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Sociologia delle Migrazioni: Definizioni, Processi e Connessioni, Sintesi del corso di Sociologia delle Migrazioni

La sociologia delle migrazioni, un tema centrale nella comprensione del genere umano e della globalizzazione. Le caratteristiche e gli obiettivi dello studio delle migrazioni, le definizioni e le connotazioni sociali e giuridiche di immigrati e migranti, il ruolo della doppia alterità e della povertà, il processo di formazione di minoranze etniche e le interazioni tra società di origine, migranti e società riceventi.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 14/05/2019

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Scarica Sociologia delle Migrazioni: Definizioni, Processi e Connessioni e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia delle Migrazioni solo su Docsity! SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI 1. MIGRAZIONI E MIGRANTI 1.1 L’oggetto di studio e le sue caratteristiche Si può individuare nello sviluppo del genere umano una consistente propensione alla mobilità geografica, sospinta dai più diversi motivi, ma quasi sempre contenete l’idea di un qualche miglioramento delle condizioni di vita e delle prospettive per il futuro. La definizione di immigrato varia a seconda dei sistemi giuridici, delle vicende storiche, delle contingenze politiche. L’impiego di definizioni diverse incide anche sul conteggio degli immigrati, rendendo difficilmente comparabili le fonti statistiche e quindi poco affidabili i dati quantitativi del fenomeno. —> definizione di “migrante” proposta delle Nazioni Unite: una persona che si è spostata in un paese diverso da quello di residenza abituale e che vive in quel paese da più di un anno. Questa definizione include tre elementi: a) l’attraversamento di un confine nazionale e lo spostamento in un altro paese b) Il fatto che questo paese sia diverso da quello in cui il soggetto è nato o ha vissuto nel periodo precedente il trasferimento c) Una permanenza prolungata nel nuovo paese, fissata convenzionalmente in almeno un anno Ma questa definizione non tiene in conto delle migrazioni interne, né a quelle inferiori di un anno, né delle diverse visioni giuridiche su chi è uno straniero e chi un cittadino. Inoltre, nel linguaggio comune, noi definiamo “immigrati” solo una parte degli stranieri che risiedono e lavorano nel nostro paese (non consideriamo i francesi/inglesi ecc); come il termine “extracomunitari”, non appartenenti all’Unione Europea, ma spesso lo applichiamo ai rumeni e non agli americani. Immigrati ed extracomunitari per molti sono associati agli stranieri che provengono da quei paesi che classifichiamo come poveri. Un potente fattore di ridefinizione dello statu dei cittadini esterni è rappresentato dai progressivi allargamenti dell’Unione Europea, perché lo sviluppo economico favorito dall’ingresso nell’Unione e dalle politiche comunitarie sta avvicinando le condizioni di vita dei paesi come la Romania a quelle dei partner europei. L’etichetta di immigrati si associa di fatto a una condizione di supposta deprivazione, di inferiorità sociale e politica, di esigenza di controllo da parte delle autorità statali dei paesi riceventi —> doppia alterità: una nazionalità straniera e una condizione di povertà. Le migrazioni vanno inquadrate come processi, in quanto dotate di una dinamica evolutiva, e come sistemi di relazioni, che riguardano le aree di partenza, di transito e di destinazione. Possiamo distinguere il movimento dell’emigrazione (uscita dal paese d’origine), dell’immigrazione (ingresso nel paese ricevente). Migrazione e migranti sono termini più generali. Possiamo affermare che le migrazioni sono costruzioni sociali complesse, in cui agiscono tre principali gruppi di attori: 1) Le società di origine 2) I migranti attuali e potenziali 3) Le società riceventi La formazione di minoranze etniche riflette l’interazione tra dinamiche autopropulsione delle popolazioni immigrati e processi di inclusione da parte delle società riceventi —> da una parte ha a che fare con l’insediamento stabile di immigrati stranieri (dà vita a nuove generazioni); dall’altro ha a che fare con il rifiuto o la resistenza a considerarli membri effettivi della società. Ne derivano le seguenti caratteristiche: - sono gruppi subordinati all’interno di società complesse - Presentano aspetti fisici o culturali soggetti a valutazione negativi dai gruppi dominanti - Acquistano un’autocoscienza id gruppo - Possono trasmettere alle generazioni successive l’identità minoritaria
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