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La Riforma Protestante in Europa: Origini, Riformatori e Conseguenze, Sintesi del corso di Storia Moderna

La necessità di riformare la chiesa alla fine del xv secolo, causata dalla degenerazione dell'istituzione e dall'abuso di indulgenze. Lutero, zwingli e calvin, i principali riformatori protestanti, e descrive come le loro idee si diffusero in europa, portando alla frattura religiosa e alla formazione di nuove confessioni. Il testo tratta anche della reazione della chiesa cattolica e dell'imperatore carlo v.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 27/12/2019

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Scarica La Riforma Protestante in Europa: Origini, Riformatori e Conseguenze e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! CAPITOLO 3 : LA RIFORMA All’inizio del ‘500 si avvertiva l’esigenze di una riforma della Chiesa. Ciò era dovuto al processo di degenerazione che aveva riguardato questa istituzione, infatti il clero, nell’esercizio delle sue funzioni, era mosso più da interessi politici e personali che da motivazioni spirituali. Basti pensare che molti prelati e vescovi risiedevano a Roma piuttosto che nelle parrocchie a loro assegnate. Inoltre i proventi delle terre dell’istituzione religiosa lasciavano il paese dirette a Roma, arrecando un grave danno alla comunità locale. Uno dei mezzi tradizionalmente utilizzati dalla Chiesa per racimolare risorse era quello della concessione di indulgenze in cambio di elemosine. Nel XV secolo vi era infatti questa concezione della salvezza legata alla compensazione del peccato, anche economica. Lutero, monaco agostiniano, studioso di diritto entrò in convento a 22 anni perché colpito da un fulmine. Egli riteneva che la salvezza non si potesse raggiungere atro che attraverso la grazia gratuitamente concessa da Dio, senza la quale l’umanità corrotta nulla poteva. La fede era l’unico mezzo per raggiungere la salvezza. Nell’ottobre del 1517, rese pubbliche, affiggendole sulla porta della cattedrale di Wittenberg, 95 tesi sulla dottrina delle indulgenze. Le 95 tesi di Lutero ebbero un grande successo. Contenevano un attacco alla Chiesa di Roma e in molti in Germania condivisero queste posizioni. Proprio per le sue affermazioni, Lutero subì un processo per eresia che si concluse con una sentenza di scomunica. Nel 1521 fu convocata a Worms la “Dieta della nazione tedesca”, ovvero l’assemblea degli stati tedeschi. All’ordine del giorno vi era anche la questione di Lutero, perché spettava all’autorità imperiale rendere esecutivo il provvedimento di scomunica. Lutero si presentò di fronte alla Dieta, ma a tutte le contestazioni rispose con un netto rifiuto e fu pertanto bandito dalle terre cristiane. Tuttavia Federico il Savio gli venne in aiuto nascondendolo in un suo castello, dove Lutero condusse la traduzione della Bibbia in tedesco. Lutero aveva voluto essere un riformatore religioso e non aveva mai avuto intenzione di muoversi all’attacco del potere secolare. Tuttavia le sue parole furono interpretate in senso politico, dando avvio a numerose rivolte. Le prime rivolte scoppiarono nel 1524 nella Germania sud-occidentale, e in pochi mesi si estesero a molte altre regioni. I contadini, fautori di queste rivolte, scrissero il loro programma e le loro rivendicazioni nel “Dodici articoli”. Questo breve manifesto politico; i cui due punti principali riguardavano il diritto della comunità a scegliersi il proprio parroco che predicasse unicamente secondo il vangelo,e che le decime servissero solamente al sostentamento del parroco; si diffuse rapidamente, proprio come avvenuto per le tesi luterane, grazie alla stampa. La reazione di Lutero fu violenta;in uno scritto intitolato “Contro le bande brigantesche e assassine dei contadini”, egli sosteneva che era diabolico pretendere di trasferire la libertà interiore sul piano politico e sociale e violare il precetto evangelico di obbedire alle autorità costituite, volute da Dio per garantire l’ordine, incitò così i principi tedeschi alla repressione. Altro importante riformatore fu Uldrych Zwingli, dottore in teologia, egli riteneva che il cristianesimo dovesse essere epurato dalla superstizione, cioè dalla credenza nel potere miracolistico di riti,immagini e santini. Nominato parroco nella cattedrale di Zurigo, iniziò una riforma della Chiesa locale che si basava sull’abolizione del culto dei santi, la condanna della dottrina del Purgatorio, la contestazione della gerarchia ecclesiastica e del celibato dei preti. Nel 1523 Zwingli presentò i suoi 67 articoli di fede, nei quali sosteneva che nella messa non vi era la transustanziazione ma era solamente una commemorazione dell’ultima cena. Questo suo documento venne approvato dal Consiglio della città di Zurigo, e venne adottato a fondamento della Chiesa zurighese. Lutero si distingueva dal Zwingli principalmente perché riteneva che il corpo di Cristo erano presenti nel pane e nel vino della messa. Nacquero altre correnti originali di pensiero riformato, le quali prendevano spunto dagli scritti di Lutero, ma spesso evolvevano in direzioni diverse di quelle scelte dal monaco sassone.
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