Lo Spedale degli Innocenti, Dispense di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Scarica Lo Spedale degli Innocenti e più Dispense in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Lo Spedale degli Innocenti Edificio storico del centro di Firenze, costruito a partire dal 1419 su progetto di Filippo Brunelleschi, creato per accogliere bambini illegittimi o abbandonati. È uno dei primi esempi di architettura rinascimentale civile: al legame con la tradizione, Brunelleschi affianca caratteri di assoluta novità nel gusto, sono infatti del tutto nuovi il senso di equilibrio, armonia ed eleganza. Questi caratteri sono ottenuti grazie a soluzioni tipiche dello stile del Brunelleschi: il disegno semplice e lineare della facciata, gli elementi strutturali di forme geometriche essenziali (come linee rette e semicerchi), l'elasticità e la leggerezza delle strutture, le proporzioni e le distanze degli elementi. Tutto il lavoro di progettazione non si è concentrato soltanto sullo studio dell'edificio in sé, ma anche sulla preoccupazione di inserirlo nell'ambiente circostante in modo armonioso, evitando il contrasto netto tra la massa piena e solida della costruzione e lo spazio ampio e vuoto della piazza. Infatti, la proporzione tra il volume pieno dell'edificio e il vuoto della piazza si risolve nel loggiato, fatto di archi a tutto sesto dal profilo interno piatto (e non a sezione triangolare come da tradizione gotica) che fa da filtro e ne permette un'equilibrata compenetrazione. Inoltre la distanza tra le colonne esterne (di stile classico) definisce spazi perfettamente cubici, perché hanno la stessa misura in altezza, lunghezza e profondità. Come abbiamo visto, venne progettato e iniziato da Filippo Brunelleschi nel 1419, ma già dal 1425 venne proseguito dai suoi seguaci, essendo lui troppo occupato con i lavori della Cupola di Santa Maria del Fiore nella stessa Firenze. Fu terminato nel 1445 da Francesco della Luna. La parte più importante, perché seguita direttamente da Brunelleschi, è quella del portico, il resto è opera degli altri architetti.