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Macroappunti del contesto storico della Spagna durante i Secoli d'Oro, Appunti di Letteratura Spagnola

1. la teocrazia dei re cattolici 2. 1492 la data simbolo 3. la controriforma luterana

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 21/08/2023

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Scarica Macroappunti del contesto storico della Spagna durante i Secoli d'Oro e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella CONTESTO STORICO: I RE CATTOLICI 1. La teocrazia dei re cattolici Isabella di Castiglia (1451-1504) e Ferdinando D’Aragona (1452-1516): - i re cattolici per eccellenza della Spagna. - regnano per tutta la seconda metà del ‘400 fino al 1516 quando gli succede Carlo V, loro nipote, il quale regna dal 1516 fino al 1556-58 (doppia possibilità). - avranno un’importanza in termini storici, ideologici, amministrativi, politologici, fino alla Spagna attuale, ma in particolare per tutti i secoli d’oro ossia tutto il Cinquecento e il Seicento. - segnano la mentalità e il modo di vivere degli spagnoli per moltissimo tempo, la loro ottica di pensiero verrà ereditata dal successore Carlo V. (Gli autori che tratteremo, Cervantes, Gongora, Calderon, l’anonimo autore del Lazarillo, sono ancora dentro alla logica dei re cattolici ereditata da Carlo V) - porteranno alla formazione, costituzione e assestamento di un disegno sociale e di una società fortemente gerarchizzata, divisa in una rigida disposizione per estamentos, per caste, classi inamovibili e insuperabili, disegnate sin dalla nascita (si nasce nobile e non si corre pericolo di perdere il proprio blasone nobiliare, ma si nasce picaro, ladro, figlio di una prostituta, ultimo e lì si rimane), in cui non vi era spazio per la scalata sociale, in cui c’è una sovrapposizione tra condizione economica e onorabilità sociale. 1 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella ➔ Le classi basse erano la classe maggioritaria a livello numerico di esponenti, nonché la base della società, che era formata dai pastori, dai contadini, dai piccolissimi artigiani, ed era la grande massa della popolazione spagnola che non abitava le grandi città e centri urbani. Dalla fine del Quattrocento (1492 data simbolo) iniziarono a crearsi sacche di emarginazione nelle periferie dei centri urbani e delle grandi città, erano composte dalle persone che arrivavano dalle campagne in cerca di fortuna. Infatti, in alcuni centri spagnoli si era creato una sorta di sogno dell'avventura coloniale nei primi del Cinquecento, quando cominciano ad approdare in Spagna grandi ricchezze dalle colonie, che però confluivano quasi completamente nella piramide sociale più alta. ➔ Le classi intermedie le uniche in cui era possibile una salita o discesa con le ultime classi, la carriera era veramente infima si può passare da piccolo artigiano ad artigiano. (Lazaro appartiene alla genia della classe bassa, prova la scalata sociale, ma viene sonoramente schiantato al suolo) Da qui in su non c’è alcuna possibilità di comunicazione, queste stanze sono sempre più chiuse più su si sale. ➔ Le classi medio alte sono occupate da alti chierici, dalla media e alta aristocrazia, l'entourage intorno alla corte costituita dagli altissimi prelati e blasoni più alti, infine il re / l’imperatore. Era una società rigida, gerarchica e molto dura. - furono due geni politici europei, enormi ed immense figure, (anche Machiavelli usa Ferdinando nel suo Principe come esempio di volpe e leone): portarono a termine un disegno politico che fece della Spagna una potenza mondiale che non aveva eguali in Europa. ➔ La Spagna divenne un impero planetario con uno strapotere politico e marittimo (lo avrà successivamente alla fine del Seicento l’Inghilterra a discapito delle Spagna, quando inizierà il declino spagnolo e l’avanzata inglese), che venne lasciato in eredità ai successori: Carlo V era borgognone, apparteneva all’area asburgica continentale, quando la corona di Spagna passò nelle sue mani si uniscono gli Asburgo Continentali e gli Asburgo di Spagna. L’impero di Carlo V va dall’Ungheria fino alle Americhe, ingloba dentro a sé il Portogallo con le sue colonie, il nord e il sud Italia, tutto il centro Europa. - erano un duo feroce che prosegue un’ottica accentratrice e che potenzia l’idea di una corona unitaria nella Spagna, nella direzione di allargarsi a poco a poco (già alla fine del ‘400 attuarono le prime manovre per impossessarsi anche del Portogallo, anche se succederà tempo dopo), si muovono in una serie di operazioni perfettamenti coerenti: ➢ capirono fin da subito che per ottenere un risultato ad ampia scala bisognava riunire, accentrare e accorpare tutti i territori che prima della loro unione erano divisi. La Spagna negli anni ‘70, ‘80 dei re cattolici, era divisa in due: 1. una parte maggioritaria era sotto la Corona di Aragona e la Corona di Castiglia 2. ma la maggior parte della Spagna meridionale (corrispondente ad un’area molto più estesa dell’attuale Andalusia), era sotto il dominio del Regno/Emirato di Granada governato dagli arabi e si chiamava al-Andalus ➢ Il 23 ottobre del 1469, a Valladolid, viene celebrato il matrimonio tra due eredi delle due più importanti corone di Spagna: Isabella di Castiglia (1451-1504) e Ferdinando di Aragona (1452-1516). Questo avvenimento sancirà l’unione personale tra i due regni. Sposandosi compattarono la corona e iniziarono ad espandersi: Castiglia e Aragona erano due regni sempre in lotta, dopo la loro unione la corona di Castiglia e la corona di Aragona si uniscono e a quel punto non esistono più come regni autonomi, ma esistono come viceregni. ➢ L’idea sempre nell'ottica dell'accentramento era di reimpossessarsi del meridione della Spagna che era in mano agli arabi e che aveva come centro amministrativo, di potere, simbolico, Granada, che era quindi araba. - Gli arabi erano in Spagna dal 711, quando iniziano le prime incursioni arabe dal Nord Africa alla Spagna attraverso lo stretto di Gibilterra. La prima occupazione araba andò sempre di più impossessandosi di quel territorio che sarebbe diventato al-Andalus. 2 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella si faceva in spagnolo, ma le persone avevano ascoltato ma non capivano, la mancata comprensione, di fraintendimento totale tra uditorio e pulpito; (Sancho Panza, il contadino spagnolo, interpreta a suo modo pastorale addirittura il mito della costellazione di Orione, la costellazione delle sette caprette, tira fuori una serie di cose che vengono dal suo codice, che era l’unico che gli era consentito di avere). Persino la Bibbia entra nel prontuario di cosa leggere e cosa non leggere, e così anche un'infinità di testi come il Lazarillo de tormes, che in Spagna viene subito censurato Il Lazarillo de Tormes uscito anonimo nel 1554, viene pubblicato ad Anversa, fuori dalla Spagna, appena arrivato in Spagna viene subito messo all’indice dei libri proibiti. Ne viene proibita completamente la lettura, la gente lo leggeva di nascosto e veniva fatto circolare come manoscritto. 5 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella 2. 1492: la data simbolo Il 1492 è una data attorno alla quale si concentrano una serie di avvenimenti fondamentali per la storia della Spagna: 1. Nel 1492 Colombo parte in cerca delle Indie e finirà invece nelle Americhe, dando inizio all'avventura coloniale. In questo senso è solamente una data simbolica, fu un processo molto lento per tanto le conseguenze di questo fatto saranno percepite un secolo dopo circa. 2. Nel 1492 ha fine la Reconquista cristiana: viene espugnato l’ultimo avamposto arabo, Granada e quindi si fa sempre più forte il progetto unificatore e centralista di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. 3. Nel 1492 viene emendato il primo decreto ufficiale di espulsione degli arabi e degli ebrei, i quali vennero cancellati politicamente dalla Spagna sul piano politico, militare, amministrativo e messi di fronte a questa scelta: 1. rimanere in Spagna ma con l’obbligo di convertirsi o 2. andarsene dalla Spagna ➔ La comunità araba (è costretta a scegliere in due tempi: in parte alla fine del ‘400 e poi il decreto verrà ripreso agli inizi del ‘600), si spacca in due: 1. Molti decidono di rimanere e di convertirsi e vengono chiamati conversos e diventano cristianos nuevos, 2. altri decidono di andarsene, di tornare alle proprie origini pur di mantenere una fede che avevano ereditato dai padri, si parla di circa 200mila persone che se ne vanno. ➢ La maggioranza degli arabi spagnoli: i moriscos erano essenzialmente una cultura agropastorale, appartenente a una importantissima forza lavoro agraria, che era basilare per la Spagna dell’epoca, che era un'economia fondamentalmente agro pastorale; quindi svuotare i campi di una importante parte della forza lavoro, fu un colpo per l'economia della Spagna. ➢ Questo atto di espulsione nei confronti degli arabi fu dettato da aspetti militari e politiche per l'espulsione materiale e la fine di un regno con un'esperienza plurisecolare, ma non può avvenire lo stesso per gli ebrei perché era una loro prerogativa essere erranti e non possedere una terra. ➔ Gli ebrei sono un’altra grossa ed importante componente etnica della Spagna da tanto tempo. - gli ebrei storicamente non hanno una terra da abitare, il loro destino è quello di cercare una terra promessa, sono gli eterni esiliati. Erano in Spagna, la Sefarad (Spagna in ebraico), da più o meno lo stesso tempo degli arabi, ma avevano un'altra tradizione e cultura, ed erano entrambe lingue semitiche. - L'insediamento di comunità ebraiche organizzate nella penisola iberica risale probabilmente ai tempi successivi alla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C.. La prima prova archeologica della presenza ebraica in Iberia consiste in una lapide del II secolo trovata a Mérida. Dalla fine del VI secolo in poi, in seguito alla conversione dei monarchi visigoti dall'arianesimo al credo niceno, le condizioni degli ebrei in Iberia peggiorarono considerevolmente. Dopo la conquista islamica della penisola iberica all'inizio dell'VIII secolo, gli ebrei vissero sotto il sistema Dhimmi e progressivamente si arabizzarono. Gli ebrei arrivarono in Spagna da una delle loro tante drammatiche diaspore (di cui ancora oggi sono vittime). Attorno all’800 cominciano ad infittirsi i pellegrinaggi degli ebrei in Spagna, e a farsi consistente la diaspora. - Anche in questo caso si tratta di secoli di esistenza radicata di una etnia che ormai è indistinguibile da quella supposta pseudo autoctona. 6 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella - quella degli ebrei era una tradizione legata ai libri, alla cultura scritta e alla cultura economico-commerciale, da qui nasce il prototipo dell’ebreo legato in maniera eccessiva e viziosa al denaro, perché effettivamente erano una grande risorsa bancaria. - In tutta Europa, non solo in Spagna, erano fini intellettuali e abilissimi scienziati, quindi potevano occupare le fasce alte della società. Gli intellettuali ebrei in diaspora dalle loro terre sono stati una forza impressionante in Europa e in Spagna, per la storia della letteratura, cultura, filosofia, scienza europea. ➢ con l’espulsione degli ebrei viene a mancare in Spagna una grandissima forza economica, intellettuale. ➢ da qui inizia la grande diaspora degli ebrei sefarditi, gli ebrei spagnoli, che si diffonderanno in tutta l'Europa centrale (anche in Italia). ➢ viene a crearsi all’interno alla Spagna il fenomeno del criptogiudaismo: imponendo una conversione obbligatoria per legge per rimanere in Spagna, gruppi sociali interi dichiarando pubblicamente di professare il cattolicesimo, ma in segreto continuavano a professare il giudaismo, si nascondono facendo di giorno come imponeva la legge ufficiale e seguendo di notte la professione ebraica, trovando altri modi per i loro riti e la professione delle proprie credenze e l’educazione dei figli. (il fenomeno cripto mussulmani è meno diffuso, mentre quello dei criptoebrei era molto più diffuso). ➢ Questo fenomeno diventerà un altro dei problemi degli ebrei per generazioni, che avrà conseguenze come: - la sperequazione (si creava una disparità sociale, economica) - la delazione (denunciando i criptoebrei si potevano ottenere favori) - inimicizie che nascono improvvisamente, - diventata una necessità sapere la fede del proprio vicino per auto preservarsi. Furono fenomeni sociali terribili che crearono disparità. ➢ Gli ebrei scoperti venivano costretti a rinnegare la propria fede e poi comunque uccisi (bruciati, squartati). L'inquisizione serviva anche a questo tipo di eresia, nel Cinquecento nel tribunale dell'inquisizione alcuni ebrei venivano accusati di deicidio. ➢ Una delle tante conseguenze della politica teocratica dei re cattolici è individuare tutti i nemici del sistema unitario e compatto di Spagna facendo sentire il popolo raccolto in un’unica bandiera: e la più potente è quella religiosa. I re cattolici intervengono chirurgicamente per togliere la parte malata dalla Spagna e distinguono gli spagnoli castizos, cioè di casta pura che abbiano limpieza de sangre, che siano cristianos viejos da tutto il resto del mondo, da tutti gli eretici. Diventa legge ufficiale della corona spagnola la divisione della società in due: ➔ da una parte i cristiano viejos, cioè quelli privilegiati, a qualsiasi settore essi appartengono (un nobile a la fuerza doveva essere un cristianos viejos, altrimenti non aveva diritto al titolo; i contadini che erano privilegiati da un punto di vista ideologico e sociale) ➔ dall’altra vi erano i non cristiani, che non riconoscono Cristo come figlio di Dio l’alterità, coloro che non fanno parte del disegno teocratico: ➔ gli ebrei, che venivano considerati deicidi, (accusa di cui sono sfregiati) ➔ gli arabi/mussulmani i nemici storici pagani che inventarono un nuovo profeta, Maometto. ○ Non esisteva il problema dell’ateismo al tempo, il quale era un concetto molto elitario, super culturale di poche persone, non era massivo. Per tanto una persona poteva non professare la fede (un pastore della Spagna poteva non andare in Chiesa la domenica) solamente se era spagnolo castizo, cristiano viejos. ○ Mentre gli arabi si sentono intimamente ispanizzati, gli ebrei si sentono ebrei esiliati in Spagna, ma entrambi quando vengono cacciati si sentono sradicati allo stesso modo, 7 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella Moltissimi signori locali, sovrani di viceregni africani come ad esempio Algeri, di grandissimi pirati come Barbarossa erano cristini convertiti che venivano in moltissimi casi da Venezia e da tutto il bacino dell’Adriatico (erano veneziani, istriani, croati, ecc.), ma anche dalla Spagna; acquisiscono un nome mussulmano, e venivano chiamati con pseudonimi altisonanti come “il gobbo, il rospo, il torvo..”. La cultura mozarabica è la cultura araba spagnola, quella dei mozárabes. Per arte mozarabica si intende convenzionalmente l'arte cristiana prodotta nella penisola iberica fra il tardo 9° e l'11° secolo. L'aggettivo deriva dal termine spagnolo mozárabes (dall'arabo musta'rib 'arabizzato'), con cui nella zona cristiana della Spagna, a partire almeno dal 1024 (Gómez-Moreno, 1919, p. 123), venivano indicati i cristiani che vivevano sotto la dominazione musulmana. La cultura mozarabica ha ancora la sua consistenza soprattutto in Andalusia: guardando la Alhambra di Granada o un edificio o una costruzione religiosa cristiana andalusa fatta in epoca araba, troviamo tutte le commistioni stilistiche proprie della cultura mozarabica, cioè la cultura cristiana impregnata di arabismo. Questo dettaglio è importante perché al di là di tutte le ineguaglianze, da un punto di vista poetico e letterario per 4 secoli nella penisola iberica hanno convissuto le tre grandi religioni monoteiste, 3 grandi enormi culture semitiche, 3 storie con una profondità e radicamento enorme nel tempo e anche una ricchezza di produzioni poetiche, artistiche, scientifiche. Se mettiamo insieme la tradizione cristiana, quella ebraica e quella mussulmana, hanno fatto la storia del mondo. Tutta questa multietnicità è un unicum nella cultura europea, non c’è alcun luogo in Europa in cui abbiano convissuto per 4 secoli cristiani, arabi e ebrei e che per lungo tempo abbiano collaborato, sul livello sia intellettuale che popolare. In Spagna la convivenza di queste tre etnie ha dato come risultato Luis de Góngora, Diego Velázquez Miguel de Cervantes, Pablo Picasso, e molti altri. - Federico García Lorca Romancero gitano, Poeta en Nueva York, Diván del Tamarit non si può capire senza la cultura araba e la cultura ebraica. - Don Quijote non si capisce senza conoscere la radice profondamente araba della cultura spagnola, 10 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella 3. La controriforma luterana Nel momento in cui si stanno formando in tutta Europa i grandi stati nazionali (come li conosciamo noi oggi) e iniziano a definirsi e ad assestarsi i confini e le frontiere europee, Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra cominciano a delinearsi come paesi compatti e non divisi al loro interno (Italia poco a poco anche se sarà una delle ultime nell’Ottocento), la riforma luterana sconvolge i piani di tutta Europa, cambia le carte in tavola dei paesi di religione cattolica (oggi si direbbe di Stato), l’Italia in alcune parti, ma la Spagna in primis. La Spagna aveva individuato tra i suoi principali strumenti di centralità e di unità proprio la religione. Per questo motivo la teocrazia dei Re Cattolici, nel momento in cui il cattolicesimo viene messo in discussione alle radici, si trova a dover far fronte a un problema non da poco. La riforma luterana è la violenta reazione dall’interno di Martin Lutero rispetto alla Chiesa Cattolica di Roma, che apre un dibattito teologico cinquecentesco. Martin Lutero era un uomo della Chiesa Cattolica, un teologo di area germanica il quale faceva parte delle schiere degli alti e raffinati teologi cattolici. Martin Lutero mette in discussione le azioni della Chiesa Cattolica, solleva una polemica nei confronti della Chiesa di Roma all’inizio dall’interno e, dopo aver visto che era impossibile trovare una mediazione, si distacca dalla Chiesa ufficiale di Roma e decide di uscirne per fondare una nuova Chiesa, la Chiesa protestante, ripetendo anche gli stessi errori perché facendo una battaglia dall’esterno con una nuova Chiesa, fonda un'altra istituzione suscettibile ai difetti. Per reagire alla diffusione della riforma protestante in Europa, venne convocato dalla Chiesa cattolica il XIX concilio ecumenico: il Concilio di Trento che si svolse in tre momenti separati dal 1545 al 1563 e, durante le sue sessioni, a Roma si succedettero cinque papi (Paolo III, Giulio III, Marcello II, Paolo IV e Pio IV). Non tutti i papi volevano che si tenesse il concilio di Trento, perché tenere un concilio sulla questione luterana significava affermare teologicamente e teoricamente che questa questione esisteva, significava dare e riconoscere un ruolo a Lutero, significava dargli credito e considerarlo come un teologo alla pari di un altro. Da un punto di vista politico sono gli spagnoli che premono affinché ci sia il concilio, molto più che alcuni papi, perchè a loro tornava molto scomodo che venisse messa in discussione la “religione di stato” (termine anacronistico), perché la religione era la bandiera, il vessillo ideologico che era davvero un collante fortissimo che legava la nazione. Il Concilio di Trento portò a una netta frattura tra le due chiese e tra cattolici e protestanti, che portò a sua volta a altre fratture perché i protestanti si sono divisi a loro volta a seconda dei paesi. Nelle colonie si sono formate moltissime variazioni del protestantesimo come i mormoni, in Inghilterra gli anglicani, i quali vengono dalla stessa matrice protestante, ma sono teologicamente in contrasto tra di loro. 11 Giovanni Cara, Letteratura spagnola 2 a.a. 2022/23 - Macro Appunti: il contesto storico di Cuccato Isabella In Spagna la Controriforma avrà un particolare eco ed importanza che si aggiunge a tutto questo. La Spagna si basava sul sistema teocratico cattolico, la riforma luterana fu un colpo alla struttura insieme politica e culturale del paese. Fu la Spagna a dare risposta più violenta rispetto alla riforma di Lutero, tanto da includere Martin Lutero immediatamente, ancor prima del Concilio di Trento, nella serie degli eretici al pari dei mussulmani, ebrei. In Spagna “luterano” veniva utilizzato come termine passe partout per insultare qualsiasi tipo di eresia. Si tratta di un sistema così compatto che fa da respingente rispetto a qualunque forma di effrazione dalla norma: luterani ebrei mussulmani è lo stesso a quel punto. Nel vasto ventaglio di argomentazioni di Martin Lutero ce ne erano tre che erano particolarmente scomode per la Spagna dell’epoca: 1. questione del libero arbitrio: Martin Lutero mette in discussione la libertà di scelta individuale: il libero arbitrio, sottolineando un apparente paradossale, una contraddizione implicita nella dottrina teologica in generale cristiana: visto che Dio è onnipotente e onnisciente, non ha una misurazione spazio-temporale perché per lui passato presente e futuro per lui non esistono, ogni singola esistenza dell’uomo è in un istante, allora l’uomo ha il destino già scritto, ma può scrivere il suo destino. L'uomo è dotato di libero arbitrio e può costantemente e sempre scegliere tra il bene e il male, l’uomo è responsabile in terra delle proprie scelte. Lutero radicalizza questo aspetto teologico del problema, contestando al sistema teologico cattolico il paradosso: siccome Dio è onnisciente e conosce il destino di tutti gli uomini e il destino degli uomini era già scritto nella mente di Dio, l’uomo non è davvero libero di scegliere, quindi in realtà l'uomo non è dotato di libero arbitrio, ma per il protestantesimo ha il servo arbitrio, cioè è sottoposto al volere di Dio, quindi era inutile la preghiera, l’unica cosa che che l’uomo poteva fare era comportarsi secondo il volere di Dio. Riportandola in Spagna questa rivoluzione luterana in un sistema in cui cioè da un lato viene detto che l’uomo è libero di scegliere, che ciascuno è padrone del proprio destino, la società ti impone quella vita ma tu sei libero di sceglierne un’altra, anche se non c’era mobilità gerarchica. Si apre quindi una contraddizione più che evidente. Il concetto del servo arbitrio è la contraddizione che mette all’angolo la Spagna: - da una parte in qualche modo conferma la mentalità castiza della Spagna dell’epoca di una società rigida e schematica: “sei nato picaro, picaro lo resti; sei nato nobile, lo resti”, - ma in realtà è proprio una sottolineatura di quella contraddizione della società, perché Martin Lutero contestando la Chiesa Cattolica contestava automaticamente anche il sistema teocratico spagnolo che aveva come vessillo ideologico il cattolicesimo che teneva unito il paese, per tanto i Re Cattolici devono nascondere tutto ciò che gli tornerebbe contro per una questione politica. La teologia cattolica, con una serie di sofismi, giustifica questa libertà dicendo che è vero che Dio è onniscienza, ma l’uomo è libero di scegliere e solitamente viene risolto in maniera concreta con il fatto che nonostante Dio sia onnisciente, si è reincarnato in Cristo, che rappresenta la possibilità della mediazione tra uomo e Dio e quindi la libertà. Perché lo stesso Cristo poteva scegliere, non solo Dio. Dicotomia - libero arbitrio cattolicesimo - servo arbitrio protestantesimo 2. questione della lettura dei Testi Sacri anche tradotti in volgare Martin Lutero dice in maniera plateale che era giusto che ognuno individualmente avesse la possibilità di legge i Testi Sacri, tanto più in una lingua leggibile, senza l’intervento di una mediazione, per la questione del rapporto individuale tra credente e Dio, era favorevole alle tipografie, alle traduzioni, alla diffusione dei libri Questo significava togliere potere a una classe e offrire la possibilità ad un’altra di alfabetizzarsi, non soltanto in senso stretto quindi imparare a leggere e a scrivere, ma anche in senso lato cioè alfabetizzarsi culturalmente e vedere alcuni inghippi, come per esempio che non era scritto da 12
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