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LUIS CERNUDA- LETTERATURA SPAGNOLA, Appunti di Letteratura Spagnola

Spiegazione Luis Cernuda, analisi delle poesie

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/10/2022

Federica29999
Federica29999 🇮🇹

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Scarica LUIS CERNUDA- LETTERATURA SPAGNOLA e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! LUIS CERNUDA Tra le tematiche centrali di Cernuda troviamo la tematica amorosa, in cui però l’amore è rappresentato come sofferenza e angoscia, e come anche altri poeti della generazione del ‘27,troviamo la tematica dell’esilio. Per quanto riguarda la tematica amorosa, è importante il legame con Salinas, che fu suo professore e quindi riconobbe il suo potenziale, facendogli da guida. È quindi Salinas che lo spinge alla scrittura e alla lettura dei classici spagnoli, dei poeti francesi come Baudelaire, ecc... Un altro autore particolarmente caro a Cernuda è Becquer, sicuramente per le Rimas, ma sarà proprio Cernuda a riconoscere la modernità di Becquer per quanto riguarda la prosa delle Leyendas. Becquer sarà definito da Cernuda come uno dei maestri della prosa novecentesca. ERAS, INSTANTE, TAN CLARO Questo componimento fa parte della raccolta “La realidad y el deseo”, in cui è centrale anche la tematica dell’angoscia per lo scorrere del tempo. Il titolo di questo componimento sicuramente fa riferimento alla centralità dello scorrere del tempo. Il motivo centrale di questo componimento è lo scontro tra la fugacità della realtà e della bellezza e il desiderio del poeta di possederla in maniera duratura. Sono 5 quartine in cui il poeta costruisce una tensione tra passato e presente: al verso 1 c’è “eras”, al verso 2 “te alejas”, al verso 5 “siento”, e il futuro “serà” al verso 18, ecc... Questo scontro tra passato e presente/futuro si intreccia a un motivo diffuso nella tradizione poetica: le stagioni e i fiori. Troviamo infatti l’autunno al verso 5, le rose al verso 14, ecc... Un’altra contrapposizione è quella tra il luogo chiuso in cui l’io si dedica alla scrittura (da questo punto di vista è significativo il riferimento ai versi 11-12 alla lampada), e il mondo esterno. Cernuda sottolinea la solitudine e lo sconforto del poeta che sono tali da riversarsi sugli elementi naturali esteriori, la dimensione interiore viene proiettata e si manifesta nell’esterno. DONDE HABITE EL OLVIDO Questo componimento è iponimo della raccolta, che porta lo stesso titolo, ed è legata al ricordo di un amore deluso che lascia il poeta in uno stato d’animo di amarezza e disperazione. Secondo alcuni studiosi, questa raccolta è molto legata a “La voz a ti debida” di Salinas perché Salinas presenta un poema, in cui i singoli componimenti sono uniti appunto in un poema unitario, e come Salinas, Cernuda sceglie di collegarsi, fin dal titolo, a un poeta della tradizione amorosa, che in questo caso è Becquer: il titolo della raccolta viene infatti preso dal componimento 56 di Becquer. Tuttavia, l’amore di cui ci parla Cernuda è completamente diverso da quello di Salinas, per Salinas è una forza che distrugge per costruire, è un sentimento che ci permette di conoscere più autenticamente il mondo e il reale. In Cernuda l’esperienza amorosa è angoscia e delusione. Il motivo centrale dell’opera è il vuoto immenso che può lasciare la perdita dell’amore, un vuoto simile alla morte. Non è l’amore a morire, ma chi perde l’amore. Questo componimento è basato sulla descrizione di un luogo immaginario, un paesaggio desolato in cui il poeta cerca rifugio con la sua disperazione. Si tratta di un luogo che ci viene presentato con dei giardini, che non hanno nulla di positivo e che sono simili a un luogo infernale in cui regna la notte eterna. Al verso 2 dice “jardines sin aurora”: come in Lorca l’assenza di aurora è l’assenza di speranza e futuro. Il poeta è ridotto al verso 4 a una “piedra sepultada entre ortigas”, ma neppure in questa situazione di completo abbandono riuscirà a sottrarsi al vento della desolazione. Solo al verso 8, il poeta inizia a suggerire al lettore il motivo che lo ha condotto a questa disperazione: il desiderio. Dal verso 9 al verso 17 viene introdotto il motivo dell’amore, in questo gruppo di versi l’io sviluppa la sua riflessione sull’amore: l’amore è un angelo malvagio del tutto simile a quelli di cui ci parlerà Alberti nella raccolta “Sobre los angeles” (1929), creature tremende. L’angelo di cui ci parla Cernuda tormenta l’uomo, è un angelo che sorride mentre introduce la passione amorosa nel suo cuore, al verso 11 dice che infila l’ala, che non è fatta di piume ma di acero, nel petto dell’io. È una spada che ferisce e tormenta l’io dall’interno. Cernuda trasforma un segno (le ali e le piume) tradizionalmente usato per indicare l’amore e la leggerezza per indicare uno strumento di tortura implacabile.
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