Profili Processuali: Il Titolo Esecutivo e la Giurisdizione di Sorveglianza, Sintesi del corso di Diritto Penitenziario

Scarica Profili Processuali: Il Titolo Esecutivo e la Giurisdizione di Sorveglianza e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Penitenziario solo su Docsity! PARTE SECONDA (Profili Processuali) 1) Il titolo esecutivo e la Magistratura di Sorveglianza Il titolo esecutivo. Natura e contenuto. Il titolo esecutivo rappresenta lo spartiacque tra “fase processuale” e quella della “concreta esecuzione della sentenza”. Esso è quel documento che comunica la sentenza, cioè il provvedimento giurisdizionale definitivo che dà luogo a 2 diversi effetti sul piano giuridico: 1. l'irrevocabilità, intesa come l'impossibilità di proporre una nuova ed ulteriore impugnazione (dall'art. 648 c.p.p.); 2. l'esecutività, cioè l'idoneità ad imporne in modo coatto il contento (dall'art. 650 c.p.p.). Però, può succedere che anche se sia irrevocabile, la sentenza può essere comunque impugnata quando l'imputato non abbia avuto regolare notizia della sua pronuncia o non abbia proposto impugnazione per ragioni che non dipendono dalla sua volontà. Quest'istituto, detto della Restituzione del termine, è previsto dall'art. 175 c.p.p. Si parla spesso di modifica del titolo esecutivo, come la possibilità di attuare in vari modi quanto pronunciato in materia di pena dal giudice che ha emesso il provvedimento giudiziale. La definizione lascia pensare che nella fase della sua concreta attuazione, il titolo esecutivo possa subire modifiche. Ma non è così e non può essere per via dei principi di effettività ed irrevocabilità. Gli organi giurisdizionali dell'esecuzione penale. Con l'irrevocabilità e l'effettività della sentenza, nasce anche il rapporto di esecuzione, per il quale la legge dà il potere giurisdizionale di applicazione della sanzione penale al Tribunale di Sorveglianza od al Magistrato di Sorveglianza, in base alle rispettive competenze. Il rapporto di esecuzione inizia con la trasmissione del titolo esecutivo da parte del Pubblico Ministero, che è l'organo che si occupa dell'esecuzione della condanna. Il titolo esecutivo, quindi, viene notificato all'interessato che, con la sentenza diventata irrevocabile, acquista la qualifica di condannato. Le competenze della giurisdizione di Sorveglianza. La legge 354/1975 regola i canoni normativi relativi alle funzioni, alle competenze ed alla composizione degli Uffici di Sorveglianza. La specifica competenza della giurisdizione di Sorveglianza viene riconosciuta tramite 2 diversi criteri: “per territorio” e “per materia”. L'art. 677 c.p.p. stabilisce che i criteri di attribuzione della Competenza per territorio, individuandoli nel territorio del Tribunale di Sorveglianza dove ha sede l'istituto penitenziario presso il quale si trova detenuto l'interessato al momento dell'avvio del procedimento: si parla della cosiddetta Competenza del luogo di detenzione. Gli altri criteri di competenza per territorio: • la competenza del luogo di residenza o del domicilio, cioè quello dove risiede l'interessato;