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MAPPE CONCETTUALI PSICOLOGIA GENERALE, Schemi e mappe concettuali di Psicologia Generale

Mappe concettuali TUTTO IL PROGRAMMA di PSICOLOGIA GENERALE della Prof.ssa VALENTI CHIARA A.A. 2023-2024

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 09/02/2021

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Scarica MAPPE CONCETTUALI PSICOLOGIA GENERALE e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Corrente che si sviluppa all’interno del In parallelo Radici della psicologia Teoria cognitivista Anni ‘60, teorie che consideravano la mente come un elaboratore di informazioni Modello TOTE, elaborato da un gruppo di studiosi Test-Operate-Test-Exit Modello a fasi Stabilire un piano di azione Realizzazione del test Feedback e valutazione Se si ha successo, fase conclusiva Se non si ha successo, si riparte Neisser pubblica “Psicologia Cognitivista” diede il nome alla corrente del decennio successivo Propone analogia tra mente e computer HIP, Human Information Pfocessing Anni successivi, impostazione “ecologica” che si adatta all’ambiente Anni ‘70, si sviluppa la scienza cognitiva approccio interdisciplinare volto allo studio del l’intelligenza naturale e artuficiale Obbiettivo di indagare l’architettura funzionale della mente per capire come essa decodifica le conoscenze Modularismo Fodor, teorizza la presenza di moduli di conoscenza specifici e incapsulati Esistono dei trasduttori che convertono gli stimoli in rappresentazioni trattabili dalla mente Esistono dei moduli che traducono le info in maniera automatica. Sistemi autonomi e specifici per dominio, hanno una base cerebrale determinata e sono “informazionalmente incapsulati” Esistono dei sistemi centrali della mente che ricevono e integrano gli output dei moduli. Sono lenti e non specializzati, sostenuti da processi neurobiologici diffusi nel cervello Connessionismo Cerca i modelli dell’architettura mentale nella struttura e nel funzionamento del cervello La mente viene concepito come una rete, dove sono presenti unità di elaborazione differenti La conoscenza è diffusa nella rete La metodologia utilizzata è quella della simulazione del comportamento Vantaggi Ipotesi ben definite Permette di studiate i processi mentali interni Possibile variare e correggere il processo in esame Restano comunque inspiegabili alcuni processi mentali Interazionismo Focus sull’interazione del soggetto col mondo esterno Ha dato alla psicologia diversi contributi Interazionismo simbolico 1938, Mead Il SÉ è costituito da Io, parte individuale del soggetto Me, il modo in cui gli altri ci vedono Margaret Mead, allieva di Franz Boas, antropologo fondatore del particolarismo culturale Scuola sistemica Bateston, Watzlawick, Beavin e Jackson Parallelismo tra il concetto di funzione in matematica è quello di relazione in psicologia Interazionismo culturale Batchin, Bruner, Fogel La vita della mente è un dialogo Centrali le dimensioni narrative e interpretative Bruner, afferma che la cultura plasma l’anno mente e offre gli strumenti per costruire il mondo e il modo in cui si concepisce se stessi e le proprie capacità. La persona si basa sui mondi costruiti da chi l’ha preceduta In una stessa realtà possono essere attribuiti diversi significati all’interno di una determinata cultura Teorie della mente embodied Sviluppate negli ultimi decenni Approccio integrato e multidisciplinare che attinge dalle neuroscienze, dalla psicologia e dalla scienza cognitiva Focus su architetture cognitive e cerebrali che permettono all’individuo di interagire La mente è incarnata, embodied, con il cervello Le competenze sono descrivibili solo in interazione L'attivazione della mente è situato in un ambiente fisico e sociale Strutturalismo Nascita psicologia 1879, Wundt fonda a Lipsia il primo Laboratorio di Psicologia Fisiologica L’oggetto della psicologia era l’esperienza diretta e immediata Utilizzato il metodo introspettivo Chiedevano alle persone, dato uno stimolo, di descrivere quello che stessero provando in relazione a questo. Dalle verbalizzazioni si ottenevano info sulla mente Critiche 1. Introspezione non considerata tecnica scientificamente valida, no sicurezza di veridicità 2. Difficoltoso descrivere esperienze interne complesse 3. No dimostrabile che i contenuti di coscienza fossero gli stessi con/senza introspezione Funzionalismo James alleste un laboratorio a Cambridge e fonda il Funzionalismo L’approccio si incentra sull’attività della mente e sul ruolo del comportamento per l’adattamento degli individui ai loro ambienti Background darwiniano (evoluzione per adattamento) Focus sul flusso dinamico della coscienzaEsperienza non scomponibile in elementi Psicologia della Gestalt Si sviluppa in Europa, all’inizio del Novecento. Il fondatore è considerato Wertheimer Background di riferimento è la Psicologia dell’atto di Bretano Evidenzia la distinzione tra realtà fisica e realtà fenomenica Il mondo così com’è Il mondo come appare all’individuo Fenomeni unitari e non scomponibili Focalizzata sull’organizzazione della percezione e del pensiero, senza soffermarsi sui singoli elementi Il tutto precede le parti Contributo di KöhlerPropone l’apprendimento per insight Ristrutturazione improvvisa e immediata degli elementi di un dato problema che porta a vederli da un l’unto di vista differente così da risolvere la questione stessa Contributo di Lewin Si discosta dai temi tipici Si apre alla psicologia sociale e fonda la Teoria del campo Le interazioni tra gli individui vanno sconsiderati come un campo di forze, tutto dipendeva dalla distribuzione dell’energia e dai vettori presenti nel campo Psicoanalisi Approccio che considera il comportamento motivato da forze e conflitti interni di cui la persona ha scarsa consapevolezza FreudPadre della psicoanalisi e dell'approccio psicodinamico Comportamentalismo Si oppone all’importanza delle componenti interne della mente e si focalizza sul comportamento osservabile Watson scrisse che l’organismo è una scatola nera, impossibile da esplorare Nulla è innato, tutto dipende dall’ambiente nella quale si è inseriti Focus anche sulle associazioni fra gli stimoli presenti nell’ambiente Neocomportamentalismo Cerca di smorzare il divieto di interessarsi a ciò che accade dentro l’organismo Schema S-O-R Organismo, che si inseriva nell'associazione tra lo stimolo e la risposta Compaiono le Teorie della Meditazione Attenzione sui processi interni, presenti tra recensione stimolo e emissione della risposta La psicologia entra a far parte delle scienze e ad occuparsi in maniera scientifica e rigorosa dello studio del comportamento umano e dei processi mentali. L’emancipazione è stata possibile quando ha iniziato ad occuparsi dell’unità mente e cervello e delle sue relazioni con il comportamento dell’individuo. Soltanto mediante Ricerca in psicologia Metodo scientifico Approccio in cui gli psicologi imparano a conoscere e comprendere il comportamento umano e altri fenomeni Fasi Identificare la domanda Può riguardare la natura e le cause del comportamento Può riguardare le conclusioni di precedenti ricerche Può riguardare la curiosità, la creatività, l’intuito dello sperimentatore Formulare teorie Può essere definita come una spiegazione generale e una predizione che riguarda un fenomeno specifico Tutte le teorie sono basate su un attento studio di quanto è presente nella letteratura psicologica o su conoscenze generali possedute Formulare ipotesi Un’ipotesi è una predizione deviante da una teoria che è formulata in maniera tal da essere verificata Fondamentale per Organizzare frammenti di informazione in un insieme coerente Formulare conclusioni su fenomeni non ancora spiegati Ricerca in psicologia Significa indagare alcuni aspetti in maniera sistematica per comprendere il grado di accuratezza di ipotesi e teorie Le ipotesi devono essere operazionalizzate, tradotte in specifiche procedure per essere verificate e misurate Lo psicologo ha diversi strumenti di ricerca Rassegne della letteratura Ricerca che passa in esame i dati precedentemente raccolti da altri Vantaggio: economicità Svantaggi: spesso incomplete o non organizzate Osservazione Ricerca in cui si osserva un comportamento che avviene, senza apportare modifiche alla situazione Svantaggi Difficile controllare tutti i fattori Occorre aspettare che il fenomeno si verifichi naturalmente, non è possibile alterare la situazione Le persone sapendo di essere osservate potrebbero comportarsi in modo differente, invalidando i dati raccolti Ricerca con sondaggio Si pongono una serie di domande su comportamenti a persone selezione per rappresentare una più ampia fetta della popolazione, definita campione Svantaggi Difficoltà spesso nel trovare un campione rappresentativo L’intervista può contenere domande tendenziose, che evidenziano solo parte del problema Fenomeno della desiderabilità sociale, il soggetto potrebbe faticare a confessare atteggiamenti non condivisi dalla società Studio di casi singoli Studio intensivo e approfondito di un individuo o un piccolo gruppo di persone Spesso utilizzata la procedura della verifica psicologica Progettazione di domande mirate volte a capire gli aspetti che interessano allo studio Si estendono poi le conoscenze rilevate a gruppi di maggiori dimensioni Ricerca per correlazione Esamina la relazione esistente tra due gruppi di variabili al fine di verificare la correlazioneVariabile: carattere che può modificarsi La forza e direzione della relazione è indicata dal coefficiente di correlazione Correlazione positiva: 0<x<+1 Correlazione negativa: -1<x<0 Correlazione nulla: 0 È solo possibile affermare che le due variabili sono associate, ma non che vi sia una relazione causale Ricerca sperimentale Un esperimento studia la relazione causaÈ fra le variabili, attraverso la produzione deliberata di un cambiamento in una variabile e l’osservazione degli effetti di tale cambiamento sugli altri aspetti Manipolazione sperimentale Variabile manipolata: variabile indipendente Variabile che cambia in seguito alla manipolazione: variabile dipendente Prima fase: sviluppo di una o più ipotesi operazionalizzate Importanti gruppi sperimentali di controllo Gruppo omogeneo a quello sperimentale ma che non riceve il trattamento Permette la sicurezza dei risultati osservati in seguito alla manipolazione Importante che i gruppi siano formati in modo casuale Dopo Sonno Funzione Necessario per il buon funzionamento dell’essere umano Necessarie 7-8 ore per essere ben riposato Il bisogno di sonno varia Neonati circa 16 ore Giovani 7-8 ore Dai 50 anni anche 6 ore Con il passare degli anni diminuisce il bisogno del sonno ma questo rimane comunque molto importante Deprivazione del sonno: conseguenze negative sui compiti di tipo cognitivo e motorio Fasi Fasi Non REM Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Stato di veglia rilassata con gli occhi chiusi. Onde cerebrali velo i e con ampiezza ridotta. Possono comparire immagini Sonno più profondo. Onde più lente e regolari, qualche picco di onde alte dette fusi Sonno ancora più profondo. Il cervello procede lentamente Sonno molto profondo e regolare. Compare insensibilità agli stimoli, difficile svegliare il soggetto Prima metà della notte ⬇ Seconda metà della notte ⬆ Importanti funzioni ristorative Ripara i danni prodotti dal lavoro del cervello Quando si è sottoposto a fatiche cognitive, il metabolismo dell’ossigeno produce sostanze dannose per i neuroni del tronco cerebrale, dell’ippocampo che possono essere eliminate grazie al sonno Caratterizzata da un sonno meno profondo. Il bTtito cardiaco a Fase REM Sonno meno profondo, il battito cardiaco accelera, la pressione sanguigna si alza, compaiono movimenti degli occhi (Rapid Eye Moviments) È definito sonno paradosso in quanto è associato a onde cerebrali simili a quelle dello stato di veglia Sogni più vividi e più facili da ricordare Funzioni Bambini: necessaria per un corretto sviluppo del sistema visivo e forse anche del sistema motorio Adulti: centrale nell’apprendimento e nella memoria È stato condotto un esperimento che ha dimostrato un miglioramento nel processo di apprendimento del gruppo di partecipanti. È stata trovata una stretta correlazione tra l’incremento della qualità di sonno REM è la risoluzione di prove di probelm-solving Teorie sul sogno Teoria della soddisfazione dei desideri inconsci Freud Sogni=Desideri non consapevoli L’interpretazione dei sogni Teoria della soddisfazione dei desideri inconsci Sogni come via per raggiungere l’inconscio Chi li sogna lì vorrebbe realizzare Costituiscono il contenuto latente del sogno Però non è accettabile per la persona e viene quindi mascherato dal contenuto manifesto del sogno stesso ovvero, la “versione accettabile”, ricostruita attraverso la censura Associava i simboli onirici dei sogni dei pazienti con le. Ode de passate della persona Molti rifiutano questa visione MA Alcuni studi di neuro-imaging sembrano confermare la teoria della soddisfazione dei sedicenti inconsci Durante la fase REM, la PET ha rivelato una particolare attivazione delle aree del cervello implicate nelle emozioni, nella memoria e nell’immagine visiva. Le aree che controllano la logica e l’attenzione non sono attive. Approcci non occidentali Il sogni ha una funzione comunitaria Gli uomini del villaggio si radunano al mattino e raccontano i loro sogni. Gli altri offrono la propria interpretazione con l’obbiettivo di arrivare a una spiegazione condivisa I sogni sono una visione del futuro I simboli presenti nei sogni hanno un significato condiviso Teoria dei sogni per la sopravvivenza I sogni permettono di rielaborare alcune informazioni assimilate durante la giornata Si pensa possa essere stata fondamentale per gli antenati animali con cervelli troppo piccoli per elaborare tutte le informazioni utili Di fatto, le persone possono considerare alcune memorie attraverso il sogno Teoria della sintesi-attivazione Hobson Il cervello produce energia in maniera casuale durante la fase REM, probabilmente in seguito ai cambiamenti nella produzione di alcuni neurotrasmettitori Stimolazione casuale di alcuni ricordi conservati nel cervello Tuttavia, il cervello fornisce un filo logico alle memorie attivate e crea uno scenario razionale per il sogno Siccome molto frequente, gli psicologi propongono linee guida Disturbi del sonno Insonnia Disturbo principale, colpisce il 30% della popolazione dell’UE Difficoltà ad addormentarsi e/o di risvegli ripetuti durante la notte Differenti cause anche se spesso appare senza un apparente motivo Attenzione alla percezione che le persone hanno della propria esperienza di sonno Apnea del sonno Malattia che comporta difficoltà respiratorie durante il sonno Le persone si svegliano spessissimo e non riposano adeguatamente Ha un ruolo nella sindrome della morte infantile imporovvisa Terrori notturni Si presenta di norma durante la Fase 4 e provoca un risveglio improvviso notturno accompagnato da paure fortissime, panico e attivazione fisiologica Non è associato a problemi di carattere emotivo Narcolessia Sonno incontrollato di breve durata che insorge in stati di veglia Le persone passano direttamente alla fase REM C’è una componente ereditaria Sonnambulismo e SonniloquioDisturbi generalmente innocui che si verificano nella fase 4 Migliorare il sonno Fai esercizio fisico! Entra sicuramente in gioco la stanchezza Si possono apprendere tecniche di rilassamento Consigliate almeno 6 ore Scegli e mantieni un orario per andare a letto! Con un ritmo sonno-veglia costante si regolarizzano le proprie funzioni corporee Migliore qualità del sonno Usa il letto per dormire! Se il letto viene associato unica mente al luogo in cui si dorme, diventerà un importante richiami al sonno Evita la caffeina dopo pranzo! L’effetto della caffeina può protrarsi fino a 12 ore dopo l’assunzione Si a un bicchiere di latte caldo prima di andare a dormire! Il latte stimola la produzione di serotonina che ha effetti rilassanti sull’organismo No ai sonniferi! È stato dimostrato che a lungo termine peggiorano la situazione deteriorando il ciclo del sonno Prova a non dormire! È inutile sforzarsi di provare a dormire. Ci si può dedicare ad altre attività Metodo che si può ripetere anche più volte in una stessa notte Importante mantenere costante l’orario del risveglio Ritmi circadiani si trarrà dei cicli naturali della vita, ovvero l’orologio biologico interno Hanno una durata di 24 ore e 18 minuti L’esposizione giornaliera e il nucleo sovrachiasmatico del cervello sincronizzano però il ciclo sulle 24 ore La luce ha un’influenza molto importante sui ritmi circadiani Alcune persone soffrono di un disturbi affettivo stagionale È sufficiente l’esposizione quotidiana alla luce per migliorare l’umore che sembra abbassarsi in maniera patologica Molte funzioni umane seguono i ritmi circadiani L’allontanamento tra loro lo biologico e il ciclo del sonno può far verificare conseguenze negative Chi fa i turni di notte presenta difficoltà cognitive e motorie Anche il jet lag provoca un’asincronia tra l’orologio esterno è quello interno Sonno Ipnosi e meditazione Ipnosi Stato simile alla trance caratterizzato dall’abilità che hanno alcune persone di rispondere alle suggestioni con cambiamenti di percezione, memoria, motivazione e senso di controllo di sé Le persone sembrano dormire, invece sono molto attente ai suggerimenti dell’ipnotizzatore che se seguono senza grosse opposizioni Non si perde completamente la volontà personale Ipnotizzabilità Grado della persona di risposta alla suggestione ipnotica Dal 5% al 25% non riesce ad essere ipnotizzata Il 15% è predisposta all’ipnosi I bambini sono maggiormente ipnotizzabili, con un picco durante l’adolescenza a cui segue un immediato calo Sembra esserci una base genetica Certi tratti di personalità sembrano essere maggiormente legati all’ipnotizzabilità Essere assorbiti totalmente da ciò che si sta facendo Sognare ad occhi aperti Tra il 2 il 4% fantastica nel tempo libero Teorie Ipnosi come stato di coscienza molto diverso da altri Hilgard Forte suggestionabilità, elevata capacità di ricordare e costruire immagini Le onde cerebrali non sono un indizio sufficiente per ritenere che durante l’ipnosi vi sia uno stato di coscienza differente Approcci più recenti cercano di coniugare le diverse teorie ContribuisceControlla il dolore Analgesia ipnotica: in caso di patologie croniche; le persone possono imparare ad autoipnotizzarsi per alleviare il dolore Gli individui ad alta ipnotizzabilità hanno maggior sollievo Sembra che le persone ipnotizzabili abbiano un corpo calloso più esteso Forma di alterazione della coscienza che aiuta a migliorare la conoscenza di sé e il benessere, raggiungendo uno stato di profonda tranquillità Si basa sull’utilizzo di un mantra che occorre ripetere continuamente La concentrazione deve essere totalmente su di esso affinché il soggetto diventi inconsapevole di qualsiasi altro stimolo esterno Tipi Concentrativa La persona regola il proprio respiro, assume determinate posizioni, minimizza gli stimoli, genera immagini mentali Mindfulness La persona impara a lasciare che i ricordi e i pensieri gli attraversino la mente senza reagire ad essi Provoca effetti positivi alla salute in quanto produce cambiamenti biologici I soggetti esperti di meditazione mostrano una corteccia cerebrale più spessa nelle aree uditive e somatosensoriali La meditazione può essere in grado di contrastare la naturale diminuzione di neuroni che si presenta con l’età Una ricerca a riguardo sembra confermare il contrasto dello sfoltimento neuronale Meditazione Udito Orecchio esterno Forma di megafono al contrario Raccoglie il suono e lo trasmette nelle parti interne dellorecchio Sono due e sono poste ai lati del corpo, posizione strategica in quanto permette la locazione del suono Dal padiglione auricolare il suono procede nel condotto uditivo e arriva al timpano, così chiamato perché vibra ogni volta che è colpito da un suono Orecchio medioCavità che contiene tre ossicini: martello, incudine e staffa Aumentano l’intensità della vibrazione che ricevono e la trasmettono alla finestra ovale, una membrana sottile Il suono che può essere definiti come il movimento di molecole provocate da una fonte di vibrazione, per essere udito dall’essere umano deve essere elaborato dallorecchio e inviato al cervello Orecchio interno È la sede in cui le vibrazioni sonore sono trasformate in una forma elaborabile dal cervello L’amplificazione del duomo è dovuta a che dall’anatomia delle strutture in gioco Il suono raggiunge la coclea che raggiunge a sua volta la membrana basilare. Questa divide la coclea in una cavità superiore è una inferiore. Questa è ricoperte da cellule pelose che vengono mosse dalle vibrazioni che entrano nella c ora è consentono l’invio del messaggio neurale al cercello Il suono può raggiungere la coclea anche mediante la conduzione ossea. L’orecchio appoggia su una serie di ossa craniche è la coclea può rilevare anche le vibrazioni che attraversano le ossa della testa. Sono inoltre presenti strutture legate al senso dell’equilibrio Canali semicircolari: tre rubicondi che contengono un liquido il quale si sposta in seguito ai movimenti della testa, segnalando il movimento del cervello Dopo che il messaggio neurale lascia l’orecchio, giunge attraverso complesse connessioni neurali, alla corteccia auditiva Suono È provocato dalle onde generate dalla vibrazione di una fonte sonora È definito da Ampiezza Frequenza Complessità Permette di distinguere il volume e si misura in decibel Corrisponde alla tonalità del suono percepito e fa riferimento al numero di vibrazioni al secondo Rende conto del timbro del suono percepito e ne permette la distinzione Teoria dell’onda viaggiante Sostiene che aree diverse della membrana basilare rispondono a differenti tipi di frequenze Non spiega completamente il fenomeno uditivo Teoria della discriminazione di frequenza L’intera superficie della membrana vibra completamente in risposta a un suono Non spiega completamente il fenomeno uditivo Orecchio: componenti e funzione Gusto e Olfatto Le ciclica sono immerse in una sostanza mucosa che ha il compito di diluire e fissare gli odori Senso che si attiva quando le molecole di una data sostanza entrano nella cavità nasali. Queste sono ricoperte di cellule olfattive, i neuroni ricettivi del naso che possiedono delle ciglia a cui si legano le sostanze odorose Qui avviene la traduzione olfattiva e l’impulso nervoso che si e creato viene inviato al bulbo olfattivo che è connesso con la corteccia olfattiva, ha sede nei lobi temporali Ha una stretta connessione con le aree limbiche Spega perché gli odori sono associati a emozioni positive o negative Memoria olfattiva: possibilità di ricordare eventi e esperienze dimenticate attraverso uno specifico odore Sembra avere un ruolo importante nella trasmissione delle informazioni fra gli esseri umani Differenze di genere: donne e uomini hanno odori diversi. Le donne hanno questo senso più sviluppato Gusto Senso che permette la definizione qualitativa di una sostanza in base al sapore Sono 5 gli stimoli di gusto: dolce, acido, salato, amaro, umami Le cellule gustative sono distribuite tra le papille gustative che si trovano sulla lingua, nella bocca e nella gola la distribuzione non è uniforme La lingua ne è priva al centro, nell’adulto Il dolce è percepito sulla punta L’amaro è percepito posteriormente L’acido è percepito si lati Il salato è percepito ai lobi Tutte le regioni sono in grado di percepire ogni sapore Lo stimolo gustativi viene poi trasformato in stimolo nervoso e inviato al cervello Varia molto da persona a persona Supertester Nontaster Le donne sono più sensibili Influenza anche le esperienze passate La completa percezione del gusto è possibile soltanto grazie al contributo dell’olfatto La masticazione permette la liberazione di sostanze odorose che forniscono informazioni sensoriali su quello che di sta mangiando Il sapore è influenzato fortemente anche dalle afferente somatosensoriali, grazie alle terminazioni del nervo trigemino che permette di percepire consistenza, temperatura e altre caratteristiche Olfatto Convergono poi nel talamo Tatto e doloreTatto Sensazioni tattili: caldo, freddo, pressione, dolore Dolore I recettori tattili sono distribuiti su tutta la superficie del corpo e anche al suo interno Sensibilità somatiche Meccanocettive: stimolazioni meccaniche dei tessuti del corpo Termiche: caldo/freddo Dolorifiche: provocate da qualsiasi fattore che può danneggiare il tessuto Sono di diverse tipologie Cellule di Merkel: tipiche delle aree sensibili, registrano la pressione Corpuscoli di Miessner: registrano variazioni di pressione Corpuscoli di Ruffini: misurano la tensione e le sue variazioni Corpuscoli del Pacini: indicano pressioni e vibrazioni Recettori per il caldo e freddo: terminazioni nervose libere Una volta che i recettori decodificano le informazioni, queste vengono inviate al midollo spinale attraverso le radici posteriori dei nervi spinali Arrivano all’encefalo e alla corteccia somestesica in due modi Sistema dorsale-lemniscale: grado molto alto di organizzazione spaziale delle fibre nervose Sistema antero-laterale: molto meno specializzato Per informazioni che richiedono rapidità e precisione spaziale/temporale Meccanismo di difesa che insorge quando un tessuto sta subendo un danno La cellula rilascia la sostanza P che trasmette messaggi di dolore al cervello Può essere Acuto: entro i 100m/s dallo stimolo dolorifico. Non avvertito nei tessuti profondi Lento: insorge dopo il secondo. È associato alla distruzione dei tessuti I recettori del dolore sono costituiti da terminazioni nervose libere diffuse La percezione del dolore dipende molto da pensieri e emozioni personali Teoria del vate control Melzack e Wall Sostiene che recettori specifici del midollo osseo sono collegati ad alcune aree del cervello che hanno a che fare con il senso del dolore. Quando questi recettori sono attivati da un problema in una parte del corpo, viene aperta una sorta di cancello per il cervello che permette di sperimentare il dolore Di conseguenza, alcuni recettori, dopo opportuna stimolazione, sono in grado di chiudere il cancello oer il dolore riducendo la sensazione di dolore Possibile per Altri impulsi possono riempire i condotti nervosi che sono legati al dolore Possono intervenire fattori di carattere psicologici Le endorfine giocano un ruolo di spicco Ci si basa l’agopuntura Percezione della profondità Di fatto le immagini proiettate sulla retina sono bidimensionali ma grazie a diversi indizi l’essere umani ne percepisce la profondità Binoculari: indizi di pronfondità individuati attraverso le informazioni che vengono da entrambi gli occhi Disparità binoculare: insieme delle differenze fra le immagini che si formano sulle due retine Gli occhi sono distanti tra loro e questo ne consegue che ogni retina riceve un’immagine parzialmente diversa Le immagini vengono integrate dal cervello attraverso la fusione binoculare Diverse cellule del sistema ventrale e dorsale si attivano per la disparità, il sistema visivo però sfrutta queste differenze per percepire la profondità Si registra se il punto è davanti o dietro rispetto il punto di fissazione Attraverso la quantità e il segno, il cervello rileva la distanza tra gli oggetti Man mano che l’oggetto è lontano, la disparita si fa troppo piccola per essere misurata e si fa ricorso agli indizi monoculari Nella prima fase dell’analisi visiva le immagini sono tenute separare, in seguito nella corteccia vengono integrate Convergenza: è l’angolo formato dalla linea di mira fra i due occhi, in modo che l’immagine cada nella fovea di ciascuno di essi Oggetto vicino: angolo ampio Oggetto lontano: angolo acuto Monoculari: indizi di profondità individuati tramite le informazioni che provengono da un solo occhio Accomodazione: l’osservatore percepisce un’immagine sfocata, che dipende dallo soforzo di curvatura del cristallino, e deduce che l’oggetto si trova a una distanza diversa rispetto alla superficie a fuoco Non discrimina se l’oggetto è più lontano o vicino Densità microstrutturale: fenomeno del gradiente di densità della microstruttura delle superfici sulla retina Può essere riprodotto artificialmente attraverso la prospettiva tissurale Prospettiva di movimento: informazione veicolata dalle trasformazioni ottiche conseguenti allo spostamento della vista Parallasse di movimento: più nota e corrisponde al cambiamento della posizione di un oggetto sulla retina a causa del movimento del corpo in relazione a questo oggetto Indizi pittorici: sono chiamati così perché utilizzati in pittura Dimensione relativa: a un oggetto maggiormente lontano corrisponde un’immagine più piccola sulla retina rispetto a un oggetto vicino Chiaroscuro: le parti illuminate appaiono più vicine di quelle in ombra. Si possono creare degli effetti di concavità e convessità Sovrapposizione: un oggetto che si interpone tra l'osservatore e un altro oggetto, appare più vicino Prospettiva lineare: utilizzata per stimare la distanza, che è legata al alla lettura di linee e piani convergono verso dei punti di fuga Percezione del movimento Il movimento è sempre rapportato a un sistema di riferimento. Si tiene sempre conto dei movimenti della testa e degli occhi Movimento indotto: un oggetto può essere percepito in movimento anche se questo non lo è Stroboscopio o PHI o movimento apparente: un oggetto può essere percepito in movimenti a partire da stimoli statici presentati a intervalli regolari nel tempo Movimento autocinetico: non avendo punti di riferimento la persona attribuisce i movimenti oculari anche ad un punto fisso Processo di bottom-up Tipologia di percezione guidata dagli organi di senso che percepiscono alcune linee e regioni distinte Vengono riconosciuti i singoli elementi e si elaborano informazioni che fanno riferimento alle componenti di base dello stimolo I processi consentono di recepire i messaggi sensoriali e d inviarli al cervello affinché vengano relegate le informazioni rilevanri Processo di top-down Tipologia di percezione guidata da un alto livello di conoscenza, esperienza, aspettative e motivazioni, dove centrali sono gli elementi di contesto Le funzioni mentali più complesse hanno un’influenza sul modo in cui si riconoscono gli oggetti e si capiscono gli eventi Le rappresentazioni mentali immagazzinate nella memoria influenzano l’interpretazione dei dati sensoriali Ripristino fonemico Vengono utilizzati processi di top-down per completare unità minime del suono all’interno del linguaggio coperto da rumore Percezione 2 Percezione 3 Analisi delle caratteristiche essenziali Approccio di Biederman Quando si percepisce un oggetto o una forma, si reagisce prima alle sue parti costitutive semplici e tridimensionali chiamate geoni si utilizza i poi queste componenti per comprendere la natura completa dell’oggetto di percezione Quando vi è una corrispondenza, il cervello riconosce le componenti e si identifica lo stimolo Secondo Biederman, ciò è possibile attraverso le caratteristiche strutturali dei geoni Le loro proiezioni bidimensionali mantengono alcune caratteristiche della struttura tridimensionale Le proprietà dello stimolo prossimale sono dette non accidentali e sono quindi definite “altamente diagnostiche” di proprietà degli oggetti distali Soltanto da punti di vista particolari vi è una corrispondenza tra le caratteristiche dell’oggetto tridimensionale e quelle bidimensionali presenti sulla retina Il riconoscimento degli oggetti avviene perché si è in grado di riconoscere con facilità oggetti da molteplici differenti punti di vista che rimangono disponibili anche se cambia la prospettiva Il fallimento nel riconoscimento si verifica solo quando gli oggetti sono presentati da punti di vista molto inusuali Perchè la proiezione retinica non contiene informazioni sufficienti a ricostruire i geoni Diversi esperimenti hanno mostrato tempi di riconoscimento elevati al crescere delle differenze fra i punti di vista di due figure da confrontare seconda strategia di riconoscimento basata sul confronto diretto con immagini mentali dell’aspetto degli oggetti da punti di vista comuni Modello di Treisman Teoria differente, modello a fasi Automatica: si focalizza sulle caratteristiche fisiche di uno stimolo, in modo quasi inconscio Del processo controllato dell’attenzione: si considerano le caratteristiche salienti di un oggetto, scegliendo e facendo emergere aspetti che prima erano considerati separatamente Affordance Gibson La percezione è intesta come la capacità di cogliere le informazioni già contenute nello stimolo Fa riferimento alla capacità della stimolazione percettiva di offrire un ordine intrinseco grazie a una precisa distribuzione spaziale di disponibilità Ha importanti implicazioni per chi si occupa di design e progettazione Se certi stimoli suggeriscono automaticamente alcune azioni indipendentemente dalle conoscenze pregresse, è importante progettare gli oggetti tendendone conto Ergonomia cognitiva: si occupa di rendere più user friend lui gli oggetti tecnologici o gli ambienti artificiali Marr Sostiene che la percezione avviene mediante l’applicazione di Schema grezzo originario: riconosce e registra le frequenza spaziale, procedendo in maniera ordinale secondo uno schema computazionale Schema a due dimensioni e mezza: traduce le info in rilevazioni della profondità Non esaurisce tutte le informazioni del mondo fisico Stanza di Ames Da conto del rapporto che esiste tra la percezione e conoscenza L’esito percettivo dipende da un compromesso probabilistico tra verosimiglianza e conoscenza a priori Il peso delle due varia a seconda delle situazioni: Informazione sensoriale debole/ambigua: conoscenze a priori Informazione ricca: stimolo Il sistema incorpora delle aspettative sulle regolarità statistiche che caratterizzano gli oggetti, ambienti e le attività esplorative Nellesempio della stanza, una di queste regolarità riguarda la scarsissima probabilità di essere in un punto di vista accidentale, una prospettiva da cui una stanza distorta Proietti sulla retina una configurazione equivalente a quella di una stanza normale Questa aspettativa a priori fa propendere il sistema per un’interpretazione alternativa e che quindi crea l’illusione Modello di Bayes Attenzione Funzioni Selezione degli elementi essenziali per l’azione Controllo e integrazione fra diverse tipologie di informazione Opera in tutte le modalità sensoriali e si distingue in differenti componenti Attenzione selettiva Insieme dei meccanismi che permettono di concentrare le proprie risorse mentali su alcune specifiche informazioni, delle quali l’individuo diviene coscente Fenomeno del cocktail party Quando si è impegnati in compiti di attenzione selettiva, le informazioni non oggetto del compito tendono a sfuggire Cecità di inattenzione Cherry Utilizza la tecnica dello shadowing Le persone ascoltavano due distinti messaggi e dovevano ripeterne soltanto uno Con ascolto contemporaneo su entrambi gli orecchi era più difficile Con ascolto contemporaneo ma su orecchi diversi era più semplice Messaggio non ascoltato Teoria del filtro precoce Il filtro si trova tra le informazioni sensoriali e il sistema percettivo, scarta l’informazione non rilevante che decade dopo poco Studi però hanno dimostrato che subisce un’analisi anche la parte non analizzata Teoria del filtro attenuato Broadbend Il filtro non blocca completamente l’accesso all’informazione non selezionata La soglia ha valori differenti in base alla parola e delle aspettative della persona Effetto di contesto Treisman Teoria della selezione tardiva Il filtro viene collocato dopo i processi percettivi, nella fase decisionale o di programmazione della risposta Il sistema analizza tutta l’informazione è ne valuta la salienza, se è rilevante, viene lasciata passare dal filtro Deutsch Attenzione visiva spaziale Forma di attenzione selettiva che riguarda la modalità visiva e le informazioni presenti nel campo visivo Tipi di esplorazione nello spazio che ci circonda Orientamento manifesto: si spostano gli occhi verso gli oggetti e le posizioni spaziali dell’interesse Orientamento implicito: si sposta la sola attenzione sullo spazio o sull’oggetto di interesse, senza muovere gli occhi o lo sguardo Guardare con la coda dell’occhio Può essere l’uomo a scegliere a cosa rivolgere la propria attenzione L’attenzione può orientarsi in maniera automatica e indipendente dalla propria volontà Permette di selezionare intenzionalmente gli stimoli rilevanti per il raggiungimento degli scopi ed è guidato da stimoli endogeni o centrali Ha luogo mentre il soggetto è impegnato a svolgere altre attività Non può essere interrotto ed è guidato da stimoli esogeni o periferici Più lento ma con effetti più duraturi Ponser Paradigma dello spatial cueing Ha indagato l’orientamento volontario attraverso una sessione sperimentale che chiedeva al soggetto di mantenere gli occhi fermi su un punto Il compito era rispondere premendo un tasto alla comparsa di uno stimolo di uno stimolo target Il suggerimento che veniva offerto portava a rivolgere volontariamente l’attenzione verso la cornice indicata prima che comparisse il target Stimolo endogeno I soggetti rispondevano più velocemente e dando risposte più valide Nel caso del cue periferico/esogeno si riscontravano invece ritardi e risposte spesso sbagliate Comunque in alcune situazioni è possibile resistere all’orientamento automatico dell’attenzione Ricerca visiva L'attenzione selettiv pera una scansione dell’ambiente Paradigma della ricerca visiva Treisman e Gelade Presenta sullo schemi di un computer uno stimolo visivo composto da alcuni elementi. Il soggetto deve cercare uno stimolo target con alcune caratteristiche percettive particolari. Deve poi premere due differenti tasti (presente o no) Insieme al target sono presenti dei distrattori La funzione dei tempi di risposta è piatta, ci si trova in una situazione di ricerca parallela Se il bersaglio è definito da più caratteristiche il compito è più complesso e si parla di ricerca di congiunzioni di caratteri, la funzione è rivolta verso l’alto Ricerca basata su oggetti Teoria alternativa che afferma che l’attenzione selettiva seleziona bio oggetti presenti nel campo visivo e non porzioni dello spaio Paradigma del flanker La versione classica prevede la presentazione di stringhe di lettere e si deve identificare, nel più breve tempo possibile e senza commettere errori la lettera centrale, trascurando quelle che la fiancheggiano Il tempo necessario aumenta quando ci sono lettere che richiedono una risposta diversa rispetto a quando ne richiedono una uguale Compatibilià dei flankers L’attenzione seleziona porzioni di spazio Secondo la legge gestaltica della somiglianza, lettere lontane formerebbero un’unità percettiva e i risultati sarebbero drasticamente diversi e non in linea con l’assunto che l’attenzione analizzi porzioni di spazio Attenzione distribuita/divisa È la capacità di prestare attenzione contemporaneamente a più compiti, distribuendo fra di essi le risorse disponibili Paradigma del doppio compito: permette di dimostrare sperimentalmente se e quando due compiti interferiscono fra di loro Effetto di compatibilità spaziale Effetto Simon Fa riferimento al rallentamento dei tempi di risposta nelle condizioni non corrispondenti Mostra che la posizione spaziale dello stimolo è decodificata automaticamente, anche quando è irrilevante per il compito Effetto Stroop Non è possibile ignorare il significato della parola, anche se esso è irrilevante per il compito Si tratta dell’interferenza dovuta al significato della parola sul compito dì denominazione dei colori Alti tipi di attenzione Attenzione sostenuta Oermetge di dirigere e mantenere l’attività cognitiva su stimoli specifici Organizzata in stadi Attivazione dell’attenzione: fa riferimento all’orientamento iniziale che segue la presentazione dello stimolo. Dipende da: rilevanza, esperienza passRa e reattività individuale Mantenimenti dell’attenzione: corrisponde al perdurare dell’attenzione di fronte a uno stimolo che è sufficientemente nuovo o complesso per il soggetto da motivarlo a persistere nella sua elaborazione Caduta dell’attenzione: rappresentala fase finale del processo, in cui si verifica il distacco dell’attenzione da uno stimolo a causa di una fatica fisica/mentale/presenza di nuovi stimoli Shifting emotivo Quando si alterna la propria attenzione a più stimoli contemporaneamente,alternando la propria attenzione su due focus, entrambi della stessa importanza La persona deve essere in grado di passare da uno stimolo all’altro agevolmente, in alternativa si verifica o un passaggio inadeguato o la perseverazione Importante funzione convinti a, definita come l’insieme dei processi che permettono all’organismo di selezionare ed elaborare una parte di informazione presente nell’ambiente That’s why Apprendimento 3 Il condizionamento classico e operante di collocano all’interno dell’approccio teorico comportamentalista e sostengono che tutto può essere spiegato dalle associazioni stimolo-risposta Molti apprendimenti complessi coinvolgono processi di ordine superiore che includono pensieri, ricordi e l’elaborazione personali Si concentrano sui pensieri sottostanti agli apprendimenti e sui processi mentali inosservati che si svolgono mentre si impara Aspettative di ricevere un rinforzatore dopo avere emesso una risposta Apprendimento latente: sostiene che un nuovo comportamento viene acquisito ma non viene presentato finché non è somministrato un incentivo per metterlo in atto Tolman: esperimento labirinto ratti Un gruppo veniva premiato alla fine del percorso, un gruppo viene premiato a partire dall’undicesimo giorno (manipolazione sperimentale) I ratti mai stati ricompensati (gruppo di controllo non ricompensato) commetteva costantemente più errori rispetto a chi, dal primo giorno veniva ricompensato Dall’undicesimo giorno del gruppo manipolato, il gruppo ha presentato una riduzione immediata degli errori e il tasso di errori è diventato paragonabile a quello del gruppo di ricompensati I ratti avevano sviluppato una mappa cognitiva/ rappresentazione mentale; avevano però presentato il loro apprendimento soltanto quanto era stato offerto loro un rinforzo Apprendimento per insight: ha luogo attraverso la riorganizzazione della propria percezione dei problemi legati a una data situazione Köhler (psicologo della gestalt) Voleva dimostrare l’ipotesi secondo cui i processi mentali sono una componente essenziale dell’apprendimento Esperimento scimpanzé Sultan Era stato insegnato allo scimpanzé come raggiungere la frutta appesa nella sua gabbia: ammucchiando le scatole e arrampicandosi sopra di queste o utilizzando un bastone Köhler pose la frutta più in alto e per raggiungerla bisognava combinare le due tecniche Procedendo per prove ed errori, dando segni di frustrazione, ad un certo punto riuscì da solo a combinare le due tecniche Si era verificato il fenomeno dell’insight dove si erano stabilite relazioni nuove tra oggetti familiari Apprendimento osservativo Forma di apprendimento che avviene attraverso l’osservazione del comportamento di un’altra persona che funge da modello Bandura A dei bambini veniva fatto vedere un film di un uomo che picchiava una bambola gonfiabile con violenza, poi i bambini potevano giocare con la stessa bambola Nella maggior parte dei casi, mettevano in atto lo stesso comportamento violento dell’adulto Tappe: prestare attenzione e percepire le caratteristiche più cariche del comportamento Ricordare il comportamento Riprodurre l’azione Essere motivati ad apprendere e a seguire il comportamento in futuro L’anno probabilità che in seguito il modello sarà seguito è se esso è stato ricompensato per il comportamento stesso Possono essere appresi comportamenti sia positivi che negativi Ma nonostante ciò i comportamenti vengono imparati La punizione del modello non impedisce l’apprendimento di una condotta indesiderabile Apprendimento situato È legato a una specifica situazione è immerso in un particolare contesto Colui che apprende vive un’esperienza interattiva dov’è centrale è il discorso è l’argomentazione Esperienza fortemente individualizzata È presente anche una forte dimensione socializzata, che consente la condivisione dei risultati e degli eventuali punti critici Apprendimenti di tipo contingente, legato a specifici contesti, con i loro vincoli e le loro opportunità Ci sono molte aree latenti, difficilmente descrivibili in maniera dettagliata e condivisibili con altri È la conoscenza legata agli aspetti procedurali strettamente inerenti all’esperienza La si apprende in un contesto di apprendistato dove si osserva con attenzione il modello esperto e lo si imita Con una profonda interazione con il mentore, il novizio impara strategie e procedure specifiche del sapere Educazione di bottega, “l’allievo supera il maestro” L’esperto con una partecipazione guidata entra in relazione con il novizio che è attivo e partecipe nel suo processo di apprendimento Le loro interazioni contengono di imparate in maniera implicita ed esplicita, attuando una flessibilità cognitiva permette di far fronte con maggiore efficacia alle situazioni sempre più complesse e articolate tipiche della società. La coscienza tacita riesce a trasformarsi in abitudini ripetute è quasi automatiche Le conoscenze vengono esplicate attraverso forme di apprendimento riflessivo Permette l’elabora di strategie mentali per incrementare gli apprendimenti stessi dell’esercizio del pensiero critico che consiste nella capacità di considerare in maniera attenta e scrupolosa ogni elemento della situazione E-learning Forma di apprendimento che sceglie come strumento privilegiato la tecnologia, sfruttandone le potenzialità L’apprendimento esterno alla scuola è fortemente contestualizzato, concreto e basato sull’imitazione/esperienza condivisa con un esperto Il discente può imparare facendo, provando sbagliando, ricercare soluzioni Apprendimento basato sul fare, su procedure e ha un carattere parzialmente impliciti Forte motivazione, grazie a una corrispondenza stretta con i propri interessi e curiosità Se si s’intende come apprendimento a distanza È fortemente indirizzato da un docente/tuto che intraprendono un’interazione virtuale con i discenti La mancanza di una presenza fisica permette il contatto tra persone distanti e diverse Occorre una gestione attenta de esperta È maggiormente frammentato, si basa su oggetti di apprendimenti, unità autonome che si possono assembrare in molteplici modi È un tipo di apprendimento flessibile che permette di autoregolarsi Seriuos games Attività digitali interattive che attraverso la simulazione virtuale consentono ai partecipanti di fare esperienze precise e al Bergeron sostiene che questi Hanno un obbiettivo sfidante Sono divertenti e coinvolgenti Incorporano concetti di punteggio Forniscono abilità, conoscenza, atteggiamenti applicabili nel mondo reale Hanno diverse applicazioni possibili: da conoscenza dichiarati e esplicite alla promozione di funzioni psichiche Componenti principali: Simulazione: riproducono aspetti di esperienza, amplificandone i dati della realtà e anticipando prospettive future Apprendimento: si propongono di deve fare un innovativo percorso per apprendere conoscenze, competenze e capacità nei vari domini dell’esperienza Gioco: mermette di motivare l’utente a fruirli e di far sperimentare emozioni positive Ad alta fedeltà, i fenomeni reali rappr sentati sono riprodotti in maniera accurata A bassa fedeltà, sono riportati alcuni aspetti di fenomeni reali mentre ne sono tralasciati altri Sono spesso presenti consegne che illustrano il senso del percorso Ci sono poi suggerimenti, indicazioni, domande di riflessione, approfondimenti che incrementano la consapevolezza di apprendimento; molto spesso è presente un esperto che guida e commenta ulteriormente le finalità Anche la condivisione tra partecipanti aumenta la consapevolezza dei processi grazie a scambi reciproci Il carico cognitivo previsto diventa maggiormente sostenibile perché occasione di sfida per raggiungere il traguardo finale e sperimentare la sensazione di successo Può essere presente un sistema di punteggio che rafforza l’impegno Valutazione dell’apprendimento È un momento importante e critico, occorre infatti verificare che il discente abbia appreso e in quale modalità Nei sistemi formativi tradizionali si utilizzano interrogazioni, colloqui, test Presentano dei limiti che possono dipendere dalle loro caratteristiche costitutive o dagli stati emotivi e dagli atteggiamenti delle persone valutate Forma di valutazione dinamica che fornisce al discente un feedback in tempo reale L’utente ha la possibilità di correggersi nel corso dell’apprendimento e di potenziare i processi dell’imparare attraverso un riscontro costante Valutazione formativa perché permette un costante potenziamento dell’esperienza rendendola ottimale Può avvenire: Fase iniziale: per accertare il livello di partenza e misurare le effettive capacità e competenze della persona (baseline) Fase conclusiva: verifica l’entità dei progressi e in quali settori si sono verificati, rappresenta un’importante spinta motivazionale per superar se stessi e far meglio nella prova successiva A distanza di tempo: per controllare la durata, persistenza ed efficacia degli apprendimenti stessi (follow up) Teorie dell'apprendimento cognitivo-sociale Stili cognitivi e di apprendimento Modo in cui l'allievo fissa, organizza e recupera le informazioni La definizione del proprio stile rappresenta il punto di partenza per raggiungere la flessibilità cognitiva Occorre rilevare il proprio stile e osservare il proprio modo di lavorare per diventare consapevoli del proprio stile e della sua attuazione Rimanda alla modalità sensoriale con cui si percepiscono le informazioni Tipi Stile visivo-verbale: tipico di preferisce la letto-scrittura e t nude a prendere appunti, a riassumere, accompagnare con grafici e mappe con spiegazioni scritte in generale e ad elencare per iscritto ciò che vuole ricordare Stile visivo-non verbale: preferisce le immagini e tende a usar disegni, mappe con parole chiave, grafici. Usa colori diversi, indici testuali e cerca di crearsi mappe mentali di ciò che altolà o legge Stile uditivo: tipico di chi preferisce l’ascolto, lezioni frontali, partecipazione a discussioni e lavori di gruppo. Presta attenzione a spiegazioni, predilige un formato audio Stile cinestesico: preferisce attività concrete ed esperienze dirette, ha bisogno di movimenti. Intervalla i tempi di lavoro con pause frequenti. Necessità di trasformar in pratica ciò che deve studiare Stili cognitivi Il concetto di stile riguarda un differente aspetto dell’individuo Nello specifico è una modalità di elaborazione delle informazioni che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel t mio e che si generalizza a diversi compiti Tendenza stabile e costante ad utilizzare determinate strategie e influenza diversi aspetti della vita dell’individuo come il modo di relazionarmi con glia altri e di reagire a stimoli nuovi È differente rispetto alle abilità, si riferiscono ad uno specifico dominio/contenuto, mette gli stili cognitivi sono maggiormente pervasivi e riguardano ogni ambito dell’attività cognitiva StenbergRappresentano delle preferenze nell’uso delle proprie abilità Concetto di plasticità in relazione al contesto e al tipo di compito che occorre affrontare Lo stile si adatterà probabilmente alle richieste dell’ambiente Non esiste uno stile puro ma ognuno giace su un continuum caratterizzato da una bipolarità Tipi: Stile sistematico-intuitivo Stile sistematico tipico delle persone che analizzano in maniera graduale tutte le differenti variabili coinvolta in un oroblema Si ha la necessità di consegne e indicazioni precise e se non si comprende parti di queste di chiedeno chiarimenti Impiega lunghi tempi per consegnare un lavoro perché necessità di analizzare tutti gli elementi in gioco Stile intuitivo tipico di chi parte da un’ipotesi risolutiva e poi svolge tentativi per confermarla Partenza molto forte, si fa fatica a svincolarsi Interpreta le consegne e difficilmente chiede delucidazioni Ha tempi di consegna brevi e spesso anticipa quanto verrà detto/spiegato Stile verbale-visuale Stile verbale tipico di preferisce un codice linguistico Ama fare riassunti, associazioni verbali, seguir intruzioni scritte e prendere appunti Gran parlatore Stile visuale tipico di chi preferisce le caratteristiche visivo- spaziali, prima guarda e poi legge Sfrutta le potenzialità di schemi e rappresentazioni grafiche, immagini Spesso utilizza la sottolineatura Stile globale-analitico Stile globale tipico di chi si focalizza sull’aspetto generale di un compito Part da una visione d’insieme e giunge soltanto in seguito a quella dei particolari Pone più attenzione su più aspetti contemporaneamente Stile analitico tipico di chi parte dalla percezione del dettaglio e soltanto in seguito giunge a una visione d’insieme preferisce focalizzarsi sui particolari Stile riflessivo-impulsivo Stile riflessivo tipico di chi presenta tempi di risposta lunghi e pensa molto prima di dare un soluzione È silenzioso, timido e appare poco pronto e reattivo Stile lento ed accurato, con processi decisionali lunghi Di chi non ha la parlata spontanea e preferisce non essere costretto a intervenire in contesti pubblici Stile impulsivo tipico di ha tempi di risposta è consegna molto brevi, appare frettoloso e impreciso Presenta difficoltà a riflettere adeguatamente sulle situazioni Porta a perseverare su strategie errate Molto spontanei nella parola Stili di apprendimento Difficoltà e disturbi dell’apprendimento Difficoltà dell’apprendimento Durante il percorso scolastici, alcuni studenti possono incontrare qualche difficolta di apprendimento che causa uno scarso rendimento Sono molti i fattori che possono provocar queste difficoltà Disturbi specifici di apprendimento I DSA sono disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilita, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale Le persone hanno un’intelligenza nella norma, le difficolta riguardano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici DSA: disturbi (non curabili), specifici (non generalizzati) Colpiscono il 2,5-3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana Tipi Dislessia: disturbo specifico nell’automazione e nella correttezza della letteratura intesa come decodifica del testo, che si traduce in eccessiva lentezza ed eccessivo numero di errori Modello a due vie: esistono due vie distinte e funzionalmente autonome, che entrano in gioco nel processo di lettura e scrittura, la via lessicale e la via fonologica Quando una parola scritta è conosciuta, viene attivata una rappresentazione ortografica, in gioco poi c’è la produzione di tipo fonologico. La lettura avviene tramite la via lessicale e si basa sulle caratteristiche visive dello stimolo Quando una parola scritta non è conosciuta, la lettura avvicina attraverso l’altra via che è più lenta perché utilizza processi di conversione grafema-fonema. La lettura si attua lettera per lettera Le due vie si intrecciano e si influenzano reciprocamente, entrambe continuano a funzionare congiuntamente in parallelo in tutte le fasi evolutive Tipi Fonologica: il sistema minato è quello relativo alla conversione grafema-fonema. Si ha difficoltà nella lettura di non parole. È compromesso il sistema di base per l’acquisizione della lettura Superficiale: i bambini non riescono a cogliere e a memorizzare la configurazione delle parole. È minata la via lessicale e la lettura avviene utilizzando unicamente i processi di conversione grafema-fonema. La difficoltà maggiore sta negli errori di accento. È trattabile Mista: presenta caratteristiche di entrambe le tipologie Errori tipici: inversione di lettere, confusione di lettere graficamente o fonologicamente simili, omissione o sostituzione di sillabi, spostamento di accento Può portare difficoltà nella comprensione Disortografia: è un disturbo specifico nella correttezza della scrittura, intesa come abilita di codifica fonografica e competenza ortografica Errori tipici: Errori fonologici Errori non fonologici Altri errori Disgrafia: è il disturbo nella grafia, intesa come abilità grado- motoria; specifica nella realizzazione manuale dei grafemi Difficoltà nella riproduzione di configurazioni grafiche e nell’orientamento spaziale nella scrittura che risulta disfluente Maggiori difficoltà nell’uso del corsivo, con una scrittura irregolar, un’impugnatura scorretta, eccessiva prensione del foglio è tratto esageratamente marcato Discalculia: disturbo specifico nelle abilità di numero e di calcolo, intese come capacità di comprendere e operare con i numeri Fa riferimento a difficoltà nell’elaborazione del numero e nell’acquisizione delle procedure e degli algoritmi di calcolo Modello del triplo codice di Dehaene Sostiene che i numeri possono essere rappresentati mentalmente attraverso tre diversi codici, caratterizzati da altrettanti differenti forme di rappresentazione e riferibili a specifiche operazioni di processamento numerico e di calcolo Codice verbale-uditivo: fa riferimento alle operazioni di numerazione, di attribuzione di numerosità, calcolo a mente, fatti aritmetici Codice arabico-visivo: si riferisce ai giudizi di uguaglianza e ad alcune operazioni a due cifre Codice analogico: costituisce la base per il confronto fra grandezze numeriche, per il calcolo approssimato e per le operazioni di subitizing Tiene conto di tre livelli: semantico, lessicale, sintattico Errori Sistema del numero: lessicali, sintattici, semantici Calcolo: nelle procedure, nei fatti aritmetici, nell’elaborazione dei segni dell’operazione Valutazione di DSA L’anno valutazione dei DSA è normata dalla legge 170/2010 Avviene attraverso un lavoro di equipe composta da: neuropsichiatra, psicologo e logopedista Comprende: valutazione QI (mediante le scale di Wechsler), test specifici per l’amore presenza di DS e alcuni per le funzioni cognitive Disortografia: diagnosi, secondo anno della Scuola Primaria, in base a Correttezza La diagnosi è posta se la correttezza è al di sotto del quinto percentile Valutazione di DSA L’anno valutazione dei DSA è normata dalla legge 170/2010 Avviene attraverso un lavoro di equipe composta da: neuropsichiatra, psicologo e logopedista Comprende: valutazione QI (mediante le scale di Wechsler), test specifici per l’amore presenza di DS e alcuni per le funzioni cognitive Dislessia: diagnosi, secondo anno della Scuola Primaria, in base a Velocità di lettura Correttezza della lettura La diagnosi è posta se la velocità e sotto delle due deviazioni standard dalla media di almeno una delle prove e se la correttezza è al di sotto del quinto percentile Discalculia: diagnosi, terzo anno della Scuola Primaria, in base a Disgrafia: diagnosi, secondo anno della Scuola Primaria, in base a Fluenza della scrittura La diagnosi è posta se la prestazione è al di sotto di -2 deviazioni standard dalla media in almeno una delle prove Velocità di lettura Correttezza della lettura La diagnosi è posta se la velocità e sotto delle due deviazioni standard dalla media di almeno una delle prove e se la correttezza è al di sotto del quinto percentile Cenni al trattamento Due possibili vie Trattamento Strumenti compensativi e misure dispensative Con i bambini si propone la logopedia, si lavora sul potenziamento di alcune componenti Ultimamente poco efficace Metodo Bakker, basato sul Balance Model Interpreta la lettura come frutto di un equilibrio tra i contributi dell’emisfero cerebrale destro e quello sinistro Il trattamenti consiste nel ripristinare l’equilibrio interemisferico Software riabilitativi: hanno indiscutibili vantaggi tra cui quello di poterli utilizzare direttamente da casa, sono poi molto motivanti Ridinet: trattamento rivolto a bambini e ragazzi con DSA diagnosticato Piattaforma internet che contiene programmi per il trattamento a distanza, le sedute periodiche sono comunque affiancare da una figura referente (anche il genitore) mente lo specialista può seguire il percorso anche a distanza Secondo la legge, lo studente può contare su strumenti compensativi e misure dispensative Strumenti, didattici e tecnologici, che compensano la prestazione nell’abilità compromessa senza sollevare l’alunno dal compito. Diminuiscono le difficoltà e il dispendio di risorse (audiolibri/libri digitali, programmi di videoscrittura, mappe e tabelle, calcolatrice...) Interventi che permettono all’alunno di non svolgere alcune prrpestazioni che risultano particolarmente difficoltose (verifiche orali, riduzione della verifica, interrogazioni programmate, dispensa di argomenti...) Preferibili prove orali Apprendono meglio tramite ascolto, osservazione, sperimentazione Brevi tempi di concentrazione, utili pause frequenti Utilizzo di orologi digitali e planning per l’organizzazione Difficoltà nel ricordare a memoria (tabelline e poesie) Pensiero creativo più sviluppato Apprendimento e DSA Memoria 3 Morbo di Alzheimer Corrisponde al 54% di tutte le demenze Si manifesta inizialmente con dimenticanze, peggiorando i deficit diventano sempre più importanti fino a perdere capacità e la morte Danneggia l’esecutivo centrale della memoria di lavoro con le conseguenti tipiche perdite della memoria Cause non del tutto note anche se riguardano in parte un difetto ereditario nella produzione del peptide ß-amiloide Quando questo non è prodotto in maniera adeguata, si formano aggregati cellule che infiammano i neuroni danneggiandoli Amnesia Corrisponde alla perdita di memoria senza altre difficoltà mentali Tipi: Retrograda: fa riferimento alla perdita delle informazioni che precedono una specifica lesione È molto rara, di solito i ricordi tornano gradualmente anche se possono richiedere anni Anterograda: fa riferimento ai casi quando non si riesce a ricordare informazioni che seguono la lesione Diventa impossibile il trasferimento delle informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine rendendo impossibile ricordare fatti o eventi Sindrome di Korsakoff Colpisce gli alcolisti Presenta una sintomatologia specifica tra cui la presenza di allucinazioni e la ripetizione frequente di alcune parti Capacità di rievocazione totale Caos mentale che può portare all’apparenza disorganizzazione e ottusità Il soggetto ricorda tutto e con facilità rievoca le informazioni Anche l’oblio è una parte essenziale per il buon funzionamento della memoria Tecniche di potenziamento Mnemotecniche: strategie pratiche, pensate per sviluppare e per permettere di migliorare le prestazioni in compiti mnestici Tecniche Parole chiave: consiste nell’abbinare un termine estero a uno italiano comune che presenta un suono simile Luogo: sembra che anche il luogo costante dove si memorizza ha un ruolo nel successo nella rievocazione Cue di organizzazione: il materiale scritto va organizzato nella memoria come se lo si leggesse la prima volta, così da facilitare connessioni e relazioni tra fatti Appunti efficaci: rielaborando l’argomento ed eliminando in non necessario Mnemotecniche verbali Rime: metodo più semplice e conosciuto Acronimi: parole create con le iniziali di alcuni termini Acrostici: frasi le cui lettere iniziali di iniziali suggeriscono il recupero di un’informazione Sistema fonetico: nella prima fase si adotta uno schema (numero-lettera) e nella seconda si combina affinché si crei l’informazione Mnemotecniche visive Associazioni visive: facilitano la memorizzazione di materiali con liste di parole Storie: la richiesta principale è quella di creare una narrazione con un significato Mnemotecnica dei loci: usata da cicerone, consiste nel collocare gli elementi da ricordare all’interno di luoghi fisici, per la rievocazione è necessario ripercorrere mentalmente il percorso Peg system: prevede la memorizzazione di una filastrocca di 10 parole in cui ciascuna fa rime con un numero da 1 a 10 Necessario: porre adeguata estensione al materiale ed essere motivati alla sua memorizzazione La rievocazione è più semplice se è ben organizzato, tanto più se il nostro cervello lo fa in modo automatico L’organizzazione passa anche attraverso la loro associazione o visualizzazione Non sono soluzioni miracolose e non sempre efficaciNo per discorsi umanistici, si per imparare codici Limite importante riguarda il tempo di presentazione delle informazioni, non troppo veloce Non utili per imparare un discorso parola per parola Cercare di mantenere le stesse associazioni e di non cambiarle spesso Limite a lungo termine è la loro applicazione nella vita quotidiana Disfunzioni Categorizzazione Si avvale di concetti che sono categorie di oggetti, eventi, persone con caratteristiche comuni tra loro mediante i quali si organizzano fenomeni complessi in forme semplici Funzioni: Semplificano il flusso percettivo F. inferenziale, si assegnano ad un oggetto molte caratteristiche del concetto appartenente Consente di aiutare a comprendere e a pensare il mondo Teoria delle condizioni necessarie e sufficenti Bierwisch, viene formulata all’interno della disciplina fildofics della logica Il concetto può essere definito da un insieme di tratti definitori Sonk un inventario limitato di termini combinati mediante “e”, “non”, “o” Alcuni corollari: Criterio di necessità: nessun tratto può essere cancellato Criterio di conoscenza: nessun tratto può essere aggiunto Lista senza relazioni gerarchiche e non strutturata a tratti Concetto con confini netti di delimitazione Teoria del prototipo Si allontana dalla nozione di concetto è si avvicina a quello di categoria in quanto il materiale viene sempre organizzati in maniera probabilistica Eleanor Rosch, due principi Economia cognitiva: la mente semplifica la realtà, categorizzandola e focalizzandosi sui dati più frequenti Struttura del mondo percepito: gli oggetti e i loro attributivi vengono percepiti come dotati di una struttura correlazionale Su questi si formano i sistemi categoria li che si collocano su due ddimensioni Orizzontale: strutturazione interna alle categorie, gli esempi più comuni sono detti prototipi Verticale: si lega alla struttura intercategoriale ed è formata su livelli Base: i membri condividono il maggior numero di attributi distintivi del prototipo Subordinato: i membri condividono le caratteristiche del livello base ma se ne differenziano per alcuni aspetti specifici Super ordinato: i membri condividono soltanto poche caratteristiche tra loro Modello più informativo in quanto favorisce la codifica di forma e funzione Criteri di priorità cognitiva Percettivi e morfologici: percepiti come dotati di una forma generale e unitaria unica Funzionali: si rimandano ad azioni che si pensano possano essere eseguiti da questi oggetti Linguistici e comunicativi: oggetti designati da lemmi più forti e comunemente usati Informativi: possiedono un maggior numero di attributi significativi Percorsi di categorizzazione La categorizzazione si basa spesso sulle relazioni di somiglianza tra i membri di una categoria È un’organizzazione di tipo tematico è situato, legata a contesti e situazioni specifiche È molto flessibile e rimanda aventi e situazioni che supportano l’azione È influenzare dal tipo di uso che si fa di alcuni oggetti Possibile anche categorizzare sulla base dei propri scopi, categorie goal derived Teoria embodied della simulazione situata La rappresentazione dei soggetti è collegata all’interno all’esperienza percettiva e motoria dell’individuo Il sistema concettuale e senso motorio si basano entrambi su un medesimo sistema di elaborazione I concetti derivano da pattern di parziale riattivazione neurale di sistemi sensoriali e motori attivi durante la percezione L’oggetto è quindi stimolato percettivamente In base alle informazioni, il sistema può simulare rappresentazioni diverse dell’oggetto in funzione dello scoppo da raggiungere Il sistema concettuale viene quindi chiamato “manuale d’istruzione” Processo mediante cui l’individuo seleziona e organizza il flusso dell’esperienza in modo da gestirne e ridurne la variabilità Pensiero e formati Pensiero Definito come il recupero e l’elaborazione di informazioni codificate in precedenza al fine si risolvere problemi, prendere decisioni, controllare ipotesi L’informazione può essere una rappresentazione mentale della propria esperienza passata, di una precedente del mondo o uno stato immaginato dello stesso Formati Conoscenza dichiarativa È costituisca dall'insieme delle conoscenze sul mondo disponibili nella memoria a lungo termine “Cosa” Raccoglie le conoscenze enciclopediche degli oggetti e le conoscenze organizzate in concetti, classi, insiemi Funzioni: referenziale e predicativa Permette di denotare e predicare qualcosa riguardo a un oggetto e di porre le informazioni in relazione tra di loro Conoscenza proposizionale Definita come l’insieme delle conoscenze relative ai fatti Tipi: Episodica: riguarda proposizioni relative a esperienze o episodi del passato, in cui sono esplicitate le coordinate spaziotemporali Semantica: comprende proposizioni generalizzate in cui non sono considerate le coordinate spaziotemporali Rappresenta l’esperienza in categorie e elementi e ne definisce le funzioni in una struttura Immagini mentali Sono rappresentazioni all’interno della mente in cui l’oggetto/evento viene riprodotto Tutte le attività sensoriali sono in grado di produrre immagini mentali e hanno molte delle proprietà delle effettive percezioni degli oggetti rappresentati Le mappe mentali conservano anche le proprietà metriche delle immagini mentali, in genere si utilizzano compiti di Mental scanning Compito dell’isola, il più noto Sembrano utili per migliorare alcune capacità umane (capacità sportive, problem solving, riabilitazione) Durante la lettura svolgono un ruolo importante nella comprensione del testo e fanno riferimento a diverse modalità sensoriali. Agevolano a un pensiero critico è aiutano a creare un’aspettativa Kanz ha individuato fattori fattori che inducono all’utilizzo e ha messo in luce differenze individuali Efficacia: capacità apprese dall’efficenza che portano ad un maggiore è migliore utilizzo di strategie Sensibilità: abilità che portano l’individuo a fare strategie migliori in base al contesto Preferenza di codifica: tendenza a preferire strategie immaginative piuttosto che altre forme Immagine di sé: buoni o cattivi impaginatori Dibattito circa le caratteristiche e le funzioni dell’attività immaginativa Posizioni: Ipotesi proposizionale Pylyshy L’attività immaginativa non è un processo cognitivo autonomo e non ha una funzione specifica Tutte le informazioni sono codificate in formato proposizionale Ipotesi analogica Informazione spaziale Due codici di elaborazione delle informazioni che veicolano le informazioni in modo differente Posizionale-Linguistico: ha a che pare con parole e trasmette i dati in forma astratta Analogico: rappresentazione gli input non linguistici Teoria del doppio codice Paivio sostiene che esistono due sottoinsiemi di codifica: Verbale/non verbale: specializzato nel inguaggio, utilizza i logogeni con struttura sequenziale Immaginativi: specializzato per eventi e oggetti non verbali e usa unità rappresentazionali dette immageni che operano in maniera sincrona e simultanea Teoria di Kosslyn Sostiene che esistano due differenti livelli a cui si collocano le rappresentazioni Superficie: avviene in un medium spaziale su IMO schermo formato da pixel nella memoria a breve termine Forma delle immagini che appaiono nella mente Profonda: permette di conservare l’informazione in formato digitale nella memoria a lungo termine Informazioni di tipo: Analogiche: si riferiscono a una rappresentazione figurale visiva Proposizionali: riguardano le descrizioni Ha scoperto che le immagini mentali e la percezione visiva attivano aree neurali comuni Il carattere analogico dipende dal fatto che sono attivate in aree cerebrali organizzate spazialmente Nel visual buffer vengono rappresentare diverse tipologie di informazioni che permettono il funzionamento delle immagini mentali: Informazione visiva Informazione dinamica Informazione motoria I ruoli dell’immagine: Simulazione: l’immagine permette di anticipare ma talmente alcune azioni o trasformazioni fisiche, formendonrappresentazioni interne, simili a quelle percettive Simbolizzazione: le immagini possono sostituire eventi e realtà concrete, attraverso l’utilizzo di segni convenzionali Imagery debate Intelligenza 2 Primi tentativi di valutazione Galton, 1800 Pensava che la misura è la forma della testa si relazionassero direttamente con le dimensioni del cervello e quindi con l’intelligenza Convinzione basata su un suo pregiudizio personale Teorie completamente errate Binet Formulò il primo vero test dell’intelligenza per distinguere all’interno di una fascia d’età il livello di intelligenza Prove per bambini in modo da trovare studenti in difficoltà le sistema scolastico e fornirgli aiuto specifico Caratteristiche per una buona prova: Risolvibile da molti ma non da tutti Risolvibile da un numero minore di bambini più piccoli Risolvibile da un numero maggiore di bambini più grandi Le persone ottenevano risultati sulla propria età mentale, rappresentata dalla media degli individui che raggiungono un certo livello di presentazione di un test Non fornisce però un mezzo di confronto adeguato tra persone di età molto diverse Concetto di QI Punteggio che considera l’età mentale e l’eta cronologica di un individuo (MA/CA*100) In casi in cui questa coincide, il risultato è uguale a 100 Le principali assunzioni sono ancora valide anche se oggi si ricorre a tecniche statistiche, al fine di ottenere un QI di deviazione Curva gaussiana Media: 100 Deviazione standard: 15 punti 68% della popolazione si collocano tra 85 e 115 Matrici colorate di Raven Misurano l’intelligenza non verbale dall’infanzia all’età adulta Uno degli strumenti più utilizzati per misurare l’intelligenza fluida Costituite da 3 serie di 12 item ciascuna Ciascun item richiede di completare una serie di figure con quella mancante secondo un criterio di difficoltà crescente Il punteggio totale fornisce il livello di prestazione complessivo è contente una valutazione rapida del QI Approcci attuali all’intelligenza Alla base dei test d’intelligenza attuali si trovano modelli più recenti che cercano di dare una spiegazione maggiormente integrata del fenomeno collettivo Modello CHC Creato dall’integrazione dei modelli Horn-Cattell: precede l’esistenza di due strati senza apice, uno relativo alle abilità ampie e l’altro a quelle ristrette L’intelligenza è concettualizzata come una serie di cose diverse e vengono individuati due aspetti importanti: l’intelligenza cristallizzata e l'elaborazione visiva Carroll: prevede tre strati: intelligenza generale, competenze ampie e 69 abilità circoscritte Creato da Flanagan e McGrew Prevede abilità cognitive ampie (funzioni base per le esigenze quotidiane) e più ristrette (sottostanti a ogni abilità ampia) Ha una forte base empirica Riproduce una tassonomia precisa di abilita ampie e ristrette Teoria di PASS LurijaTre blocchi di unità funzionali che devono lavorare insieme Blocco 1: processi attentivi e arousal Blocco 2: codifica e immagazzinamento dell’informazione con processi di tipo sequenziale e simultaneo Blocco 3: funzioni esecutive e di pianificazione Pianificazione Attenzione Simultaneità Successione Test recenti di valutazione dell’intelligenza Scale Wechsler Tes a somministrazione individuale, consentono una valutazione globale e integrata del funzionamento intellettivo della persona 3 tipi WPPSI V: Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence WISC IV: Wechsler Intelligence Scale for ChildrenValutano un punteggio di QI su 4 indici WAIS IV: Wechsler Adult Intelligence Scale Formato da 15 subtest, obbligatori o opzionali in base al test Scala di intelligenza Stanford-Binet V Edition Nepsy II K-ABC II CAS PASS CHC Comprensione verbale: misura le capacità di formulare e utilizzare i concetti verbali Ragionamento percettivo: misura il ragionamento non verbale e quello fluido Memoria di lavoro: valuta la capacità di memorizzare e conservare nella memoria a breve termine le informazioni Velocità di elaborazione: misura la capacità di focus dell’attenzione e di analisi rapida degli stimoli Fornisce punteggi, tra cui il quoziente intellettivo totale, attraverso 15 subtest Valutazione orale che determina il livello di età mentale, il test si ferma dopo una serie di domande errate Batteria di test per valutare lo sviluppo neuropsicologico, 3-6 anni di età Risultati utili alla diagnosi è alla pianificazione dell’intervento riabilitativo Fornisce sia punteggi qualitativi, sia osservazioni qualitative La versione italiana è composta da 33 test e indaga 6 differenti domini cognitivi Essendo lunga e complessa, la si suddivide spesso in più sessioni oppure vengono preferiti alcuni test ad algri Misura le abilità cognitive dai 3 ai 18 anni Valuta abilità riferite ai processi sequenziali e simultanei all’apprendimento, pianificazione e alle abilità cristallizzate I subtest sono raggruppati in 5 scale È presente una scala non verbale per la comunicazione non verbale Misura le abilità cognitive dai 5 ai 17 anni Permette di identificare disturbi come ADHD, DSA, autismo Scale Pianificazione Attenzione Simultaneità Successione Test di profitto Valutano la conoscenza di un individuo in un’area specifica Test attitudinali Utili a predire l’abilita di una persona in una certa area/campo di lavoro Attendibilità Test che misurano ciò che intendiamo misurare in maniera costante nel tempo Validità Test che misurano realmente ciò che si suppone misurino Test Estremi dell’intelligenza Ritardo mentale Fra le deviazioni standard -2 e -3 della curva gaussiana (55>valore>70) Evidenziano un disturbo caratterizzato da importanti limitazioni delle funzionalità intellettuali e del comportamento di adattamento che coinvolge abilità concettuali, sociali e pratiche Ritardo mentale di tipo mite, 90% delle persone sotto i 55 punti si riscontra rispettivamente un ritardo moderato, grave, profondo (-4 deviazione standard) I soggetti con riardo grave e profondo non sono autosufficenti Fra le deviazioni standard -2 e -1 della curva gaussiana (71<valore<85) Comporta difficoltà nell’adattamento e deve insorgere prima dei 18 annind’età Porta delle difficoltà in molte funzioni cognitive Presentano un approccio all’apprendimento passivo e poco strategico in quanto mancano le capacità di elaborazione e di logica Bisogni educativi Sentirsi accettati, bisogno di sentirsi competenti, valorizzati e stimati Necessitano di tempi più lunghi, ulteriori spiegazioni, suppprto che man mano si riduce Cause Tipo biologico Tipo ambientale Sindrome di Down Sindrome fetale da alcool Anomaloe della struttura cromosomica Complicazioni durante il parto Familiarità Plusdotazione mentale Sono definiti gifted e sono Fra le deviazioni standard +3 e +4 della curva gaussiana (130<valore) Più veloci e precoci Più flessibili Bravi in compiti e situazioni nuove Maggiormente flessibili negli apprendimenti e nelle modalità di memorizzazione Punti di forza Contesto accademico Leadership Arti visive e dello spettacolo Abilità psicomotoria Creatività Svantaggi Difficoltà di adattamento A scuola emergono disagi importanti che fanno riportare questi studenti tra i portatori di bisogni educativi speciali Si verifica spesso un rendimento più basso rispetto alle proprie potenzialità (noia e demotivazione) Costante senso di diversità Inadeguatezza e incomprensione Difficoltà relazionali Non riescono a trovare le strategie adeguate per esprimere il proprio potenziale e mettono in atto condotte disfunzionali per esternare il proprio disagio Differenze individuali di intelligenza Herrnstein e Murray L’analisi del quoziente intellettivo di persone bianche e nere aveva permesso di constatare che esistono differenze genetiche importanti tra le due razze Critiche accese Studi transculturali hanno dimostrato che le differenze di intelligenza tra gruppi etnici dipendono dalle condizioni economiche I gruppi economicamente svantaggiati portano i risultati più bassi Le differenze tra QI si trovano se si confrontano individui singoli e non gruppi Non è stata trovata correlazione tra intelligenza e ambito professionale Questione dei test privi di influenze culturali Funzionamento Intellettivo Limite Modelli della comunicazione Costruzione di segni Segno: qualcosa posto a rappresentare un aspetto della realtà diverso da sè. Intenzionalmente utilizzato per condividere con un interlocutore quello specifico aspetto Principali definizioni Segno come equivalenza: modello che stabilisce una relazione di identità fissa per espressione e contenuto Posizione della linguistica e di De Saussure Idea forte di codice, inteso come sistema regolato di segni in cui i significati sono stabilito in modo arbitrario e convenzionale Segno come inferenza:nasce all’interno della semiotica. Stabilisce una relazione del segno con il significato stabilito da qualcuno e per qualcuno all’interno di un determinato contesto Peirce Processo di seriosi illimitata, il concesso di segno diviene sostituito da quello di funzione segnica Il codice ha una funzione meno forte L’espressione è il veicolo simbolico utilizzato per significare, nella sua dimensione fisica Il referente è l’oggetto/evento/azione che viene rappresentate Il contenuto è l’idea mentale del referente che si desidera comunicare Approccio pragmatico Tiene in considerazione l’interpretazione e le intenzioni comunicative, intende parlare come un’azione La comunicazione è un fare Teoria degli atti linguistici di Austin Nell’atto linguistico è possibile distinguere tre livelli Atto locutorio: l’atto di dire qualcosa Atto illocutorio: l’atto nel dire qualcosa Atto perlocutorio: l’atto con il dire qualcosa Centrale il concetto di contesto nel quale si svolge l’azione comunicativa Il significato di un messaggio è il risultato di un’azione interpretativa che parlante e ascoltante compiono in maniera interdisciplinare Posta una distinzione tra: semantica, sintattica, pragmatica Modello matematico Considera la comunicazione come un processo di trasmissione di informazione Nasce all’interno delle Scienze dell’informazione e della cibernetica e ha alcuni elementi fondamentali Fonte o emittente Trasmettitore Canale Rumore Destinatario e ricevente Recettore Ridondanza Feedback o retroazione Teoria forte del codice: prevede la condizione necessaria e sufficiente per comunicare e avere un codice di trasmissione, un emittente che codifica e un ricevente che decodifica Tralascia l’interpretazione e le intenzioni comunicative Comunicare per perseguire intenzioni L’emittente crea un messaggio sulla base della sua intenzione specifica e il ricevente non deve semplicemente decodificarlo ma anche interpretarlo per comprendere in maniera corretta l’intenzione comunicativa del suo interlocutore Principio di cooperazione di Grice Durante la comunicazione è necessario dare il proprio contributo al momento opportuno, in base agli scopo e all’orienta,dato della conversazione 4 Massime convenzionali che vengono apprese durante l’esperienza quotidiana Di qualità Di quantità Di relazione Di modo Importante distinzione tra dire e significare Processo di implicatura conversazionale Sforzo da parte degli interlocutori di andare oltre il significato letterale di un enunciato per comprendere in maniera corretta l’intenzione comunicativa di chi sta parlando Modello ostensivo-inferenziale Rientra nell’approccio che considera la comunicazione come un modo per perseguire l’è intenzioni Afferma che comunicare consiste nel rendere manifesta al destinatario la propria intenzione di rendergli manifesta un’info L’uomo tende a massimizzare la pertinenza Il sistema cognitivo seleziona volutamente gli input che generano il maggior numero possibile di effetti cognitivi con il minor sforzo di elaborazione È possibile influenzare e predire gli Stati mentali delle altre persone Ostensione e inferenza sono due facce della stessa medaglia Ostensione: rappresenta il punti di vista del comunicatore Comunicazione inferenziale: rappresenta il punto di vista del destinatario che compie inferenze per comprendere il messaggio Distinzione importante Intenzione informativa: intenzione di informare il destinatario di qualcosa Intenzione comunicativa: intenzione di informare il destinatario della propria intenzione informativa Concetto di we-intention: corrisponde a un’invenzione comunicativa collettiva, la quale non può essere raggiunta individualmente soltanto attraverso un’attenzione differenziata, coordinata è complementare dei comunicanti Concetto di sintonizzazione: insieme dei componenti interpersonali che ha il fine di raggiungere un’intenzione congiunta COnsente un processo di mutual tuning-in che possiede 2 aspetti fondamentali Dimensione temporale: è un aspetto universale dal punto di vista comunicativo che inizia molto presto nell’evoluzione dell’individuo Shift convergente: avvicinamento tra i due stili comunicativi Shift divergente: allontanamentro tra i due stili comunicativi Modulazione di quantità del comportamento: fa riferimento alla modulazione delle caratteristiche del proprio stile comunicativo sulla base di quello dell’interlocutore Mentire ≠ Menzogna Finzione Concetto di falso Concetto di finto Essenziale valore di verità Attività volta alla fantasia, immaginazione e creatività Menzogna Errore Concetto di falso Si dice il falso conoscendo il vero Concetto di falso Si dice il falso non conoscendo il vero Errore giustificato: in buona fede Errore non giustificato: sbadataggine o superficialità ≠ Menzogna Segreto Occultamento intenzionale di informazioni Occultamento intenzionale di informazioni Conoscenza che una persona non intende far sapere perché si sente in diritto di non fargliela sapere Quando una persona non ha il diritto di tacere r l’interlocutore ha diritto di conoscere Atto comunicativo consapevole e deliberato di trasmetter una conoscenza non vera ad un altro in modo che questo assuma calze credenze Componenti: Falsità del contenuto Consapevolezza di tale falsità Intenzione di ingannare il destinatario Destinatario Vittima: quando crede alla menzogna Smascheratore: quando scopre la menzogna Verità Corrispondenza/concordanza con la realtà Oggettivismo forte: la verità indiscutibile e inalterabile, uguale per tutti e appartiene qll’oggetto Kant: ritiene impossibile di conoscere la realtà è introduce una prospettiva semantica del concetto di verità Una conoscenza diventa oggettiva se condivisa da tutti colori che si occupano di un dato fenomeno Oggettività come intersoggetività, la realtà può essere conosciuta solo se si adotta uno specifico punto di vista Permette di definire criteri di verità chiari ed espliciti, ritenuti quindi validi da una scienza Sincerità: proprietà psicologica di base alla quale il soggetto garantisce la corrispondenza la corrispondenza piena fra ciò che si dice e ciò che pensa, che conosce e che sente Veridicità: cioè che una persona ritiene rispondente al vero, riguarda la sincerità Fiducia: sta alla base della sincerità, permette la costruzione e la gestione più robusta e stabile di rapporti interpersonanli e un migliore funzionamento della società ≠ Famiglia della menzogna Quanto mentiamo Mentire è una situazione diffusa e quotidiana, più della metà delle interazioni quotidiane Si tratta di menzogne: non gravi, di poco impegno mentale, non implicano stress, il mentitore è consapevole, si crede di avere successo Relazioni intime Riducono di molti la frequenza delle bugie di poco conto Coppia: una bugia rompe i patti di fiducia, confidenza, apertura reciproca Un alto grado di conoscenza rende più difficile mentire Genitore-figlio: i figli mentono per evitare il controllo e le sanzioni dei genitori e per ottenere da essi risorse e benefici Amante: le menzogne aumentano per creare un’immagine di sé maggiormente positiva Forme di menzogna Distinzione di San Tommaso Menzogna dannosa Menzogna giocosa Menzogna utilitaria Distinzione terminologia attuale Menzogna pianificata Menzogna non pianificata Menzogna pedagogica Bugie innocenti Distinzione tra Menzogna necessaria Menzogna gratuita Fattori Volere che il destinatario creda il falso Non volere che il destinatario creda il vero Anolli, 5 atti menzonieri Omissione: omettere di fornire all’interlocutore alcune informazioni per i suoi scopi (reticenza o silenzio) Occultamento: nasconde le informazioni rilevanti, fornendo tuttavia al partner informazioni vere, ma divergenti Falsificazione: comunicare in modo deliberato al destinatario informazioni che si sanno di essere false Mascheramento: fornisce all’interlocutore conoscenze false per nascondergli quelle vere Falsa conferma: confermare intenzionalmente una conoscenza dell’interlocutore che si sa essere falsa Menzogne egoistiche Menzogne altruistiche Fanno riferimento a sé e mirano ad acquisire un vantaggio personale Concernono le altre persone Dette per proteggere gli altri, per alimentare il loro livello di fiducia, per evitare che sperimentino sentimenti ed emozioni negative Possono riguardare i propri sentimenti , in modo da presentarsi e gestire la propria immagine, se possibile aumentare l’autostima, tutelare la propria privacy, desiderio di ottenere guadagni a discapito di altri Mentire dicendo il vero Il mentitoredife il vero ma funge di mentire, assumendo che il destinatario creda il falso Inganno indiretto Spionaggio e mentitori machiavellici La responsabilità ricade su chi dece decifrare le informazioni ≠ Menzogna negli animali ≠ Menzogna funzionale Falsificazione attiva: l’animale produce uno stesso segnale in un contesti differente in modo da indurre il consimile a una risposta canonica Occultamento di informazione: l’animale non produce il solito segnale in un contesto abituale L’animale ottiene un vantaggio temporaneo Menzogna intenzionale L’animale produce un segnale in un contesto diverso sicuro che i consimili risponderanno al segnale L’animale non procede un segnale in un contesto sicuro che i consimili non risponderanno Occultamento attivo: Condotta forviante: Esempio, quando un animale subalterno nasconde del cibo appetitoso per impedire all’animale dominante di impossessarsene e poterlo mangiare di nascosto successivamente Esempio, grooming a un subalterno senza farsi notare dal dominante Esempio, quando in un conflitto uno scimpanzé ha disteso il braccio in segno di pace e quando il consimile si è avvicinato l’ha attaccato più volte Controinganno:Esperimento di Belle r Rock Primati non umani Cosa NON sanno fare Disporre di mezzi simbolici astratti come il linguaggio Capacità di rappresentarsi mentalmente le raffigurazioni mentali altrui Assumere il punto di vista di altri Imparare modelli comportamentali altrui Cosa sanno fare Attuare una comunicazione referenziale Impegare segnali comunicativi solo se presenti altri consimili (effetto audience) categorizzare le informazioni comunicare in modo intenzionale il proprio scopo Apprendere e utilizzare simboli astratti Riconoscersi allo specchio Ragionare sui comportamenti degli altri ma non sui loro stai mentali MenzognaÈ un mezzo importante attraverso cui i soggetti in condizione di svantaggio sociale possono acquisire risorse Menzogna tattica tra primati umani Menzogna come discomunicazione Di fatto la comunicazione mentoniera è definita come forma di discomunicazione ovvero dove le componenti implicite e indirette e prevalgono Il messaggio può assumere diversi singificati È l’interlocutore che deve sciogliere l’ambiguità e scegliere il significato più adeguato I gradi di libertà comunicativi sono molti rispetto a quelli standard Innumerevoli modi per dire bugie Assenza di modalità tipiche di mentire Stili linguistici della menzogna Stile linguistico: organizzazione dinamica e articolata delle diverse componenti del linguaggio che il parlante mette in atto per produrre determinati eventi sul destinatario Stili linguistici tipici della menzogna Dire per non dire Improntato all’ambiguità e alla prolissità Destinatario acquiescente e silenzioso Si utilizza Modificatori di valenza dubbia Predicati epistemici Termini livellatori Frasi lunghe e complesseParole che cambiano spesso, affermazioni secondarie e fuorvianti, pochi riferimenti a informazioni concrete Esperienze soggettive Effetto seppia: discorsi falsi vengono inseriti al’interno di lunghi discorsi al fine di renderle poco identificabili Comunicazione sfumata Il parlante si protegge dal rischio di esporsi troppo e dalle accuse di menzogna sfacciata Esimersi dal dire Modalità di omini azione assertiva basata principalmente sull’evitamento ellittico Utilizzato principalmente con un interlocutore sospettoso e inquisitore Si utilizza Fasi brevi Pause vuote e piene frequenti Compaiono tempi di latenza alle risposte molto prolungati Effetto tartaruga: guscio impenetrabile che porta ad omettere informazioni essenziali Si dice che Porta all’impersonalizzazione del discorso Si utilizza Terze persone e impersonali Frasi fattuali Non ci si assume la responsabilità Indizi non verbali e presunti Secondo il senso comune esistono stereotipi Senso di ansia, nervosismo e inquietudine Distorsione dello sguardo, sorriso ricorrente, gesti fa automanipolazione Esitazioni e pause, errori linguistici, tono di cove più acuto Vrij Studio su delle persone che mentono, non utilizza i comportamenti stereotipati, anzi: Tende ad avere controllo della situazione Guard negli occhi, riduce gli ammiccamenti e gesti vari, il tono vocale si innalza Mentitori Esperti Sono abili a mentire per che comunicano allo stesso modo in cui comunicano il vero Gli indizi di smascheramento sono quasi inesistenti Necessari a un’elevata padronanza di sé nella situazione comunicativa, spiccata destrezza sociale creando empatia Ingenui Vengono smascherati più spesso per una mancanza di controllo o perché sono ipercontrollati Effetto da impedimento motivazionale: i soggetti più inclini a raggiungere il proprio obbiettivo sono quelli che cercano di controllare di più il proprio comportamento con il rischio di essere troppo zelanti o apparire falsi Consapevolezza del PROPRI modi di mentire Le persone pensano di produrre indizi non verbali menzonieri stereotipati in maniera molto maggiore rispetto a quanto fanno in realtà Ricerca di Vrij, Edward e Bull Solo per gli aspetti vocali si è trovata una corrispondenza I soggetti ritenevano che i loro discorsi contenessero molte meno caratteristiche tipiche della menzogna rispetto a quanto succedeva realmente In realtà è il contrario I bugiardi hanno delle credenze stereotipate da credere di comportarsi in quel modo quando mettono quando non è vero, vanno probabilmente a cercare gli stessi indizi anche quando tentano di scoprire se sono gli altri a mentire Modi per dire le bugie Modi per scoprire le bugie Are we good? L’ uomo non è molto abile a smascherare le bugie La percentuale dei riconoscimenti di correttezza, secondi le ricerche di Vrij è pari al 56,6% Alcuni gruppi umani (delinquenti, spie, agenti dei servizi segreti) sono più inclini ad utilizzare la menzogna e quindi a riconoscerla e smascherarla Stesso discorso per categorie professionali (psicologi, poliziotti) Le donne sono più abili a smascherare un bugiardo Non c’è nessuna relazione tra la fiducia che le persone hanno nella propria abilità a scoprire le menzogne e la loro effettiva capacità nello smascheramento di bugiardi Infatti portano a errori di giudizio portando a commettere Falsi positivi Falsi negativi Sistemi per smascherare la menzognaPrincipali sistemi Osservare i comportamenti non verbali Analizzare il discorso menzoniero Misurare le variazioni della macchina della verità È utile individuare il profilo delle differenze non verbali individuabili dalla persona nella situazione in cui mente rispetto a quella il cui dice il vero Necessario conoscere le caratteristiche della comunicazione standard così da avere un paragone Comportamenti non verbali a cui occorre prestare attenzione Riduzione dei gesti illustratori delle mani Riduzione dei movimenti delle mani e dita Aumento della frequenza e durata delle pause piene Aumento del tempo di latenza delle risposte Aumento del tono di voce Comportamenti verbali del mentitore Esistono strumenti diagnostici Analisi del contenuti basata su criteri - Cbca Fa parte dello Sva, è stato creato in Germania 19 criteri per valutare la credibilità delle dichiarazioni Più è alto il punteggio e più l’affermazione è vera Accuratezza 68% nell’individuazione degli enunciati falsi 76% nell’individuazione degli enunciati veri Limiti È di tipo qualitativo e richiede un elevato addestramento per essere utilizzato Necessita che lo stesso protocollo sia esaminato lamenti da due esperti È volto solo ad accertare la validità e non considera gli indizi menzonieri Valutazione sulla validità delle dichiarazioni - Sva Reality Monitoring Ragioni di insuccesso Non si hanno indizi certi e universali Complessità della comunicazione umana Teorie sugli indizi menzonieri Convenzioni sociali che impediscono di usare in maniera sistematica un atteggiamento sospettoso Inclinazione per la verità È la tendenza a ritenere e ad accettare come veritiero il discorso fatto da altri La massima di qualità impone di dare un contributo vero, di non dire ciò che è falso e ciò di cui non si hanno prove adeguate Importante euristica cognitiva Ritenere enunciati veri piuttosto che altri rende il processo di ragionamento più semplice L’euristica dell’inclinaziome per la verità funziona bene in combinazione con altre euristiche Euristica della disponibilità: secondo cui i messaggi onesti e veritieri sono più frequenti di quelli menzonieri Euristica della falsificabilità: è più semplice falsificare i fatti piuttosto che i sentimenti Euristica della rappresentatività: un’informazione può essere ritenuta accettabile o meno a seconda delle conoscenze stereotipate che il parlante possiede Da un lato riduce l’impegno cognitivo ma abbassa l’accuratezza dei giudizi Strettamente collegata all’intimità con l’interlocutore Un elevato livello di conoscenza dovrebbe essere d’aiuto nello smascheramento ma la forte presunzione di verità porta a non individuare le menzogne del partner comunicativo Indicatori Caratteristiche patologiche individuali Caratteristiche dell’intervista Motivazioni Aspetti generali della situazione Grigliandi criteri che valuta la presenza di informazioni percettive contestuali e affettive Macchina della verità Poligrafo è stato creato negli anni ‘20 negli USA Obbiettivo: registrare e segnalare le variazioni fisiologiche che si manifestano quando viene prodotta un’affermazione bugiarda Assunto: la comunicazione di una menzogna ad alto rischio comporta un carico cognitivo ed emotivo importante che porta a variazioni dei parametri fisiologici Prova preliminare: si basa su una doppia menzogna, dichiarare che lo strumenti è infallibile e utilizzare delle carte truccate Prova: può avvalersi di 3 test Tecnica della domanda di controllo Per indagini legali Consiste nel presentare alla persona una serie di domande, alcune rilevanti, alcune neutre e altre irrilevanti Alle domande irrilevanti il soggetto risponderà sempre di no Nel caso del bugiardo le risposte fisiologiche saranno più marcate in relazione alle domande rilevanti Limiti Trovare domande irrilevanti in grado di generare reazioni emotive è tanto forti quarto quelle provocate dalle domande irrilevanti L’innocente potrebbe provare forti emozioni di paura e risultare bugiardo Test della conoscenza consapevole Per indagini legali È incentrato sugli aspetti cognitivi e presenta domande su particolari che soltanto il colpevole conosce, prevedono 5 alternative di risposta Limite: conoscere i particolari noti solo al criminale Test del controllo rilevante Per ambiti aziendali Batteria di domande in cui la maggior parte è rilevante e soltanto poche sono irrilevanti Il soggetto dovrà rispondere sempre noi Le domande in cui si osserva un’attivazione fisiologica importante sono quelle a cui il soggetto ha risposto in maniera menzoniera Le variazioni fisiologiche possono però derivare da più cause Accuratezza dei giudizi Ricerche in laboratorio: 80% Ma importanti problemi metodologici Ricerche sul campo: <80% per colpevoli e 55% per innocenti Limite Ricerca solo gli indizi menzonieri con conseguenza si molti falsi positivi Presuppone che Gli individui non siano capaci di controllare i propri comportamenti emotivi La variazione fisiologica sia connessa solo con l’elaborazione della bugia Gli individui reagiscano allo stesso modo di fronte a dati stimoli Comportamenti non verbali del mentitore Interazione menzoniera come gioco a due Interazione menzoniera Mentitore Destinatario Obbiettivi: Non farsi ingannare Scoprire il mentitore Successo: smascheratore Fallimento: vittima Collusione menzoniera: se è consapevole della menzogna ma finge di crederci per vantaggi Obbiettivi: Mentire Non farsi scoprire Successo: abile Fallimento: ingenuo Per bugie efficaci Il mentitore deve generare soddisfacente sintonia semantica, coordinare sistema verbale e non verbale Il bugiardo si riferisce a una condizione di opacità referenziale Necessario che il destinatario interpreti il messaggio mendace come veritiero. Usa solitamente Abduzione: passa a ritroso dagli effetti alle cause Euristiche Stile machiavellico Ovvero: Impiega strategie di manipolazione/ strumentalizzazione di altri Percepisce cinicamente gli altri, come persone deboli, inaffidabili, ingenue, credulone È indifferente alle regole convenzionali della moralità di pensieri e azioni Stile: Aumentano il contatto oculare Si o strani affidabili e sincere, tranquille e serene Inventano bugie credibili e coerenti Sono meno coinvolte emotivamente Non sono preoccupate di perdere la faccia Non temono di far ricorso alla forza di strumentalizzare gli altri Abilità sociali nel menzoniero Capacità espressiva Capacità di controllo e regolazione del proprio discorso Sensibilità nei confronti dell’interlocutorr Chi è più abile a livello sociale risulta anche più credibile e ha maggior successo nel dire le bugie Abilità più frequenti Destinatario sospettoso Fattori che lo rendono Cambiamento immotivato e rapido dei modelli del comportamento utilizzati usualmente dal parlante, con una conseguente violazione delle aspettative comunicative Induzione del sospetto da parte di una terza persona a che possiede informazioni in parte comuni e in parte specifiche Reprimere l’inclinazione mentale e accettare come veridiche le affermazioni dell’interlocutore Aumentare il livello di vigilanza e attenzione sui contenuti e sugli stili comunicativi del parlante Ricercare gli indizi e le prove della menzogna Disposizione mentale più incline a ritenere come false le affermazioni fatte al parlante Toglie più fiducia al parlante Forme di interrogatorio con destinatario sospettoso Intimidazione: si sottopone l’indagato a una serie di accuse e di critiche Irrisione: si sottolinea la futilità della menzogna Forme di liberazione: si punta al sollievo e sul conforto prodotti dalla confessione Forme di bluff: si avverte l’indagato che si è in procinto di scoprire la verità Forme di logica: si evidenziano le incoerenze e le contraddizioni nei discorsi dell’indagato Effetto indagine Consiste nel chiedere al parlante di ripetere ciò che ha detto e/o di aggiungere altre informazioni a quanto già detto Questa tecniche innalza i giudizi di onestà e credibilità del parlante Buller Il parlante a cui è rivolta una domanda di approfondimento adatta i messaggi successivi per apparire più onesti e degni di fiducia Ricerche hanno dimostrato che queste modifiche non vengono mai messe in atto eppure l’effetto permane Levine e McCornack I giudizi del destinatario sembrano dipendere dai processi mentali indipendenti dai reali comportamenti del parlante Nel momento in cui si ricedono le domande di approfondimento, si sente già messo al riparo dall’eventualità di essere ingannato Si pensa che sia abbia più tempo per preparare mentalmente e di comunicare informazioni false Euristica dell’indagine: produce tale effetto È utile ripetete Se resoconti diversi sono coerenti e conformi, l’indiziato non mente Granhag e Stömwall Le dichiarazioni dei bugiardi sono molto coerenti far i diversi interrogatori Ripetono esattamente ciò che hanno detto le volte precedenti perché si sono costruiti la menzogna Chi dice la verità varia e perde dettagli nei vari resoconti perché procede sulla pace della ricostruzione storica Effetto onestà: disposizione ad accettare come vero quanto afferma l’interlocutore, soprattutto se questo riporta versioni coerenti tra diversi interrogatori Motivazione Può essere definita come l’insieme dei processi di attivazione e di orientamento del comportamento e dell’attivazione verso un oggetto-meta Prime teorie Focalizzate sugli istinti: modelli di comportamento innato, integrati nel sistema nervoso e biologicamente determinati Base: osservazione che determinate sequenze di comportamento vengono eseguite in maniera fissa, rigida e stereotipata all’interno di una specie e sono indipendenti al processo di apprendimento Suggerì che gli individui nascono provvisti di istinti che guidano il comportamento e portano alla sopravvivenza Darwin Psicologia degli istinti McDougall Istinti come motori di ogni condotta Tipologie di componenti Cognitiva: riconoscere qualcosa d prestarvi attenziome Affettiva: ogni istinto è caratterizzato da una specifica emozione Conativa: l’impulso ad agire in un certo modo, avvicinandosi o allontanandosi da un oggetto Tentò di ricondurre l’insieme del compirà un numero ristretto di ipstinti L’istinto non riesce a spiegare i comportamenti complessi Liste sempre più grandi di istinti Etologia e imprinting Lorenz Srudiando il comportamento di oche e anatre, teorizzò che le modifiche sul comportamento ereditario possono avvenire entro certi li,iti Schemi di azione fissa: unità di azione composte da sequenze stereotipate di movimento, attivare da stimoli chiave Vide che quando nascevano piccoli senza la madre, quasi oggetto/animale in movimento poteva innescare una risposta di attaccamento che rimaneva stabile Concetto di imprinting: comportamento specie-specifico, geneticamente programmato, corrispondente alla tendenza innata del piccolo di considerare come propria madre il primo oggetto in movimento con cui entra in contatto e mostrare il comportamento di attaccamento Questa risposta avviene in un periodo critico/sensibile che è ristretto e in cui si fissa il completamento istintivo verso l’individuo che emette il segnale chiave Superata questa soglia, la risposta di imprinting non è più attivabile Hull Teoria sella riduzione delle pulsioni La mancanza di requisiti biologici produce una pulsione al fine di ottenere quella risposta Rientrano Teoria biologica della motivazione: il corpo ha bisogni biologici che vanno soddisfatti per mantenere uno stato di equilibrio o omeostasi Modello pulsione per l’abitudine Teoria dell’incentivo: definisce la motivazione come il desiderio di raggi obbiettivi importanti esterni a noi (incentivi) 2 tipologia Primarie: bisogni corporei Secondari: bisogni che nascono dalle esperienze passare e dall’apprendimento Modello della riduzione delle pulsioni riscontrabile tra le teorie di Freud Abitudine: associazione ripetuta tra uno stimolo è una risposta Pulsione: attivazione dell’organismo che mette in moto un comportamento per soddisfare un bisogno Comportamento come prodotto di pulsione per abitudine Rende conto del perché ma non del come Teoria degli istinti Differenze tra teorie Affinità tra teorie Sia istinti che pulsioni primarie dono innati Entrsmbi gli approcci affidano primitivamenre a fattori interni all’individuo la spinta e la motivazione di agire Le pulsioni sono soggettive alle variazioni tra individuo e ambiente Le teorie di riduzione delle pulsioni svolgono un ruolo fondamentale nell’apprendimento Attraverso schemi di rinforzo positivo/negativo è possibile motivare l’individuo a un determinato comportamento I meccanismi del comportamento classico/operante sono alla base delle connessioni tra pulsioni, abitudini e incentivi Teorie dell’arousal Cercano di spiegare comportamenti il cui obbiettivo è quello di mantenere o incrementare l’attivazione Sostiene che quando i livelli di stimolazione e di attività aumentano troppo l’organismo tende a ridurli Zuckerman Prevede che qualora i livelli di stimolazione diventano troppo basi, l'organismo Cerca di innalzarli cercando nuovi stimoli Concetto di sensazionale seeking Consiste nel bisogno di stimolazione nuove e complesse unità alla disponibilità a correre rischi fisici e sociali per provarle Componenti Ricerca del brivido Ricerca di esperienza Disinibizione Suscettibilità alla noia L’assunzione del rischio può essere spiegata dal modello dell’investimento razionale Le persone non cercano il rischio di per sè stesso ma in relazione alle loro abilità. Questo è valutato come piacevole Componente vestibolare: risiede nel piacere di provare particolari stati di movimento Alimentazione e psicologia Fame e alimentazione Teorie principali che assumono l’esistenz Di un processo di omeostasi che regola le funzioni corporee, attraverso un sistema di feedback negativo che controlla un valore critico dì riferimento Teoria glucostatica: la motivazione della fame è regolata da cambiamenti dei livelli di glucosio, monitorati dall’ippotalamo Teoria lipostatica: la motivazione della fame è osservata dal mantenimento di una quantità costante di grasso nel corpo Ipotalamo Teoria del duplice controllo ipotalamico Nell’ipotalamo laterale e nell’ipotalamo ventromediale sono collocati rispettivamente il centro della fame è il centro della sazietà che operano nella definizione del comportamento alimentare Un danno all’ipotalamo può provocare un’alterazione del valore standard di riferimento del peso I centri di fame e sazietà interagiscono con molti altri sistemi neuroanatomici e neurofunzionali Alimentazione e fattori biologici I comportamenti alimentari non sono spiegati unicamente da fattori biologici ma anche da fattori sociali come appetibilità, contesto e apprendimento Esempi di influenza si fattori sociali sull’alimentazione Mangiare a orari simili Porre la stessa quantità di cibo ogni giorno Preferire alcuni alimenti ad altri Assumere quantità di cibo considerare adeguate per la cultura di riferimento Associare il cibo a una consolazione Obesità Peso corporeo maggiore del 20% del peso medio di una persona di una determinata altezza Si misura tramite l’indice di massa corporea (peso\altezza^2) Se >30: obesità Se compreso tra 25-30: sovrappeso Teorie Definito come il prodotto di un’ipersensibilità a stimoli alimentari esterni fondata su fattori sociali Spiegazione biologica e genetica: metabolismo lento, numero elevato di cellule adipose, alto valore critico di riferimento del peso, forse dovuti a livelli più alti di leptina Spiegazione genetica 2: riguarda la grandezza e il numero delle cellule di grasso presenti nel corpo Teoria del valore di assestamento: l’assunzione di cibo è diretta dall’esigenza di mantenere un peso corporeo attorno al valore personale di assestamento Cher dipende da una combinazione di fattori genetici e l’ambiente di vitA Anoressia nervosa Grave disturbo alimentare che porta le persone a rifiutare il cibo e a negare il proprio comportamento e aspetto Il 10% muore di fame Colpisce principalmente donne tra i 12 e i 40 anni La maggior parte proviene da famiglie stabili, ha successo, vitalità e bell’aspetto Può insorgere spesso dopo una dieta che sfugge al controllo La vita della persona ruota attorno al cibo Bulimia Disturbo per cui le persone ingeriscono grandi quantità di cibo con abbuffate e poi si sentono in colpa/si deprimono e questo le porta ad assumere lassativi o ricorrere al vomito Questa pratica porta a un’insufficenza cardiaca È difficile da identificare in quanto il peso rimane nella norma Causale di anoressia e bulimia Tipo biologico: squilibrio chimico dell’ipotalamo o della ghiandola pituitaria Tipo sociale: riguarda il giudizio di bellezza e il rifiuto del concetto di obesità Famiglia: troppo esigente o con dinamiche disfunzionali Non ancora trovata una spiegazione esaustiva Disturbi alimentari Bisogni secondari Bisogno di successo L’individuo ottiene soddisfazione nel cercare di raggiungere e nell’ottenere risultati di eccellenza Le persone con un forte bisogno cercano situazioni in cui possono mettersi in competizione e dimostrate di avere successo Riprendendo il concetto di Atkinson, scelgono situazioni intermedie Solitamente raggiungono buoni esiti In quanto indice della riuscita professionale/economia lo si misura Test di Appercezione Tematica Da una serie di immagini, il soggetto deve ricreare delle situazioni Bisogno di affiliazione Bisogno di potete Cartainght e Kilnis individuarono alcuni componenti nell’azione di potere Stato di bisogno di A: può essere soddisfatto soltanto dal comportamento sottomesso di una o più persone ad A Resistenza di B: B deve opporsi ad A affinché si realizzi la dinamica di potere Mobilitaziond delle fonti di potere per far fronte alla resistenza di B: selezionare mezzi per ottenere la sottomissione di B McClelland Fattori che caratterizzano il comportamento di potere Forza della motivazione al potere: mira in maniera egoistica e senza inibizioni a rafforzare l’anno posizione del soggetto Orientamento al potere socializzato: caratterizzato dalla pratica di pot re al servizio degli altri Le pratiche non sono interrelate ma hanno in comune il sentimento di potere Modello dello sviluppo sequenziale del potere Teoria a stadi di maturazione del potere Combina le ipotesi sugli stadi di sviluppo dell’Io con gli orientamenti di potere personalizzato e socializzato Gli oggetti meta sono organizzati sulla fonte del potere e sull’obbiettivo dell’effetto del potere Stadi 1^ stadio: stadio orale: la fonte del potere è esterna e l’effetto interno 2^ stadio: fase anale: il soggetto è la fonte del suo potere, si circonda di oggetti che ne dimostrano la propria forza 3^ stadio: fase fallica: il soggetto mostra la sua forza attraverso l’influenza che ha sugli altri, rientra anche la spinta a prestare soccorso 4^ stadio: fase genitale: la fonte del potere è un principio superiore e il soggetto ne è al servizio, anche l’effetto si manifesta negli altri Individuo tipo Tende ad appertenere a organizzazioni pubbliche e a ricercare posizioni ufficiali Compie lavori in cui ipquesto bisogno può essere soddisfatto Ostenta simboli di potere Uomo: orientato al potere personalizzato / Donna: orientata al potere socializzato McClelland ha individuato tre grandi classici dei bisogni secondari dell’uomo Psicologia al servizio del benessere 2 Stress e coping Stress: stato di tensione fisico-psicologico attivato da un evento Coping: esame di valutazione delle capacità per fronteggiare la situazione Binomio indivisibile: stress come sfida, coping come modalità di superamento Fattori che generano situazioni stresserei sono formati da 2 componenti: Psicologica Fisiologica Fondamentale importanza è la valutazione soggettiva 1: valutazione in cui si considera l’influenza di un evento sulla persona 2: formulare un giudizio circa le modalità di affrontare la situazione specifica 3: valutazione conclusiva dell’evento e superamento dello stress Il fenomeno dello stress è considerato come l’intero processo di relazione allo stress (SRP Stress Reaction Process): è caratterizzato dalla continua interazione e reazione tra lo stressare e la valutazione cognitiva ed emotiva Sulla base della controllabilità dell’evento SRPc reazione controllabile Comporta una situazione destabilizzante Affrontare lo stress Pattern adattivi di comportamento Modificare la propria reazione fisiologica allo stress può facilitare il coping Prepararsi allo stress prima che insorga Ruminare, elaborare successivamente l’evento successo Rendere meno minacciosa la situazione Ricercare supporto sociale Rifiurare/evitare il problema Autocriticarsi/autocolpevolizzarsi Stress Selye Definisce lo stress come risposta relativamente aspecifica dell’organismo a uno stimolo che ne minaccia la sopravvivenza e l’integrità fisica che destabilizza l’omeostasi È attivato da alcuni agenti stressanti Un evento diventa stressante quando l’individuo lo percepisce come minaccioso o quando si prende coscienza di non avere a disposizione risorse o strategie per farvi fronte Interpretazione: ha il ruolo di determinare ciò che è stressante e ciò che non lo è inottemperanza determina il livello di intensità che questo può raggiungere Stressori cataclismici: di elevata intensità che sorgono all’improvviso e influenzano molte persone Stressori personali: relativi ad eventi importanti dell’ambiente propria vita, producono una reazione immediata che svanisce graduatamente PTSD Disturbo postraumatico da stress Colpisce persone che hanno sperimentato un grado elevato di stress personale, ha effetti di lunga durata e comprende il rivivere l’evento in flashback o incubi Sintomatologia Risperimentazione dell’evento Offuscamento emozionale Difficoltà del sonno Problemi nella gestione/creare relazioni Abuso di sostanze Suicidio Stressori ambientali: non attivano di per sé un elevato livello di stress ma sommato ad altri tipi può avere più peso del necessario Coping Insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per far fronte al situazioni e/o eventi valutati come stressanti Il processo ha inizio con una valutazioneQuesta è seguita da emozioni negative I processi di compito sono influenzato dall’ambiente esterno e dalle caratteristiche disposizionali che determinano il modo in cui ciascuno valuta l’evento è le proprie capacità di affrontarlo I precursori sono i meccanismi di difesa all’interno della psicoanalisi Reazioni non consapevoli che mantengono la sensazione di controllo e autostima della persona, distorcendo o negando la natura effettiva della situazione Non affrontano la realtà ma evitano il problema Rappresenta una forma diretta e potenzialmente positiva per affrontare lo stress Lazarus Coping primario: pensieri e comportamenti utilizzati per fronteggiare l’evento Coping secondario: pensieri e comportamenti che regolano la reazione dell’oggetto Strategie Emotion focused: rivolte alle modificazioni delle emozioni emotive di fronte allo stress La perdona interviene sul suo vissuto emotivo per contenere le ansie Si utilizza per circostanze immodificabili Problem focused: rivolte alla modificazione del problema delle cause dello stress comporta la modificazione del comportamento e lo sviluppo di un piano d’azione per affrontare lo sdtress Si utilizza per situazioni modificabili Coping di evitamento: più usato, in cui la persona utilizza il wishful thinking: il voler credere che vada bene solo perché lo si sta pensando Più immediato se si assumono sostanze Comporta un rinvio del momento Tratti distintivi Molte funzioni tra cui quella di regolazione dello stress e la gestione delle cause È influenzato dalle caratteristiche valutate del contesto stressante e dalle disposizioni personali Come obbiettivo elevare il benessere personale Stili Hardiness Tratto di personalità delle persone che affrontano lo stress con più successo Componenti: Impegno Sensazione di sfida Sensazione di controllo Resilienza Capacita di resistere, superare e prosperare dopo una profonda avversità Gli individui sono generalmente accomodanti e gentili, con buone abilità sociali, indipendenti e hanno una sensazione di contrkllo Learned Helpness Sentimento di impotenza causato dalla sensazione di completa incontrollabilità Esperimento casa di riposo SRPi reazione non controllabile Psiconeuroimmunologia La onda salute e la capacità di affrontare le malattie sono influenzate da fattori psichici Posta molta attenzione al istema immunitario Ader Psiconeuroimmunologia: scienza medica che studia l’interazione tra fattori psichici e il sistema nervoso centrale è il sistema immunitario Selye 2 concetti Eustress: forma adattiva di stress che prepara la difesa dell’organismo Distress: forma patologica di stress che riduce la capacità di difesa dell’organismo SGA Modello della sindrome generale di adattamento Modello di reazione aspecifica dell’organismo a qualsiasi sollecitazione Stress costituito da 3 fasi Fase di allarme e mobilitazione Fase di resistenza Fase di esaurimento Si può uscire evitando uno stressore Può essere applicato ad umani e non Stress e coronaropatia Pattern di comportamento A: aggressivo, fortemente determinato verso il propio lavoro, ostile quando viene ostacolato o onterrotto Conducono una vita a ritmo serrato e dedicano molte ore al proprio lavoro sono impazienti e lavorano in multitasking Causa un’eccessiva attivazione fisiologica nelle situazioni stressanti, determina un aumento di produzione di adrenalina e noradrenalina, amento anche della pressione e della frequenza cardiaca Causa un aumento dell’incidenza di coronaropatia B: più cooperativi, meno competitivi e non aggressivi Coronaropatia: malattia del cuore responsabile di un apporto ematico inadeguato al muscolo cardiaco Stress e disturbi psicofisiologici Lo stress peggiora i disturbi psicofisiologiciIpertensione, cefalee, lombalgie... Elevati livelli di stress impediscono di affrontare le difficoltà della vita A livelli più alti le reazioni emotive possono essere portate all’estremo e la persona diventa incapace di agire ed affrontare nuovi stresso dì Conseguenze principali dello stress Effetti sociologici diretti Comportamenti nocivi alla salute Effetti indiretti che determinano un peggioramento dello stato di salute Stress e cancro Non è ancora stata trovata la causa del cancro ma il processo di diffusione è semplice Alcune cellule dell’organismo si alterano e si riproducono in modo incontrollato Dati dimostrano che le reazioni emotive dei pazienti con cancro alla propria malattia hanno effetto del suo decorso Le persone più combattive hanno una maggiore probabilità di recupero, altre la condraddicono Si ritiene che le emozioni del paziente possono determinare parte del decorso della patologia Lo stato emotivo del paziente influenza il suo sistema immunitario, allo stesso modo dello stess Reazione emotiva positiva: generazione di cellule killer che aiutano a controllare la diffusione e le dimensioni dei tumori killer Reazione emotiva negativa: no produzione cellule killer Teorie psicologiche hanno una grossa potenzialità nei pazienti oncologici Psicologia al servizio del benessere 3 Ottimismo Definizioni Atteggiamento generale che orienta le risorse psicologiche in senso positivo e costruttivo nei confronti dei compiti e delle difficoltà Stato d’animo positivo e una disposizione generale ad aspettarsi dall’ambiente fisico e sociale qualcosa di favorevole e che dà motivo di piacere Tipi Ottimismo realistico: prospettiva per cui si aspettano dei risultati positivi nella gitana pur tenendo conto dei feedback forniti dall’ambiente fisico e sociale Ottimismo irrealistico: più ingenuo e irrealistico, porta a stimare in modo infondato e a sperimentare maggiormente eventi positivi Ha importanti funzioni di adattamento sul benessere fisico e mentale Comporta un atteggiamento di disadattamento che induce effetti negativi sulla salute fisica e psicologica Si distingue tra: Ottimismo disposizionale: consiste in una disposizione mentale ad attenersi eventi favorevoli in futuro, in modo realistico Ottimismo attribuzionale: le persone organizzano la loro esperienza attraverso l’elaborazione di modelli mentali per spiegare e anticipare situazioni Gli ottimismo i sono caratterizzati da uno stile mentale che fornisce una spiegazione contingente e delimitata dal tempo dell’evento negativo e attribuisce l’amore spiegazione di quanto accaduto a una causa esterna Asia concentra sul valore dell’attesa Induce a un atteggiamento di persistenza e d resilienza ≠ Ottimismo Correlato von l’estroversione, emozioni positive e valide attività sociali Pessimismo Disposizione generale ad attendersi eventi negativi in futuro Associato all’introversione, alle emozioni negative, all’isolamenti e alla passività Porta ad essere in balia di emozioni ed eventi Anchr il pessimismo è diviso in Realistico, dove le persone tengono in adeguata considerazione le difficoltà ma non cercano soluzioni Irrealistico, sfocia nella depressione Permette di governare in maniera soddisfacente le proprie emozioni Effetti Sulla salute Influenza il sistema endocrino, collegato con lo stress attraverso l’analisi produzione di catecolamine Potente fattore di longevità Le persone ottimiste riescono ad affrontare con più facilità i momenti Sulla mente Facilita l’esperienza di flow Favorisce l’apertura mentale Promuove un altro pluralità di prospettive Condizioni per un raggiungimento di uno stato duraturo di contentezza Vita sociale Famiglia: hanno una maggiore possibilità di avere una vita emotivamente ricca, serena e poco conflittuale Scuola: incrementa le aspettative, grado di fiducia, motivazione allo studio e apprendimento Contesto sociale esteso: clima relazionale che incrementa i legami interpersonali Vita economicaRegolata da euristicheSoprattutto dall’avversione alle perdite Ottimismo e cultura≠ “Americano” Si fonda sull’autostima e sulla massimizzazione delle risorse a disposizione Caratterizzato dal sentimento di essere migliore della media Attribuisce a sè i successi e agli altri i fallimenti “Giapponese” Equilibrio tra ottimismo e pessimismo Prevale un’autocritica Nel gruppo si cerca armonia, rispetto e solidarietà Sono molto sensibili alle critiche, costanti all’automoritonaggio e conformarsi alle aspettative altrui Vasta gamma di configurazioni tra le diverse culture Capacità di riconoscere, comprendere e rispondere in modo coerente e pertinente alle emozioni degli altri e di regolare l’espressione delle proprie emozioni in modo appropriato in funzione del contesto Regolazione emotiva: capacità di far fronte, monitorare e governare le proprie esperienze emotive Si distinguono in: Strategie primarie di regolazione: rivolte a modificare l’ambiente riducendo le cause di stress Strategie secondarie di regolazione: di natura cognitiva, consistono nella capacità di modificare il sistema delle proprie percezioni e valutazioni degli eventi stressanti Regolazione attiva: fa ricorso a strategie che concentrano le risorse sia sull’ambiente sia sui propri stati d’animo Relazione evitante: prevale l’autocrticia, sogni ad occhi aperti, isolamento sociale, disimpegnow Regolazione proattiva: consiste nell’impegnarsi in anticipo nei riguardi di un evento potenzialmente stressante o nel modificare alcuni presupposti prima che abbiano luogo Ottimismo ed emozioni positive Gli ottimisti sanno regolare anche forme elaborate d’un regolazioen proattiva Comporta un aumento del benessere soggettivo e della qualità della vita perché favorisce un valido adattamento ai propri scopi e desideri Pennebaker Idea secondo cui trascrivere le proprie emozioni è un buon strumenti per accelerare i processi di coping emotivo Modello della scrittura delle emozioni Produce rilevanti effetti biologici Genera cambiamenti psicologici promuovendo il raggiungimento degli scopi prestabiliti Fattori: Facilita la rottura di idee fisse e blocchi emotivi Promuove la valutazione degli aspetti positivi in situazioni negative Permette di costruire una propria esperienza e storia personale Incrementa l’attività di memoria del lavoro Esito: riduzione dei sintomi depressivi e di stati di impotenza e attenuazione della valutazione della gravità del fallimento o trauma Lo stile linguistico rappresenta una variazione interindividuale Prevale un lessico positivo e l’articolazione sintattica è maggiore Ottimismo e intelligenza emotiva L’intelligenza emotiva implica 4 abilità distinte: Percepire emozioni Impiegare le emozioni per facilitare il pensiero Comprendere le emozioni Governare le emozioni Il costrutto è stati operazionalizzato dal reattivo Mayer- Salovery-Caruso Emotional Intelligence Test Sostiene che i soggetti con un’eleva intelligenza emotiva: Sono più impegnati socialmente e professionalmente Hanno un maggior numero di relazioni sociali Compiono meno comportamenti nocivi Sono più legati alla loro famiglia Costituiscono due dimensioni psicologiche che si intrecciano e rinviano entrambe alla regolazione emotiva Esempio di ricerca svolto nell’univerista di Milano Bicocca Risultati Comunicazione non verbale: Pattern comportamentali: Pessimisti: autocontatto delle mani frequenze, postura incrociata, movimenti di negazione con la testa, evitare lo sguardo Ottimisti: postura con tronco eretto, gambe distese, contatto oculare prolungato Pessimisti: uniformemente distribuiti lungo l’intero intervallo Comportamento improntato all’apertura verso l’interlocutore e risultano più competenti nel gestire la comunicazioneOttimisti: si concentrano nella seconda metà Regolazione delle esperienze emotive con il metodo della scrittura: Pessimisti: diminuzione significativa delle espressioni legate ad emozioni negative e incrementi delle parole relative ad emozioni positive Competenza emotiva
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