Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Lo sviluppo sostenibile, Appunti di Economia

capitolo 3 , riassunto del primo paragrafo, la sostenibilità

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 08/01/2021

M.marii
M.marii 🇮🇹

5

(11)

25 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Lo sviluppo sostenibile e più Appunti in PDF di Economia solo su Docsity! CAPITOLO 3 REAPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA RSI o CSR si intende l’inserimento di problematiche di natura sociale ed ecologica delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Tale concetto ha subito molte modifiche, fino alla nozione contenuta dal libro verde secondo cui essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare gli obblighi giuridici, ma anche andare aldilà, investendo nel capitale umano (ogni azienda dovrebbe conoscere il livello di benessere dei propri dipendenti xk ne va della produttività e dell’azienda stessa) nell’ ambiente ( sostenibilità ambientale) nei rapporti con le parti interessate ( territorio e comunità, relazione forte che guardano al benessere e allo sviluppo della comunità e dei territori) All’interno della nozione di RSI: Principio di responsabilità, individuo dovrebbe sempre considerare le conseguenze delle sue azioni: -filantropia d’impresa, attività che ha come desiderio quello di aiutare il prossimo, volontariato e donazioni; -cittadinanza d’impresa, sentirsi parte della società come buon cittadino della comunità locale, -imprenditoria sociale, introduzione di nuovi modelli di business e individualizzazione di nuovi mercati.. LE ORIGINI: Il Concetto nasce intorno agli anni ’20. I primi studi: Anni 50 con Bowen  padre della CSR , partì da principio che le imprese di maggiori dimensioni sono centri di potere e le loro decisioni e le loro azioni condizionano la vita delle società, facendo nascere una nuova ideologia, dove non basta la competizione ma anche considerare l’immagine, la reputazione dell’azienda. Il primo tentativo di teorizzare il rapporto tra imprese e società . Anni ’60 con Davis  afferma il concetto di RSI, stabilisce l’esistenza di un legame tra la responsabilità dei manager e il loro potere sociale. Frederick definizione + articolata, sostenendo che l’azienda deve cercare di soddisfare le aspettative della comunità in cui è inserita, al fine di max il benessere. Anni ’70 Carroll  elabora il modello multidimensionale (RSI piramidale), 1 livello: RESPONSABILITA’ ECONOMICA, orientamento dell’attività aziendale alla creazione del valore per gli azionisti; 2 livello: RESPONSABILITA’ LEGALI, dovere dell’impresa di agire con equità e imparzialità 3 livello: RESPONSABILITA’ ETICA, rispetto dei valori, norme sociali 4 livello: RESPONSABILITA’ FILANTROPICA, decisioni dell’impresa per migliorare la qualità di vita dei dipendenti, della comunità locale e dell’intera società.  Perché un’impresa si possa definire socialmente responsabile devono coesistere, essere rispettati tutti e 4 i livelli, il contributo di Carroll è stato importante in quando vengono delineate 4 categorie di contenuti su cui l’attività aziendale deve misurarsi. LA STAKEHOLDER THEORY Studi orientati all’analisi e approfondimento della gestione strategica aziendale. Gli anni ’80 sono caratterizzati dalla nascita della teoria degli stakeholder in particolare Freeman amplia il concetto definendoli come individui che possono influenzare o essere a loro volta influenzati dall’attività svolta dall’organizzazione; è possibile distinguere: 1.stakeholder primari: esercitano una pressione maggiore e più diretta sull’attività aziendale ( fornitori, lavoratori) 2.stakeholder secondari: pur non partecipando direttamente alla gestione incidono sul clima sociale delle relazioni aziendali. ( i media ) Caratteristiche principali riportate nello studio di Donaldson e Preston definiscono la teoria: 1 Descrittiva (permette di definire il concetto stesso di azienda) 2 Strumentale (razionale gestione dovrebbe portare al raggiungimento dell’economicità sostenibile nel lungo termine) 3 Normativa (definisce i criteri guida per i comportamenti manageriali) 4 Manageriale (suggerisce atteggiamenti, modelli di governance e strumenti che tutti insieme costituiscono lo stakeholder management) Gli ultimi studi sulla RSI hanno ampliato e sviluppato tale approccio. Le principali correnti di pensiero che si sono sviluppate sono: 1) Triple bottom Line: espressione coniata da Elkington. Le aziende dovrebbero sviluppare investimenti sostenibili partendo dalla base (Bottom) seguendo tre line simultaneamente (triple line) che sono: equità sociale, qualità ambientale e prosperità economica. Affinché una decisione possa essere definita eticamente accettabile questi tre aspetti devono essere soddisfatti. Le tre dimensioni della tripla Bottom line vengono chiamate le 3P ovvero: Persone (soggetti appartenenti ai paesi in cui l’azienda svolge la propria attività) Pianeta (si riferisce a pratiche ambientali sostenibili) Profitto. 2)Il Valore condiviso, in uno dei loro articoli più celebri Porter e Kramer propongono la teoria della creazione di valore condiviso. I due autori considerano il capitalismo come il sistema economico più efficace poiché soddisfa i bisogni dei consumatori, e migliora l’efficienza. Il punto di partenza dell’analisi risiede nel fatto che la crisi più grave della storia economica contemporanea a messo in gravi difficoltà la credibilità delle imprese e posto sotto assedio il modello stesso del capitalismo. Secondo questa visione è il capitalismo conduce ad un circolo vizioso, da un lato le imprese cercano di incrementare la domanda aumentando le vendite dall’altro per essere più competitivi offrono prodotti simili a prezzi inferiori. I due autori considerano come via di uscita da questo circolo vizioso e una riconciliazione tra aziende e società attraverso modelli di business capaci di creare valore condiviso. Il concetto di valore condiviso si può definire come l’insieme delle politiche e pratiche che rafforzano la competitività di un’azienda migliorando le condizioni economiche e sociali della comunità in cui opera. Le imprese possono effettuare la creazione del valore condiviso su tre livelli: Ridefinizione dei prodotti e mercati ( il primo passo da compiere è quello di analizzare i bisogni i benefici e i costi, andare a creare nuovi prodotti che soddisfano le richieste della comunità). Ridefinire la produttività nella catena del valore (schema che permette di identificare l’impatto sociale positivo o Creativo dell’attività aziendale). Facilitare lo sviluppo dei distretti in cui opera l’azienda. Porter definisce i cluster come l’insieme delle imprese istituzioni ed enti, I cluster influiscono in maniera molto marcata sulla produttività innovazione e competitività, la loro importanza è sempre stata sottovalutata, la loro inefficienza genera costi interni per l’azienda. Se l’impresa si impegnasse a sostenere i cluster in cui opera troverebbe un doppio vantaggio. Principali strumenti di RSI, strumenti per avvalorare l’impegno delle imprese nelle tematiche sociali ed ambientali e sono: Etichette sociali che sono composte da principi da rispettare, procedure, garantiscono trasparenza e affidabilità. Le più importanti sono lo standard account abiliti e lo standard social accountability . Gli investimenti socialmente responsabili, sono strumenti che hanno l’obiettivo di inserire il concetto della RSI anche nella gestione e nella valutazione degli investimenti finanziari. Premi della responsabilità sociale, rappresentano il riconoscimento da parte di organizzazioni per l’impegno e il comportamento corretto tenuto dall’impresa. Social rating e Social auditing, sono strumenti che derivano dal mondo contabile per prevenire il rischio di autoreferenzialità introducendo meccanismi di conducibilità alla verifica e alla certificazione. Le iniziative multistakeholder, Vengono proposte tra imprese con lo scopo di condividere risorse idee valori e strumenti Un ruolo importante nella RSI: l’entrata in vigore del D. Lgs n213/2001 definisce la responsabilità amministrativa degli enti intesa come responsabilità in cui incorre l’ente a causa di specifici reati commessi da persone fisiche adesso legate e che agiscono nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso. L’obiettivo principale della norma non è punire i comportamenti illeciti ma prevenirli . Secondo la direttiva dell’U.E n 95/2014: l’obiettivo di aumentare la trasparenza nella comunicazione. Ha stabilito che le aziende dovranno fornire informazioni sulle politiche, sui rischi, sulle problematiche ambientali nel loro consiglio di amministrazione. le nuove norme si applicheranno solo ad alcune grandi aziende con più di 500 dipendenti con sede in uno Stato membro dell’Unione Europea e la direttiva lascia una notevole flessibilità alle imprese sulla divulgazione delle informazioni, nella forma che riterranno più utile.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved