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Machiavelli Il Principe (titolo originale De Principatus), Appunti di Storia Delle Dottrine Politiche

un trattato di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime (spesso superficialmente interpretate) sono nati il sostantivo "machiavellismo" e l'aggettivo "machiavellico".

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 26/11/2019

andrea-cavicchioli
andrea-cavicchioli 🇮🇹

4.5

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Scarica Machiavelli Il Principe (titolo originale De Principatus) e più Appunti in PDF di Storia Delle Dottrine Politiche solo su Docsity! Machiavelli Il Principe (titolo originale De Principatus) è un trattato di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime (spesso superficialmente interpretate) sono nati il sostantivo "machiavellismo" e l'aggettivo "machiavellico". Il Machiavellismo è un subdolo o spietato utilitarismo, un ragionare su ogni cosa per trarne più vamtaggio possibile, Machaivelli infatti vede nella natura dell’uomo qualcosa di malvagio. L’obiettivo del prinipe è in primo luogo conquistare il potere per poi cercare di mantenerlo più a lungo possibile e con qualsiasi mezzo. Per Machaivelli il principe non deve essere una figura degna e non ritiene assolutamente importante la forma di governo. Per Machiavelli ci sono due modi per ottente il potere: • Tramite erdità • O conquistando principati nuovi, sia del tutto o in parte Il piano di Machiavelli è quello dei fatti, non del diritto ma della forza. Per questo motivo ritiene un requisito fondamentale il possedimento di un esercito e di non affidarsi mai ad un esercito mercenario. Machiavelli reputa il desiderio di potere come un qualcosa di naturale per l’uomo, ma giuduca male chi desidera il potere e non riesce a ottenerlo, per lui è importante il risultato, da qui il fine giustifica i mezzi. Afferma che è importante avere sia buone armi che buone leggi ma che non ci siano buone leggi in assenza di buone armi, in ogni caso anche se si ha buone armi è consigliato avere buone leggi. Per Machiavelli esistono 4 modi per acquisire, perdere e mantenere il potere: • Con virtù e armi proprie (talento, abilità ecc…) • Con la fortuna (ciò che non dipende da noi, il fato, il caso, il destino. Nessuno è al riparo da questo fattore, è indipendente dall’uomo) • Con scelleratezza (con crudeltà, malvagità ecc…) • Con il consenso dei cittadini (bisogna essere sia virtuosi che fortunati) Secondo Machiavelli per metà si è in mano alla virtù e per metà alla fortuna, esempio celebre del fiume e degli argini. L’uomo non può controllare la fortuna, può cercare di prevenirla tramite la virtù. I principi che arrivano al potere tramite la virtù e le armi, riscontrano molte difficoltà iniziali ma successivamente avranno un percorso in discesa, dovrà essere bravo a convicere il popolo e a mantenere il potere tramite le armi (esempio di Savonarola che riesce ad ottenere il potere ma non a conservarlo)
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