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Lutero e la riforma protestante, Schemi e mappe concettuali di Storia

Lutero. indulgenze, bibbia per tutti ecc..

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 09/01/2023

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Scarica Lutero e la riforma protestante e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! LUTERO CONTRO LA CORRUZIONE DELLA CHIESA. ● La Chiesa dei potenti e le buone opere della gente comune. All’inizio del Cinquecento l’alta gerarchia ecclesiastica europea era composta dai figli maschi non primogeniti delle grandi famiglie nobiliari che esercitavano la funzione di cardinali o di vescovi. Il diritto canonico (l’insieme delle norme che regolavano la vita della chiesa cattolica) vietava di affidare cariche importanti ad una sola persona,ma attribuiva al papa la facoltà di concedere una deroga a questa norma. Alberto di Hohenzollern (titolare di già due vescovati ad appena venticinque anni) si rivolse a papa Leone X proponendogli di organizzare una raccolta fondi in Germania per finanziare la costruzione della grande basilica romana e grazie al ricavato, Alberto ottenne l’arcivescovato di Magonza. La pratica di elemosine era consolidata anche a finalità di carattere mondano e fu anche formulata la dottrina delle indulgenze: attraverso esse, cioè opere buone, si poteva ottenere l’ingresso al paradiso o una riduzione di tempo nel purgatorio. ● Le indulgenze e la vita ultraterrena. La raccolta fondi fu un successo ma ciò non stupì poiché l’inferno, purgatorio e paradiso erano sempre presenti nell’immaginario degli europei del tempo. Nel 1517, mentre veniva raccolto l’obolo di San Pietro (elemosina richiesta una volta all’anno per sostenere le iniziative pontifici), Martin Lutero, un monaco agostiniano e professore di teologia presso un’università situata all’interno dei territori dell’arcivescovo di Magonza, affisse sulla porta della cattedrale un manifesto con 95 tesi: brevi affermazioni (in latino) contro la dottrina delle indulgenze. ● Idee di Lutero. Lutero sosteneva una visione pessimistica dell’uomo che poteva solo abbandonarsi alla misericordia e alla giustizia di Dio, poiché la vera salvezza è questo e non le buone opere. Quest’ultime sono solo invenzioni umane, destinate a finanziare la chiesa che secondo lui aveva smarrito la sua funzione originaria di comunità di credenti per assumere le fattezze di un’istruzione corrotta e avida di ricchezza materiale. Il principio luterano secondo cui è giusto l’uomo che anche senza operare, crede molto in Cristo, fu definito “giustificazione di fede”. Le sue idee fecero emergere un conflitto tra lui ed Erasmo da Rotterdam, poiché Erasmo esaltava il libero arbitrio, cioè la possibilità di contribuire alla salvezza con le proprie azioni. Inoltre, Lutero attribuiva molta importanza al contatto diretto fra l’uomo e Dio e dopo aver iniziato a svalutare il papato, ridusse i sacramenti fatta eccezione del battesimo e l’eucarestia, poiché fondati sulle Sacre Scritture. ● Lo scontro con il papato e con l’imperatore Lo scontro con il papato e con l'imperatore I! Nel 1518 Lutero, dopo un processo a Roma in cui confermò le proprie convinzioni, fu dichiarato eretico da papa Leone X. Lungi dall abiurare proprie tesi, ne espresse di nuove, altrettanto radicali: negò il primato papale e dichiarò che il cristiano doveva attenersi soltanto alla Sacra Scrittura (dottrina della sola Scriptura). Leone X condannò le posizioni di Lutero con la bolla Exsurge Domine (1520), cui il riformatore rispose bruciando sulla pubblica piazza di Wittenberg il testo del diritto canonico e la stessa bolla pontificia. Nel 1521 la Chiesa decise di scomunicare Lutero, allontanandosi dalla comunità ecclesiale. Nello stesso anno Carlo V, durante la dieta di Worms, con un editto bandi Lutero da tutti i territori del Sacro romano impero. L'imperatore ordinò inoltre la persecuzione di tutti coloro che avevano aderito alle posizioni del predicatore, accordando la facoltà di uccidere chi fosse colpito dal bando. Il monaco fu quindi bandito dall'impero, ma il principe di Sassonia Federico il Saggio lo ospitò clandestinamente nel castello di Wartburg per dieci mesi, durante i quali Lutero avviò la sua traduzione in tedesco del Vangelo (pubblicata poi nel 1534), ● Lo polemica con Erasmo da Rotterdam Pochi anni prima che Lutero esponesse le sue tesi, un grande umanista come Erasmo da Rotterdam aveva fatto considerazioni simili alle sue, invitando gli europei a condurre una vita finalizzata all'imitazione della semplicità di Cristo e lontana dalle superstizioni e dall'avidità materiale che la Chiesa tendeva a legittimare. Anche egli sosteneva la necessità di tornare al Vangelo, cioè a una fede spontanea. Tra il 1524 e il 1525 Erasmo polemizzò con Lutero, mostrando nell'opera De libero arbitrio (alla quale il professore di Wittenberg replicò scrivendo il De serva) arbitrio) di non condividere la visione pessimistica sulla natura dell'uomo. Era- smo non credeva nell'incapacità dell'uomo di scegliere tra il bene e il male a prescindere dalla volontà divina, vista da Lutero come la sola forza capace di liberare L'uomo dalla schiavitù del peccato. La riflessione di Erasmo, che cercava di conciliare la cultura classica e la tradizione cristiana in linea con gli ideali dell'Umanesimo, era per molti aspetti più moderna di quella di Lutero: fondamentali per erano i valori di concordia, civiltà, humanitas e tolleranza. ● L’inatteso sostegno dei principi imperiali a Lutero. In poco tempo, le idee di Lutero si resero fertili ad una possibile rinascita di una nuova Chiesa e inoltre, le sue proposte andavano incontro anche ai concreti interessi politici dei principi dell’Impero che temevano che Carlo V stesse progettando la costruzione di una vera e propria Monarchia e pretendeva di diventare re. I principi, però, non volevano un monarca come re e nel 1526, la dieta di Spira abolì l’Editto di Worms del 1521 che aveva proibito la diffusione della Riforma. Stilarono anche un documento con il quale garantivano la libera predicazioni delle tesi di Lutero . ● I principali caratteri della chiesa luterana La Chiesa luterana: le strutture della nuova Chiesa presero forma poco a poco e assunsero un aspetto definitivo nel 1530, quando il principale collaboratore di Lutero, Filippo Melantone (1497-1560) ne enunciò i caratteri fondamentali nella cosiddetta Confessio augustana (la "Confessione di Augusta"), un documento da presentare a Carlo V in occasione della dieta che si sarebbe tenuta ad Augusta per affrontare la questione religiosa. La Confessio ridimensionare drasticamente il ruolo del clero: se, grazie al battesimo, tutti i credenti diventavano sacerdoti, perché doveva esistere un ceto "speciale" che pretendeva di esercitare in esclusiva il ministero del culto? Partendo da questi presupposti la Chiesa luterana soppresse quasi tutti i sacra- menti che fino a quel momento erano stati amministrati esclusivamente dai sacerdoti, fatta eccezione per il battesimo e l'eucaristia, i soli, secondo Lutero, citati esplicitamente dalla Bibbia. Per gli stessi motivi i luterani abolirono il celibato ecclesiastico e il culto dei santi. La loro fu- ed è rimasta - una Chiesa istituzionalmente "leggera", quasi priva di intermediari tra la comunità dei credenti e Dio. Unica fonte di fede doveva essere la parola di Dio, riconosciuta nei testi della Bibbia e del Vangelo, alla quale il cristiano era tenuto ad avvicinarsi in prima persona, ricorrendo eventualmente alla guida di predicatori liberamente eletti da ciascuna comunità (i pastori). ● Una bibbia per tutti Una Bibbia per tutti Una delle prime iniziative di Lutero fu quella di realizzare una traduzione in tedesco della Bibbia (il Nuovo Testamento fu tradotto già nel 1522 e l'Antico nel 1534) e di abolire nel culto l'uso del
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