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mappa concettuale su Kant, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

riassunto della filosofia di Kant, opere: Dissertazione (in breve), Critica alla ragion pura, Critica alla ragion pratica, Critica del giudizio

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

In vendita dal 02/04/2022

giulia-crescenzi-2
giulia-crescenzi-2 🇮🇹

4.6

(7)

69 documenti

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Scarica mappa concettuale su Kant e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! IMMANUEL KANT nasce da genitori luterani (pietismo), ma viene influenzato da Rousseau, Locke, Hume, Leibniz. Fa il prof universitario il suo criticismo emerge nelle sue opere: Dissertazione Critica alla ragion pura Critica alla ragion pratica è l'opera grazie a cui è diventato professore. Qui anticipa gli argomenti trattati nelle altre Critiche, come spazio, tempo, conoscenza divisa in più sezioni. Le principali sono: Analitica trascendentale: parla della rivoluzione copernicana. Dialettica trascendentale: conclude che non possiamo avere risposte su Dio , immortalità, libertà. Estetica trascendentale: tratta di: Conoscenza: avviene attraverso sensibilità ed intelletto. La sensibilità ordina le sensazioni secondo le intuizioni pure (=innate) di spazio e tempo (non possiamo toglierle, è il limite umano); l'intelletto forma rappresentazioni della realtà. Spazio e tempo, uniti alle categorie, sono le "lenti colorate", ossia dei filtri che non possiamo togliere e che impediscono di vedere la vera essenza della realtà (mondo noumenico), e quindi vediamo solo come si manifesta attraverso le lenti (mondo fenomenico). A causa di questi limiti non possiamo avere risposte su Dio, libertà e immortalità (Dialettica trascendentale). Per Kant c'è necessità quando si parla di leggi naturali e mondo fenomenico (CRP), mentre la libertà esiste nella morale (CRPr). Giudizi: ci sono: - giudizi sintetici a posteriori (soggettivi), es. il caffè amaro non è buono. - giudizi analitici a priori, es. nessuno scapolo è sposato. - giudizi sintetici a priori, es. principi di matematica e fisica. sono veri rappresentati del mondo fenomenico, con le nostre lenti, con spazio e tempo. Quindi sono nel soggetto, non nella realtà. prima edizione: 1781 seconda edizione: 1787 1770 ontologia e gnoseologia - a priori (senza esperienza) - a posteriori (con esperienza) - analitici (predicato insito nel soggetto) - sintetici (aggiungono informazioni al soggetto) 1788 etica nella CRPr Kant si aggancia alla CRP su due punti: risolve le questioni lasciate irrisolte, ossia dimostra l'esistenza di Dio, libertà e immortalità come tre postulati per l'esistenza della morale. Infatti non potremmo aspirare al sommo bene senza di essi poiché: Dio ci dà la felicità quando compiamo azioni morali. la libertà ci dà la possibilità di scegliere se seguire o meno la morale. l'immortalità garantisce il raggiungimento del sommo bene, poiché può accadere solo da morti (santità). attua un'altra rivoluzione copernicana ma in ambito etico: l'uomo agisce in base alla legge morale che è dentro di sé (soggettivismo universale). la legge morale è universale (non particolare); autonoma (non eteronoma); formale. è imperativo categorico ("devi"); vale sempre, è fine a sé stesso diverso da: imperativo ipotetico ("se vuoi... devi"); non vale sempre, è finalizzato. massime (consigli soggettivi); possono essere universalizzati e diventare legge morale. l'imperativo categorico prescrive il dovere (=azioni che una persona compie quando pienamente razionale), che noi rispettiamo quando usiamo la volontà buona. Percepiamo il dovere come una costrizione perché siamo sensibili e soggetti alle passioni, ma in realtà nel dovere c'è la nostra libertà. Il dovere è prescritto dalla legge, quindi quando la rispettiamo, rispettiamo il dovere. Ma la legalità (rispetto la legge perché è legge) è diversa dalla moralità (rispetto la legge perché voglio agire secondo dovere). Ma quando un'azione è morale? Quando la massima che muove le mie azioni è universalizzabile, indipendentemente dalle conseguenze delle mie azioni. Quindi è una morale deontologica (morale = intenzione morale) e non consequenzialista (morale= conseguenze morali). Un'azione è morale quando si agisce trattando l'umanità non solo come mezzo, ma soprattutto come fine (regno dei fini). "cielo stellato sopra di me [CRP], legge morale dentro di me [CRPr]"
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