Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Lobo Antunes, citazioni, Appunti di Letteratura Portoghese

appunti di letteratura portoghese

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 17/06/2019

sara_uniroma
sara_uniroma 🇮🇹

4.6

(5)

36 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Lobo Antunes, citazioni e più Appunti in PDF di Letteratura Portoghese solo su Docsity! António Lobo Antunes Lobo Antunes,"Scrivo dieci ore al giorno e fumo. Questo è un lavoro, il talento non esiste". intervista a Sebastiano Triulzi per La Repubblica, 25 gennaio 2014: http://www.repubblica.it/cultura/2014/01/25/news/ antnio_lobo_antunes_scrivo_dieci_ore_al_giorno_e_fumo_questo_un_lavoro_il_talento_non_esist e-76904581/ “(...) Sotto molti punti di vista il mio modo di scrivere è rimasto lo stesso, solo che ora non invento troppe metafore ma faccio sì che tutto il libro diventi una grande metafora. Cerco di lavorare più vicino alla terra, più vicino a dove si trovano gli uomini, a dove sono io in mezzo a loro.(...) Il libro è qualcosa che mettiamo contro un orecchio per udire il rumore del mondo. (...)” --- da Memória de Elefante, 2007: “Quando é que me fodi?” (È stato scritto che tutti i romanzi della prima trilogia - Memória de Elefante 2007, Os cus de Judas 2006 e Conhecimento do Inferno 2007 - sarebbero un tentativo di dare risposta a questa domanda) --- I “retornados” Helena Matos, Os retornados começaram a chegar há 40 anos, articolo su “Observador”, 20/8/2014: «Desde Junho de 1974 que encontramos notícias sobre a fuga dos colonos, dos brancos, dos africanistas, dos europeus, dos ultramarinos, dos residentes e dos metropolitanos. Enfim de pessoas que residiam em Angola, Moçambique, Guiné, Timor e Cabo-Verde. Nenhum destes termos é verdadeiramente apropriado para descrever o que eles de facto eram mas a desadequação dos sinónimos foi breve pois dentro de poucos meses eles deixam de ser definidos em função dessa África onde foram colonos, brancos, africanistas, europeus, ultramarinos, residentes ou metropolitanos e passam a ser definidos em função da própria fuga. Então passarão a ser desalojados, regressados, repatriados, fugitivos, deslocados ou refugiados. Finalmente, em meados de 1975 tornar-se-ão retornados. O nome colou-se-lhes. Ficaram retornados para sempre. Como se estivessem sempre a voltar». («Da giugno del 1974 troviamo notizie sulla fuga dei coloni, dei bianchi, degli africanisti, degli europei, degli ultramarini, dei residenti e dei metropolitani. Insomma, delle persone che risiedevano in Angola, Mozambico, Guinea, Timor e Capo Verde. Nessuno di questi termini è veramente appropriato per descrivere ciò che essi di fatto erano, ma l’inadeguatezza dei sinonimi fu breve, perché di lì a pochi mesi essi cessarono di essere definiti in funzione di quest’Africa dove erano stati coloni, bianchi, africanisti, europei, ultramarini, residenti e metropolitani e passano ad essere definiti in funzione della stessa fuga. Allora passeranno ad essere degli sloggiati, rientrati, rimpatriati, fuggitivi, spostati o rifugiati. Finalmente, a metà del 1975 diventeranno dei ritornati. Il nome gli si è appiccicato. Sono divenuti per sempre dei ritornati. Come se stessero sempre tornando». (Trad. MC Pincherle). --- da O Esplendor de Portugal, 1997: “O meu pai costumava explicar que aquilo que tínhamos vindo procurar em África não era dinheiro nem poder mas pretos sem dinheiro e sem poder algum que nos dessem a ilusão do dinheiro e do poder que de facto ainda que o tivéssemos não tínhamos por não sermos mais que tolerados, aceites com desprezo em Portugal, olhados como olhávamos os bailundos que trabalhavam para nós e portanto de certo modo éramos os pretos dos outros da mesma forma que os pretos possuiam os seus pretos e estes os seus pretos ainda em degraus sucessivos descendo ao fundo da miséria, aleijados, leprosos, escravos de escravos, cães, o meu pai costumava explicar que aquilo que tínhamos vindo procurar em África era transformar a vingança de mandar no que fingíamos ser a dignidade de mandar». " Mio padre soleva spiegare che ciò che eravamo venuti a cercare in Africa non era denaro né potere ma negri senza denaro e senza nessun potere che ci dessero l'illusione del denaro e del potere che di fatto anche se lo avessimo avuto non avevamo non essendo più che tollerati, accettati con disprezzo in Portogallo, guardati come noi guardavamo i bailundo, quei braccianti negri che lavoravano per noi e quindi in un certo senso eravamo i negri degli altri, proprio come i negri possedevano i loro negri e questi a loro volta i loro negri, a gradini successivi che arrivavano giù fino alla miseria, storpi, lebbrosi, schiavi di schiavi, cani, mio padre soleva spiegare che ciò che eravamo venuti a cercare in Africa era trasformare la vendetta di comandare in ciò che fingevamo fosse la dignità di comandare” “ vivendo in case che imitavano le case europee e che qualsiasi europeo avrebbe disprezzato considerandole come noi consideravamo le catapecchie che ci circondavano, con la stessa ripulsa e lo stesso disprezzo... " --- Intervista a Lobo Antunes su As naus (1988) A. Lobo Antunes, O regresso das caravelas, Intervista a Inês Pedrosa, in “Ler”, primavera 1988. http://alaptla.blogspot.it/2004/09/o-regresso-das-caravelas.html Este foi o livro que me levou mais tempo a escrever – três anos. Nas primeiras versões, era só uma história de retornados, com nomes normais; só para a terceira ou quarta versão é que me apareceu a ideia de aproveitar os navegadores e pô-los nos dias de hoje, para tentar dar uma multiplicidade de sentidos à história. Andei muito tempo à procura desta história, depois de acabar o outro livro. «Questo è stato il libro che ho impiegato più tempo a scrivere - tre anni. Nelle prime versioni, era solo una storia di retornados, con nomi normali; fu solo verso la terza o quarta versione che mi venne l’idea di utilizzare i navigatori e metterli ai tempi d’oggi, per tentare di dare una molteplicità di sensi alla storia. Sono andato a lungo alla ricerca di questa storia, dopo aver terminato l’altro libro». (trad. mia) --- da As Naus, 1988: (La sovrapposizione temporale): Passando por uma placa que designava o edifício incompleto e que dizia Jerónimos esbarrámos com a Torre ao fundo, a meio do rio, cercada de petroleiros iraquianos, defendendo a pátria das invasões castelhanas, e mais próximo, nas ondas frisadas da margem, a aguardar os colonos, presa aos limos da água por raízes de ferro, com almirantes de punhos de renda apoiados na amurada do convés e grumetes encarrapitados nos mastros aparelhando as velas para o desamparo do mar que cheirava a pesadelo e a gardénia, achámos à espera, entre barcos a remos e uma agitação de canoas, a nau das descobertas. «Passando davanti a una targa che designava l’edificio incompiuto e che diceva Geronimiti, ci eravamo trovati davanti la Torre, giù in fondo, in mezzo al fiume, circondata da petroliere irachene che difendevano la nostra patria dalle invasioni castigliane e, più vicino a noi, in attesa dei coloni, ancorata alle alghe con radici di ferro [...] abbiamo trovato ad attenderci, fra barche a remi e un’agitazione di canoe, la caravella delle scoperte».
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved