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mappa concettuale prima parte 2 capitolo oggetti e teorie, Schemi e mappe concettuali di Antropologia Culturale

mappa concettuale prima parte 2 capitolo oggetti e teorie del libro dal tribale al globale

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 28/09/2023

veronica_trotta
veronica_trotta 🇮🇹

4.5

(4)

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Scarica mappa concettuale prima parte 2 capitolo oggetti e teorie e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Antropologia Culturale solo su Docsity! Capitolo II Oggetti e teorie Un altro modo di intendere l’antropologia : ANTROPOS + LOGOS = DISCORSO SULL’UOMO L’uomo nel corso della sua evoluzione ha trovato delle strade per adattarsi al mondo naturale in cui vive. Altro elemento importante dell’adattamento umano, è lo SCAMBIO DI INFORMAZIONI e la capacità di COMUNICAZIONE. Tutto ciò si basa sulla TRASMISSIONE DI SEGNALI appropriati. La particolarità dell’uomo è la capacità di produrre idee e rappresentazioni del mondo, ovvero la DIMENSIONE SIMBOLICA. L’antropologia della prima metà del 900 è fortemente localizzata: studia realtà chiuse, limitate. Le società studiate dagli antropologi per tutta la prima metà del 900 sono apparse come società e culture arcaiche. La visione negativa del mutamento come un fattore distruttivo. Le culture secondo Levi Strauss non si possono studiare adottando una prospettiva esterna ma vanno comprese dall’interno; bisogna cogliere il punto di vista del nativo (Malinowski) Nella seconda metà del 900 questa visione scomparve (società e culture arcaiche) , per lasciare il posto all’idea che il cambiamento fosse un fattore importante in grado di stimolare creatività. L’antropologo Appadurai —> ha messo in evidenza che il mutamento è UNA COMPONENTE INTRINSECA di qualsiasi raggruppamento sociale e culturale. Una cultura è sempre aperta al contatto, al confronto, allo scambio con altre culture. Per questo si può affermare che non esistono culture pure e che le culture non sono affatto autosufficienti. L’antropologia non può più considerarsi come studio di isole e giungle. Alcuni esempi: Gluckman —> studiò il tema del conflitto sociale all’interno delle società africane. Mise in evidenza che le società tradizionali e le società dei bianchi sono legate da moltissimi rapporti e che quindi lo studio di società in isolamento non era fondato. Balandier —> nello studio dei mutamenti sociali porta in primo piano i molteplici legami che vi sono tra le società tradizionali e la società occidentale. Secondo Balandier, la situazione coloniale determina e struttura il rapporto tra l’occidente e le società studiate dagli antropologi, società che hanno subito una serie di trasformazioni. La direzione delle trasformazioni non è determinata dall’azione della società dominante (DINAMICA ESTERNA), ma segue anche una logica propria, specifica di quelle società (DINAMICA INTERNA) Meillassoux —> nella sua ricerca etnografica presso i guoro della Costa d’Avorio si pone interrogativi relativi a processi economici, politici che consentono la riproduzione dei rapporti sociali presso società non capitaliste. Descrisse come presso i giuro i rapporti di produzione sono basati sull’asimmetria fra anziani e giovani; questi ultimi dipendono dagli anziani, che controllano le risorse materiali e gli scambi matrimoniali. La questione fondamentale messa in evidenza da Meillassoux riguarda il meccanismo di riproduzione dei produttori cioè la forza-lavoro. Lo slittamento dell’attenzione degli antropologi verso i temi del conflitto, del mutamento segna il passaggio verso il superamento dell’idea OLISTICA* (parte III) e integrata della cultura in direzione del carattere ibrido, mescolato dei processi di traffico culturale. Le società e le culture sono tese nel tentativo di apparire immobili. Ciò ha portato a individuare come primo processo della cultura quello della tradizione. L’obiettivo della tradizione è trasmettere da una generazione all’altra il patrimonio culturale senza che questo subisca variazione INCULTURAZIONE plasmati dalla cultura in cui nasciamo. Le invenzioni e le scoperte possono modificare in modo esplicito il quadro stabilito dalla tradizione tramite contatti con popolazioni vicine o lontane. Il processo che conduce all’assimilazione dei modi culturali di un altro gruppo è definito ACCULTURAZIONE* Ciò che distingue le civiltà tradizionali da quelle moderne è anche la rapidità con cui tali elementi vengono ad inserire nel tessuto sociale: quelle tradizionali tendono ad essere molto lente per evitare il cambiamento, quelle moderne favoriscono l’ingresso di elementi sconosciuti fino al loro inglobamento nella stessa cultura L’OMOGENEIZZAZIONE è strettamente legata al processo di ACCULTURAZIONE* che si svolge in parallelo all’inculturazione, ed è stato inteso come principale causa dei cambiamenti culturali. I DUE POLI: Trovano i loro rispettivi riferimenti: Omogeneizzazione culturale e culture localizzate studiare gli elementi di stabilità e coesione delle società (Durkheim) RAPPRESENTAZIONE DI UN MONDO FERMO DI ETNIE Globalizzazione culturale e delocalizzazione culturale Studiare i punti di tensione e di conflitto (Marx) RAPPRESENTAZIONE DI UN MONDO IN MOVIMENTO
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