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Mappa concettuale arte del xx secolo, Schemi e mappe concettuali di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Mappa concettuale dell'arte del xx secolo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 28/01/2021

Asia6574
Asia6574 🇮🇹

4.7

(3)

28 documenti

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Scarica Mappa concettuale arte del xx secolo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! ARTE DEL XX SECOLO L’art Nouveau (Arte Nuova) si diffuse prima in America poi in Europa alla fine dell’ottocento come opposizione al classicismo accademico. L’espressione “L’art Nouveau” nacque in Francia dalla galleria di arredamento inaugurata da Samuel Bing nel 1895, ma il massimo esponente della corrente fu Hector Guimard; il quale rifiutò alcuni principi tradizionali del costruire (ad esempio la simmetria delle pinte) preferendo uno stile più libero. I primi anni del xx secolo furono caratterizzati da un nuovo linguaggio che influenzò le arti e il gusto dell’intera epoca; la Belle Époque . Pioniere dell’uso di nuovi materiali e della spinta verso un linguaggio unitario fu il francese Eugène Viollet-le-Duc, il quale aveva teorizzato chela “verità” di un opera architettonica stesse in tre caratteri: -struttura (uso dei materiali secondo la loro qualità) -funzione (capacità di soddisfare le condizioni imposte dalla necessità) -forma (derivazione dei caratteri estetici dalla struttura) In Spagna “L’art Nouveau” prese il nome di Modernismo il cui centro fu la città di Barcellona. L’esponente del movimento spagnolo fu Antonio Gaudí che a partire dalle teorie di Viollet-le-Duc creò un proprio stile. Capace di reinterpretare i materiali e gli stili tradizionali Gaudí sviluppò i princìpi dell’Art Nouveau, unendovi l’esuberanza delle decorazioni e la sintesi tra forma, struttura e funzione. Al centro del Quadrat d’or dell’Eixample, la zona residenziale più esclusive di Barcellona, abbiamo due edifici realizzati da Gaudí: Casa Milá (1906-1910) e Casa Batlló (1904-1906); simboli della sua creatività. L’architetto spagnolo trasformò la facciata di un edificio già esistente con dischi di ceramica vetrificata di varie dimensioni e spessori, capaci di creare sensazioni diverse a seconda della luce. L’edificio “Casa Batlló” venne soprannominato anche “Casa degli sbadigli” o “Casa delle Ossa” per l’aspetto di un fossile, dato dalle colonne in corrispondenza dei bow-window, dalle decorazioni naturalistiche e dai parapetti traforati. La fantasia di Gaudí non si limita alla facciata dell’edificio, infatti anche all’interno gli spazi sembrano delle cavità naturali, grazie alle linee sinuose. Nelle città di Milano, Torino, Palermo, Roma, ecc.. vi è la diffusione di un nuovo stile, lo stile Liberty, il cui nome deriva dai magazzini londinesi Arthur Lasenby Liberty. Per il suo carattere bizzarro fu considerato poco monumentale, motivo per cui faticò ad affermarsi nell’ambito della committenza pubblica e si preferì lo stile neoclassico per le architetture pubbliche. Grazie alla sua forma dinamica ebbe modo però di affermarsi in molti quartieri residenziali, ponendo fine alla severa gerarchia ottagonale della città ottocentesca.
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