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managerial accounting, Appunti di Economia

appunti economia tor vergata, riassunti managerial accounting

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 29/10/2020

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cristiano-rossi 🇮🇹

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Scarica managerial accounting e più Appunti in PDF di Economia solo su Docsity! PROGRAMMA E CONTROLLO DI GESTIONE 17/09 Previsione: Termine generale. Pianificare: decidere obiettivi strategici dentro ad un’azienda, ed attribuire le risorse ad obiettivi che possono essere vincenti. Rilevazioni simulate per possibili scelte. Programmazione: una volta che di n alternative io ne ho scelta una, mi vado ad occupare di quella prestabilita. Rilevazioni antecedenti per la programmazione. Il budget è lo strumento principe della programmazione. Processo durante il quale l’impresa sulla base dell’ambiente interno programma le sue azioni. Andare a definire i prodotti e servizi, risorse, tempi costi e risultati attesi. Pianifico n possibili alternativa, programmo i tempi, costi ecc., agisco e rendo esecutive le mie azioni e poi vado a misurare il risultato (Plan do action control). L’impresa è un’azienda che si trova in concorrenza nel mercato Strategia: Il mercato è un ambiente turbolento (le condizioni che valgono possono cambiare domani) quindi si corrono dei rischi elevati ma se voglio fare impresa devo minimizzare il rischio, è rischioso operare in un ambiente competitivo perché il mercato tende a variare e l’impresa è per natura rigida e con una resistenza al cambiamento. Impresa opera con mezzi, persone ed investimenti con una notevole rigidità quindi la strategia serve a rendere compatibile la struttura rigida dell’impresa con la variabilità del mercato con una serie di azioni, deve rendere compatibili le variabili interne con le variabili esterne. VISION VS MISSION Tutte le informazioni che vengono prese in considerazione sono prese dal manager, informazioni interne all’azienda. Controllare l’azienda significa guidare l’azienda verso i propri obiettivi in maniera spontanea. Il controllo ha tre livelli di gestione: 1) Operativo, guidare l’impresa con efficacia ed efficienza. Definisco procedure e supervisione preventiva, limito comportamento individuale (questo può essere fatto è quello no) 2) Direzionale, risorse utilizzate in maniera efficace per ottenere gli obiettivi. Il centro di responsabilità è un’unità organizzativa guidata da un dirigente, ritenuto responsabile del raggiungimento di un determinato obiettivo, ad esempio funzioni acquisti avrà responsabilità sul livello minimo acquisti, tuttavia anche se la rispetta bisognerà valutare la qualità della materia prima, il feedback di questo controllo è negativo. 3) Strategico, verifica efficacia attuazione delle strategie aziendali. Confronto fra obiettivo di partenza e di arrivo fa nascere feedback utile per nuove strategie, le informazioni sono quantitative e non quantitative (grado di customer satisfaction). Info quantitative sono monetaria e non monetarie (livelli di produzione, tempi di utilizzazione meccaniche, setup meccanica). 18/09 SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE Concetto di info largamente inteso per management, per produrre bilancio queste info vengono prodotte dal sistema informativo. Il S.I. fa parte del sistema aziendale, si compone di parti che sono un sistema perché hanno un obiettivo, strategia, vision e mision. Il SI si trova dentro un’azienda insieme al sistema organizzativo. Come si comporta l’azienda quando opera, come si presenta agli operatori per esempio, il suo ruolo è quello di prendere input grezzi (dati) e far fuoriuscire output (informazioni). I dati devono essere elaborati per dare luogo alle informazioni, vengono elaborati con il metodo matematico statistico o con quello contabile. Comunico poi le informazioni, veicolate a chi ne ha fatto richiesta è per chi ne ha bisogno, vengono strutturate per la funzione decisionale (manager) oppure vengono strutturate e veicolate all’esterno per preparazione per bilancio di esercizio. Le informazioni devono avere determinate caratteristiche: 1) Orientamento e selezione delle informazioni. 2) Integrazioni del sistema informazioni, deve essere disponibile dal punto in cui viene richiesta indipendentemente da dove si forma. 3) Tempestività. Non significa subito ma rispondere nei tempi giusti per poter permettere la decisione. I sistemi operativi devono operare just in time. In assenza di queste caratteristiche non si può parlare di informazioni ma bensì di dati grezzi. Contabilità direzionale vs analitica Analitica è contabilità dei costi, contabilità specifica che serve ai manager. Lo scopo delle informazioni del conto direzionale sono misurazione e controllo con dati consuntivi e stima valori futuri. Problemi di scelte delle alternative che comportano decisioni di breve periodo o lungo. I diversi significati del costo Se voglio occuparmi costi per problemi di alternative dovrò prendere determinati costi. Non abbiamo più un unico concetto di costo, i concetti di costi differenziali alle funzioni che richiedono. Per problemi di misurazione prenderò i costi pieni, controllo per costo per Cdr, scelta fra alternative si usano configurazioni di costo differenziale. Costo pieno o full costing, se in un’impresa si realizzano tre prodotti ed ho una pressa che li produce che ha un costo per periodo, l’ammortamento della pressa (50000 all’anno) questo costo come faccio ad allocarlo ai tre prodotti? Ci possono essere vari metodi come orario macchina lavoro o produzione lavoro, ecc. Criteri sono soggettivi, non c’è un unico criterio. Il costo pieno prendo i costi diretti e ci sommi i costi indiretti, l’allocazione dei costi indiretti è problematica perché è un’analisi soggettiva aziendale. sia coge che coan. Vantaggi sono massima integrazione dei dati, sistema che offre massima integrazione info fra coan e coge. Lo svantaggio di essere notevolmente rigido e complesso. 24/09 Relativismo nell’analisi dei costi: concetto di costo non è assoluto ma è relativo se cambia l’oggetto di costo cambia tutto. Pressa che realizza tre prodotti il costo della pressa rispetto il prodotto A è indiretto quindi si applicheranno criteri soggettivi per il prodotto e verrà allocato ma se si vuole calcolare il costo della pressa per il dipartimento diventa un costo diretto e viene attribuito al dipartimento Le voci elementari di costo: costo materia prima Costi calcolati: ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni (ipotesi e stime) vengono chiamati book cost perché sono nei libri contabili Configurazione di costo: ricetta di costo, costo pieno oppure costo diretto. Le conseguenze di questo approccio sono che se ho una conf costo pieno faccio una valutazione completa ma anche molto soggettiva, nel secondo caso c’è maggiore oggettività ma non è analisi completa. Oggetto di costo: prodotto, dipartimenti, segmento, ecc. Elaborare un costo significa classificarlo e scegliere configurazione di costo più opportuna ed alla fine avrò una sintesi di costo. Classificazione dei costi: speciali vs comuni; è poco operativa e si preferisce modalità di attribuzione all’oggetto di costo. Cost driver: se aumento il numero di bici prodotte perché ho maggiori margini e prospettive di vendite. La materia prima è un costo fisso o variabile? Se aumenta la produzione cosa succede all’ammortamento? L’elemento soggettivo è che se è vero che l’ammortamento è un costo fisso ma lo è fino a quando c’è un intervallo di significatività. Se mi muovo dentro l’intervallo di capienza del dipartimento non varia il costo fisso, ma se devo produrre di più e non mi basta un dipartimento ma un altro allora varia anche l’ammortamento. Intervallo di rilevanza faceva sì che il costo fisso rimaneva dentro e se lo sfora diventa costo variabile. Costo rilevante: rientra nella logica del make or buy, il costo della materia prima è presente solo nel make (costo rilevante) e non nella seconda buy. Un costo irrilevante è presente in tutti e due come il costo di ammortamento perché nell’ipotesi buy non posso dismettere. Costi opportunità o costi figurativi. È il beneficio a quale si rinuncia rispetto alla prima alternativa. Sono consulente e vado a fare beneficienza, rinuncio a fare consulenza. Salario direzionale è il compenso a quale rinuncia l’imprenditore a cui avrebbe avuto diritto se lavorava personalmente. Interesse di computo, ho messo capitale in impresa ma se l’avessi messa in un’altra impresa a parità di rischio quanto ci avrei preso? Fitto figurativo, beneficio a cui rinuncio per fruttarli a terzi per prendere un compenso. I costi figurativi servono a supportare le decisioni di costo pieno. I costi figurativi non vengono registrati nel COGE. I costi opportunità sono book cost? è falso perché non sono presenti in COGE. (DOMANDA ESAME) Costo differenziale, con make (tot 100) o buy (60) si sceglie buy perché ha un costo minore, perché c’è un costo differenziale di 40. Costi vengono in aiuto nel controllo di gestioni, costi consuntivi sono ex post tipicamente del bilancio, costi standard sono ex ante tipo il budget, costi controllabili vs non controllabili fanno riferimento al centro di costo, acquisto di materie è controllabile se fa riferimento al responsabile del centro di costo sennò no. Oggetti di calcolo finali o intermedi, finale può essere il prodotto, se l’impresa ha centri di costo saranno intermedi. Energia elettrica potrebbe essere speciale ma molte volte non conviene prendere un contatore per ogni funzione (costi) e viene considerata comune, quindi si preferisce il costo diretto o indiretto che fanno riferimento al COAN. I costi speciali possono essere sia diretti che indiretti quindi si preferisce l’altra classificazione. BASE DI RIPARTO Base a valore (soldi): costo manodopera, costa materia, e costo primo (somma manodopera e materie prime). Base a quantità, ore manodopera, ore macchina, quantità materie prima e volume di produzione. Se utilizziamo base di valore mi dà una percentuale della base, con base quantitativi mi dà un carico (quanti euro servono per unità di base). Un principio generale è causale, bisogna assegnare ad ogni oggetto di costo un costo andando individuare la causa che ne ha causato il sostentamento. Come si costruisce il costo pieno? Materie prime e manodopera da attribuire e costi indiretti da produzione (logistica interna, riscaldamento dello stabilimento, vigilanza) allocare. Costi di trasformazione da aggiungere ai materiali per trasformali da materie prima a prodotto finale. Vigilanza del dipartimento, pulizie  costi indiretti di produzione Vigilanza degli uffici amministrativi  non rientra nei costi indiretti di prod. Materiali diretti in costo di conversione uguale costo pieno di produzione. (DOMANDA ESAME) Se ai materiali diretti si aggiungono i costi di periodo ottengo il costo pieno, i costi di periodo sono tutti i costi non di soluzione diversi dai costi materiali diretti, ammortamenti degli uffici sono costi periodi, ammortamenti macchine industriali costi materie indirette. Nei costi di periodo ci vado ad aggiungere i costi commerciali e costi amministrativi. Se voglio costruire una configurazione completa di costo pieno ci devo mettere anche il costo opportunità. COSTO PIENO = COSTO INVENTARIABILE + COSTI COMM + COSTI AMMNISTATIVI Costo inventariabile: il magazzino si trova nello SP essendo parte dell’inventario. I riflessi dei conti materie prime, manodopera diretta e spese generali (costo di trasformazione) si trovano nello se nei conti rimanenze mat prime, rimanenze di semilavorati e rimanenza di prodotti finiti. Se questi beni li ho venduti nel CE avrà il costo del venduto. Se sono stanco del soggettivismo dell’analisi dei costi, passo ad analisi sul direct costing? Come cambiano i concetti? Cambia la nozione di costo di prodotto perché è dato dal costo di acquisto di materie e manodopera mentre spese generali vanno nei costi di periodo. Molte imprese ragionano con il costo pieno perché è elemento che viene utilizzato per andare a valorizzare le rimanenze nel bilancio di esercizio, si prendono i costi diretti e si aggiungono una parte di costi indiretti. Il costo pieno viene usato per analisi di reddittività, per rendere conformi i prezzi a quelli stabiliti da contratto (bando), per calcolare prezzi regolamentati. I prezzi differenziati vengono calcolati con il full costing. 25/09 Il cost driver sarà il volume della produzione, ma non sempre sarà così. I driver possono essere molteplici secondo l’andamento dei costi. I costi fissi impegnati ne produce 200 prodotti ma ne può produrre 250, deve essere considerato il costo fisso impegnato capacità che si è resa disponibile. Costi discrezionali fissi, manager aziendale rinnova periodicamente, esempio è la campagna di marketing in quale posso smetterla di fare nei cicli successivi. Periodo temporale di rilevanze, attenzioni al periodo che prendiamo in considerazione perché cambiano le definizioni di costi variabili e costi fissi. Costi misti, parte variabili e parte fissa, energia elettrica è semi-variabile c’è parte fissa come il contatore e parte variabile, anche il telefono è misto. IL DIAGRAMMA DI REDDITIVITÀ Distinzione costi variabili e fissi serve a costruire il diagramma di redditività (break even point), identità tra Q prodotta e venduta, produco 100 e vendo 20, non si considera il magazzino. Costanza del prezzo di vendita (ipotesi forte), proporzionalità dei costi variabili, omogeneità della produzione nel tempo e nello spazio (ipotesi forte). Trascurare ogni riferimento all’aspetto qualitativo del prodotto, individuazione della max capacità produttiva dell’impianto, invarianza dei costi fissi, condizioni di certezza per i valori di prezzo e di costo previsti. Costi variabili totali= CVunitario per quantità prodotta Costi totali= CVT + CFT, stessa pendenza dei cv ma sommata dei cf I ricavi totali vengono costruiti come P*Q Il bep si costruisce facendo incontrare i Rt e Ct. Il punto di Bep è il punto è la proiezione dell’incontro fra ricavi totali e costi totali sull’asse delle ascisse. P-Cv= margine di contribuzione unitario Qi rappresenta come copre i costi fissi attraverso il margine di contribuzione. Quantità producendo e vendendo la quale l’imprese riesce a coprire i costi fissi attraverso il margine di contribuzione. Se vado al di là del punto di pareggio, l’impresa copre i cossi e guadagna margine di contribuzione Scelta del mix delle vendite. Quale prodotto conviene spingere nel mercato nel breve periodo? Breve periodo perché certe variabili nel lungo periodo si trasformano. Con il mdc totale entrambi hanno lo steso mdc quindi non si potrebbe scegliere fra l’uno e l’altro, però con mdc unitario si nota che il prodotto A ha un mdc superiore B e spingo sul mercato A. Ci sono impianti che lavorano per produrre, quindi la capacità max degli impianti è data. Se il motore A ne richiede due ore mentre il B ne richiede 5. Qual è il mix di produzione più conveniente? È un problema di vincolo dato dalla risorsa scarsa. Bisogna rapportare il mdc ai vincoli del problema se non si considerava il vincolo avremmo scelto il motore b invece dovevamo scegliere il motore a. Impresa che produce prodotti standard su processo ma anche su commessa. C’è un problema similare ma non uguale nella soluzione. Arriva un cliente che vuole piazzare un certo ordine che deve avere certe caratteristiche, in questo caso si deve ragionare in termini di costi differenziali, costi rilevanti o irrilevanti. Non c’entra più il mdc, ma bisogna ragionare se accettare l’ordine o non accettarlo. Un ricavo cessante (linea produttiva b insieme a e c, linea mi dà dei ricavi ma voglio inglobarla, ricavi cessanti sorgono) sono equivalenti ai costi cessati (costo che viene meno). Possono essere chiamati anche eliminabili. Costi diretto evoluto. Considera i costi fissi specifici e non. La linea B è negativa, eleminiamo o manteniamo? Si fa analisi differenziale, si tiene conto il risparmio nei costi variabili (costo cessante) con segno positivo e poi con segno negativo si tiene conto il ricavo cessante (diminuzione nei ricavi) il risultato differenziale eliminazione B è negativo. Se elimino la linea B avrò una perfomance che peggiora ulteriormente. Nelle decisioni make or buy dipendono dalle strutture di costi rilevanti o irrilevanti, faccio il totale di costi rilevanti e valuto quale sia la più conveniente. I costi eliminabili vanno inseriti sia nell’ipotesi make or buy. Diagramma di redditività relativo alla scelta make or buy. Decisioni di sostituzione impianto Approccio differenziale si ragiona in termini di costi rilevanti. 8/10 Problema di allocazioni di costo perché non bypasso completamente il soggettivismo nei centri di costo produttivi o variabili. I costi indiretti rispetti i prodotti vanno prima imputati ai centri intermedi dove il fattore manodopera è stato utilizzato poi verranno imputati ad ogni centro e poi ai prodotti (metodo a cascata) sono operazioni di ribaltamento. Quando ho il centro di costo posso andare a valutare l’efficienza del centro con rapporto del costo di centro fratto input. Centro di costo è diversa da cdr, il primo è un escamotage per migliorare l’allocazione dei costi del prodotto mentre le seconde sono proprie unità organizzative per il controllo di gestione. Se io definisco il cdr il centro di costo, significa che il responsabile del centro lo sarà sul full costing, sulla materia prima che usa nell’unità produttiva. Centro di profitto può essere il direttore di una banca. Centro di investimento, responsabile del risultato e investimento fatto, divisione italiana responsabile su investimenti che effettua, massima figura di responsabilità per i cdr. Perché disaggregare la struttura operativa? Perché sono interessato a studiare la perfomanca dei cdr in termini di output, la perfomance si valuta in termini quantitativi e qualitativi. Il giudizio si basa su giudizi di altri centri che ricevono o che erogano a monte, andiamo a focalizzarci sulla perfomance dei centri in termini di qualità del servizio reso. I centri usano input che provengono o dall’esterno o da altri centri e poi producono output beni o servizi per altri centri o ambiente esterno. Questi centri vengono definiti anche centro di costo parametrico, relazione ottimale fra output fisici e input monetari se si può stabilire questa relazione si chiamano parametrico. Centro di servizio, prodotti servizi, relazioni fra input e output difficilmente sono configurabili in parametri monetari, hanno obiettivi qualitativi con limiti di spesa. Controllo di gestione viene effettuato con indici di apprezzamento e verifiche di adeguatezza rispetto al protocollo ritenuto soddisfacente all’interno dell’impresa. Centri di ricavo, input monetari (stipendio di tutto il personale) e output monetari (variabile responsabile del manager). Personalizzazione dei costi, il costo deve essere attribuito ad un responsabile nei centri di responsabilità. Deve avere un capo che esercita il controllo e che ne è responsabile. Nei centri di costo ci sono costi controllabili, attribuiscono sia le spese dirette sia le spese indiretta dai centri di consumo. Reparto produttivo A ha sia i costi diretti ma anche quelli dei centri di consumo sulla base delle regole di ribaltamento. Nella fase tre ci sono delle complicazioni. Il primo è la base di ripartizione, e poi tecnica di ribaltamento. Con il criterio funzionale si fanno più operazioni per il ribaltamento dei costi, con il metodo a cascata si inizia a ribaltare sui comuni, poi gli ausiliari e poi sugli altri. Centri virtuali non sono relativi ad unità organizzativi, ad esempio la vigilanza. Poi ci sono centri produttivi e centri finali intermedi. CDR produzione diviso in quattro centri di costo. Logistica e magazzino sono centri ausiliari. I centri produttivi devono essere omogenei, reparti trasformazione materie prime in un prodotto. Fase 2, localizzazione del costo, creo boxe e inserisco i costi, costi diretti vengono direttamente attribuibili al prodotto, se costi indiretti sono imputabili direttamente al centro di costo, vanno in base al criterio di specificità. Se non lo sono devono essere identificato un parametro di localizzazione rispetto ai centri e poi vengono allocati a tutti i centri. Le spese telefoniche se ho un centro di costo amministrazione allora vengono ribaltate lì sennò le ribalto direttamente sul prodotto. Nel primo caso vanno ribaltato sui centri di costo intermedi e poi sul prodotto. Fase 3, chiudere i centri di costo intermedi, ribaltamento dei costi centri di struttura sui centri ausiliari e produttivi o sennò sul prodotto. È fondamentale in questa fase decidere la sequenza di chiusura dei centri. Criterio che dalla manutenzione dalle ore viene ribaltato sul magazzino può essere ore lavorative di manutenzione in magazzino. Il centro che ribalta per ultimo ribalta tutto sui centri produttivi. Il metodo diretto può essere usato quando ci sono servizi reciproci, magazzino da servizi a manutenzione e viceversa. Manutenzione generalmente chiude su magazzino e poi va sulle altre. Il limite del metodo è cascata è quello di dare per scontato che ci sia una gerarchia dei servizi ed inizio a ribaltare da chi fa di più, trascura i rapporti reciproci come i servizi che magazzino può erogare a manutenzione, un metodo che considera questi rapporti è il metodo reciproco. 9/10 La localizzazione dei centri serve per i costi che non esiste rapporto preciso causa effetto con l’oggetto di costo. Esempio tipico sono le spese di illuminazione. Centri di costo di struttura raccolgono i costi di periodo e vanno trattati perché sono spese non di retribuzione e ripartiti direttamente sul prodotto (causa effetto con prodotto) o inglobate negli altri centri finali o ausiliari. Allocazione diretta non considero i rapporti reciproci anche se ci sono. Allocazione a cascata, chiudere prima i centri intermedi che presentano un ammontare più elevato di servizi erogati e poi procedo in modo sequenziale. Allocazione reciproca considera tutti i rapporti reciproci fra i centri intermedi. 200000/800= coefficiente di ripartizione. Fase 4 Chiudere i centri di costo produttivi finali Quadro analisi costi, tabella a doppia entrata con voci di costo e centri di costo, costi di competenza (dal bilancio di esercizio), e altri centri. 35-13 sarebbe il margine di contribuzione alla copertura dei costi indiretti. Esercizio BICI. 10/08 ESERCIZIO CAMICIE Si producono tue tipologie di camicie, si comprano le materie prime. Servono sarte, commesse e amministrativa. Stipendio della sarta mensile. L’unico costo mensile è quello della sarta, bisogna costruire contabilità per centri di costo. Ci sarà un approvvigionamento, confezionamento e una vendita. Costi calcolati: ferro da stiro, macchine da cucire, macchine (costi che non comportano uscite). 15/10 Costi su commessa. Contabilità per centri di costo su differenti contesti produttivi, si rileva il costo per ciascun job (job costing). Il costo unitario della commessa è un costo medio specifico di lotto. Richiama una distinzione dei costi che vengono visti sulla base dell’attribuzione dell’oggetto di costo, costi diretti attribuiti ad ogni commessa, costi che non sono diretti vengono applicati alla commessa attraverso uno specifico coefficiente predeterminato di produzione di costi generali. Forecast ha un formato molto riassunto perché ci sono i principali di aggregato di costi e ricavi, comunamente con un foglio excell. Ci dice fai attenzione hai previsto questa rotta ma puoi incontrare questa incognita quindi forse è il caso di deviare per raggiungere obiettivo. Si può andare a correggere l’obiettivo di budget. Definizione di budget. Programma di gestione aziendale, tradotto in termini economico-finanziari, che guida e responsabilizza i manager verso obiettivi di breve periodo, definiti nell’ambito di un piano strategico o di lungo periodo. Programma economico finanziario. È un pezzettino di piano strategico. Iter di costruzione budget aziendale, ci sono tre aeree, programmi operativi che iniziano dai piani di azione pluriennali, programma vendite, programma produzione e programma personale, programma funzioni generali, questi programmi si esprimono in termini economici finanziari. Quando ipotizzo i ricavi vado ad esprimere la grandezza che misura il ricavo ovvero i crediti (termini finanziari) stessa cosa per i costi commerciali con i debiti. Per ognuno di questi programmi voi avete modo di mettere in relazione aspetto economico e finanziario. Che poi si producono in budget economico e budget finanziario (rendiconto finanziario). L’aspetto finanziario è importante perché mi permette di capire il fabbisogno di capitale fisso e circolante all’interno dell’impresa e come si originano questi fabbisogni e si sopportano con capitale proprio e di terzi. Fabbisogno circolante avrò certe risorse che andranno finanziate con il capitale circolante lordo o netto. Per fabbisogno durevole per investimenti in attivo fisso. Ogni budget bisogna vedere l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale. Ci sono collegamenti logici nel budget, inizia con il budget delle vendite, antecedente a quello commerciale c’è il mercato dove si capisce i prezzi e quantità che posso usare attraverso previsioni. Quello commerciale è collegato alle scorte di prodotto, se ho 0 magazzino dovrò produrlo 100% se ne ho 20 scorte in magazzino ne produco l’80%. Collection pattern, quanta parte dei ricavi mensili si traducono subito per cassa, quanti ricavi riscuoto nel mese successivo? Una parte dei ricavi possono essere considerati non riscuotibili, serve a capire interdipendenze economiche e finanziarie. Il budget delle vendite sono collegate agli impianti, devo aumentare la capacità produttiva o no? Budget delle vendite è collegato con quello di produzione, se devo produrre 100 devo considerare i costi standard unitari, emerge un fabbisogno di materie prima (capitale circolante, aspetto finanziario), la politica delle scorte se voglio produrre 100 e non ho scorte, dovrò acquistare materie prime sulla base delle materie prime standard. Al termine del mese qual è la quantità di giacenza? Questi sono collegamenti logici. Budget della manodopera per produrre 100 servono le materie prime ma anche il personale, costo manodopera, quante persone servono, quindi costo del lavoro da luogo ad uscite di cassa e non a debiti. Overrated cost vengnono allocati alla produziione tramite ripartizione. Le spese commerciali riducono direttamente i ricavi nel budget delle vendite, altrimenti si considerano separatemente. Il master budget (conto economico, sp, rendiconto finanziario) rappresenta sintesi dei budget operativi. Budget finanziario e di tesoreria è il budget degli investimenti. Budget commerciale Formato da budget delle vendite positivo e dei costi commerciali. Variabili considerate attraverso previsioni volume e prezzo, sono decisioni del management il mix delle vendite. Il prezzo tiene conto di un listino prezzi e politica dei prezzi. I costi commerciali sono costi di distribuzione, markeint, ecc. sono fissi (personale delle vendite) o variabile (approvvigioni di vendite sulla base del fatturato). Al budget commerciale si affianca quello finanziario, quindi bisogna chiedersi come vengono pagate le vendite, il mancato ricavo per colpa della parte non riscossa, è una parte che va tolta dal conto economico. Quindi aspetto finanziario condizioni di recuperabilità delle vendite. Fatturato del prodotto A 1000000, questi sono crediti v/cliente? Se riscuoto tutto a credito devo considerare anche l’iva e non sono tutti crediti v/clienti. Il credito ha come controparte iva e il ricavo. . L’iva a debito meno iva a credito se è maggiore va a versata entro il 16 del mese di febbraio. Se l’iva è inferiore 516000 allora va versata trimestralmente. BUDGET DELLA PRODUZIONE Decidere quanto produrre, giacenze finali di gennaio saranno quelle iniziali di febbraio. Quantità da produrre collegato alla quantità di vendere e politica delle scorte (decisioni del management dipendono dal tempo di risposto dei clienti, soglia di sicurezza da avere nel magazzino, le scorte minime di sicurezza sono un immobilizzazioni in senso stretto). Quantità e qualità dei fattori produttivi sono definite nella distanta base di prodotto, specificiati i standard fisici unitario. 18/11 Cos’è il budget? Cerca di coniugare variabile economica e variabile finanziaria. Bisogna vedere i dati di costo e di ricavo ma anche di entrate uscite monetarie. Budget della produzione ci si arriva tramite il magazzino delle materie, poi c’è il budget degli acquisti, si tratta di ragione sulla quantità di acquistare, aspetti di tempi approvvigionamento e qualità che andiamo ad acquisire. Politica delle scorte significa andare a prendere un punto di riordino e una scorta di sicurezza. Fattori produttivi di come si compone il budget degli acquisti. L’analisi viene completata con l’apprezzamento della dimensione finanziaria, se prevedo della materia X acquisto 1665 devo vedere come sarà regolato, percorso di pagamento dei debiti verso fornitori. A 1665 va aggiunto l’iva da pagare verso il debitore. Oltre alle materie prime, avrò bisogno della manodopera, quindi si passa al budget della manodopera. Individuare il fabbisogno e della disponibilità. Budget dei costi generali di fabbricazioni sono costi fissi e variabili, il budget flessibile viene usato quando ci si trova in ambienti turbolenti. Da un comune denominatore, ci dice il costo se avevamo un volume effettivo. 0A= in media è del 30-40% Il costo manodopera viene pagato cash ai dipendenti ogni mese, quindi non c’è il debito verso i dipendenti. Trattamento salari e stipendi, per contributi e salari e stipendi. Nelle retribuzioni bisogna calcolare la ritenuta da versare il fisco, in caso di nucleo familiare si fa un conguaglio (debito-crediti) verso all’inps dell’anticipo degli assegni. Budget delle macchine= budget degli investimenti. Saturazione vuol dire non poterlo svolgere tale attività con quei macchinari, per risolvere questo problema dovrò fare degli investimenti. Anche in acquisto di macchinari devo tener conto degli aspetti finanziari, come esempio l’iva. Budget dei costi generali, altri costi generali, non viene fatto approccio incrementale perché porta ad un aumento incontrollato di costi discrezionali, non sono parametri che posso collegare a … di …. . Budget a base zero, approccio che costringe a non usare approccio incrementale. Sono costi non parametrici. Investimenti in capitale fisso sono operativi quando considero terreni, edifici, stabilimenti e macchinari e strutture. Quote di ammortamento sono tipiche poste non cash. Investimenti strategici, partecipazione a joint venture collegata al business della mia impresa per esempio. Il budget è un discorso iperattivo, Rispettare equilibrio orizzontale fra fabbisogni di finanziamiento durevole o variabile ed impieghi. Fab finanziario netto, al netto dei recuperi che ho tramite i ricavi. Slide 87 non ci sono uscite che riguardano l’iva, non ci sono uscite per pagamento contributi. La voce impsota può essere suddivisa in pagamenti acconti e saldo imposte precedenti a giugno e pagamenti acconti novembre. 19/11 ESERCIZIO BUDGET Il titolare preleva 60000, 30000 ad agosto e dicembre 24/11 Ho avuto maggiora numero lavoro macchine e minor ore lavoro macchine, devo sterilizzre la varianza, vado a depurare le variazioni in termini attività e poi valuto l’operato complessivo. La varianza di attività, va scorporata dalla varianza totale la varianza per livello di attività. Il budget flessibile va portata a livello effettivo di attività per depurare le varianze. Indica costi e ricavi a livello effettivo, entra nel tema della perfomance analysis. Costi variabili totali che variano in proporzione al livello di cost driver, costi fissi totali non variano entro un centro intervallo di rilevanza. Il budget flessibile è preparato per lo stesso livello di attività effettivamente raggiunti. Separare varianza di attività dalla varianza di spesa. Nel budget statico prendo i costi generali, poi prendo il budget flessibili e costi generali effettivi. Fra budget e budget flessibile vado a studiare la varianza di attività con questo confronto, se considero il budget flessibile e costi effettivi ragioni in termini di varianza di spesa.
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