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LO SCETTICISMO TRA CINQUECENTO E SEICENTO, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

tutto quello che devi sapere si trova nel documento

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 25/03/2023

kama_
kama_ 🇮🇹

4.4

(35)

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Scarica LO SCETTICISMO TRA CINQUECENTO E SEICENTO e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! LO SCETTICISMO TRA CINQUECENTO E SEICENTO ● La scissione della cristianità in varie chiese, le quali tutte si arrogano il ruolo di depositarie delle verità di fede; l’allargarsi dell’orizzonte geografico con la scoperta di popoli aventi costumi e scale di valori diverse da quelle europee; la riscoperta di vecchie filosofie; la nuova dinamica politica che rompe gli schemi tradizionali sono tutti motivi che determinano il maturarsi di un atteggiamento scettico. Questo atteggiamento si alimenta anche della riscoperta e rilettura delle opere di Sesto Empirico. ● Nell’ambito dello scetticismo cinquecentesco ricordiamo il ruolo svolto da M. de Montagne (1533- 1592) con i suoi Saggi. In questa opera egli critica ogni forma di dogmatismo, in quanto ci induce a considerare errato e barbaro tutto ciò che non rientra nei nostri schemi mentali. L’uomo è solito assumere le proprie idee e i propri costumi (spesso legati alle forme di educazione) come canoni universali di giudizio, da qui la forte polemica contro la presunzione della ragione dogmatica di voler definire verità valide per tutti. ● M. sottolinea tutta la validità della posizione scettica, la quale basandosi sulla sospensione del giudizio, sul riconoscimento della propria ignoranza e sulla liberazione dalle verità assolute permette di giungere ad una conoscenza che, seppur sempre relativa, si presenta libera dai pregiudizi e in grado di dar vita ad un sapere empirico, descrittivo, critico e storico; un sapere che sia veram utile all’uomo. ● Altro importante esponente dello scetticismo del XVI sec. fu P. Charron (1541-1603), il quale partendo realizza una prima separazione tra etica e religione. Per C il comportamento morale deve trovare la sua ricompensa, non già nella paura delle pene ultraterrene, ma nell’esercizio stesso della virtù. Una virtù che si fonda libertà della ragione. Egli ritiene che solo il dubbio rende veram liberi, aperti e tolleranti, non la verità assoluta, dogmatica. ● La lezione scettica di M e di C avrà larga influenza sulla cultura “libertina” del XVII sec tenacem antidogmatica e negatrice dell’universalità e assolutezza dei valori morali e religiosi. L’uso critico della ragione scettica sarà un prerogativa anche di un precursore dell’Illuminismo, ossia P. Bayle (1647- 1706). La battaglia di questo autore contro gli errori, gli orrori, i pregiudizi, le imposture di un ragione dogmatica trova espressione in opere come: il Dizionario storico-critico e Pensieri sulla cometa. B sarà tra i primi a sostenere che gli atei, proprio in quanto non credenti, sono tolleranti e non fanatici, cioè egli riconosce la moralità degli atei. Così facendo la divisione dalla morale dalla religione è sancita.
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