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LUTERO E RIFORMA PROTESTANTE, Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto sulla vita di Lutero, lo scandalo delle indulgenze e l'inizio della riforma protestante

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 03/01/2019

asiaceccarelli
asiaceccarelli 🇮🇹

4

(7)

8 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica LUTERO E RIFORMA PROTESTANTE e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! LUTERO, teologo tedesco e rivoluzionario, nato nel 1483 ad Eisleben , nel distretto sassone della Turingia e frequentò per quattro anni l'università di Erfurt fino ad arrivare al grado di “magister”. Ma il 17 Luglio 1505 all'età di 23 anni Lutero prese una decisione che cambierà radicalmente la sua vita. Stando alla storia, sappiamo che, mentre era in viaggio per tornare ad Erfurt dopo una visita alla sua famiglia, ma venne sorpreso da un violento temporale: fu proprio in quel momento che trovandosi faccia a faccia con la morte Lutero fece un voto a Dio e decise di entrare nel convento degli eremiti agostiniani e venne consacrato sacerdote nel 1507. Tuttavia questo nuovo cammino spirituale che intraprese fu caratterizzato da un ossessionante timore del giudizio di Dio ossia era tormentato dalla paura di non riuscire a salvarsi. Divenuto dottore in teologia e iniziato l'insegnamento, nel 1513 , trovò la soluzione al suo dramma interiore mentre commentava per gli studenti le Lettere di san Paolo ai Romani colse il vero senso del vangelo attraverso questa frase : " il giusto vive per la fede ": questa scoperta viene definita infatti scoperta del vangelo. Da allora iniziò a maturare una nuova concezione del cristianesimo: secondo cui era inutile lo sforzo di ottenere la salvezza attraverso le opere buone ma la si può ottenere , secondo Lutero , " sola fide " , solo tramite la fede. Non importa quante opere buone ha compiuto l'uomo nella sua vita, sarà comunque sempre macchiato del peccato originale perciò incapace di fare del bene. Il motivo stesso per cui il cristiano si comporta bene e compie opere buone é peccaminoso; infatti lo fa per paura dell'inferno, non per vero amore di Dio, quindi l'unica via/mezzo a sua disposizione è la fede. Questa teoria è anche detta dottrina della giustificazione per sola fede costituisce il principio centrale della teologia luterana ; essa risponde alla famosissima domanda che lo aveva angosciato per anni "che cosa deve fare il singolo individuo per essere salvato?” ovvero “cosa rende l'uomo giusto agli occhi di Dio?”. Agostino arrivò a sostenere la predestinazione: dato che la fede è un dono, una grazia di Dio, e porta alla salvezza solo Dio può stabilire coloro che si salveranno o saranno dannati, per questo l'uomo è predestinato ovvero il suo destino è già stato scelto, l'unica cosa che il cristiano può fare è pregare. Oltre al suo ruolo di sacerdote nel convento, gli venivano affidati spesso incarichi di rappresentanza. Proprio per svolgere uno di questi incarichi nel 1507 si recò a Roma, la meta per eccellenza di pellegrinaggio ecclesiastico. Tuttavia in quel soggiorno di 4 settimane nella sede del papato , Lutero fu colpito dalla mondanità dei cardinali infatti la chiesa stava attraversando un periodo di crisi il cui segnale più evidente furono gli abusi ecclesiastici ossia i comportamenti assunti dagli uomini di chiesa: sfruttavano quella che era la loro carica per interessi economici, molti di loro intraprendevano la carriera ecclesiastica certamente non per vocazione. Questo fenomeno fu legato soprattutto alle alte gerarchie ecclesiastiche di cui le grandi famiglie aristocratiche miravano ad occuparne i vertici (ad esempio Giovanni de medici che divenne sacerdote) e inoltre, agevolati dal fatto che in quel periodo un ecclesiastico non era obbligato a risiedere nel luogo dove esercitava, arrivavano ad ottenere più incarichi di prestigio alla volta (vescovi di più di una diocesi) e quindi a procurarsi sempre più benefici. Ma anche nel basso clero la situazione era simile: tanto è che la maggioranza dei preti non conosceva la lingua ufficiale per celebrare la messa, ovvero il latino. Tutte queste caratteristiche erano ovviamente accentuate a Roma dove i cardinali avevano il lusso di vivere in sfarzosi palazzi ed essere circondati da una corte. Per cui Lutero arrivò in una città soffocata dalla corruzione, dove la chiesa si arricchiva con profitti di monasteri come il suo, donazioni dei fedeli, e imposte su tutto (come le licenze di matrimonio) e questo per lui era lontano anni luce da ciò che predicava il vangelo e la dottrina cristiana. Questa crisi ha origine sin dal 300 con la crisi delle istituzioni universali che avevano portato alla cattività avignonese, e il rientro a Roma del papa non cambiò nulla infatti arriviamo in un momento della storia in cui abbiamo 2 papi poiché Bonifacio VIII morì, il collegio cardinalizio elesse un nuovo papa e a sua volta il conclave elesse un antipapa: questo venne chiamato Scisma d'occidente . Nascono inoltre nuovi tipi di eresie come il movimento hussita, nato in Boemia, composto da seguaci del teologo boemo Jan Hus che venne condannato al rogo nel concilio di costanza. La rottura definitiva con la Chiesa avverrà a causa dello scandalo delle indulgenze. Per indulgenza intendiamo la remissione dei peccati: abbreviazione della pena del purgatorio dopo la morte, il purgatorio è quel luogo dove i cristiani espiano i loro peccati prima di essere ammessi in paradiso. La possibilità di ridurre la permanenza in quel lungo per i cristiani era una via più veloce per la salvezza e la chiesa inizialmente le concedeva in cambio di opere buone e unicamente a coloro sinceramente pentiti. In questo nuovo ambiente di corruzione religiosa invece le indulgenze divennero l'ennesima opportunità di guadagno, in sostanza la chiesa iniziò a lucrare sulle indulgenze vendendole anche ai laici che a loro volta avevano la possibilità di rivenderle. Il primo vero scandalo, non perchè fu il vero primo episodio di vendita di indulgenze, ma per la sua importanza, avvenne nel 1517 quanto Papa X per poter ricostruire la basilica di S. Pietro , aveva emanato una bolla che concedeva ai peccatori che versassero una certa somma , la remissione delle pene : i peccati degli uomini sarebbero stati dunque trasformati in marmi , colonne. In Germania , poi , l' iniziativa papale si era trasformata in una vera e propria operazione di propaganda , caratterizzata dalla frase "quando la moneta tintinna nella cassetta l'anima vola nel cielo benedetta". Un altro episodio fu quello con protagonista Alberto di Brandeburgo che per ottenere la carica di arcivescovo di Magonza (città Germania occidentale) ricavò la somma necessaria prima vendendo le indulgenze e successivamente offrendo il ricavato ai banchieri come garanzia per un prestito. Il 31 ottobre 1517 affisse alla porta della cattedrale di Wittemberg: le 95 tesi, una sorta di manifesto contro la vendita delle indulgenze. Nel testo utilizza 95 brevi affermazioni teologiche nelle quali critica il dogma dell'indulgenza stessa con un tono irriverente e polemico scagliandosi innanzitutto verso la figura del papa, la quale non aveva alcun diritto di sostituirsi al giudizio di Dio, e con essa tutto l'apparato ecclesiastico che svolgeva il ruolo di intermediario tra umano e divino. Noi ad oggi potremmo considerarlo un gesto coraggioso e addirittura rivoluzionario ma in realtà faceva parte della tradizione accademica del tempo l' usanza di affiggere simili tesi e invitare alla pubblica discussione. Inoltre secondo gli storici il mito dell'affissione non sarebbe mai avvenuto poiché non ne abbiamo alcuna testimonianza, ma abbiamo unicamente una lettera datata al giorno della presunta affissione indirizzata all'arcivescovo Alberto nella quale Lutero lo invita a leggere le sue tesi, da questo capiamo che non aveva nessuna intenzione di far nascere un conflitto. Per cui è stata probabilmente una storia inventata per costruire l'immagine di Lutero come eroe della nazione germanica (Hercules germanicus). Nonostante ciò non ha ottenuto risposta finchè nel 1518 non gli fu inviata l'ingiunzione di presentarsi a Roma entro 60 giorni; Lutero chiese aiuto al principe di Sassonia affinchè il processo si tenesse in germania. A questo punto il processo venne sospeso fin a quando Carlo V non divenne imperatore e il 15 giugno 1520 il papa Leone X emanò la bolla exsurge
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