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Mappe concettuali Storia del Pensiero Economico Pavanelli, Schemi e mappe concettuali di Storia Del Pensiero Economico

Con l'utilizzo di queste mappe concettuali è possibile studiare o ripassare il modulo Storia del Pensiero Economico del professore Pavanelli raggiungendo ottimi risultati all'esame!

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 24/04/2023

Sergio9120
Sergio9120 🇮🇹

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Scarica Mappe concettuali Storia del Pensiero Economico Pavanelli e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Del Pensiero Economico solo su Docsity! IL MERCANTILISMO Fine Cinquecento - Inizio Settecento Area di sviluppo Inizialmente in Inghilterra e Francia e successivamente in Italia, Spagna e Stati tedeschi. Contesto Sviluppo dell’economia di mercato (capitalismo) in Europa; Nascita e consolidamento dei primi stati nazionali; Autori Non economisti di professione ma mercanti, operatori economici, funzionari e uomini di governo Usano una pubblicistica caotica: opuscoli, pamphlets, opere scritte. Termine coniato da Adam Smith Temi Questioni relative al commercio, ai prezzi, ai tassi di interesse vengono analizzate in modo autonomo e le problematiche di stampo economico non più subordinate a considerazioni etiche, teologiche o filosofiche. Primo Bullionismo (XVI sec.) Analiticamente più rozzo. Timore di una progressiva rarefazione della base monetaria (oro e argento) all’interno del Paese. -> Legge di Gresham: all’interno del paese tendono a circolare monete con valore intrinseco ridotte, le monete buone vengono tesoreggiate o esportate. Signoraggio Proposta di policy -> divieto assoluto di esportare oro o argento (inattuabile) -> Caso della (1621) -> effetto positivo sulla bilancia commerciale dell’Inghilterra East India Company Mercantilismo Esigenza di massimizzare lo stock di metalli preziosi (NX > 0)Dottrina della bilancia commerciale Politica doganale fortemente protezionistica Visione conflittuale e pessimistica del commercio e delle relazioni internazionali: crescita economica e benessere dipendono dalla forza politica e militare. Critica di Adam Smith Secondo l’economista scozzese, i mercantilisti erano semplicemente caduti nell’errore di ritenere che i metalli preziosi costituissero l’unica forma di ricchezza. Riflessioni sull’influenza positiva esercitata da un aumento dello stock di moneta sull’economia reale : Si assiste ad una riduzione dell’afflusso di metalli preziosi dalle colonie. XVII secolo (seconda fase) Diversi autori mercantilisti iniziano ad osservare che aumenti di M si traducono in incrementi della produzione e dei commerci senza determinare, in un primo tempo, aumenti considerevoli dei prezzi (non neutralità della moneta nel breve periodo) : Processi inflazionistici in un contesto di contratti a lungo termine (soprattutto in agricoltura). - sosteneva che l’aumento dei prezzi era dovuto ad “alterazioni” delle monete (tesi bullionista). - : sostiene al contrario che aumento dei prezzi era causato in primo luogo da un aumento dell’offerta di metalli preziosi (Prime elaborazioni della teoria quantitativa) XVI Secolo (prima fase) J. MALESTROIT J. BODIN Meccanismi di trasmissione da M a Y : l’aumento di M si traduce in una riduzione dei tassi di interesse di mercato, stimolando gli investimenti. Meccanismo indiretto (E. Misselden, J. Child) : l’aumento di M si traduce in un aumento del potere di acquisto a disposizione degli individui. Ciò determina un aumento dei consumi, della produzione e dell’occupazione; Meccanismo diretto (J. Law) Politica industriale : il governo deve favorire e proteggere con ogni mezzo le manifatture nazionali con strumenti quali: premi alle esportazioni, restrizione emigrazione, controlli di qualità, difesa brevetti. Impostazione statalista In Francia prevale il : sostegno all’industria tessile e dell’abbigliamento di alta qualità, a spese di altri settori (agricoltura) -> "manifatture reali" sovvenzionate e controllate Colbertismo Politica salariale : necessità di mantenere i salari a livelli di sussistenza interferendo, però, con le libertà e i diritti fondamentali degli individui. Politiche demografiche attive al fine di mantenere alta l'offerta di lavoro Impostazione paternalistica Critica di Hume Secondo il filosofo inglese, la dottrina della bilancia dei pagamenti non ha fondamento logico in quanto un afflusso continuativo di metalli preziosi nel medio periodo determina un aumento dei prezzi del Paese in attivo e una diminuzione dei prezzi dei Paesi in disavanzo. Questa situazione avrebbe reso un Paese più competitivo dell’altro, riequilibrando le bilance commerciali e riducendo le entrate di metalli preziosi ( ). Price- specie flow Due teorie : Il denaro introdotto nello Stato aumenterà naturalmente il consumo secondo i gusti di coloro che acquistano il denaro e i prezzi di mercato rincareranno più per alcuni generi che non per altri. Effetto Cantillon : considera un aumento improvviso e simultaneo delle dotazioni monetarie di tutti gli agenti constatando che in questo caso l’aumento della quantità di moneta era destinato a non avere alcun effetto sull’attività economica reale ma solo sul livello generale dei prezzi (che sarebbe aumentato in modo esattamente proporzionale). Meccanismo di Hume IL GIUSNATURLISMO E LA FISIOCRAZIA GIUSNATURALISMO Antichità classica greco - romana e Medioevo Autori Platone, Aristotele, Cicerone e Tommaso d’Aquino Contesto Limitato interesse per le tematiche di carattere economico Limitato interesse ai criteri di produttività e di efficienza I cittadini dovevano perseguire la virtù, deliberare e difendere la polis Avversione da parte della maggior parte dei pensatori dell’antichità classica nei confronti del lavoro manuale e delle attività mercantili È preferibile che la ricchezza non abbia origini mercantili (meglio se fondiaria) e deve essere spesa con liberalità. PLATONE Società perfetta, caratterizzata da una rigida distinzione tra classi: : ha il compito di dirigere, legiferare e difendere lo Stato l’élite (filosofi e guerrieri) : producono beni di consumo e dei beni strumentali, nonché l’approvvigionamento della polis. Artigiani e commercianti : il valore della moneta non dipende, in linea di principio, dal valore di scambio della merce di cui è composta (ipotesi di moneta fiduciaria o fiat money) Concezione “cartalista” ARISTOTELE : la moneta, per poter svolgere le proprie funzioni, deve essere essa stessa una merce dotata di valore di scambio (cd. commodity theory of money) Concezione “metallista” Critica l’attività volta all’accumulazione illimitata di denaro e di ricchezze (cd. crematistica): il denaro per sua natura è sterile : considera “equo” il prezzo risultante dalla libera concorrenza; il prezzo di monopolio è invece ritenuto ingiusto; Giustizia commutativa : attribuire a “persone disuguali cose uguali” è contrario all’equità e potenziale fonte di conflitti. Giustizia distributiva SAN TOMMASO D'AQUINO Riprende il principio aristotelico di giustizia commutativa e lo applica al concetto di “ ”, considerato quale prezzo corrispondente, di fatto, al “valore economico” del bene, determinato in un mercato concorrenziale. giusto prezzo Moneta, intesa quale merce, fosse per sua natura sterile. No prestiti usuranti. :Età moderna (secoli XVII-XVIII) Autori Ugo Grozio, Pufendorf, John Locke Tesi di fondo Il diritto naturale trae origine dalla natura razionale dell’uomo, a prescindere da un intervento divino. UGO GROZIO Basa l’ordine sociale su principi religiosi e confessionali, Avanza l’ipotesi di uno stato di natura preesistente all’ordinamento statuale. Gli ordinamenti politici per essere legittimi dovevano trarre ispirazione dal principio dello stato di natura. JOHN LOCKE L’autorità dello stato di basa sul consenso dei suoi cittadini. Principio della divisione tra potere legislativo ed esecutivo. Libertà: ciascuno ha come propria norma la legge di natura. Tolleranza in materia di religione: rispettare le credenze religiose di tutti gli individui che compongono la società. FISIOCAZIA Contesto Importante corrente di pensiero sviluppatosi in Francia nella seconda metà del 700; al termine della guerra dei sette anni la Francia fu ridimensionata: perse gran parte dei possedimenti d’oltremare e fu costretta a rinunciare a gran parte del proprio commercio internazionale. I fisiocratici sottolineano l’esigenza di rilanciare le risorse interne, a partire dal settore agricolo. AutoriFrançois Quesnay, Pierre Paul Mercier de La Rivière, Marchese di Mirabeau Tesi di fondo I fenomeni economici e sociali hanno alla loro base un preciso ordine naturale (matrice giusnaturalistica). Ruolo centrale dell’agricoltura: secondo i fisiocratici è l’unico settore in grado di creare un sovrappiù. IL TABLEAU ÉCONOMIQUE DI F. QUESNAY Il Tableau è una rappresentazione di sintesi dei rapporti di interdipendenza esistenti nell’economia. L’attività economica, in questo contesto, viene vista come il succedersi di cicli produttivi di durata annuale Modello a 3 settori Classe produttiva: composta dagli imprenditori agricoli (fittavoli o fermiers). Essi sono dotati di capitali propri ed effettuano investimenti Proprietari: ricevono e consumano il prodotto netto dell’economia derivante dall’agricoltura. Classe sterile o artigiani: Sono gli addetti alle manifatture e al commercio. Proposte di policy I. dei cereali (grano) e soppressione dei privilegi dei commercianti all’ingrosso II. : diretta a tassare la proprietà fondiaria, abolendo privilegi fiscali dell’aristocrazia e clero Abolizione dei divieti all’esportazione Imposta unica sul prodotto netto Autori e Opere ALFRED MARSHALL E LA “SCUOLA DI CAMBRIDGE” (1842-1924) nacque a Londra ed ebbe una formazione intellettuale di stampo vittoriano.Alfred Marshall L’interesse crescente per la questione sociale lo portano ad approfondire filosofia, etica, psicologia e, successivamente, economia politica. Ruolo chiave dell’economia politica quale strumento per analizzare e avviare a soluzione i problemi più rilevanti della società. L’economia è una scienza: da un lato è lo studio della ricchezza, dall’altro il più importante è una parte dello studio dell’uomo. La teoria del valore La teoria marshalliana del valore si propone di costituire una sintesi innovativa dell’analisi dei classici e dei primi marginalisti. : viene determinata dalle scelte soggettive degli individui, in base ai principi dell’utilità marginale. Domanda : determinata dai costi di produzione. Offerta Il prezzo di riserva è un indice dell’incremento di utilità che l’individuo si aspetta di conseguire. Per essere una buona misura di utilità, la moneta dovrebbe essere caratterizzata da utilità marginale costante. (divide in logico o operazionale). Ruolo centrale del tempo : la moneta è un bene convertibile senza costi aggiuntivi in qualsiasi altro bene (concetto di liquidità). Teoria monetaria La moneta è caratterizzata da i = 0: L’ammontare delle scorte liquide detenute da un individuo (domanda di moneta) è la risultante di una valutazione individuale dei vantaggi e svantaggi conseguenti a tale scelta. Propone il (unità di conto convertibile in quantità fisse di oro e argento) e (basate su paniere di beni rappresentativi). symmetallism misure di indicizzazione VILFREDO PARETO E LA "NUOVA ECONOMIA DEL BENESSERE" (1848-1923) nacque a Parigi ed ebbe una formazione scientifica. Partecipa ai dibattiti di politica economica e sociale denunciando i governi italiani e in particolare la politica doganale protezionista del 1887. Inizialmente si avvicina al movimento socialista, ma successivamente si sposterà verso posizioni più conservatrici. Vilfredo Pareto A differenza degli autori marginalisti, Pareto propone il passaggio dal concetto di utilità di tipo cardinale ad uno di tipo ordinale (preferenza o indifferenza tra panieri). Concetto di utilità ordinale In (1896-97): rileva l'ambiguità del termine "utilità" e propone il termine “ofelimità” per indicare l'utilità in senso soggettivo. Cours Nel (1906): passaggio ad una impostazione di tipo ordinale: a. Le scelte del consumatore vengono espresse mediate curve di indifferenza; b. Ogni curva di indifferenza viene contrassegnata con un "indice di ofelimità". Manuale : l’analisi era basata sul criterio cardinalista e quindi diretta a negare legittimità ai confronti interpersonali di utilità: “un’allocazione è ottima quando non è possibile pervenire a un’allocazione alternativa nella quale almeno un individuo stia meglio e nessuno stia peggio” (ottimo dello scambio). I punti di ottimo sono infiniti e unendoli si ottiene una curva dei contratti; il criterio paretiano è molto restrittivo e non tiene conto di considerazioni di natura equitativa. Nuova economia del benessere : ogni allocazione di risorse generata come equilibrio generale in una economia perfettamente concorrenziale è un ottimo paretiano. Primo teorema dell'economia del benessere Secondo Pareto, un sistema socialista avrebbe potuto conseguire un benessere non maggiore di quello ottenibile in un sistema concorrenziale. I , nel modello paretiano, sono interpretabili come coefficienti che riflettono i gusti dei consumatori e la tecnologia. prezzi : la distribuzione dei redditi dipendevano dal fatto che gli individui erano caratterizzati da livelli di abilità o di capacità personale profondamente diversificati. : gruppo ristretto caratterizzato da capacità superiori alla media dal punto di vista morale, intellettuale o fisico; esse sono caratterizzate da un continuo ricambio. Legge di Pareto Élite IRVING FISHER nacque vicino a New York in un ambiente familiare della Middle Class.Irving Fisher Fisher pone al centro la distinzione tra grandezze stock e grandezze flusso: Il comprende l’insieme della sua ricchezza ovvero: terra, materie prime, beni strumentali, stock monetari, beni di consumo durevoli o meno a disposizione degli individui. Il è costituito dal flusso di servizi forniti dal capitale. Il : valore attuale del flusso di servizi futuri attesi derivanti dal capitale stesso. La teoria del capitale e del reddito capitale Reddito Valore del capitale Il tasso di interesse è un premio in termini percentuali, pagato per la disponibilità di beni presenti. Si propone di superare gli aspetti di circolarità propri della definizione neoclassica (wickselliana) del tasso di interesse (r) quale saggio di rendimento del capitale. Secondo Fisher, le determinanti del tasso di interesse reale sono l'impazienza o preferenza temporale e l'opportunità di investimento La teoria dell'interesse : r ex-ante = i - πeTasso di interesse reale ex-ante : rex-post = i - π Fisher inizialmente sostiene che gli individui utilizzino in modo sistematico tutte le informazioni disponibili sul futuro, successivamente agli anni '20 cambia idea. Tasso di interesse reale ex-post Equazione dello scambio: MV = PT M: stock di moneta. V: velocità di circolazione della moneta. P: livello generale dei prezzi. T: volume fisico delle transazioni effettuate in un dato periodo di tempo. La teoria monetaria Secondo Fisher, la principale causa del Business Cycles sono le variazioni dei prezzi non perfettamente previste o comunque non neutralizzabili dagli operatori La teoria del ciclo Fisher critica il gold standard in quanto, secondo lui, il prezzo relativo dell’oro nei confronti delle altre merci non era stabile. Propone un’unità monetaria definita con riferimento ad un paniere di beni e quindi stabile in termini di potere d’acquisto. Progetto di dollaro compensato interpreta la Grande depressione quale la risultante di una situazione iniziale di eccesso di indebitamento sulla quale si innesti un processo deflazionistico. Ritiene necessario adottare politiche economiche espansive con l’obiettivo di riportare i prezzi ai livelli pre-1929. Debt-deflation theory Il Capitale : il capitale è costituito da scorte monetarie e dal complesso dei beni patrimoniali a disposizione degli individui. I Mercantilisti : il capitale è un fattore di produzione prodotto (ottenuto mediante lavoro e impiegato nell’attività produttiva). Non comprende terra e risorse naturali. I Classici : è una parte di ricchezza in grado di fornire al proprio possessore una utilità dotata di valore di scambio. Include terra, case di abitazione, stock monetari, provviste. Roscher : ogni forma di ricchezza sociale suscettibile di molteplici utilizzazioni. Walras FRIEDRICH VON HAYEK E LA TEORIA AUSTRIACA DEL CICLO (1899-1992) nacque a Vienna dove studia diritto e scienze politiche.Friedrich von Hayek , 1931 Con l'obiettivo di elaborare una teoria endogena del ciclo in grado di spiegare il mancato funzionamento del meccanismo di riequilibrio basto sui prezzi Hayek critica la teoria quantitativa perché poco fondata dal punto di vista teorico. Price and production Capisaldi del modello: 1. : maggiore efficienza processi produttivi indiretti o capital intensive rispetto a quelli a bassa intensità di capitale. Teoria del capitale di Böhm-Bawerk 2. : distingue tra tasso di interesse monetario e naturale: : tasso richiesto dalle banche alla clientela per la concessione dei prestiti; : tasso risultante dalla D e O di beni capitali in termini reali. Se im < in gli imprenditori avevano un ovvio incentivo a prendere a prestito per effettuare nuovi investimenti. In un contesto di piena occupazione (u = un), tuttavia, questo determinava aumenti dei salari e dei prezzi. Processo cumulativo di Wicksell im in Hayek difende il gold standard in quanto soluzione di second best. Secondo Ludwig von Mises, esponente della scuola austriaca, le economie pianificate sono destinate a operare in condizioni di inefficienza.; anche secondo Hayek, solo un’economia di mercato concorrenziale era in grado di valorizzare e mettere a disposizione della collettività il patrimonio di conoscenze e di informazioni possedute dai singoli agenti economici. Il modello walrasiano – paretiano era per sua natura statico. JOHN MAYNARD KEYNES Opere (1883 – 1946) nacque a Cambridge dove si forma nell’ambito dell’upper class intellettuale inglese laureandosi in matematica. Ben presto i suoi interessi, però, si indirizzano verso la filosofia, la logica e le tematiche sociali. Keynes Nel corso degli anni successivi alla Prima guerra mondiale, dimostra grande partecipazione ai dibattiti (circolo di Bloomsbury) e interesse agli studi economici e alle problematiche di policy; svolse un’intensa attività di economic advisor per il governo e fu inoltre un influente columnist e opinion maker collaborando attivamente con alcuni dei più autorevoli quotidiani. i. (1913): prima teorizzazione del gold exchange standard. Indian Currency and Finance ii. (1919): atto di accusa nei confronti della conferenza internazionale di pace di Versailles. The Economic Consequences of the Peace iii. (1921): analisi dei vincoli posti dall’incertezza all’azione umana. A Treatise on Probability iv. (1923): analizza il periodo di instabilità monetaria seguito alla Prima guerra mondiale e individua quale obiettivo prioritario di policy la stabilità dei prezzi all’interno. Teoria quantitativa nella versione di Cambridge (scorte liquide). A Tract on Monetary Reform v. (1925): dura critica nei confronti della decisione fortemente sostenuta da Winston Churchill di ripristinare il sistema aureo alla parità prebellica (perdita competitività). The Economic Consequences of Winston Churchill vi. (1930): visione utopistica di una futura società post-capitalistica “Paradiso di abbondanza, di tempo libero, di bellezza”. Economic Possibilities for Our Grandchildren vii. (1930): Analisi degli effetti esercitati dalle grandezze monetarie sulle variabili reali, condotta sulla base di un quadro concettuale più complesso di quello della teoria quantitativa. Si afferma la centralità della relazione S = I, ma si adotta l’ipotesi di fondo che reddito e produzione siano dati a livello di pieno impiego (Y = Yn). Nel secondo volume teorizza una Banca centrale mondiale in grado di emettere strumenti monetari accettati a livello internazionale. A Treatise on Money viii. (1933): ribadì l’esigenza di un sostanziale aumento della spesa pubblica con l’obiettivo di ridurre la disoccupazione applicando il concetto teorizzato da Kahn del moltiplicatore del mercato dei beni (1931). The Means to Prosperity La Teoria Generale dell’Occupazione, dell’Interesse e della Moneta (1936) Per i classici: i. inclinata negativamente Nd: essa riflette la produttività marginale decrescente del lavoro (ipotesi di breve periodo, dato lo stock di capitale) ( ). ii. inclinata positivamente Ns: essa riflette la disutilità marginale crescente del lavoro ( ). IL MERCATO DEL LAVORO Curva di domanda di mercato primo postulato classico Curva di offerta di mercato secondo postulato classico Keynes accoglie nella sostanza il “primo postulato classico” ma non il “secondo postulato” poichè ritiene che la contrattazione salariale avveniva con riferimento al salario nominale e non a quello reale e che i lavoratori avevano comunque limitate possibilità di determinare il salario reale. Tipologie di disoccupazione per i classici: i. : trae origine da imperfezioni di mercato o da brevi periodi di disoccupazione risultanti dal passaggio da un’occupazione all’altra. ii. : si verifica quando il lavoratore, in base a proprie valutazioni soggettive, ritiene che l’utilità derivante dal salario di equilibrio sia inferiore alla disutilità marginale del lavoro. Disoccupazione frizionale Disoccupazione volontaria Keynes introduce una terza tipologia di disoccupazione, la cd. : essa fa riferimento a quei lavoratori che sarebbero disposti a lavorare per il salario vigente sul mercato ma sono impossibilitati a farlo in conseguenza del fatto che la domanda di lavoro da parte delle imprese è insufficiente. disoccupazione involontaria 21 capitoli Critica la "Legge degli sbocchi" (Teoria classica): Secondo Keynes, la Legge degli sbocchi assume esplicitamente che il sistema economico operi sempre in sostituzione di qualche altra attività e mai in aggiusta; questa teoria, secondo lui, è inadatta ad affrontare i problemi di disoccupazione e del ciclo economico. IL MERCATO DEI BENI Come accennato, Keynes critica la cd. “legge di Say” che escludeva che la domanda aggregata potesse essere insufficiente. Secondo Keynes era la produzione ad adeguarsi alla nuova domanda e non viceversa. : nel breve periodo è, secondo Keynes, una funzione stabile del reddito corrente. Consumo aggregato Due ipotesi: 1. la propensione marginale al consumo (c = dC/dY) è tale che: O < c < 1 2. la propensione media al consumo (C/Y) tende a ridursi all'aumentare del reddito. (Richard Kahn, 1931): sottolinea l'interazione dinamica traMeccanismo del moltiplicatore reddito e spesa: una variazione di I sarebbe in grado di determinare una variazione più che proporzionale di Y. : se gli imprenditori non investono, è opportuno che il governo si sostituisca ad essi, prendendo a prestito risorse presso le famiglie per effettuare investimenti Prescrizione di policy pubblici (ipotesi di deficit spending). LA TEORIA DELL'INVESTIMENTO Punti di contatto con l'analisi fisheriana. L'investimento viene effettuato se e solo se il flusso di redditi attesi futuri, espresso in termini di valore attuale, è maggiore del prezzo di offerta del capitale. : tasso che eguaglia il valore attuale del flusso di redditi futuri al prezzo di offerta del capitale. Efficienza marginale del capitale Se efficienza marginale > del tasso di interesse di mercato tali progetti venivano realizzati; ne consegue che, a parità di tutto il resto una riduzione dei tassi di interesse consentiva di realizzare un maggior numero di progetti di investimento. La teoria dell'investimento di Keynes, tuttavia, si distingue nettamente da quella fisheriana (e da quella "classica") per il fatto che sottolinea l'aleatorietà dei criteri da adottare per stimare il valore attuale del flusso di redditi futuri. -> concetto di "animal spirit" Per i classici (Marshall e altri) S = S(r) con S'(r) > 0 I = I(r) con I'(r) < 0 Per i "classici" (in particolare Marshall), i risparmi e gli investimenti erano funzione, rispettivamente diretta ed inversa, del tasso d'interesse reale e riflettevano le decisioni di famiglie e imprese. Per : S = S(Y) con S'(Y) > O I = I(i) con I'(i) < 0 Il risparmio era funzione del reddito corrente; gli investimenti invece, a parità di aspettative imprenditoriali (animal spirits) erano funzione inversa del tasso di interesse nominale. Sul mercato del capitale gli investimenti risultavano dunque indeterminati, salvo ipotizzare che il tasso di interesse venisse definito, esogenamente, su un altro mercato: quello della moneta. IL MERCATO DEL CAPITALE Keynes Per i "classici" era chiamata a svolgere essenzialmente la funzione mezzo di scambio L'equazione della domanda di moneta (Cambridge equation) era: Md = kPY con 0 < k < 1 IL MERCATO DELLA MONETA Keynes focalizza invece la sua analisi sul ruolo della moneta quale fondo di valore (store of value): per Keynes infatti la moneta è l'asset caratterizzato dal massimo grado di liquidità. (Md): per Keynes è funzione del tasso di interesse nominale. Md = L(i) con L'(i) < 0 Domanda di moneta (Ms): è esogena, determinata dalla Banca centrale.Offerta di moneta Nell'analisi di Keynes il meccanismo di trasmissione è di tipo indiretto (approccio marshalliano). : è considerato da Keynes quale "ricompensa per la rinuncia alla liquidità per un determinato periodo”. Tasso di interesse (capp. 19-21)IL MODELLO A SALARI FLESSIBILI Economisti "classici": la disoccupazione era dovuta fondamentalmente alla rigidità dei salari. Al contrario, la flessibilità di prezzi e salari era in grado di per sé di riportare il sistema in equilibrio. la domanda di lavoro era funzione della domanda aggregata (DA) Pertanto, una riduzione di W era in grado di tradursi in aumento dell'occupazione (M) se e solo se determinava un aumento di DA. Keynes: IL DIBATTITO MACROECONOMICO DOPO LA GENERAL THEORY La Teoria Generale di Keynes costituì un fondamentale punto di svolta con riferimento al dibattito teorico e alle scelte della politica nel corso del Novecento. Tuttavia, la teoria macroeconomica mainstream che emerse nei primi anni ’50 (fino ai primi anni ’70) fu, di fatto, una sintesi tra il contributo di Keynes e la teoria pre-keynesiana. Tale approccio prende il nome di .sintesi neoclassica JOHN HICKS Nato nel 1904 a Leamington Spa nel Warwickshire (Inghilterra), Hicks studiò a Oxford. "Mr. Keynes and the Classics" Nel 1937 pubblica una lunga recensione alla General Theory nella quale elabora il modello IS-LM: esso si affermò quale framework interpretativo “standard” della teoria di Keynes. L’interpretazione hicksiana si basa soprattutto su: i. Un framework metodologico di tipo walrasiano: determinazione simultanea dell’equilibrio mediante un sistema di equazioni, in contrapposizione con le relazioni di causalità e il metodo degli equilibri parziali proprio di Keynes; ii. Riprese la distinzione tra ex ante/ex post elaborata da Erik Lindahl (1891-1960). Il è un sistema a 2 equazioni (che rappresentano rispettivamente il mercato dei beni e il mercato della moneta) e 2 incognite (Y ; i). modello IS-LM Per Keynes: i. M = L(i) ii. I = f(i) iii. S = f(Y) : i. M = L(Y,i) ii. I = f(Y,i) iii. S = f(Y,i) Per Hicks Le differenze tra Keynes e i classici vengono analizzate da Hicks con riferimento alle rispettive pendenze delle curve IS e LM e quindi alle elasticità di risparmi, investimenti e domanda di moneta rispetto al reddito e al tasso di interesse. DON PATINKIN Nato nel 1922, si laureò all’Università di Chicago poco prima di emigrare in Israele. Real balance effect In due articoli, Cecil Pigou aveva osservato che se assumiamo “outside debt’ (moneta della banca centrale) una riduzione dei prezzi si traduce in un incremento di M/P e della domanda aggregata (cd. ).Pigou effect Patinkin sottolinea la rilevanza analitica dell’analisi di Pigou: in base all’effetto Pigou (o real balance effect) un sistema colpito da shock negativo è in grado di ritornare all’equilibrio (contrariamente a quanto ritenuto da Keynes) posto che i salari non siano rigidi. L’economia keynesiana viene considerata da Patinkin “economia del disequilibrio”: un “caso speciale” nel quale le forze che determinano il riequilibrio sono troppo deboli LA CURVA DI PHILLIPS Nella sua formulazione originaria (Samuelson - Solow) la curva di Phillips ipotizzava una stabile relazione inversa tra tasso di inflazione e tasso di disoccupazione: πt = -αut Alla sua base vi è una teoria keynesiana: al ridursi del tasso di disoccupazione, si determinano rivendicazioni salariali che spingono verso l’alto i salari nominali; le imprese quindi sono indotte a rivedere verso l’alto i prezzi dei prodotti venduti (cd. ).spirale prezzi-salari Ipotesi di base: i policy makers hanno la possibilità di ‘scegliere’ tra: configurazioni caratterizzate da tasso di disoccupazione più basso ma tasso di inflazione più elevato (punto E’ del grafico) e configurazioni caratterizzate da tasso di disoccupazione più elevato ma tasso di inflazione più basso (punto E del grafico) La scelta del punto esatto della curva su cui posizionarsi dipenderebbe essenzialmente da valutazioni di tipo politico IL MONETARISMO : caratterizzati da critiche crescenti nei confronti delle politiche keynesiane soprattutto a seguito dell’emergere di deficit crescenti di bilancio e di tensioni inflazionistiche Anni ’60 : compresenza di inflazione e stagnazione (stagflazione)Inizio anni ‘70 nacque a Brooklyn nel 1912 e studia economia presso l’Università di Chicago. Viene considerato il fondatore del Monetarismo. Milton Friedman “ ” Friedman individua una relazione funzionale stabile tra la domanda di moneta e un numero limitato di variabili. In particolare: i. Il reddito permanente; ii. Il livello dei prezzi The Quantity Theory of Money: A Restatement Nell’analisi di Friedman, i tassi di interesse esercitano un’influenza molto limitata In particolare: viene negata l’esistenza di una trappola della liquidità. Nell’analisi monetarista la domanda di moneta è stabile (al contrario dell’analisi keynesiana). Friedman distingue nettamente tra: a. : variazioni di M determinano variazioni dei prezzi ma anche del reddito; b. : il sistema è in equilibrio. Variazioni di M hanno effetti puramente nominali (variazioni proporzionali di P). In questo caso la moneta è neutrale Breve periodo Lungo periodo Friedman critica la Curva di PHILLIPS (S. - S.) poichè ritenuta incompleta in quanto non teneva conto di NRU e aspettative. Nella formulazione di Friedman l’equazione della curva di Phillips diviene dunque: πt = πet – αut I NUOVI ECONOMISTI CLASSICI L’approccio teorico dei NEC inizia ad affermarsi in ambito macroeconomico negli anni ’70 come una contrapposizione frontale al paradigma keynesiano. Obiettivo: fondare l’andamento aggregato dell’economia sul comportamento razionale e massimizzante degli individui In conformità con il modello walrasiano, i NEC ritengono che i prezzi si aggiustino istantaneamente e siano in grado di “sgombrare” i mercati (clearing markets hypothesis); di conseguenza, la curva di Phillips tende ad essere verticale anche nel breve periodo (non è individuabile alcun trade-off tra π e u). Analisi dei business cycles Ipotesi di Lucas: il sistema economico tende ad essere stabile. Non vi è tendenza endogena allo squilibrio se non in mercati isolati o per information lags
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