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Lotman, le basi della semiotica, capitolo 6, Appunti di Semiotica

appunti lezioni semiotica 2021

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 24/05/2021

eleonoraa28
eleonoraa28 🇮🇹

4.3

(11)

14 documenti

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Scarica Lotman, le basi della semiotica, capitolo 6 e più Appunti in PDF di Semiotica solo su Docsity! LOTMAN Approccio strutturalista che attinge anche dalla scuola dei formalisti russi. Obiettivo: trovare analogie strutturali in sistemi culturali diversi Semiotica della Cultura Presupposto generale: gli esseri umani non hanno solo esigenze fisiologiche, oltre ai bisogni naturali, l’essere umano e la collettività necessitano di cultura, di ambienti, ecosistemi, in cui vivono e si generano informazioni, e quindi sistemi di segni La cultura è uno spazio in cui coesistono diversi sistemi di significazione: scrittura, miti, giochi, fotografie, arte, urbanistica, oggetti, ecc. “I singoli sistemi segnici, pur presupponendo strutture con un’organizzazione immanente, funzionano soltanto in unione, appoggiandosi l’uno all’altro. Nessun sistema segnico possiede un meccanismo che gli consenta di funzionare isolatamente” → principio strutturale: ogni segno non ha un’identità di per sé ma acquisisce un’identità solo in relazione ad altri segni La semiotica della Cultura è quindi la disciplina che studia la correlazione tra i diversi sistemi segnici che costituiscono una cultura. Cultura come “memoria non ereditaria della collettività” = non ereditaria perché appresa e mediata da qualcuno • meccanismo dinamico di conservazione dell’informazione (testi scritti, immagini, spazi, architettura, ecc.). • la cultura funziona sullo sfondo di una non-Cultura (spazio culturale altro, con altri codici) Attività culturale = possibilità di scambio di informazioni tra il nostro spazio interno e lo spazio culturale che noi consideriamo non-culturale, all’interno del quale il nostro spazio interno si pone → meccanismi di appropriazione culturale Il modo in cui avviene il transito tra queste due dimensioni è dominato dal meccanismo della traduzione. La coesione di uno spazio culturale interno è data dal fatto che questo spazio sia dominato da codici che permettono la comunicazione tra i diversi sistemi di segni all’interno di quello spazio (lingue in Saussure) Come avviene la traduzione tra spazio culturale interno e esterno? Cos’è la traduzione? E’ il trasferimento di porzioni di realtà di una cultura esterna in un sistema di segni di una cultura interna. E’ un ponte, un meccanismo dinamico che permette il trasferimento di codici esterni in codici interni e consente di introdurre queste nuove informazioni all’interno del nostro spazio culturale, quindi all’interno della nostra memoria collettiva → traduzioni di porzioni di realtà in una lingua della cultura (= sistemi di segni) → introduzione di queste traduzioni (testi) nella memoria collettiva Molte di queste traduzioni caratterizzano la cultura del nostro presente, una cultura ibridata da codici di culture esterne che sono stati ritradotti nei codici della nostra cultura interna e metabolizzate al suo interno Esempio: alimentazione italiana che ha acquisito molti codici di spazi culturali esterni, come il cibo etnico, come l’introduzione di determinati semi che non appartengono alle coltivazioni italiane, come il sushi o anche il caffè Il conflitto tra culture è un’anomalia del processo di traduzione o spesso non viene avviato il processo di traduzione. Il fatto che noi disponiamo di un certo codice per la nostra culturale ci fa proiettare sul fatto che non abbiamo il codice delle altre culture, perché ogni cultura ha i proprio codici e quindi questo non consente la traduzione. Quindi il nostro spazio interno considera le altre culture come spazio non-culturale e viceversa Così come gli ambienti biologici sono caratterizzati da insiemi di organismi vivi all’interno di un ecosistema, chiamato biosfera, Lotman ritiene che all’interno di uno spazio culturale i meccanismi che presiedono le relazioni tra i diversi sistemi di segni possono essere studiati con dei metodi unitari. Esattamente come nelle scienze biologiche si parla di biosfera, Lotman parla per gli ambienti culturali di semiosfera = “insieme di dei segni di uno spazio culturale” La Semiotica della Cultura è allora lo studio delle correlazioni tra testi (unità culturali complesse, fatte di segni) nella semiosfera Quando si parla di testi non parliamo solo dei testi verbali, è testo qualsiasi sistema di significazione (testo visivo, moda, rituale, testo verbale, allestimento architettonico) Esempio di spazi culturali: Bodleian Library Oxford (Harry Potter) Quali sistemi di significazione coesistono e sono in relazione reciproca? → i diversi libri, le persone, il modo in cui i mobili sono disposti, le regole della biblioteca ecc. → Questi sistemi coesistono, sono in relazione reciproca → Anche se ciascuno di questi sistemi ha una coerenza interna, questi sistemi funzionano in interazione (principio saussuriano) Spazi culturali: correlazione fra sistemi di segni I sistemi di segni in correlazione reciproca non riguardano soltanto lo spazio dell’ambiente che stiamo analizzando. I sistemi di segni che caratterizzano quell’ambiente sono legati anche ad altri sistemi di segni esterni a quell’ambiente. Esempio: Bodleian Library Oxford presente nella serie Harry Potter = istituire relazioni tra sistemi di segni differenti Esempio: iniziativa ospedale Niguarda che ha incorporato al suo interno un cinema per i pazienti → sistemi semiotici estranei costituiscono uno spazio culturale unito e unitario Descrivere la Cultura L’unico modo per descrivere il funzionamento di uno spazio culturale è un sistema linguistico (Saussure: lingua come unico di sistema di segni in grado di tradurre gli altri sistemi di segni) La lingua della descrizione non è separata dalla lingua della società La descrizione è dominata dai codici della società culturale che accoglie quei codici. È Necessario un metalinguaggio descrittivo (uniforme e coerente) per studiare le culture e i metodi di descrizione → Lotman Sceglie il Modello Spaziale (topologico, relativo agli spazi) Modello Spaziale Lotman elabora un modello spaziale (topologico) che funziona come metalinguaggio descrittivo per OGNI tipologia di spazio culturale. I testi descrittivi della cultura rispondono alle domande a. Come è organizzato lo spazio culturale? Lo spazio culturale si descrive attraverso categorie topologiche: continuità, vicinanza, frontiera, ecc. b. Cosa accade all’interno dello spazio culturale? Movimenti del soggetto nello spazio descritti attraverso categorie topologiche: traiettoria, spostamenti, percorsi Spazio Culturale vs Spazio Extraculturale Circonferenza (spazio culturale interno) inscritta in un quadrato (esterno) Frontiera determinata dai codici interni rispetto ai codici esterni che sono differenti La cultura interna non è mai isolata o universale, la sua è una compattezza provvisoria, questo modello non è fisso, è dinamico determinato da un punto di vista provvisorio. Ciò che caratterizza in via provvisoria la superficie dello spazio culturale interno è il suo essere un sottoinsieme organizzato (coerenza interna di codici), che permette di distinguere il proprio funzionamento da quello di un sistema culturale altro → un’area chiusa che si distingue rispetto a ciò che la circonda (non-cultura) Dinamismo Culturale Rappresentazione che pulsa: forze che spingono verso l’esterno (centrifughe) in conflitto con forza che spingono verso l’interno (centripete). L’assimilazione e traduzione di testi produce un continuo spostamento dei confini culturali e una riconfigurazione del rapporto fra spazio culturale interno/esterno La Frontiera Permette la delimitazione dello spazio culturale interno. Per sua natura è orientata allo scambio ma può essere marcata come rigida e impermeabile (nazionalismi). Se marcata istituisce l’opposizione (mai naturale): noi vs altri
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