“Lo sport preferito dall'uomo” (1964) di Howard Hawks. Recensione di Carmen Pacifico., Tesine universitarie di Analisi E Critica Televisiva

Scarica “Lo sport preferito dall'uomo” (1964) di Howard Hawks. Recensione di Carmen Pacifico. e più Tesine universitarie in PDF di Analisi E Critica Televisiva solo su Docsity! “Lo sport preferito dall'uomo” (1964) di Howard Hawks. Recensione di Carmen Pacifico. Il talento versatile di Howard Hawks conta capolavori in ogni genere che si rispetti come il Western, Noir, gangster-movie, commedia sofisticata, fantascienza, azione, avventura, ecc. Verosimilmente, il genere preferito del regista è stato la commedia e, nel film che andrò a recensire, “Lo sport preferito dall'uomo” (1964), Hawks ha costruito una storia dalla struttura esile, probabilmente paradossale, arricchendola di quel rapporto uomo - donna che rappresenta la struttura portante di tutto il film. Roger Willoughby (Rock Hudson) è il responsabile del reparto sportivo di un grande negozio di articoli da pesca e autore di un manuale sulla pesca che l'ha reso molto popolare. Il suo lavoro, come la sua vita, proseguono normalmente fin quando Abigail Page (Paula Prentiss) e la sua amica Easy (Maria Perschy), organizzatrici di un torneo di pesca che si svolge sul lago Wakapoogie, gli chiedono di partecipare per dimostrare le sue qualità sportive in modo da richiamare anche altri concorrenti. Nel corso del film, scopriremo che Roger non sa nuotare, non sa montare una tenda e soprattutto non sa pescare perché ha una naturale repulsione per i pesci. Insomma, appare evidente che il nostro Roger è del tutto inesperto di questo sport, nonostante abbia scritto un manuale grazie alle conoscenze che ha attinto da racconti altrui. Questo film, oltre ad essere una commedia costruita sull’equivoco, diventa un paradigma dove si gioca con l'ambiguità in cui il valore aggiunto è quello del segreto da custodire e di una verità da svelare. Nonostante ciò, l'impostore Roger riuscirà a conquistare il primo posto nella gara, baciato dalla classica fortuna del principiante. Anche se, poco dopo la finale, Roger sarà spinto dalla propria coscienza e da Abigail, nel confessare pubblicamente di aver imbrogliato e consegnerà il trofeo al secondo classificato. Licenziato e contrastato emotivamente, Roger diventa la preda di una cattura metaforica messa in atto dalla donna — cacciatrice, ma alla fine Abigail otterrà il risultato sperato. Il titolo del film allude all’instancabile attrazione maschile verso la preda tanto ambita dall’uomo, ovvero la donna, la cui inibizione sessuale riecheggia anche nella melodia iniziale di Johnny Mercer - “some men are good at hunting quail some like to sail while others like to box. Developing physique some climb a mountain peak but let a girl appear he'll pursue her and run his fingers through her curls and that's the way it's been since the world began the favorite sport of man is girls!”-. Queste parole marcano la sicurezza emotiva dell'uomo e danno forza alla donna che, con la sua furbizia e bellezza, mette in discussione perfino la virilità del fisico maschile più scolpito della disciplina sportiva. Già dai primi secondi del film, vediamo nella sigla iniziale un susseguirsi di immagini di belle donne con chiome bionde e con indosso un bikini, manifesto di una femminilità trasgressiva ed inedita che ricorda i poster delle sensuali sex symbol di cui l'universo americano si era nutrito tra le due guerre. Queste icone sono caratterizzate da un canone di bellezza rivoluzionario che ha alimentato un discorso contraddittorio quanto rivoluzionario: nonostante l'attrazione verso il corpo della donna, inteso come oggetto del desiderio, queste mostrano con estrema consapevolezza la loro femminilità e soprattutto la propria potenzialità seduttiva, liberando i ruoli di genere da quella rigidità mal giudicata. A differenza di altri prototipi presenti nei film di Hawks, qui il protagonista della vicenda non è il maschio dominante che fa innamorare le donne o/e che diventa il leader di un gruppo (come accade in “Avventurieri dell'aria”, “Un dollaro d'onore”, ecc), ma è la donna la vera e unica protagonista che scioglie tutti gli intrecci. La cinica “cacciatrice di uomini” — impersonata da Abigail Page — mette nei guai il povero Roger quando gli chiede di partecipare a questa gara di pesca contro il suo volere; lei gli gira in torno in modo quasi ossessivo fino a causarne il licenziamento e la rottura con la sua fidanzata. Lei è quel tipo di donna che sa perfettamente quello che vuole e alla fine cattura il