Scarica LO SVILUPPO SOSTENIBILE e più Appunti in PDF di Diritto ed economia politica solo su Docsity! " Lo sviluppo sostenibile ". Lo sviluppo sostenibile è un modello di crescita che coniuga gli aspetti economici con quelli sociali ambientali attraverso uno sviluppo che mira ad obiettivi compatibili con la rigenerazione delle risorse naturali, in modo da garantire il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future. Tecnicamente si definisce "sostenibile" la gestione di una risorsa il cui sfruttamento non superi un determinato limite, tenendo conto della sua capacità di riproduzione. Il tema della sostenibilità, quindi, è riferito alle risorse rinnovabili come animali e piante, mentre le risorse non rinnovabili sono quelle minerarie, che vengono, in genere, definite “esauribili”. In passato gli economisti hanno mostrato poco interesse per la problematica della sostenibilità ambientale, in quanto il mercato sarebbe perfettamente in grado di assicurare la sostenibilità di ogni risorsa, infatti, qualora si determinasse un uso troppo intenso di una data risorsa, essi erano convinti che, ne deriverebbe una sua scarsità relativa. Questa situazione provocherebbe un aumento del suo prezzo, con il risultato di una riduzione della domanda di tale risorsa, ripristinando l'equilibrio. I problemi del degrado ambientale erano scarsamente considerati, in quanto vi era l'idea di ogni onnipotenza delle capacità umane di dominio sulla natura. Importante è, negli anni 80 del novecento, la pubblicazione di un importante rapporto a cura delle Nazioni Unite, dal titolo emblematico " Il nostro comune futuro ". In tale lavoro veniva fornito per la prima volta la definizione del concetto di sviluppo sostenibile. Per assicurare uno sviluppo sostenibile è necessario che non venga superata la cosiddetta capacità di carico dell'ecosistema, cioè la quantità di degrado che il pianeta è in grado di supportare. Se ciò si verifica, viene superata la soglia del capitale naturale critico, che rappresenta il livello minimo necessario alla riproducibilità biologica dell'ecosistema, cioè a uno sviluppo insostenibile per le generazioni future. La definizione di sviluppo sostenibile tratta anche il tema dell'equità, ossia della parità di accesso alle risorse da parte di ogni individuo e di ogni Paese. Essa si manifesta sotto due distinti profili, attraverso l'equità orizzontale, che comporta l'accesso alle risorse da parte della presente generazione senza distinzioni; e l'equità verticale, che comporta l'accesso alle risorse da parte delle generazioni future. La definizione quindi richiama un principio di solidarietà. Tutti paesi industrializzati e in via di sviluppo, sono, dunque, accomunati da un unico destino. A tal proposito, negli ultimi anni si sono moltiplicati gli appuntamenti per analizzare, discutere e tentare di dare soluzione ai problemi dell'attuale modello di sviluppo. Sono stati raggiunti anche numerosi accordi a livello internazionale, specie in materia di limitazione nelle emissioni di gas nocivi nell'atmosfera, tuttavia, spesso tali impegni rimangono “sulla carta”. Inoltre in molti casi si assiste a un comportamento opportunistico da parte di vari Paesi, i quali adottano un atteggiamento poco rispettoso dell'ecosistema nella precisa consapevolezza che molte delle cause del degrado ambientale non hanno effetto diretto sul singolo paese responsabile del degrado, ma si riflettono sul sistema nella sua globalità e con un certo ritardo rispetto al momento in cui avviene la compromissione dell'ambiente. Da tale azione deriva che ogni paese è tendenzialmente portato a non mettere in atto quanto necessario per tutelare l’ambiente. Un altro atteggiamento scorretto da parte dei paesi e quello dell'azzardo morale, il quale si verifica nel momento in cui un paese, che si sia impegnato in un piano di risanamento ambientale, si abbandona a comportamenti ecologicamente scorretti, nella presunzione di aver già assolto il proprio debito nei riguardi dell'ambiente.