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Mappe Mentali: Sociologia - Stratificazione, Mobilità, Devianza e Religione, Schemi e mappe concettuali di Sociologia

Una introduzione alla sociologia, con un focus sulla stratificazione sociale, la mobilità sociale, le teorie della devianza e la religione. Esplora concetti come ruoli assegnati, disuguaglianza di classe, teorie del conflitto e funzionalismo, mobilità intragenerazionale e interazionale, devianza, solidarietà sociale e la teoria della scelta razionale. Una base solida per comprendere i principi fondamentali della sociologia.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 08/01/2024

rita-elmo-1
rita-elmo-1 🇮🇹

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Scarica Mappe Mentali: Sociologia - Stratificazione, Mobilità, Devianza e Religione e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia solo su Docsity! MAPPE MENTALI Concetti di Sociologia dh VIVIUNING SCIENZE POLITICHE VIVIUNING SCIENZE POLITICHE COMUNICATO DI RESPONSABILITÀ “L'ASSOCIAZIONE VIVIUNINA SCIENZE POLITICHE È DA SEMPRE VICINA ALLE ESIGENZE DELLA PLATEA STUDENTESCA. PER TALE MOTIVO L'ASSOCIAZIONE METTE A DISPOSIZIONE IL PROPRIO MATERIALE DIDATTICO, AFFINCHÉ POSSA FORNIRE UN SUPPORTO COMPLETO ED ADEGUATO AGLI STUDENTI CHE DECIDANO DI USUFRUIRNE. VIVIUNINA SPECIFICA CHE TALE MATERIALE NON PUÒ SOSTITUIRE I MANUALI EDILIBRI DI TESTO ADOTTATI PER GLI SPECIFICI ESAMI CHE RISULTANO ESSERE, IN QUALSIASI CASO, LO STRUMENTO PIÙ VALIDO PER POTERSI PREPARARE. VIVIUNINA RIMANDA ALLO STUDENTE LA SCELTA DELLA FONTE, DA CUI STUDIARE, PIÙ APPROPRIATA ALLE PROPRIE ESIGENZE. KWJESTOVICINOATE RAZZA ED ETNIA "Razza" e "etnia" sono concetti che spesso vengono usati in modo intercambiabile, ma hanno significati leggermente diversi. Razza: Il concetto di "razza" si riferisce generalmente a gruppi di persone che condividono caratteristiche biologiche comuni, come tratti fisici distinti (colore della pelle, forma degli occhi, tipo di capelli, ecc.). Tuttavia, è importante notare che il concetto di razza ha basi più sociali e storiche che biologiche. Negli ultimi decenni, molti scienziati hanno evidenziato che non esistono razze umane biologicamente distinte, poiché le differenze genetiche all'interno di qualsiasi gruppo umano sono maggiori delle differenze tra gruppi. Etnia: L'etnia si riferisce a un insieme di persone che condividono una cultura, una storia, una lingua, un'origine geografica comune o altre caratteristiche simili. L'appartenenza etnica può essere basata su fattori culturali, linguistici, religiosi o nazionali. Ad esempio, le persone potrebbero identificarsi come appartenenti all'etnia italiana, africana, asiatica, ecc., basandosi su una combinazione di fattori culturali e storici. In sintesi, mentre la razza si riferisce principalmente a caratteristiche fisiche e biologiche che possono essere percepite come differenti, l'etnia riguarda principalmente la cultura, la storia e l'identità condivisa da un gruppo di persone. Tuttavia, entrambi i concetti possono essere complessi e influenzati da fattori sociali, storici e culturali. 3 LA SOCIALIZZAZIONE La socializzazione è un processo attraverso il quale gli individui apprendono e interiorizzano norme, valori, comportamenti e ruoli della società in cui vivono. Questo processo inizia fin dalla nascita e continua per tutta la vita di una persona. Ci sono diversi agenti di socializzazione che contribuiscono a plasmare l'individuo: Famiglia: È spesso il primo ambiente in cui un individuo viene esposto alla socializzazione. Qui si apprendono norme, valori e comportamenti di base. Scuola: La scuola gioca un ruolo importante nell'insegnare conoscenze accademiche e sociali. È un luogo dove si apprendono le regole sociali, si interagisce con coetanei e si impara a lavorare in gruppo. Media: La televisione, internet, i social media e altre forme di comunicazione influenzano significativamente la socializzazione, trasmettendo idee, valori e comportamenti. Amici e pari: Le amicizie e le interazioni con coetanei svolgono un ruolo cruciale nel plasmare le opinioni, le abitudini e le preferenze di una persona. Istituzioni religiose e comunitarie: La partecipazione a istituzioni religiose o comunitarie può influenzare le credenze, i valori e il senso di appartenenza di un individuo. La socializzazione avviene attraverso l'osservazione, l'interazione e l'assorbimento delle norme sociali e culturali presenti nell'ambiente circostante. Questo processo aiuta a sviluppare un senso di identità personale e a comprendere il ruolo che si occupa all'interno della società. È importante notare che la socializzazione varia da cultura a cultura e può essere influenzata da fattori come la classe sociale, il contesto geografico, le tradizioni e altro ancora. 4 LE FASI DELLA VITA La sociologia considera le fasi della vita come un processo di sviluppo che coinvolge cambiamenti fisici, psicologici e sociali attraverso cui passano gli individui durante il corso della loro esistenza. Le fasi della vita possono variare in base alle culture e alle società, ma ci sono alcune fasi comuni che sono spesso discusse: Infanzia: Questa fase inizia dalla nascita e dura fino all'adolescenza. Durante l'infanzia, i bambini dipendono completamente dagli adulti per le loro esigenze fisiche e emotive. Questo periodo è cruciale per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale. Adolescenza: È la fase di transizione tra l'infanzia e l'età adulta. Coinvolge cambiamenti fisici notevoli dovuti alla pubertà, oltre a un'identità in via di sviluppo e nuove sfide sociali. Gli adolescenti cercano di trovare il loro posto nella società, sperimentano nuove relazioni e acquisiscono autonomia. Età adulta: È suddivisa in diverse sottofasi come giovinezza, età adulta centrale e anzianità. Durante la giovinezza, le persone cercano di costruire una carriera, formare relazioni romantiche e fondare famiglie. Nell'età adulta centrale, si concentrano sulla stabilità e sul raggiungimento degli obiettivi personali e professionali. L'anzianità coinvolge sfide legate all'invecchiamento, alla pensione e alla riflessione sulla propria vita. Vecchiaia: Questa fase della vita comporta sfide specifiche legate all'invecchiamento, alla salute e alla perdita di ruoli sociali precedenti. Può coinvolgere la pensione, la perdita di amici e familiari e la riflessione sulla propria vita. Queste fasi della vita sono considerate attraverso l'analisi sociologica per comprendere come i contesti sociali, culturali ed economici influenzano lo sviluppo individuale e le esperienze delle persone nelle diverse fasi della loro esistenza. 5 LA FAMIGLIA In sociologia, la famiglia è un'istituzione sociale di fondamentale importanza poiché svolge molteplici funzioni all'interno della società. La sua struttura e il suo ruolo possono variare ampiamente in base a fattori culturali, storici, economici e sociali. Ecco alcuni aspetti chiave della famiglia in sociologia: Unità di socializzazione: La famiglia è spesso considerata il primo e principale agente di socializzazione. Qui, i membri apprendono valori, norme sociali, comportamenti e ruoli che influenzeranno il loro comportamento futuro nella società. Supporto emotivo e sociale: La famiglia offre sostegno emotivo e sociale ai suoi membri. È spesso il luogo in cui si cerca conforto, supporto e affetto. Unità economica: Tradizionalmente, la famiglia è stata un'unità economica in cui i membri collaborano per sostenersi reciprocamente. Questo può includere la divisione del lavoro, la gestione delle risorse finanziarie e la cura dei membri più giovani o anziani. Trasmissione di status e eredità: La famiglia può trasmettere status sociale, eredità e risorse attraverso le generazioni. Questo può influenzare significativamente le opportunità e le prospettive di vita di un individuo. Diversità strutturale: Le forme familiari variano notevolmente da una cultura all'altra e possono includere famiglie nucleari, estese, monoparentali, famiglie adottive e altre configurazioni. Cambiamenti e sfide: La società moderna ha portato a cambiamenti nelle dinamiche familiari. Ciò include un aumento delle famiglie monoparentali, l'evoluzione dei ruoli di genere all'interno della famiglia e una maggiore varietà nelle strutture familiari. Inoltre, diversi approcci teorici in sociologia, come la teoria funzionalista, la teoria dei conflitti e la prospettiva simbolica-interazionista, offrono diverse prospettive sull'importanza, la struttura e il funzionamento della famiglia nella società. In sintesi, la famiglia in sociologia è vista come un'istituzione sociale che svolge molteplici funzioni chiave all'interno di una società, inclusa la socializzazione, il supporto emotivo, l'unità economica e la trasmissione di status e risorse. La sua struttura e il suo ruolo continuano a evolversi e ad adattarsi alle mutevoli dinamiche sociali e culturali. 8 LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE La disuguaglianza sociale in sociologia si riferisce alla disparità sistematica nelle opportunità, nelle risorse, nel potere e negli accessi a beni e servizi che esistono all'interno di una società. Queste disuguaglianze possono manifestarsi in diversi ambiti, come quelli economici, educativi, sanitari, di genere, etnia, classe sociale e altro ancora. Ecco alcuni punti chiave sulla disuguaglianza sociale: Disuguaglianza economica: È una delle forme più evidenti di disuguaglianza. Riguarda la distribuzione delle risorse economiche, del reddito e della ricchezza. Le differenze socioeconomiche tra individui o gruppi possono creare disparità significative nelle opportunità di accesso a servizi sanitari, istruzione di qualità, lavoro dignitoso e altre risorse fondamentali. Disuguaglianza di classe: Si riferisce alle differenze di status sociale, potere e risorse economiche tra gruppi di individui all'interno di una società. Le divisioni di classe possono influenzare l'accesso a istruzione superiore, opportunità lavorative, salute e altri vantaggi sociali. Disuguaglianza di genere: Si manifesta attraverso la disparità di trattamento, opportunità e diritti tra uomini e donne. Ciò può includere differenze salariali, accesso al lavoro, alla leadership, nonché stereotipi e discriminazioni di genere. Disuguaglianza etnica e razziale: Si riferisce alle disparità basate sull'etnia, sulla razza o sull'origine etnica. Queste disuguaglianze possono riguardare l'accesso all'istruzione, all'occupazione, alla salute e alla giustizia. Disuguaglianza educativa: Si riferisce alle differenze di opportunità educative tra individui o gruppi. Questo può essere influenzato da fattori economici, di accesso alle risorse, di qualità delle scuole e di opportunità di apprendimento. Gli studiosi in sociologia esaminano le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni per affrontare la disuguaglianza sociale. Le teorie sociologiche come la teoria del conflitto e la teoria funzionalista offrono spiegazioni diverse sulla formazione e la persistenza della disuguaglianza sociale, ponendo l'accento rispettivamente sulle differenze di potere e conflitto sociale, e sul ruolo delle istituzioni nella società. La comprensione della disuguaglianza sociale è essenziale per affrontare le disparità e promuovere una società più equa e inclusiva. 9 LA STRATIFICAZIONE SOCIALE La stratificazione sociale è il sistema attraverso il quale una società organizza le sue persone in diverse classi, strati o livelli basati su vari criteri come il reddito, la ricchezza, l'istruzione, la professione, la razza, l'etnia o lo status sociale. Questo sistema stratificato crea disuguaglianze sociali e gerarchie all'interno della società. Ci sono diversi concetti chiave legati alla stratificazione sociale: Classe Sociale: Si riferisce a gruppi di persone che condividono un simile livello di ricchezza e status socio-economico. Le classi sociali possono essere divise in base al reddito, alla proprietà, all'istruzione e al potere. Mobilità Sociale: Rappresenta la capacità di un individuo o di un gruppo di cambiare la propria posizione all'interno della struttura sociale. La mobilità può essere ascendente (passare da una classe sociale inferiore a una superiore) o discendente (il contrario). Disuguaglianza Sociale: Si riferisce alle differenze di accesso alle risorse, ai diritti, alle opportunità e ai benefici nella società. Queste disuguaglianze possono essere economiche, politiche, di genere, razziali, etniche o basate su altre caratteristiche. Stratificazione Globale: Oltre alla stratificazione sociale all'interno dei singoli paesi, c'è anche una stratificazione a livello globale che riguarda le differenze di sviluppo economico e sociale tra diverse nazioni e regioni del mondo. La stratificazione sociale può influenzare molti aspetti della vita delle persone, inclusi l'accesso all'istruzione di qualità, alle opportunità di lavoro, ai servizi sanitari, al potere politico e persino alla percezione di sé stessi e degli altri nella società. Alcune teorie sociologiche cercano di spiegare la stratificazione sociale. Ad esempio, la teoria del conflitto sostiene che le disuguaglianze sociali siano il risultato di conflitti per le risorse limitate, mentre la teoria del funzionalismo considera la stratificazione come una parte necessaria della società, dove ogni livello contribuisce al funzionamento complessivo del sistema sociale. La stratificazione sociale è un argomento complesso e multidimensionale che continua a essere oggetto di studio e dibattito nella sociologia e nelle scienze sociali. 10 LA DEVIANZA Le teorie della devianza cercano di spiegare perché e come alcune persone si allontanano dalle norme sociali accettate e si comportano in modi considerati "devianti" o al di fuori dei confini accettabili della società. Queste teorie offrono diverse spiegazioni sulle cause e sul significato della devianza. Ecco alcuni approcci principali: Questa teoria si concentra sul modo in cui la società reagisce ai comportamenti devianti. Sottolinea che l'etichettatura di un individuo come deviante può portare a un ciclo di auto-identificazione deviante. Ad esempio, se una persona viene etichettata come criminale, potrebbe internalizzare questa etichetta e comportarsi in modo ancora più deviante. Questa teoria esamina i fattori che influenzano il comportamento deviante concentrandosi sulle forze che regolano il comportamento delle persone. Si concentra su fattori come i legami sociali, la supervisione, le regole e le norme per spiegare perché alcune persone scelgono di comportarsi in modo deviante mentre altre no. Questa teoria collega la devianza alle disuguaglianze sociali e di potere. Sostiene che la devianza si verifica a causa di tensioni e conflitti tra gruppi sociali. Ad esempio, secondo questa teoria, le persone possono impegnarsi in comportamenti devianti come forma di protesta contro le ingiustizie sociali. Questo approccio vede la devianza come una scelta razionale che le persone fanno dopo aver valutato i costi e i benefici del comportamento deviante rispetto alle norme sociali. Se i benefici percepiti superano i costi, l'individuo potrebbe essere più incline a comportarsi in modo deviante. Questa teoria considera che ciò che è considerato deviante varia in base alle diverse culture e contesti sociali. Ciò che è deviante in una cultura potrebbe non esserlo in un'altra. Queste teorie spesso si sovrappongono e possono essere utilizzate in combinazione per comprendere la complessità della devianza. Esaminano la devianza come un fenomeno sociale che può essere influenzato da molteplici fattori, tra cui le reazioni della società, il controllo sociale, le dinamiche di potere e le scelte individuali. 13 LA RELIGIONE In sociologia, la religione è un campo di studio che analizza il ruolo, l'impatto e l'influenza delle credenze, delle pratiche e delle istituzioni religiose all'interno delle società umane. La religione può essere studiata da diverse prospettive: Funzioni sociali: La religione può svolgere diverse funzioni all'interno di una società, come stabilire norme morali e etiche, fornire coesione sociale, stabilire rituali e pratiche comuni, contribuire alla formazione dell'identità collettiva e offrire conforto e risposte alle domande esistenziali. Struttura e organizzazione religiosa: Gli studiosi esaminano le strutture interne delle organizzazioni religiose, come le gerarchie, le pratiche rituali, le credenze, la diffusione e l'influenza culturale delle varie religioni. Religione e cambiamento sociale: La religione può essere un'importante forza di cambiamento sociale, influenzando valori, atteggiamenti e comportamenti. In alcuni casi, la religione può essere coinvolta in movimenti sociali, rivoluzioni, riforme o conflitti. Pluralismo religioso: La sociologia della religione studia anche il pluralismo religioso, cioè la coesistenza di diverse tradizioni religiose all'interno di una stessa società. Esplora come le società gestiscono la diversità religiosa e i suoi impatti sulle dinamiche sociali. Secolarizzazione: Alcuni studiosi esaminano il concetto di secolarizzazione, ovvero il declino dell'influenza della religione nelle società moderne. Questo aspetto considera come le istituzioni religiose e le credenze possano cambiare o adattarsi in risposta a un mondo in rapida evoluzione. La sociologia della religione esamina come la religione interagisce con altri aspetti della vita sociale, come l'economia, la politica, la cultura e l'identità sociale. Questo campo aiuta a comprendere le dinamiche complesse che coinvolgono le pratiche religiose e il loro impatto sulla società umana. 14 IL FUNZIONALISMO Il funzionalismo è una prospettiva teorica che affronta l'analisi dei fenomeni sociali, culturali o biologici concentrandosi sulle funzioni e sui ruoli che svolgono all'interno di un sistema più ampio. In breve, si concentra su come diverse parti di un sistema contribuiscano al suo funzionamento complessivo. Nel contesto della sociologia, il funzionalismo è stato sviluppato da pensatori come Émile Durkheim e Herbert Spencer. Questa teoria considera la società come un organismo sociale in cui ogni parte svolge un ruolo specifico per mantenere l'equilibrio e il funzionamento stabile dell'intero sistema. Ad esempio, all'interno di una società, ci sono istituzioni come la famiglia, l'economia, l'istruzione e così via. Il funzionalismo analizza come ciascuna di queste istituzioni svolga funzioni specifiche che contribuiscono alla stabilità sociale. Ad esempio, la famiglia potrebbe essere vista come responsabile della socializzazione dei bambini, mentre l'economia produce beni e servizi necessari alla società. Tuttavia, il funzionalismo ha ricevuto critiche per la sua tendenza a enfatizzare l'ordine sociale e a trascurare i conflitti e le disuguaglianze all'interno della società. Alcuni studiosi hanno sottolineato che questa prospettiva teorica può trascurare la complessità delle interazioni sociali e non tiene conto delle disfunzioni o dei cambiamenti che possono minare l'equilibrio sociale. In generale, il funzionalismo è una delle molte teorie utilizzate per comprendere le dinamiche sociali e può essere integrato con altre prospettive teoriche per ottenere una visione più completa e approfondita della società e dei suoi processi. AUTORI IMPORTANTISSIMI DEL FUNZIONALISM0 Émile Durkheim è considerato uno dei padri fondatori della sociologia moderna. Durkheim ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo della disciplina, concentrandosi sulla comprensione della società e delle sue istituzioni attraverso un approccio scientifico. Le sue idee e contributi includono: Solidarietà sociale: Durkheim è noto per la sua teoria sulla solidarietà sociale. Ha distinto due tipi principali di solidarietà: la solidarietà meccanica, presente nelle società meno complesse in cui gli individui sono legati da valori, credenze e attività comuni; e la solidarietà organica, tipica delle società più complesse, basata sulla specializzazione delle funzioni e sulla dipendenza reciproca tra individui. La Divisione del Lavoro Sociale: Nel suo libro "La Divisione del Lavoro Sociale", Durkheim esplora il concetto di divisione del lavoro e come questa influenzi la coesione sociale. Egli 15 LE TEORIE DEL CONFLITTO Le teorie del conflitto sono un insieme di prospettive teoriche che mettono in rilievo i conflitti, le disuguaglianze e le tensioni all'interno della società come elementi centrali per comprendere la dinamica sociale. Queste teorie enfatizzano i conflitti di potere, le disuguaglianze sociali, economiche e politiche come motori principali dei cambiamenti sociali. Alcuni concetti chiave all'interno delle teorie del conflitto includono: Questa teoria analizza le differenze di potere, status, risorse e opportunità all'interno della società. Si concentra sulle disparità di classe, genere, etnia o altre divisioni sociali che possono portare a tensioni e conflitti. Questa prospettiva esamina come la società si stratifichi in classi sociali diverse e come queste differenze influenzino l'accesso alle risorse e al potere. Karl Marx è uno dei teorici principali di questa prospettiva, enfatizzando il conflitto tra la classe lavoratrice (proletariato) e i proprietari dei mezzi di produzione (borghesia). Le teorie del conflitto esaminano anche i conflitti tra gruppi all'interno della società, come quelli basati su differenze etniche, religiose o culturali. Si concentra sulle tensioni e sui conflitti derivanti da queste differenze e sulla loro influenza sulla struttura sociale. Secondo le teorie del conflitto, il cambiamento sociale è spesso il risultato di conflitti e tensioni all'interno della società. I cambiamenti avvengono quando i gruppi dominanti perdono il loro potere o quando i gruppi subordinati lottano per ottenere più potere e risorse. Queste teorie mettono in discussione la struttura di potere esistente e le disuguaglianze presenti nella società, sottolineando la necessità di cambiamenti per raggiungere una maggiore giustizia sociale ed equità. Esempi di teorie del conflitto includono il marxismo, il femminismo, la teoria critica e altre prospettive che analizzano i conflitti sociali da diverse angolazioni. Queste teorie spesso pongono l'accento sulle disuguaglianze strutturali e cercano di comprendere come queste dinamiche influenzino la vita sociale e la struttura della società. 18 AUTORI DELLA TEORIA DEL CONFLITTO La teoria del conflitto in sociologia è stata sviluppata da diversi autori, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla comprensione dei conflitti sociali all'interno delle società. Alcuni degli autori chiave associati alla teoria del conflitto includono: Karl Marx è stato un filosofo, economista e sociologo tedesco, noto soprattutto per la sua critica al capitalismo e per aver sviluppato la teoria del materialismo storico. Le sue idee hanno avuto un impatto profondo sulla sociologia, sull'economia e sul pensiero politico. Ecco alcuni punti chiave delle idee di Marx: Materialismo storico: Marx ha sviluppato il concetto del materialismo storico, una prospettiva che interpreta la storia umana come il risultato della lotta tra classi sociali per il controllo dei mezzi di produzione. Secondo Marx, la struttura economica di una società (le relazioni di produzione) è il fondamento su cui si basano le istituzioni sociali, politiche e culturali. Critica al capitalismo: Marx ha criticato il capitalismo, sostenendo che fosse intrinsecamente ingiusto e generasse sfruttamento. Ha analizzato il modo in cui il capitalismo aliena i lavoratori dai mezzi di produzione e li sfrutta per generare profitto, creando disuguaglianze sociali e economiche. Lotta di classe: Marx ha sostenuto che la storia umana sia caratterizzata dalla lotta di classe tra la classe dominante (borghesia, proprietari dei mezzi di produzione) e la classe lavoratrice (proletariato, coloro che vendono la loro forza-lavoro). Questa lotta di classe è vista come il motore del cambiamento sociale. Comunismo: Marx ha teorizzato sulla transizione dal capitalismo al comunismo. Nella sua visione, una rivoluzione proletaria avrebbe rovesciato il capitalismo e avviato una fase di transizione in cui non ci sarebbe stata più proprietà privata dei mezzi di produzione e si sarebbe realizzata una società senza classi. Critica all'alienazione: Ha discusso dell'alienazione, sostenendo che nel capitalismo i lavoratori si sentissero separati dal prodotto del loro lavoro, dal processo di lavoro stesso, dai propri compagni e dalle proprie potenzialità umane, creando un senso di estraneazione. Le idee di Marx hanno ispirato movimenti politici e sociali in tutto il mondo e hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo della teoria sociologica, influenzando la comprensione della struttura sociale, delle disuguaglianze e dei processi di cambiamento all'interno della società. Max Weber: Weber ha analizzato il conflitto sociale in una prospettiva più ampia rispetto a Marx, concentrandosi non solo sul conflitto di classe, ma anche su altri tipi di conflitti, come quelli legati al potere, al prestigio e alla sfera culturale. Ha introdotto concetti come il concetto di "autorità" e ha esaminato come la lotta per il potere e il controllo influenzino le dinamiche sociali. 19 Ralf Dahrendorf: Dahrendorf ha sviluppato ulteriormente la teoria del conflitto sociale, sottolineando che i conflitti non sono solo basati sulle differenze di classe, ma possono emergere anche da altre fonti, come i conflitti tra gruppi con differenti interessi o stati di potere all'interno di una società. Lewis Coser: Coser ha contribuito alla comprensione dei conflitti all'interno delle strutture sociali. La sua teoria del conflitto si concentra sul ruolo positivo del conflitto sociale nel mantenere l'integrazione sociale. Ha evidenziato che un certo livello di conflitto può essere benefico per le società, in quanto può portare al cambiamento e alla correzione delle disuguaglianze. Questi autori hanno fornito una base teorica per comprendere le diverse forme di conflitto all'interno delle società, consentendo agli studiosi di analizzare e interpretare le dinamiche sociali in termini di tensioni, lotte di potere e disuguaglianze che influenzano la struttura sociale. 20 LA TEORIA DEI GIOCHI CON IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO La teoria dei giochi è uno strumento matematico e concettuale per analizzare le decisioni strategiche prese da individui o gruppi in situazioni in cui il risultato dipende dalle azioni di tutti i partecipanti. Il Dilemma del Prigioniero è uno dei giochi classici in teoria dei giochi ed è usato per illustrare situazioni in cui gli individui possono trarre vantaggio agendo in modo cooperativo o egoistico, portando a risultati subottimali. Ma come funziona? Immagina due criminali arrestati per un crimine e interrogati separatamente, senza possibilità di comunicare tra loro. A entrambi viene offerta la possibilità di confessare o tacere: - Se entrambi taciturno (cooperano), ricevono una pena minore, poiché non c'è abbastanza prova per una condanna completa. - Se entrambi confessano (non cooperano), ricevono una pena più lunga rispetto al caso in cui entrambi tacciono, ma una pena più breve rispetto a quando uno confessa e l'altro tace. - Se uno confessa e l'altro tace, il confessore ottiene la pena più leggera (essendo diventato un testimone collaboratore), mentre il tacevole riceve la pena più pesante, essendo implicato dalla confessione del complice. Questo esempio dimostra come, in molte situazioni della vita reale, il perseguimento egoistico degli interessi personali può portare a risultati subottimali quando considerato collettivamente. È una dimostrazione chiave delle dinamiche della cooperazione e del conflitto nei contesti decisionali. 23 LE TEORIE MICROSOCIOLOGICHE Le teorie microsociologiche si concentrano sull'analisi dei comportamenti, delle interazioni e dei significati all'interno di contesti sociali di piccola scala, come gruppi, comunità e interazioni faccia a faccia. Queste teorie cercano di comprendere come le persone creano significati, interagiscono e costruiscono la realtà sociale attraverso le loro azioni quotidiane. Ecco alcune teorie microsociologiche importanti: Interazionismo simbolico: Questa teoria si concentra sul significato attribuito alle cose e sulle interazioni sociali. Sostiene che la realtà sociale sia costruita attraverso i processi di interazione, interpretazione dei simboli e comunicazione. Gli individui attribuiscono significati simbolici agli oggetti, ai comportamenti e alle situazioni e agiscono in base a questi significati. Fenomenologia: Questa prospettiva enfatizza la prospettiva soggettiva dell'esperienza umana. Studia come le persone percepiscono e interpretano il mondo intorno a loro, concentrandosi sul modo in cui le esperienze personali influenzano la comprensione della realtà sociale. La fenomenologia è una corrente filosofica che si concentra sull'esperienza cosciente e sulla consapevolezza diretta della realtà. Alcuni degli autori più influenti associati a questa corrente includono: Edmund Husserl: È considerato il fondatore della fenomenologia. Husserl ha sviluppato questa prospettiva filosofica, cercando di studiare la struttura dell'esperienza cosciente in modo rigoroso e sistematico. Il suo lavoro più significativo è "Ideas: General Introduction to Pure Phenomenology", dove esplora la nozione di "fenomeno" e il metodo per studiare l'esperienza cosciente in modo puro, escludendo preconcetti e presupposti. L'interazionismo simbolico è una prospettiva sociologica che si concentra sul significato attribuito alle cose e sulle interazioni sociali. Gli autori chiave associati a questa teoria includono: George Herbert Mead: È considerato uno dei fondatori dell'interazionismo simbolico. Ha sviluppato concetti fondamentali come il "sé" e il processo di "assunzione del ruolo". Mead ha sottolineato l'importanza della comunicazione simbolica e del significato attribuito ai simboli durante le interazioni sociali. Il suo lavoro è stato ampiamente influente nello studio del comportamento sociale e dell'identità. Herbert Blumer: Uno studente di Mead, Blumer ha contribuito a definire e sviluppare ulteriormente l'interazionismo simbolico. Ha applicato le idee di Mead allo studio dei processi sociali e delle interazioni quotidiane, enfatizzando l'importanza del significato 24 condiviso, della negoziazione simbolica e della costruzione della realtà sociale attraverso le interazioni. Erving Goffman: Anche se non è stato strettamente associato con l'interazionismo simbolico nella sua fase iniziale, il lavoro di Goffman è stato influenzato da questa prospettiva. Nel suo libro "La presentazione di sé nella vita quotidiana", Goffman ha introdotto concetti come la "drammatizzazione" e la "gestione dell'impressione", utilizzando la metafora del teatro per spiegare le interazioni sociali e la costruzione dell'identità. Questi autori hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo dell'interazionismo simbolico, analizzando come le persone interagiscono, attribuiscono significati ai simboli e costruiscono la realtà sociale attraverso le loro azioni quotidiane e le interazioni con gli altri. L’ETNOMETODOLOGIA L'etnometodologia è un approccio sociologico che si concentra sullo studio dei processi attraverso i quali le persone creano e mantengono il significato nelle loro interazioni quotidiane. È un campo della sociologia che esamina come le persone costruiscono il senso del mondo sociale che le circonda e come stabiliscono l'ordine nelle loro attività quotidiane. Harold Garfinkel è considerato il fondatore dell'etnometodologia. Questo approccio è spesso associato a una prospettiva microsociologica che si interessa agli aspetti dettagliati e pratici dell'interazione sociale. Alcuni concetti chiave dell'etnometodologia includono: L'analisi dell'ordine sociale: L'etnometodologia si concentra sull'analisi di come l'ordine sociale emerga dall'interazione quotidiana. Esamina come le persone creano significato e regole non scritte per guidare il loro comportamento sociale all'interno di contesti specifici. L'adesione alle regole sociali: Gli etnometodologi ritengono che le persone siano attivamente coinvolte nel mantenere l'ordine sociale aderendo a regole tacite e convenzioni sociali. Queste regole possono essere sottintese e non esplicite, ma sono fondamentali per la comprensione e il mantenimento dell'ordine sociale. Metodi etnografici: Gli etnometodologi spesso utilizzano metodi di ricerca qualitativi e etnografici, come l'osservazione partecipante e l'analisi dei dati raccolti sul campo, per studiare i dettagli delle interazioni sociali in contesti reali. Breccie nell'ordine sociale: Gli etnometodologi sono interessati a come le "breccie" o le deviazioni dalle regole stabilite possono portare a un'esplorazione più profonda dell'ordine sociale. Questi momenti possono mettere in evidenza le regole non scritte che guidano l'interazione sociale. In sintesi, l'etnometodologia è un approccio che mette in discussione l'idea di un ordine sociale predefinito e cerca di comprendere come le persone costruiscono, mantengono e negoziano il significato e l'ordine nelle loro interazioni quotidiane. Si concentra sulle pratiche e sui dettagli dell'interazione sociale per comprendere meglio come viene creato e mantenuto l'ordine sociale. 25
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