza 2. accento 3. tono 4. intonazione Lunghezza: è relativa alla durata temporale con cui vengono realizzati i suoni NON TUTTI | SUONI HANNO LA STESSA DURATA * ['fato]”['fat:o] * l'populus] © ['po:pulus] - Italiano: solo la lunghezza consonantica è distintiva, ma non la lunghezza vocalica - Finlandese: distintive sia la lunghezza consonantica, che quella vocalica - Olandese è distitiva solo la lunghezza vocalica Le lingue possono far uso dell’accento o del tono Accento: proprietà soprasegmentali delle sillabe che le distingue in toniche e atone Una sillaba tonica è più prominente di una sillaba atona perché si realizza con maggior intensità. ® Distintivo in italiano > l'accento > non è prevedibile su basi fonologiche > contrastivo [an'ko:ra] [‘ankora] Accento + può dar luogo alle coppie minime ® Non distintivo in francese + perché è fisso e cade sempre sull'ultima sillaba @ Una parola può avere più di un accento: CAPOSTAZIONE + fenomeno della composizione = ACCENTO PRIMARIO: stat'tsj[o]ne -> apice (sopra) = ACCENTO SECONDARIO: ,k[a]po -> pedice (sotto) e èrelativo ma ha anche proprietà assolute - initaliano ci sono, sono distintivi ma non di significato - incinese è distintivo di significato: e mà(tonoalto, costante) madre e md(tonoalto, ascendente) lino ®e mà (tono basso, discendente-ascendente) cavallo e mà(tono alto, discendente) ingiuriare in italiano si parla più intonazione > picchi e avvallamenti nella riproduzione dei suoni che creano un effetto percettivo melodico + varia in base al tipo di frase “è arrivato Gianni” “è arrivato Gianni? In questo caso il tono è rilevante come andamento prosodico Sono sequenze associabili a 2 andamenti diversi che mediano 2 messaggi diversi Affermazione Interrogazione * L'intonazione può essere vista come un accento di frase o come l'andamento che ha iltono di voce mentre si produce un enunciato. Essa esprime la forza illocutiva, ossia l'intenzione con cui un enunciato viene prodotto, per esempio come asserzione o come interrogazione. Analisi della parola secondo i tratti distintivi: tramite i segmenti che caratterizzano la fonologia segmentale possiamo analizzare la parola e i suoi tratti distintivi CAPITOLO 3 LE LINGUE DEL MONDO Le lingue del mondo sono circa 7000 (escludendo i dialetti che non vengono considerati ufficiali) Le lingue più parlate sono: - il cinese mandarino e l'inglese Le lingue sono un accidente storico, creatosi per una serie di ragioni socio storiche e culturali che hanno portato a considerare (ad esempio) l'italiano come una lingua -> risultando un accordo comune deciso per comunicare Le più parlate sono il cinese mandarino e l'inglese Le lingue si classificano in base a 3 modalità e Genealogia e Tipologia ® Areale Genealogica: Le lingue fanno parte dello stesso raggruppamento genealogico, se derivano da una stessa lingua originaria se derivano dalla stessa lingua originaria, la famiglia linguistica è l’unità genealogica massima (come ad esempio le lingue indoeuropee, sino-tibetane, semitiche). Il gruppo linguistico è l’unità inferiore (esempio lingue romanze, germaniche) - Alcune lingue hanno sviluppato caratteristiche strutturali comuni, pur non essendo imparentate dal punto di vista genealogico, ma perché presenti su uno stesso territorio geografico. Si tratta della cosiddetta lega linguistica. Per es. Cinese e giapponese, le lingue balcaniche ecc Tipologia Tipologia morfologica ad esempio: ® Lingue isolanti 3 cinese ® Lingue agglutinanti 3 turco ® Lingue flessive > italiano Tipologia sintattica: ® Soggetto—verbo — oggetto (SVO) > italiano, inglese è Soggetto—oggetto—verbo (SOV) > giapponese e Lingue atestafinale o iniziale Wals Available online at http:// wals.info * The World Atlas of Language Structures (WALS) is a large database of structural (phonological, grammatical, lexical) properties of languages gathered from descriptive materials (such as reference grammars) by a team ot 55 authors. * Dryer, Matthew S. & Haspelmath, Martin (eds.) 2013. The World Atlas of Language Structures Online. Leipzig: Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology. a DX è più forte l'accento > accento primario a SX meno forte l'accento > accento secondario che va notato > va trascritto con un pedice sotto la sillaba > un solo puntino > PEDICE Citroviamo di fronte a 2 parole fonologiche che hanno due allungamenti di vocale Dal punto di vista fonologico abbiamo due parola ma dal punto di vista sintattico una 2. Problema dei Clittici > mangialo > è una parola fonologica 3 due elementi sintattici “mangia questo” + non c'è accento > in quanto le due parole si appoggia rispettivamente e perdono l'accento Classi di parole Le parole di una lingua sono state raggruppate in classi > parti del discorso + denominate categorie lessicali - Nome > Simona, tavolo, virtù - Verbo 3 camminare, mangiare, colpire - Aggettivo > rosso, rapido, analogo - Pronome > io, lui, ci - Articolo 3 il, lo la, un, una - Preposizione > di, a, da, in - Awerbio > probabilmente, subito - Congiunzione > e, mi, o - Interiezione > ahil, ehil alcune di queste assumono desinenze diverse in base alle parole con cui si combinano - L'uomo cammina - Gli uomini camminano - Le donne corrono - La donna corre Questi sono: - Nomi Esse sono dette parti del discorso variabili > si flesse - Verbi - Aggettivi -. Articoli - Pronomi Mentre quelle categorie lessicali che sono invariabili sono: - Awerbi - Preposizioni - Congiunzioni - Interazioni Tele dl ALESSI Un'altra distinzione sono le parole aperte o chiuse: - Aperte: sono quelle parole che possono aggiungere nuovi membri LTL Verbi Aggettivi avverbi - Chiuse: formate da un numero finito di membri che non può essere aumentato Articoli Pronomi ll (=p*IeXStAT0]a1] congiunzioni Le interazioni sono un caso un po’ particolare in quanto è possibile concepirle anche come interazioni che utilizzano le parole appartenenti ad altre categorie dunque er] Cavolo Le parti del discorso universali + presenti in tutte le lingue Sono: - Nome - Verbo | criteri di base sono criteri tradizionali basati sul tipo semantico, basati sul significato - Nomi > designano l'identità - Verbi azionio processi Tuttavia ci sono delle eccezioni di nomi partenza, nascita, descrizione che sono nomi che designano azioni o processi Supponendo che le parole siano immagazzinate nella testa/memoria dei parlanti 3 questa catalogazione avviene già secondo una categoria Dividendo in categorie le parole > si ha in automatico un meccanismo di combinazione limitato > il parlante combina le parole in modo grammaticale 3 riconosce le produzioni agrammaticali il parlante usa una base di criteri puramente distribuzionali categori ‘ie e sottocategori il parlante “sa” che sono parole è nello specifico NOMI con proprietà diverse - cane - ragazzo - libro - virtù - sporcizia se consideriamo: 1. il ragazzo legge il libro Le frasi segnate con * sono non grammaticali dato dal 2. *il cane legge il libro fatto che il soggetto di leggere non può essere un 3. *la virtù legge il libro VIA TTT AE NERI SEEN ia 4. *la sporcizia legge il libro questi suddividono la categoria nome in altre sottocategorie (6) lsumano] mimi [+comune] i [+numerabile] ome [tanimato] Smamema [astratto] "ermemeomge Umano Comune NU] CERI Tel aa (ea ReLeSS]aIASSSS EE) TEN Tel aa ici al=Reloai Too] Ante) I nomi non numerabili non hanno di prassi una forma plurale ma se c'è hanno un significato idiosincratico CM AValILLElCo) CINESI) Umano -. Animato o Umano Comune - Numerabile Animato Umano Astratto Nomi propri | nomi propri è Gianni | nomi comuni che designano esseri umani + Bambino O di animali > coniglio Si può constatare che con ognuno di questi termini può apparire un suffisso e non può apparirne un altro. - Silimitano le scelte combinatorie > ci sono suffissi che possiamo trovare solo con determinati tratti Nomi propri: - Affissi accrescitivi o diminuitivi 3 - ino, - one, - ina, - ona - Pezziche veicolano il loro significato Morfemi liberi: - Ricorrono da soli in una frase > i morfemi liberi in italiano sono parole - Bar, ieri, virtù, di, perché ... I morfemi legati: morfemi fles: - Si devono aggiungere ad un altro morfema per creare una parola complessa e non possono trovarsi da soli in una frase - - [libr+i] > i- morfema legato o - suffissi o - prefissi - - parlo > morfema flessivo legato - Parl- > radice del verbo Morfemi lessicali: da il significato alla base della parola (DENDONO ADESSERE DI CLASSE APERTA) - Gatt+o - Gatt- > da il significato di base - -0 > morfema grammaticale > indica il maschile singolare in questo caso Morfema grammaticale: si riferisce al in genere alle categorie grammaticali come genere e numero (TENDONO AD ESSERE DI CLASSE CHIUSA) - All’interno dei morfemi grammaticali troviamo i > morfemi derivazionali: usati per formare nuove parole complesse > tendono ad avere una posizione più vicina alla base - Invern-al-e - Lessicale— derivazionale — flessivo | flessivinon cambiano la categoria grammaticale ma creano forme diverse della stessa entità lessicale + i derivazionali invece cambiano la categoria grammaticale e creano parole nuove morfema: - Unalemmaè tutto ciò che resta quando si tolgono i morfemi flessivi, - [dentale] dent-al-e - aggettivo -> parola sintattica - diche categoria sono le parole e la parola finale - 3 Unità MINIME DOTATE DI SIGNIFICATO 3 Significato: [Dent-] morfema lessicale — categoria N — nome — in questa parola veicola il significato a cui fa riferimento > Altri due pezzi da aggiungere -al(e)] -> derivazione morfologica -> ha a che fare con qualcosa Morfema derivazionale di categoria A -> le parole costruite con questo morfema sono aggettivi [- al] 3 desinenza che si attacca a tutti aggettivi (e) 3 morfema flessivo/grammaticale 3 vocale tematica 3 perché porta un significato grammaticale della parola + maschile, singolare Morfo o allomorfo 1. Il morfema è l'unità astratta 2. Il morfoè la realizzazione concreta del morfema > generalmente un morfema è rappresentato da un solo morfo. 3. Allomorfo è una realizzazione alternativa del morfema Fonema > si realizza nel fono Morfema che si realizza nel + morfo Gli allomorfi hanno distribuzione complementare 3 esempio gli articoli in italiano i e gli Morfema in 3 aggettivale -> risultato dell'operazione di derivazione che da un aggettivo - Significato 3 inutile Allomorfi > inutile, illecito, improbabile -> determinato dalle regole fonologiche date in questo contesto una caratteristica importante è che molto spesso i significati sono sincretici > lo stesso morfema esprime più capacità grammaticali nella sua formazione LA TESTA DI UNA PAROLA > suffisso e non morfema All’interno dei morfemi c'è una gerarchia — si rappresenta con un albero - Morfema più importante 1. Dala categoria a tutta la parola FAMOSO > [[FAMA] + -0S0O] -0S0] 3 è LATESTA > determina la categoria della parola - processo di derivazione La testa se non cambia la categoria della parola > ci da informazioni - BARISTA [[bar]+ -ista] Bar > [-umano] -ista > [+umano] > testa che non cambia la categoria > N 3 N 3 ci da il tratto DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE 2 processi: composizione // derivazione - Composizione: unisce 2 forme libere - Derivazione: unisce una forma libera e una forma legata La Composizione: unisco 2 parole per formarne una terza - NN[capol[stazione] è capostazione N - VV [Sali][scendi] 3saliscendi N NA [campo][santo] 3 camposanto N - AN [alto][piano] > altopiano N VN [lava][piatti] D N PN [senza][tetto] DN Indipendentemente dalle categorie di base abbiamo la formazione di un N - Eccezione > [agro][dolce] 3 A VEN - 1° coniugazione: PORTARE > [porta][ombrelli] N - 2° coniugazione: APPENDERE > [appendi][abiti] N - 3° coniugazione: APRIRE > [apri][scatole] N per creare un composto si usa iltema verbale + 2° e 3° usano la vocale tematia “ i" > usano la regola del riaggiustamento il processo prevede una giustapposizione o concatenazione di due basi per ottenere una terza parola nuova a partire da due esistenti, con significato diverso da quello delle due parole che si sono unite. - Si uniscono solo MORFEMI LIBERI > cioè parole che da sole possono ricorrere in una frase Esempi: - Pescecane - Capostazione La testa del composto: una delle due parole contribuisce in maniera determinante al significato del composto che è prevalente dal punto di vista semantico e che gli dà delle caratteristiche di genere, numero, ecc + informazioni categoriali Es: - camposanto o Èuntipodicampo - Capostazione o Tipodicapo o Nonuntipo di stazione Questi sono composti endocentrici > cioè con una testa al loro interno Composto esocentrico: E nella parola “sottosopra”? Queste sono due preposizioni ed è un composto > esocentrico In cui possiamo non avere una testa La testa deve essere in questo caso: SIA CATEGORICA CHE SEMANTICA LA MORFOLOGIA COME PROCESSO si interroga su come una parola sia stata costruita come si riconosce la testa? GENERALMENTE la testa sta a SX del composto Ma in un costituente, se vi è identità categoriale e di tratti semantici 3 questo viene denominato “testa del composto” nome + nome > [[capo][stazione]] 3 [+animato] [+maschile CONVERSIONE: cambiamento di categoria senza che venga aggiunto alla base un suffisso manifesto ita: - è molto comune il passaggio da AGG a NOM o vecchio > agg o ilvecchio + nome - da infinitivo a NOM o volere > infinitivo o ilvolere + nome - da participio presente a NOM o cantante > participio presente o ilcantante è nome = participio presente ad AGG o sorridente > participio presente o sorridente > aggettivo - da participio passato a NOME o coperto > participio passato o ilcoperto è nome - da participio passato a AGG o deciso > participio passato o deciso > aggettivo REDUPLICAZIONE: Consiste nel raddoppiamento di un segmento parziale o totale - totale > kursi kursi > INDICA IL PLURALE DI kursi > da sedia a sedie nel caso di un V > assume un significato frequentativo LINGUE AGLUTINANTI PARASINTESI: - verbale - aggettivale si forma aggiungendo alla base simultaneamente sia - affisso che - suffisso ingiallire [in-[giall(o)}-ire] Giallo > vede l'aggiunta di [in-] e [-ire] Lo si può determinare quando si vede che - base + suffisso > non è una parola dell'italiano - prefisso + base + non è una parola dell'italiano SUPPLETIVISMO: quando in una serie morfologicamente omogenea si trovano radicali diversi che - condividono gli stessi rapporti semantici (di significato) - non hanno evidenti rapporti formali (di forma) esempio: > flessione del verbo andare e iovado tuvai lui va noi andiamo voi andate essi vanno 3 acqua > idrico evidente rapporto semantico + ma nessuna somiglianza formale le due unità formano un'entrata lessicale complessa - i suffissi in questo caso sono complementari - solitamente si trova sul dizionario l’entrata o [+greco] o [+latino] Sappiamo per certo che in questo caso c'è una distribuzione complementare degli affissi. Il suppletivismo può essere forte o debole - Forte: alternanza di un'intera radice Chieti — teatino - Debole quando nella coppia c'è una base riconoscibile e la differenza è dei singoli elementi fonici Arezzo — aretino non è semplice da distinguere dal suppletivismo - Dico — dici > allomorfia Per distinguerli si fa riferimento è la distanza fonologica - Conto del numero di segmenti diversi tra una forma e l'altra Allomorfi: vengono distribuiti in modo complementare e sono predicibili dal contesto + danno lo stesso contributo semantico alla parola che vengono a formare - Eicritico - Eisimmetrico - Mia liergico - Biia(colico Allomorfia: la stessa unità mentale si manifesta informe diverse - Tutti questi suffissi hanno in comune la semantica della negazione - A@AN > contributo semantico è uguale ma la forma no - A+ consonante // A+ vocale PAROLE SEMPLICI E PAROLE COMPLESSE: parole che non si possono ulteriormente analizzare sul piano morfologico > la loro scomposizione non porta a parole morfologicamente riconoscibili - Semplici: costituiscono il lessico del parlante — non derivate e non composte - Complesse: formate da regole fonologiche — derivate e composte In questo caso la morfologia deve rendere conto della costruzione di tutte le parole complesse SEMANTICA DELLE REGOLE DI FORMAZIONE DI PAROLA PAROLE SUFFISSATE Amabile/ trasferibile/mangiabile/desiderabile *telefonabile/*ritornabile/*parlabile - differiscono per i tratti della base verbale > [-bile] > si unisce a V transitivi (tratto semantico) per creare un aggettivo > [[_V transitivo__]+bile] A Parafrasi: che può essere X-ata (amata/trasferita/mangiata/desiferata) x-ata > parte variabile che dipende dal verbo - Parafrasi di [-ri] 3 X(verbo)-are di nuovo [ri-[scrivere]] V - parafrasi di [-in > nonX [in-[capace]] [in-[esperto] > il singificato della parola deriva dalla parte fissa dato dal contenuto interpretativo dell'affisso > la variabile lessicale è X 3 entrambi concorrono al significato della parola derivata - Suffissi deverbali: formano nomi da verbi 1. Deverbali astratti > se si concretizzano diventano + NOME RISULTATO Suffisso [-zione] > ammirazione (deverbale astratto) / costruzione (nome astratto) - Suffissi che formano nomi agentivi > [+ umano] Che a volte possono diventare strumentali > [- umano] [- astratto] Suffisso > [- tore] 1. Agentivi > colonizzatore 2. Strumentali è contatore - Suffissi valutativi 1. Diminutivi 2. Accrescitivi 3. Peggiorativi 4. Vezzeggiativi sono molto numerosi e produttivi in italiano - Molti possono essere rivali > si spartiscono le basi a cui ci si può aggiungere 1. Banalizzazione // *banalizzamento [-zione] predilige le basi in “izzare” Composti troncati: > troncamento del primo o secondo costituente > si concatenano delle sottoparti dei costituenti > vengono dette parole macedonia TESTA DEL COMPOSTO All’interno della COMPOSIZIONE delle parole Camposanto Si deve indentificare la testa del composto > la testa ha stessa categoria lessicale di uno dei suoi costituenti 3 Camposanto > [[campo]N[santo]A]N] — se camposanto è un nome, la testa sarà campo perché è anch'esso un nome - Passaatutto il composto l'informazione di categoria 3 Possiamo valutare anche con il campo semantico 3 camposanto > è un tipo di capo e non untipo di santo - Passa al composto i tratti sintattico-semantici e il genere In alcune lingue possiamo identificare la testa del composto in base alla sua posizone - EN > sempre a destra - IT > più complessa Analizzando delle parole si può identificare che la testa del composto può essere sia a destra che a sinistra - Nonè sempre così -. Masi identifica un ordine marcato che a volte dipende dal latino è terremoto > testa: destra è moto A volte dipende dalla produttività di alcune parole + gentiluomo + un uomo gentile 3 testa: uomo ù A volte come calco dell'inlese: scuolabus > testa a destra > tipo di bus Possiamo dedurre che in italiano contemporaneo genera composti con la testa a sinistra. 3 Pescecane dè un tipo di pesce. DISTINZIONE TRA COMPOSTI E SINTAGMI COMPOSTI: prodotto da regole morfologiche SINTAGMI: prodotto da regole sintattiche Per distinguerli usiamo: 1. Inseribilità di materiale lessicale Dunque il composto è una parola Parola caratterizzata dal fatto che non è interrompibile > non si può inserire materiale al suo interno tranne che nel caso degli infissi Le parole sono isole - Ferrodastiro - *Ferro pesante da stiro 2. Trasparenza ai processi sintattici | costituenti di un composto non sono visibili alle normali regole di sintassi - *questa lavapiatti è costosa ma non li lava bene - Questa lavapiatti è costosa ma non lava bene COMPOSIZIONE E FLESSIONE > flessione dei nomi composti - Irregolare nella morfologia 1. Flessione alla fine del composto — [P1+P2]+FLESSIONE > ferrovie — mezzogiorni 2. Flessione dopo la prima parola del composto — [P1 + FLESSIONE]+P2 — CAPISTAZIONE — P1: TESTA DEL COMPOSTO 3. Flessione dopo entrambe le parole del composto — [P1+F]+[P2+F] > [flessione di tutto il composto — cassapanca > cassepanche Plurale con doppia testa > flessione di entrambi i costituenti 4. Composti senza flessione [P1+P2] — SALISCENDI Ad oggi possiamo dire che i composti produttivi (utilizzati) sono quelli con testa a sinistra che subisce una flessione COMPOSTI ENDOCENTRICI - Composti di cui abbiamo la testa COMPSTI ESOCENTRICI - Composti dove non si ha una testa 1. Dormiveglia 3 è un [dormi]? È un [veglia]? 2. Saliscendi > è un [Sali]? È un [scendi]? 3. Portalettere > non è un lettere ne un porta, non rispecchia i tratto sintattico-semantici COMPOSTI “DVANDVA” - Tradizione grammaticale sanscrita 3 composti di coordinazione - Due teste — formati da 2 costituenti — teste sia categoriali che semantiche © CASSAPANCA - ESSE FLETTONO INSIEME > CASSEPANCHE REGOLE DI RIAGGIUSTAMENTO fonologico Serve per cancellare la vocale/fonema della prima parola del composto - Gas > gassoso — gas+oso - Vino > vinaio— vino+aio - Lungarno + lungo + Arno Derivazione di una parola Fenomeno della parasintesi: k[industrializzazione] avviene una sola regola di formazione [[[[industri(a)]-I(e)]-izz(are)]-zione] [inscatolare] [inevitabilmente] [in-[scatol(e)]-are] [[In-[[evita(re)]-bil(e)]]-mente] Il verbo parasintetico: si deriva una parola complessa tramite l'aggiunta simultanea di suffisso e prefisso Sintassi: area della linguistica che si occupa del modo in cui le parole si combinano per formare frasi * Frase >ciò che il parlante nativo riconosce come tale nella sua lingua. Costituenti: segmenti di frase che rappresentano entità intermedie tra l'intera frase e le singole parole. Competenza linguistica della sintassi: questa sequenza di parole è una frase della tua lingua? *. /parlanti nativi hanno delle intuizioni molto chiare su cosa sia una frase della loro lingua. > giudizio del parlante * Intuizione su come dividere la frase in costituenti > esistono test oggettivi Esempi: - Il cane dorme - *Cane dorme il - *Cane il dorme Capisco il messaggio — ma io parlante devo capire perché lo dico in quella maniera > sintassi Giudizio del parlante tipo di esperimento del linguista che propone delle frasi al parlante nativo Il parlante esprime un giudizio di grammaticalità — capacità discriminatoria - Le parole vanno messe insieme in un certo modo — non in altri - Vanno studiate le varianti - Il parlante è giudice di grammaticalità su una sequenza di parole (grammaticale/agrammaticale) Il linguista identifica le frasi grammaticali e le sequenze buone — ma spiegare perché in ITA c'è una determinata sequenza I TEST DI COSTITUENZA: o i criteri di costituenza ci permettono di individuare i costituenti TEST DEL MOVIMENTO: se una sequenza di parole può essere spostata all'interno della frase senza pregiudicarne la grammaticalità: allora costituente “il nostro amico ha incontrato un collega in pizzeria dopo il concerto” Un collega, il nostro amico ha incontrato .... - Ordine delle parole influenza il significato fino ad un certo punto 3 in quanto si ha autonomia di significato > NON HA ALCUN SIGNIFICATO COERENTE ANCHE SE è BEN FORMATA - è grammaticale - le parole non hanno significato messe insieme CANI BIANCHI E NERI DORMONO TRANQUILLAMENE > la mettiamo a confronto e notiamo come sia rilevante -. giudizio del parlante nella struttura in costituenti proiettata dalle categorie lessicali: - NA€@AVAdv Fordine SI RISOCONTRA L’AUTONOMIA DELLA SINTASSI > LE PAROLE STANNO INSIEME INDIPENDENTEMENTE DA TUTTO IL RESTO | parlanti hanno intuizioni - nell'ordine delle parole influenza il significato *cane il dorme - ordine che un madrelingua userebbe LIVELLO DI ASTRAZIONI: parlo di sequenze possibili che danno luogo a frasi grammaticali > N AV — posso sostituirli con elementi che portano a non avere un senso semantico o Gianni saluta Maria -VS- Maria saluta Gianni Noi possiamo determinare un ordine che può essere dell'italiano oppure no ORDINE DELLE PAROLE CHE INFLUENZA IL SIGNIFICATO 1. Tuttii ragazzi corrono 2. ragazzi corrono tutti Dato un insieme di ragazzi che corrono > tutti i membri dell'insieme corrono 3 ABC 3 corrono tutti Con differente ordine delle parole — cambiano significato Negazione > non (prima del verbo flesso) 3. Tutti i ragazzi non corrono 3 AB C non corrono 4. | ragazzi non corrono tutti > B C corrono — A non corre Possiamo dire che: sì autonomia della sintassi: fare attenzione a cosa vuoi dire in una frase perché ci possono essere fenomeni non sempre visibili Ci chiediamo: - Sequenza possibile? - Chesignificato associamo a quella sequenza? UNITÀ MINIME: costituenti - Testi di costituenza = esempi che servono a dare l’idea Ne danno la definizione: ogni testo di costituenza deve avere una discussione a sè le frasi sono articolate in costituenti, rappresentabili usando una struttura gerarchica > dette “indicatori sintagmatici” - diagrammi ad albero scompongono in nodo frasale in diversi elementi costitutivi. Generalizzazione e grandi varietà una frase è ben formata quando ha un soggetto e un predicato - Questo processo non è intuitivo per il parlante nativo La competenza linguistica: in questo caso vede i dati della linguistica che il parlante sa della lingua - Corretta > di Aristotele - Le frasi considerate affermazioni sono una relazione di predicazione formata da Soggetto e Predicato Formano È relazione di predicazione: - | Una frase è ben formata quando ha un soggetto e un predicato — PROPRIETÀ UNIVERSALE SOGGETTO E PREDICAZIONE: 1. soggetto: ciò che definisce di chi sto parlando con tutte le sue specificità 2. predicazione: attribuzione di attività / di qualità - Attività: “ha salutato” - Qualità: “è intelligente” Sto dividendo la frase in 2 1. Conunsoggetto—e tutte le sue specificità 2. Una predicazione — con tutto il resto della frase Per essere ben formata una frase deve essere predicata InIT > abbiamo anche il soggetto nullo Tutte le frasi per essere riconosciute appartenenti alla lingua del parlante devono avere una struttura predicativa TUTTE LE FRASI CHE SONO DELLE PREDICAZIONI Possono essere: - Agrmmaticali - Grammaticalmente corrette Quanto può essere lungo il soggetto/predicato? - Allinfinito > grazie alla ricorsività del linguaggio (proprietà del linguaggio) Cosa sa il parlante della sua lingua? - Il parlante veicola le competenze del parlante nativo Dunque Nella competenza del parlante ci può essere un costituente infinitamente lungo Anche se in modo diverso > l'uso del linguaggio ci dice che non possono esistere costituenti infinitamente lunghi in quanto la respirazione del parlante produce delle pause Soggetto: ciò di cui la frase esplicita una proprietà Soggetto: considera tutte le specificazioni che possono attribuire a chi sto parlando è un gruppo di parole che si organizza intorno al perno che da luogo ad un SN (sintagma nominale) la ricorsività del linguaggio: i costituenti e quindi le frasi sono potenzialmente infiniti - Gianni Dorme Gianni > soggetto Dorme > predicato - Il ragazzo simpatico che ho incontrato ieri ha salutato Mario Il ragazzo simpatico che ho incontrato ieri > soggetto — è formato da più parole o /l soggetto completo della frase è specifico con tutte le sue caratteristiche Ha salutato Mario > predicato la ricorsività del linguaggio: i costituenti e quindi le frasi sono potenzialmente infiniti I SINTAGMI SONO POTENZIALMENTE RICORSIVI > DUENQUE INFINITAMENTE LUNGHI Nella predicazione possiamo identificare una serie di elementi intorno al nome > ...N... Questi elementi definiscono le proprietà di N 3 SPECIFICITÀ - Î ragazzo - il ragazzo simpatico dai capelli rossi Predicato: è ciò che trovo una volta eliminato il soggetto è la predicazione dove ciò che precede e segue da luogo ad un SV (sintagma verbale) - Perché se dico che “Gianni ha salutato Maria” > cosa sto dicendo? Sto dicendo che Gianni ha svolto una certa attività che si è svolta ed è complessa Gianni beve spesso succo d'arancia Gianni î BERE +Pres ind 3pers 07 sing Spesso RELAZIONI DI PRECEDENZA E NON DOMINANZA Relazioni sull'asse orizzontale + importa che un nodo si trovi alla sinistra dell'altro Paramentizzata — dal punto di vista cognitivo > il bambino nasce con una predisposizione ad acquisire una gerarchia preordinata e deve definire in base all'input la direzionalità del complemento rispetto alla testa - definisce a propri le relazioni gerarchiche - definite sulla base dell'input dove sta il complimento Ciò che è universale e non cambia in nessuna lingua > relazioni gerarchiche o dominanza In base alla lingua cambia il disegno dell'albero: - cambiano le condizioni di precedenza - cambiano le relazioni sull'asse orizzontale - cambia la posizione del complemento rispetto alla testa 3 testa precede il complemento > ita e quasi la metà delle lingue del mondo come la lingua italiana e inalcune lingue il complemento è a dx altre a sx o sipresume possa variare è l'ordine di ramificazione + il ramo in particolare del complemento può essere a dx o sx della testa! Cambia dunque la linearizzazione della precedenza ma non della dominanza X > testa del sistema categorie lessicali N, A, Adv, V, P-è NP AP AdvP VP PP Categorie funzionali > non veicolano un significato lessicale ma hanno soprattutto una funzione grammaticale Avverbio > Adv > sono delle proiezioni massimali di categoria aggettivale = due tipi di scrittura 3 Adv - Adv — AdvP //A-A'—A" Verbo > V > La presenza dei complementi dipende dalla testa lessicale in questione *. Peresempio, incontrare ha sempre un complemento dDV-v'=v” — Gianni incontra Mario — *Gianni incontra - Dormire solitamente non ha complementi 3 Vv —v' ( non ramifica e nel caso dobbiamo ramificare da una nuova proiezione V' )—V” -. Verbi intransitivi non hanno complemento è dorme - Transitivo > incontrare + chi?? * Simpatico può avere o meno un complemento Complemento è obbligatorio/opzionale in base al verbo (ha) spesso bevuto succo d'arancia suv PROIEZIONE DELLA FRASE Frase deve essere suddivisa in soggetti e predicati - . frasi assertive > affermativo - “Gianni ha mangiato una mela” - "Giani ha salutato Maria” RUOLO TEMATICO: specifica la relazione semantica tra un verbo e ciascuno dei suoi argomenti - AGENTE: assegnato alla persona o all'entità che intenzionalmente da inizio all'azione - Paolo ha mangiato il gelato - TEMA / PAZIENTE assegnato all'entità che subisce l'azione - I miei amici inviteranno Carlo - Rosa mangia la pasta - Frase passiva: il tema è il soggetto, colui che semanticamente subisce - iligatto è stato investito da Pietro - ESPERIENTE: assegnato alla persona che sperimenta un particolare stato psicologico + quindi con verbi psicologici - Maria desidera un divano nuovo - Amia madre piacciono i gatti - DESTINATARIO / META: assegnato all'entità o luogo verso cui è diretta l'azione - Luisa ha restituito la lettera a Gianni - Pietro ha regalato un anello a Giada = larmamma ha messo un libro sul tavolo - LOCATIVO: entità o luogo in cui si situa l'azione - l miei cugini abitano in Svizzera - Mio fratello è rimasto in camera sua - COMITATIVO: entità o persona che stabilisce un interazione con l'agente - Il direttore ha preso accordi con la segretaria - Albertosi riconciliò con Luigi - PROVENIENZA: entità o luogo dal quale si muove l'azione -_ Maria sta arrivando dalla stazione - Luigi ha ricevuto un regalo da Carlo L'informazione relativa alla relazione semantica tra predicato e argomenti viene codificata nel lessico > L'entrata lessicale di un verbo specificherà una griglia tematica - Dentroalla griglia si elencano i ruoli tematici selezionati in ciascun verbo INVITARE: agente e tema CONSEGNARE: agente, tema, destinatario DESIDERARE: esperiente e tema I ruoli tematici assegnati dai verbi devono corrispondere a degli argomenti all’interno della frase. La struttura argomentale stabilisce dunque i componenti minimi di una frase, la sua composizione essenziale. Il criterio tematico stabilisce una corrispondenza 1:1 biunivoca tra argomenti e ruoli tematici - Ad unargomento è assegnato uno ed uno solo ruolo tematico e viceversa - Il ruolo tematico assegnato all'argomento è definito saturato - L'informazione lessicale determina la struttura sintattica - La struttura finale è determinata lessicalmente - Il principio si proiezione > stabilisce che l'informazione lessicale sia rappresentata sintatticamente Uno stesso ruolo tematico può essere assegnato a costituenti che svolgono funzioni grammaticali diverse tra loro - Gianni ha comprato un libro - Il libro è stato comprato da Gianni Dal punto di vista semantico > Gianni è sempre l'agente Grammaticalmente > funzioni diverse - Maria ama i gatti - A Maria piacciono i gatti Dal punto di vista tematico > ESPEDIENTE > nonostante sia in una frase soggetto e nell'altra complemento di termine Anche i costituenti frasali possono fungere da argomenti del verbo - Le autorità annunciano [l'arresto del ricercato] - Le autorità annunciano [che il ricercato è stato arrestato] - ANNUNCIARE > agente e tema - [l'arresto del ricercato] stupì l'opinione pubblica - STUPIRE > tema, espediente In lingue come l'italiano il soggetto può non essere esplicito - Inviterò Alberto Non viola il criterio tematico + il ruolo di agente è assegnato alla categoria pronominale vuota che ha la funzione di soggetto preverbale
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