Scarica Ludovico Ariosto: sintesi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LUDOVICO ARIOSTO La vita: Ludovico Ariosto nasce in Emilia Romagna nel 1474 da una famiglia nobile che gli permise di conseguire gli studi per giurisprudenza. Con la famiglia si trasferisce a Ferrara nel 1484 ed entra in contatto con importanti umanisti dell’epoca. Dopo la morte del padre, nel 1500, è costretto a lavorare al servizio degli Este, con il quale legherà profondamente e dal quale non si separerà. Per ottenere i benefici della Chiesa, decise di prendere gli ordini monastici. Sposò Alessandra Benucci dopo aver avuto due figli con due donne diverse. Il primo tentativo di scrittura risale al 1500 e riguarda proprio il poema epico-cavalleresco di Obizzeide, scritto per Obizzo III della famiglia degli estensi. Tuttavia l’opera non fu conclusa, ma fu l’inizio di un’enorme serie di scritti. Si dedica poi alle commedie di La Cassaria e di I Suppositi, dove segue i modelli della Commedia tradizionale, ossia Plauto e Terenzio: l’intreccio si basa interamente sul rapporto generazionale e la potestà, uniti però a temi di attualità. Nel 1516 ci furono due eventi principali: sia la prima pubblicazione dell’Orlando Furioso, sia la rottura con Ippolito D’Este, il quale, partito per l’Ungheria, non fu seguito da Ariosto. Egli allora si rifugia nella corte di Alfonso d’Este che però, macchiata dalla divisione con la Chiesa, si impoverisce sempre di più fino a non poter più garantire ai lavoratori uno stipendio (Ludovico compreso). Il poeta è costretto a diventare commissario ducale per Garfagnana, un feudo che era in possesso degli Este. Inizia per lui il periodo più difficile che lo porta a scrivere due gruppi di opere: -le sette satire, tra il 1517 e l 1524, lettere scritte in versi, in volgare e che hanno come riferimento le satire di Orazio. Questo poema segna la nascita di un genere totalmente nuovo, in quanto all’autobiografia si aggiunge un sentimento morale. Le opere non furono scritte per essere pubblicate, infatti si conobbero postume; -i cinque canti, inizialmente scritti per essere uniti all’Orlando Furioso e successivamente esclusi. In seguito a queste, nel 1521, pubblica la seconda edizione dell’Orlando Furioso. Terminato l’incarico in Garfagnana, Ariosto torna a Ferrara e sposa Alessandra Benucci, vivendo gli anni più tranquilli della sua vita. Completa la sua attività poetica con diverse commedie: I studenti, Il Negromante, La Cassaria e i Suppositi (Scritti in versi). Usa l’endecasillabo sdrucciolo. Infine, scrive la terza edizione dell’Orlando Furioso, diviso in 46 canti: è qui che supera la koiné, si avvicina ai classici toscani e trae ispirazione da Petrarca, Dante e Boccaccio. Riferimenti agli autori classici: Nella sua attività sono stati inquadrati diversi autori di riferimento: -Orazio con la sua idea di etica della scrittura, equilibrio, giusto mezzo tra posizioni estreme; -Ovidio, con le sue grandi narrazioni mitologiche; -Terenzio e Plauto, per la commedia; -Properzio, per la distaccata ironia; -Petrarca, per lo stile di scrittura utilizzato, spesso unito anche a Dante e Boccaccio; -Catullo, per la posizione di pensiero sull’amore, separato dalla visione negativa e drammatica di Petrarca ma anzi, al contrario, presentato anche sotto la forma più sensuale.
