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Mappe concettuali Storia Economica Contemporanea Pavanelli, Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Con l'utilizzo di queste mappe concettuali è possibile studiare o ripassare il modulo Storia Economica Contemporanea del professore Pavanelli raggiungendo ottimi risultati all'esame!

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 05/05/2023

Sergio9120
Sergio9120 🇮🇹

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Scarica Mappe concettuali Storia Economica Contemporanea Pavanelli e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! LA CRESCITA IN EPOCA PREINDUSTRIALE AGRICOLTURA Sistema fondiario + diffuso nell'epoca preindutriale era degli open field sottoposti a regole che imponevano la bassa produttività Le trasformazioni dell'agricoltura inglese tra XVIII e XIX secolo Terminologia - : terreno agricolo che veniva lasciato a riposo - (campo aperto): estensione di terreno rurale diviso in molti proprietari - : terre demaniali comuni che venivano utilizzate dalla comunità Maggese Open field Common lands Secondo le regole comuni le decisioni di come, cosa e quanto produrre dovevano essere prese dalla collettività dal XVI secolo nei Paesi Bassi Il , con la rotazione continua dei campi, prese il posto degli open field, e l'aumento della produzione ne consentì la vendita dei prodotti sul . - Declino (autosostentamento) maggese mercato autarchia La trasformazione dell'agricoltura inglese fu favorita da due fattori - : modifiche dell'efficienza produttiva - : introduzione della gestione individualistica e capitalistica delle terre Rivoluzione agricola Rivoluzione agraria La capacità produttiva viene modificata da tre elementi 1. : introduzione riconoscibili attraverso *recinzioni individualismo agrario**). Trasformazioni organizzative proprietà private ( 2. : adozioni di spinte dall'alta . Aumento della produzione colture intensive domanda di mercato 3. : introduzione di produttive e di nuovi strumenti di lavoro ( ) Innovazione tecnologica nuove tecnologie meccanizzazione MANIFATTURA l'industria prima dell'industralizzazione vedeva diverse forme di di manifattura : a differenza dell'industria domestica, i produttori sono che vendono i propri prodotti a grossisti per la rifinitura e la vendita Manifattura domestica artigiani : vi è un che fa da intermediario tra i produttori (contadini) e il mercato. Esso commissione i contadini la produzione di beni primari che poi fa rifinire da artigiani cittadini spostando la produzione dalla campagna alla città ( ). : flessibilità e pochi investimenti : scarso controllo sulla quaità dei prodotti e sul ciclo produttivo Industria a domicilio mercante imprenditore putting out system Pro Contro : di più produttori di uno stesso prodotto o settore che regolano il mercato al fine di servendosi anche di per le controversie. Esse costituirono un freno alla produzione e allo sviluppo economico Corporazioni associazioni limitare la concorrenza magistrature interne : concentrazione in un luogo di strumenti e lavoro per la produzione ( ). Esse avevano l'obiettivo di produrre beni di lusso o strategici per favorire l' e costituivano anche un importante creando numerosi posti di lavoro. Manifattura accentrata fabbriche esportazione ammortizzatore sociale : il contadino realizzava da se gli strumenti necessari per la sua attività agricola e i prodotti non erano destinati al mercato ( ) Industria domestica rurale autarchia DEMOGRAFIA A seguito della peste del 1300, nel vi fu una 1400 crescita demografica La crescita demografica interessò soprattutto le campagne dove vi erano molte terre da coltivare Con la crescita del benessere generale, vi fu una e quindi dei crescita dei consumi prezzi nel 1600 nel 1500 La crescita interessò maggiormente l'Europa del Nord La crescita rallentò: l'Europa del Nord continuò ad aumentare mentre il iniziò a o a resto del continente rallentare perdere la popolazione La dei favorì la (consumatori), mentre nelle economie con un limitato livello economico ( ), si sviluppa un maggiore produttività Paesi del Nord crescita dei centri urbani Sud processo di declino demografico TRAPPOLA MATHUSIANA Secondo l'economista la crescita demografica si muove in progressione geometrica (1,2,4,8,..) mentre la produzione in progressione aritmetica (1,2,3,4,...) Thomas Malthus Nel e senza un controllo lungo periodo Si sarebbero avute che avrebbero riportato la popolazione verso l' carestie e guerre equilibrio con le risorse fine del 1700 Il regime tradizionale descritto da Malthus (alta natalità, alta mortalità e crescita lenta) si trasforma in un (alta natalità, speranza di vita sempre maggiore e rarefazione della crisi regime moderno Tra il e il 1800 1900 Si sviluppa e termina il ciclo demografico dell'occidente: la e la passa da 20- 25 anni a popolazione quadruplica speranza di vita 75-80 RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (1720 - 1870)* INGHILTERRA SOCIETÀ ISTITUZIONI AMBIENTE POPOLAZIONE Dopo una lenta crescita tra il '600 e il '700, la popolazione triplicò entro la metà dell'800. la crescita interessò soprattutto le aree industriali e manifatturiere, ma la popolazione agricola era ancora in maggioranza. La campagna, infatti, svolse un ruolo fondamentale per la trasformazione del paese: La campagna forniva braccia alle aree industriali Nel settore agricolo si realizzavano aggiustamenti tecnici ed economici Agli inizi del '700 vi erano dei processi istituzionali volti a ; questi conflitti portarono all'istituzione della e al riconoscimento di una serie di (tra cui il diritto di parola) e, inoltre: limitare il potere di Corona, Chiesa e Aristocrazia feudale monarchia costituzionale diritti individuali Fu consolidato il , separandolo da quello del sovrano;debito dello Stato Fu fondata la ;banca d'Inghilterra Fu organizzato un pubblici e privati.mercato per i titoli A questo punto, il Parlamento regolò alcune questioni: 1. : già nel '600 vengono emanate le prime norme a favore delle fino a diventare ampiamente diffuse nell'800; Recinzioni recinzioni 2. : si attua una maggiore permettendo anche ai figli di contadini di avviare un'attività imprenditoriale; regolamentazione del lavoro artigianale liberalizzazione 3. : viene sospeso il diritto regio di accordare monopoli e viene riconosciuto il diritto di . Eliminazione di monopoli e privilegi brevetto Nel corso dell'800 il 70% della popolazione viveva ancora in campagna Il paesaggio inglese può essere scomposto in due regioni: Terre alte ( ), dove prevale l' ;Occidente allevamento Terre basse ( ), dove prevale la .Oriente cerealicoltura L'aumento della produzione fu dovuto al passaggio da un'agricoltura collettivista a un' grazie all'introduzione delle (1400).agricoltura individualista recinzioni Nel corso del '700, grazie ai finanziamenti dei proprietari terrieri, vennero costruite molte che permise alle economie locali di espandersi in campo nazionale e internazionale; vi fu anche un grande sviluppo delle che erano ritenute più economiche e sicure. In pochi anni vi fu una grazie al commercio e all'industria che favorì anche la nascita delle prime . strade a pedaggio reti navigabili grande urbanizzazione sedi finanziarie Alla fine del '600 la struttura fondiaria vedeva i (Re) con il delle terre, i (piccola nobiltà) con il , i con il e i con lo delle terre. Gli aristocratici affittavano i terreni a dei (imprenditori agricoli) in cambio di ed essi a loro volta ricorrevano al lavoro di braccianti e operai. Lord 20% Gentry 50% proprietari terrieri 30% braccianti 0% fittavoli canoni in denaro AGRICOLTURA MANIFATTURA TECNOLOGIA CRESCITA Nel '700 la grazie al passaggio ad una agricoltura individualista, eliminazione del maggese, semina del foraggio, tecniche selettive, allevamento bovino, adozione delle prime macchine agricole etc. Si passa da un'agricoltura di sussistenza a quella di (nel '700 l'Inghilterra è la ) e la moneta diventa la regola di pagamento. La a causa dell'aumento della domanda spinta dall'aumento della popolazione porta a un degli agricoltori: questo meccanismo spinge a sostenere la . produttività raddoppia mercato maggiore esportatrice di cereali crescita dei prezzi aumento dei redditi domanda di beni industriali Fin dal '400 l'Inghilterra era la .principale esportatrice di lana in Europa il cotone veniva dalle Indie, poi, con l'inizio della tratta dei neri in Africa e Americhe fu possibile fruttare le inglesi e, a partire dal '700, si inizio a produrre cotone anche all'interno Paese. La produzione di cotone divenne uno dei dell'economia Inglese. Inizialmente importato piantagioni nelle colonie settori trainanti Un ruolo fondamentale alla base della rivoluzione industriale è l' . L'introduzione del (coke) come nuova fonte di energia per la fusione dei metalli spinse le industrie a spostarsi vicino alle miniere. attività mineraria e metallurgica carbon fossile Infine, l'invenzione della , brevettata da Watt, fu alla base della . macchina a vapore nascita delle fabbriche La impiegata in agricoltura scende mentre quella occupata . Una maggiore quantità di popolazione riesce a e tutto quello che non viene consumato viene dunque per migliorare la produttività. L'aumento della produttività agricola libera da adoperare nel . forza lavoro cresce nelle industrie risparmiare denaro investito manodopera settore industriale La possibilità di depositare incentivò la nascita di . In viene inventata la , la , etc. brevetti invenzioni ambito agricolo seminatrice zappatrice aratri in metallo La fu inizialmente introdotta nelle per il drenaggio dell'acqua e poi venne utilizzata per le e i ; nel venne inaugurata la destinata a merci e persone. macchina a vapore miniere locomotive battelli a vapore 1830 prima linea ferroviaria Nel le macchine resero più rapida ed efficiente la filatura e con l'aumento della produzione grazie all'invenzione dei , vi fu un aumento della domanda di filato. settore cotoniero telai automatici o semiautomatici STATI UNITI TERRITORIO AMBIENTE ECONOMIA Gli Stati Uniti furono il Paese che registrò una nella seconda rivoluzione industriale. L' , avvenuta a aprì la strada per lo sviluppo del Paese. La era di soli di abitanti concentrati nella e, data la e l' , gli industriali furono spinti ad adottare che facevano largo uso di per risparmiare lavoro attraverso l'accumulazione di . crescita maggiore indipendenza delle colonie americane metà del '700 popolazione 4 mln costa orientale scarsa manodopera assoluta libertà di iniziativa processi di fabbricazione macchine capitale tecnico La dovuti all' e ai europei, fin dal primo '800, orientò l' verso una , standardizzazione e organizzazione delle fasi produttive a catena. Nonostante la vasta quantità di terre dovute alla colonizzazione dell'ovest, a metà '800 solo la metà della popolazione era impiegata in agricoltura (il resto in industria); per questo motivo si fece largo uso di . Il breve tempo viene implementato un necessario per coordinare il mercato e il lavoro. crescita della domanda alta natalità flussi migratori industria produzione di massa macchine industriali per lavorare la terra vasto sistema ferroviario A metà '800 osserviamo negli Stati Uniti tre macro-regioni: : caratterizzato dalla presenza di grandi città, industria evoluta, economia orientata al grande commercio e finanza; Nord-Est atlantico : vaste aree coltivabili a basso costo e offerte dello Stato a prezzi irrisori; vengono esportate grandi quantità di prodotti agricoli verso l'Europa; Ovest : presenza di piantagioni di cotone e zucchero lavorate soprattutto da schiavi neri. Sud Il nord-est vendeva i suoi prodotti industriali all'ovest, l'ovest spediva le sue derrate alimentari al sud e il sud esportava in Europa. La costruzione di ferrovie costituì un elemento di forte integrazione di questi tre mercati. GUERRA CIVILE I diversi interessi degli industriali del nord e dei latifondisti del sud furono alla base della guerra civile scoppiata negli . Gli scontri avvennero su tre temi: anni '60 dell'800 : il voleva una più aperta e in quanto la propria economia era basata sulle esportazioni; mentre il spingeva per una in quanto doveva confrontarsi con industrie europee più evolute; Politica doganale sud politica doganale liberista nord politica protezionista : il sud avrebbe dovuto pagare insieme al nord per infrastrutture che avrebbero agevolato solamente le regioni del nord; Investimenti federali dei canai del nord : i sudisti contestavano l'abolizione della schiavitù.Questione schiavitù La potenza industriale del nord ebbe la meglio. LEGGI E SOCIETÀ INNOVAZIONI L'incremento della popolazione determina la sviluppo del : si introducono tecniche di vendita innovative come i , l'uso della e la . Un elemento che favorì la comunicazione fu il telegrafo. mercato di massa grandi magazzini pubblicità vendita per corrispondenza Alla , ridussero il numero di imprese presenti sul territorio e, a differenza di altri Paesi europei, il Governo americano limitò la costituzione di sistemi oligopolistici. Viene emanato lo che rende incostituzionale ogni accordo tra imprese e cartelli; tuttavia, si aggirò subito il problema con la costituzione di che controllavano un gran numero di imprese. fine dell'800 fusioni e incorporazioni Sherman act holding ITALIA BILANCIO ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA LIBEROSCAMBISMO CORSO FORZOSO PLURALITÀ DI EMISSIONE UNIFICAZIONE MONETARIA l'Italia è un Paese che si industrializza , nella così detta " " (fine '800 inizio '900), a causa della di uno . Ciò avvenne nel sotto la regia del che estese il suo modello di amministrazione centralizzato basato sulla divisione in . tardivamente età giolittiana mancanza Stato unito 1861 Regno di Sardegna province, circondari e comuni A seguito dell'unione politica vengono ogni sorta di , passando ad una , e venne firmato un con la per migliorare i rapporti diplomatici e commerciali. Il venne pesantemente dalle politiche liberiste. eliminati dazio interno politica liberista trattato Francia sud danneggiato L'unione politica necessitava di una consecutiva . Il era formato prevalentemente da , cioè titoli che garantivano una rendita perpetua, e solo in piccola parte dal debito redimibile (riscattabile). A seguito il debito pubblico passò in un decennio a causa del deficit per far ripartire la macchina amministrativa, delle spese militari straordinarie e delle entrate limitate. unificazione della finanza pubblica debito pubblico italiano dedito consolidato '61 dal 45% al 95% del Pil Fu applicato il e inizialmente la maggior parte degli introiti provenivano da (sui consumi). sistema fiscale piemontese imposte indirette Nel vengono limitate le entrate locali a favore di quelle centralizzate con la conseguenza di un progressivo indebitamente locale e per questo venne istituita la per finanziare gli . 1870 Cassa depositi e prestiti enti locali L'unione politica necessitava di un' . Nel si conferisce valore legale alla con la . Il italiano era di tipo : il valore delle banconote era garantito dalle riserve dello Stato; la cartamoneta era quindi convertibile a vista in metalli preziosi. unione monetaria 1861 lira nuova di Piemonte legge Pepoli sistema monetario bimetallico Nel i principali si impegnarono a creare un' basata sulla creazione di monete di egual peso e misura, ma . 1865 Paesi europei unione monetaria senza successo Il processo per decidere chi dovesse , cioè l'unificazione monetaria, fu tardivo. Nel esistevano di emissione che non volevano perdere la facoltà di emettere denaro. coniare la moneta 1861 5 banche Nel l'Italia subisce le conseguenze della che causò una . Lo Stato italiano necessitava di per far fronte alla e, per questo, chiese alla un in cambio della ( ). Il corso forzoso causò una con conseguenze positive per l'export e qualche effetto inflazionistico limitato. Nel 1893 nacque la Banca d'Italia dalla fusione di 4 banche e nel 1926 rimase l'unica con la possibilità di emettere moneta. 1866 guerra di secessione americana crisi del credito risorse terza guerra di indipendenza austriaca Banca nazionale del regno d'Italia prestito ingente sospensione della convertibilità Corso forzoso 1866 - 1883 svalutazione del 10% della moneta italiana LA GRANDE CRISI ETÀ GIOLITTIANA DISSESTO BANCARIO SEMPLIFICAZIONE EMISSIONE RECUPERO PRODUTTIVO ABOLIZIONE CORSO FORZOSO Con la presenza di nel vi era un forte potenziale inflazionistico. Per questo, venne emanata la che prevedeva che le banche dovessero ; tuttavia, le banconote emesse per conto proprio non dovevano avere corso forzoso, non potevano modificare il tasso di sconto e ciascuna banca non poteva emettere un numero di banconote superiore al triplo del capitale sociale sottoscritto. 6 banche d'emissione 1874 legge bancaria "della pluralità disciplinata" emettere moneta per conto dello Stato Negli siamo ancora in un regime di corso forzoso ma migliorano le finanze e, sotto il governo della , si arriva al . L'avvento di una spinse lo Stato a innalzare nei confronti delle importazioni. anni '70 destra storica pareggio di bilancio crisi agricola barriere protezionistiche Nel , grazie ai progressi economici, fu possibile tornando alla convertibilità della moneta. Tuttavia, la venne ripristinata al , senza tener conto della svalutazione (10% circa). Questa manovra favorì l'afflusso di . Lo Stato, sotto la guida della , finanziando la costruzione di linee ferroviarie e il settore secondario. 1883 abolire il corso forzoso convertibilità valore nominale capitali esteri sinistra storica aumentò la spesa pubblica Fra gli effetti negativi, però, vi è la : molte banche vengono coinvolte nella "febbre edilizia". A seguito di un aumento di prezzi e degli investimenti, scoppia la , che portò a una diminuzione degli sconti bancari, i titoli delle società crollarono e molte imprese fallirono. speculazione edilizia bolla del 1888 Con l'arrivo dei prodotti cerealicoli oltreoceano a buon mercato nacque una forte crisi agraria dovuta a: : integrazione delle economie mondialiCause esogene : il sistema agrario non è in grado di reggere la concorrenza dei prodotti oltreoceano; inoltre, compaiono agenti filopatogeni che distrussero molti prodotti di eccellenza. Cause endogene , le rendite fondiarie si contrassero, si riducono gli investimenti e peggiora la bilancia dei pagamenti. I prezzi dei prodotti crollano Nel venne introdotta una nuova , frutto di una politica di chiusura di tutti gli altri Paesi e diede inizio a una con la . 1887 tariffa doganale guerra commerciale Francia Data la grande crisi mondiale e la riduzione del credito internazionale, a loro volta le banche ridussero i loro prestiti nei mercati nazionali. Nel vi fu il : la stampò più carta moneta di quanto consentito (doppia serie); vi è una spinta inflazionistica e l'aggio si inasprisce. Le banche iniziano a convertire il denaro detraendo l'aggio. Nel lo Stato fu costretto ad intervenire garantendo il valore delle banconote per evitare una crisi di sfiducia. la Banca Romana viene messa in liquidazione. 1888 primo scandalo bancario Banca Romana '93 In questo contesto si pongono le basi per la che porterà alla nascita della che sarà solo più affiancata dal Banco di Napoli e di Sicilia (sistema tripartito fino al 1926). Il crollo delle grandi banche nazionali porta alla nascita di grandi banche miste. prima riforma degli istituti di emissione Banca d'Italia In una vediamo una di tutti i settori: crescono i salari, agricoltura, risparmi interni, import ed export. In una , che precede la prima guerra mondiale, la crescita viene interrotta da una . prima fase crescita seconda fase crisi degli USA TEORIE DELL'INDUSTRIALIZZAZIONE ROSTOW Non tuti i Paesi si sviluppano contemporaneamente ma si verifica un progressivo processo di convergenza spesso di tipo imitativo. GERSCHENKRON NORTH PAUL DAVID POLLARD Ogni società percorre :5 stadi di crescita 1. Società tradizionale caratterizzata da stagnazione economica 2. Transizione economica 3. Decollo caratterizzato da forte crescita 4. Maturità dove la crescita si attenua 5. Consumi di massa Il modello non è esente da critiche: non spiega come è possibile passare da uno stadio all'altro. Viene ignorato il ruolo dello Stato e infine si ignorano le interazioni tra Paesi. Si focalizza sulla transizione e il decollo. Dà i concetti di: : posiziona i Paesi a una distanza dalla UK in base a prerequisiti per lo sviluppo presenti in UK e assenti altrove (esempio, presenza di carbone). In assenza di questi prerequisiti esistono fattori sostitutivi come lo Stato o le banche. “Arretratezza relativa” : i Paesi più arretrati possono fare conto su tecnologie già presenti e dunque sviluppano crescite più veloci. I fattori guida dei Paesi ritardatari non furono gli stessi di quelli sviluppati: prima rivoluzione industriale vede il settore tessile e cotone, la seconda rivoluzione industriale la chimica, elettricità, siderurgia “Vantaggi dell’arretratezza” : Secondo la sua teoria gli sviluppi economici non avvengono mai a livello nazionale, ma a livello di aree regionali spesso influenzate dalla vicinanza con altri Stati. Dualismo nello sviluppo degli Stati : uno stesso fenomeno internazionale ha ricadute diverse nei singoli Stati nazionali. Differenziale della contemporaneità Elemento fondamentale dello sviluppo è la alle esigenze delle attività economiche che operano nel territorio. Le sono fondamentali per la crescita dei Paesi (es. brevetto). Gli elementi di sono dati da . capacità dello Stato di adattare le proprie istituzioni regole arretratezza deficit istituzionali : I mutamenti non dipendono da leggi economiche universali, ma: Path dependence Dalle condizioni iniziali , non strettamente economico ma anche culturale, religioso o altro, seguito precedentemente, che riduce il ventaglio delle scelte possibili. Dal percorso I SISTEMI MONETARI INTERNAZIONALI TRA '800 e '900 GOLD STANDARD ENTRATA IN VIGORE BIMETALLISMO STATI UNITI Fino a il ruolo di base monetaria nei vari Paesi è stato svolto dall' ( ). La moneta viene considerata come una merce di scambio dotata di un proprio . metà '900 oro e/o dall'argento commodity money valore intrinseco Eventi di (moneta legale) si ebbero anche prima del '900 ma furono associati a : gli assegnati emessi dai rivoluzionari francesi, i greenbacks emessi dl Governo del nord America durante la guerra di secessione, le banconote inglesi non convertibili durante le guerre napoleoniche in Inghilterra. Finiti questi episodi, però, si cercò sempre di tornare alla convertibilità. fiat money eventi di necessità I sistemi di erano un'ottima ma non garantivano la stabilità dei prezzi, anzi, il Gold Standard imponeva in caso di squilibri aggiustamenti interni (sui salari). commodity money garanzia contro l'iperinflazione Il materiale da usare come moneta doveva avere un per facilitarne il trasporto e la durabilità; per questo le monete in metalli di basso valore (rame) vennero gradualmente sostituite e le monete d'oro e d'argento vennero gradualmente affiancate da emesse da istituti di emissione operanti nei vari Paesi. elevato rapporto valore-peso a partire dal XVIII e XIX secolo banconote convertibili a vistaTIPOLOGIE ORIGINE Il Gold Standard venne adottato ufficialmente nel 1819 con il "Resumption act". Le modalità operative del Gold Standard furono teorizzate da Ricardo: Piena convertibilità delle banconote a un dato prezzo ufficiale Piena libertà di importazione ed esportazione di oro per mantenere fissi i rapporti di scambio delle banconote Piena facoltà dei privati di coniazione dell'oro in lingotti Il Gold Standard ha origine in Gran Bretagna. Il monometallismo si afferma per caso nel '700: Isaac Newton venne incaricato di stabilire il prezzo ufficiale dell'oro che venne tuttavia rivalutato del 5% rispetto al prezzo precedente. Questo sistema di cambio comportava situazioni di arbitraggio e quindi spinge a tesoreggiare l'argento lasciando in circolazione solamente l'oro. Con riferimento al Gold Standard di sono verificate tra l'800 e il '900 diverse tipologie: : tutto il circolante era composto da oro (circolante = base monetaria).GOLD STANDARD COIN : insieme alle monete d'oro circolavano banconote emesse da istituti di emissione sulla base di un rapporto predeterminato con le riserve auree. La normativa variava da Paese a Paese ma può essere ricondotta a due sistemi principali: 1. : adottato dall'Europa continentale. L'emissione delle banconote doveva essere garantita dalla riserva metallica dell'istituto di emissione sulla base di una reserve ration predeterminata (le banconote non potevano superare di 3 volte la riserva aurea dell'istituto) 2. : seguito dalla banca d'Inghilterra. Le banconote dovevano essere garantite al 100% dall'oro con l'eccezione di una somma fissa che era interamente fiduciaria. FRACTIONAL RESERVE GOLD STANDARD Fixed proportion system Fixed fiduciary issue system : il circolante era interamente costituito da banconote dell'istituto di emissione. Tali banconote erano però convertibili in lingotti d'oro a vista. La conversione non era possibile su piccole somme. GOLD BULLION STANDARD : La valuta nazionale era convertibile ad un tasso di cambio fisso con una valuta di riferimento (sterlina o dollaro) a sua volta convertibile in oro. Questo sistema fu teorizzato da Keynes nel 1913 nel libro "Indian currency and finance". GOLD EXCHANGE STANDARD ABBANDONO BIMETALLISMO ADESIONE PRO E CONTRO Il Gold Standard veniva considerato nel passato come un . Tra i sostenitori nel XX secolo vi erano diversi , assertori delle capacità di equilibrio dei sistemi economici (Friedman, Mises, Hayek). Tra i . Il primo modello formale nel quale si pone l'accento sulle proprietà self-equilibrating è il elaborato da nei suoi . In base alla sua analisi se NX>0 si determina un flusso in entrata di oro nel Paese che fa aumentare il livello dei prezzi e dunque un aumento del tasso di cambio reale (perdita di competitività) e la bilancia commerciale tende ad equilibrarsi. Il saldo degli equilibri della bilancia commerciale doveva essere fatto mediante trasferimenti internazionali di oro e si basava sulle seguenti ipotesi: sistema self-equilibrating economisti di stampo liberista critici vi erano Fishes e Keynes Price-specie floq mechanism Hume Political Disclosures Teoria quantitativa della moneta Flessibilità dei prezzi e dei salari Elevata elasticità della domanda rispetto ai prezzi Nel modello di Hume non si fa menzione del ruolo svolto dal sistema degli istituti di emissione e dagli effetti esercitati dai flussi di capitale poiché alla sua epoca gli scambi internazionali erano prevalentemente di beni e le transazioni finanziarie svolgevano un ruolo secondario. RUOLO DELLA BANCA Nel corso del XIX secolo il ruolo del si rivela . Le banche centrali dovevano seguire le " ", cioè dovevano intervenire solamente al fine di rendere più veloce il processo di equilibrio che già era in atto. Nel caso di un con conseguente riduzione delle riserve auree la banca centrale avrebbe che si sarebbe tradotto in . In questo modo si sarebbero attirati che avrebbero prodotto un surplus di capital account che avrebbe compensato il deficit del current account. Inoltre, l'aumento del costo del credito per imprese e famiglie determinava una riduzione della domanda aggregata della produzione e dei prezzi interni che avrebbe ridotto le importazione e incentivato le esportazioni riequilibrando la bilancia commerciale. sistema bancario e degli istituti di credito fondamentale per il funzionamento del sistema regole del gioco deficit commerciale alzato il tasso di sconto maggiori tassi di interesse flussi di capitali esteri FUNZIONAMENTO Nella realtà il Gold Standard era un : esso funzionava grazie a un enorme , posta al centro del sistema banche centrali dei Paesi aderenti al sistema. Vi era di fatto una separazione tra i Paesi " " e i Paesi " ": nei Paesi centrali la convertibilità delle banconote era e il Gold Standard funzionava in modo efficiente; nella periferia (Paesi meno sviluppati) la convertibilità era stabilita solo " " e il funzionamento del sistema era meno soddisfacente. sistema tutt'altro che automatico coordinamento svolto dalla Banca d'Inghilterra di centro di periferia garantita de jure Contrariamente a quanto spesso affermato il Gold Standard garantiva un'ottima difesa contro l'iperinflazione ma dei Paesi aderenti al sistema, anzi: non garantiva la stabilità dei prezzi . Era spesso soggetto a variazioni in conseguenza dei miglioramenti delle tecniche minerarie e alla scoperta di nuovi giacimenti Il prezzo dell'oro era tutt'altro che stabile Le regole del gioco presupponevano che i caratterizzati da dovessero attuare che causassero recessione, con l'obiettivo di ridurre i salari all'interno, al fine di recuperare competitività. Paesi NX<0 politiche monetarie restrittive All'inizio del XIX secolo le valute di molti Paesi avevano alla base l'argento o sistemi bimetallici (oro e argento). Nel la adotto per la prima volta un basato su un rapporto fisso tra oro e argento ( ). Il sistema francese venne imitato da (dal '61 dall'Italia). Nel la necessitò di coordinare la moneta divisionaria di argento portò alla nascita dell' alla quale aderirono . 1803 Francia sistema bimetallico 1:15,5 Belgio, Svizzera, Regno di Sardegna '65 Unione latina Francia, Belgio, Italia e Svizzera Gli Stati Uniti adottarono nel il in base a un rapporto in seguito modificato . Negli in seguito alla “ ” in California il prezzo relativo dell’oro rispetto all’argento si ridusse; risultò quindi antieconomico per i privati conferire l’argento alla zecca al prezzo ufficiale e ciò portò al . Negli anni ’60 i costi della tra i confederati del sud e gli unionisti del nord portarono all’introduzione di (i Greenbacks). Nel in vista della ripresa della convertibilità un provvedimento legislativo, il “ ” dalla lista delle monete ufficiali che potevano essere coniate alla zecca. Tale provvedimento venne duramente criticato dai fautori del bimetallismo negli anni ’80 e ’90. Ciò decretò la fine del bimetallismo negli USA e si trovarono a tutti gli effetti in un sistema . 1797 bimetallismo 1:15 1:16 per motivi politici anni ’50 dell’800 corsa all’oro tesoreggiamento o l’esportazione di tale metallo guerra di secessione carta moneta non convertibile 1873 coinage act escluse il dollaro d’argento nel ’79 Gold Standard La decise di passare al a seguito dell'unificazione nel . A partire dagli anni '70 si assiste al passaggio di diversi Paesi al Gold Standard: Germania monometallismo aureo '71 : le monete d'argento erano ingombranti e poco pratiche. Inoltre, il monometallismo aureo semplificava gli scambi con l'Inghilterra che era la prima potenza industriale del mondo. Per motivi pratici : l'oro appariva come simbolo di successo e della potenza inglese, l'argento era la valuta dei Paesi periferici. Considerazioni di prestigio L' da parte della banche centrali di Germania, USA e altri Paesi in un contesto di offerta aurea rigida (estrazioni obsolete) determinò un dell'oro nei confronti dell'argento che destabilizzò ancora di più o Paesi a sistema bimetallico. Nei Paesi che avevano aderito ala Gold Standard si verificò una , avviando un processo deflazionistico e una prolungata a partire dagli anni . aumento della richiesta di oro forte aumento del prezzo relativo riduzione della base monetaria crisi recessiva '70 dell'800 RIVOLTE AMERICANE Le problematiche relative alla recessione furono all’origine in Europa e nel mondo di vivaci dibattiti che coinvolsero i maggiori economisti del tempo. Negli Stati Uniti il venne sostenuto fortemente dai e da buona parte di (partito democratico). Nel il partito democratico fece approvare lo “ ” che impegnò il governo ad acquistare grandi quantitativi di e utilizzarlo come . Due anni dopo riprese l’inflazione in USA, ma, nel , il presidente repubblicano , sostenitore del Gold Standard, . Ne seguì una rapida discesa dei prezzi, una e il fallimento di molte imprese agricole e commerciali. Nel in vista delle elezioni vinsero i repubblicani continuando a aderire al Gold Standard. La scoperta di nuove tecniche di estrazione, tuttavia, permisero un maggiore sfruttamento delle miniere. Ne seguì un rapido aumento dell’offerta di oro e dei prezzi e una rapida ripresa della produzione a livello internazionale ripristino al bimetallismo farmers dell’ovest piccoli imprenditori e commercianti 1890 Sherman silver purchase act argento base monetaria ’93 Cleveland abolì lo Sherman Act dura recessione ’96 PRIMA GUERRA MONDIALE EFFETTI A LIVELLO MACROECONOMICO CONTESTO CAUSE RICONVERSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E INTERVENTO DELLO STATO CASO ITALIANO: EFFETTI MACROECONOMICI FINANZIAMENTO ITALIA CONSEGUENZE SOCALI INNOVAZIONE TECNOLOGICA FINANZIAMENTO DELLA GUERRA CONSEGUENZE UMANE Il periodo antecedente la Prima guerra mondiale era caratterizzato da tra Paesi che permettevano la che accompagnano la del continente. Il contesto pre-guerra non è solo di crescita economica ma è caratterizzato da un forte a livello di pensiero e di . assenza di barriere libera circolazione del capitale e del fattore produttivo lavoro crescita economica ottimismo fiducia nel progresso Il fu un punto di :primo conflitto mondiale svolta Sconvolse la rete di istituzioni e rapporti tra Paesi Provocò il compromettendo la stabilità della moneta e creando dinamiche inflazionistiche senza precedenti. Con la WW1 crollarono i sistemi di commodity money a favore di sistemi di fiduciary money che non costituivano garanzie contro l'iperinflazione dissesto delle finanze pubbliche (Parlamento) e la Mise a dura prova le istituzioni politiche coesione sociale : L'Europa che era stata fino ad allora il centro del mondo perse il primato a favore degli Stati Uniti Travolse gli ordinamenti politici internazionali Tra le cause principali che furono alla base dello scoppio del conflitto mondiale vi furono: 1. (esponenzi della finanza o siderurgia meccanica) che ottenevano beneficio dalla corsa agli armamenti e in grado di condizionare la stampa e l'opinione pubblica. Questi gruppi tuttavia erano minoritari: la maggior parte dei commercianti erano favorevoli alla continuazione del coordinamento internazionale. La causa economica risulta solo in parte soddisfacente. Azione svolta da gruppi di pressione 2. , soprattutto in Germania, Francia, Impero Austro-Ungarico. Questa è un'ideologia che sfugge alla spiegazione economica. Crescenti tensioni nazionalistiche 3. che immaginavano una guerra di breve durata e di conseguenze limitate. Errori di calcolo dei Governi La non fu la conseguenza di una vittoria militare, bensì di un (14 punti di Wilson). Francia e Inghilterra fecero un trattato di pace punitivo per la Germania (Trattato di Versailles) che mise le premesse per il conflitto successivo. fine della guerra accordo politico La guerra comportò una e, a livello macroeconomico, una drastica ricollocazione complessiva della domanda: la di beni di consumo e gli vengono e tutte le risorse vengono investite nelle (G). Fino al 1914 la spesa pubblica nel Paesi europei si aggirava mediamente intorno al 10-15% del PIL; negli anni della guerra si passo al 30-35% del PIL. radicale riconversione delle attività produttive produzione investimenti fortemente repressi spese militari : in periodi "normali" i rapporti T/Y e G/Y tendono ad essere stabili ad un livello accettabile dalla popolazione. In periodi di guerra tali rapporti aumentano in quanto aumenta la spesa pubblica. Tornati alla pace però tali maggiori livelli di spesa e tassazione vengono ritenuti normali e dunque non ritornano al livello pre-guerra. Peacock-Wiseman Hypotesis Nel l'Italia registrava una . Nel 1915 le spese militari furono pari all'incremento del PIL e ciò determinò l'illusione che la guerra potesse finanziarsi da sé senza subire forti sacrifici economici. Ma questa illusione durò poco: nel '18 i costi della guerra arrivarono ad essere il 46% del PIL. In Italia, inoltre, i redditi reali erano minori di quelli dei Paesi sviluppati e dunque i consumi potevano essere compressi in maniera minore; ne comportò che la spesa per la guerra derivò principalmente da . 1914 leggera sottoccupazione prestiti esteri Durante la Prima guerra mondiale si registrò un netto aumento dell' : ingerenza dello Stato nelle attività produttive Importazioni ed esportazioni contingentate (ognuno stessa quantità)Materie prime razionalizzate (tetto massimo)Prezzi dei beni di prima necessità calmierati Imprese in grado di produrre materiale bellico sotto giurisdizione militare Parte di queste misure vennero smantellate alla fine del conflitto, altre rimasero. CONSEGUENZE MONETARIE A livello teorico il finanziamento di un conflitto di ampie proporzioni può essere finanziato tramite: Aumento tassazione : tramite la cessione di titoli di debito a famigli e imprese o indebitamento estero Indebitamento : il governo induce la banca centrale a creare liquidità a fronte dell'acquisto di titoli di debito pubblico. Questo è sicuramente lo strumento più destabilizzante che genera inflazione, infatti, con la monetizzazione si crea liquidità e dunque aumenta solamente G creando un eccesso di domanda. Monetizzazione del debito Nessun Paese fu in grado di finanziarsi solamente con l'aumento della tassazione; si ricorse all'indebitamento, alla monetizzazione del debito e all'inflazione. Il , alla vigilia del conflitto, era . Le erano , (distribuite) e con (dunque poco elastiche). L'incremento delle imposte coprì solamente l'8% dell'incremento delle risorse (16% a fine guerra). Una parte delle risorse venne coperta dalla monetizzazione del debito (17% poi 23%) ma la maggior parte delle risorse derivò dall'indebitamento: sistema finanziario italiano inefficiente e inadeguato imposte numerose male perequate aliquote elevate (2/3 dell’indebitamento): cessione di titoli di Stato a famiglie e imprese. Si fece appello al patriottismo e alla forte propaganda ma anche all’illusione monetaria derivante da tassi di interesse elevati che tuttavia venivano fortemente compensati dall’inflazione che rendeva i tassi di interesse reali negativi. Indebitamento interno : concessi dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti finalizzati all’acquisto di materie prime e manufatti presso i paesi alleati. Indebitamento esterno Nel 1918 il livello del debito stava al 116% del PIL. Nel trentennio successivo arrivò al 160% del PIL per effetto dell'aumento della spesa pubblica per finanziare pensioni di guerra, sussidi e sovvenzioni varie. Parte del debito estero venne risolto con *accordi politici** e con l'inflazione che, tuttavia, comportò gravi conseguenze sui cittadini. Nel la della sterlina causando la . Assieme al sistema dei pagamenti internazionali si verifica una forte contrazione del commercio tra Paesi. Si ritornerà ad un livello di libero scambio solamente nel 1980. 1914 Gran Bretagna sospese la convertibilità fine del Gold Standard Diversi settori dell'economia beneficiarono delle in tempo di guerra approfittando dei per degli impianti produttivi e per effettuare operazioni di integrazione verticale. Venne inoltre stimolata l' soprattutto in campo . commesse statali larghi profitti ampliamenti e ammodernamenti innovazione tecnologica e la ricerca chimico, meccanico e farmaceutico Vi furono circa , circa , circa senza considerare le vittime di malattie, epidemie e carestie. 9-10 milioni di vittime sui campi di battaglia 20 milioni di mutilati e invalidi 9-10 milioni di vittime civili La guerra innescò nelle popolazioni coinvolte che non vi furono e sfociarono in diversi casi in : in Russia vi fu la e in Italia l' . Il malessere fu alimentato anche dagli che colpì soprattutto i ceti medi percettori di salari fissi e sfociò in (nazisti in Italia). Il malessere sociale minacciò le fondamenta degli ordinamenti politici liberali creando le . aspettative di radicali mutamenti politici e sociali tentativi rivoluzionari Rivoluzione bolscevica occupazione delle fabbriche effetti dell'inflazione movimenti nazionalistici premesse per governi autoritari e totalitari La guerra portò anche ad :aspetti sociali positivi La guerra in Italia aveva agito come delle popolazioni fino ad allora divise da ragione linguistiche e geografiche. La vittoria rafforzò a livello popolare il senso di appartenenza allo Stato unitario. collante a livello nazionale Aumenta la nell'attività lavorativa e produttiva.partecipazione delle donne IL PRIMO DOPOGUERRA E I PRIMI ANNI '20 IN EUROPA GRAN BRETAGNA Nel primo dopoguerra la Gran Bretagna deve affrontare, analogamente agli altri Paesi belligeranti, rilevanti problemi economico-sociali 1. : era necessario *riconvertire gli impianti industriali alla produzione di beni di consumo concorrenza con gli Stai Uniti obsolescenza tecnologica svalutazione della sterlina nel confronto del dollaro esportazioni**. Già nell'800 la Gran Bretagna presentava un che veniva compensato in due modi: attraverso i e grazie ai . Sia durante la Prima che durante la Seconda guerra mondiale la Gran Bretagna dovette liquidare parte degli investimenti esteri per pagare il conflitto; riducendo i redditi da capitale e causando problemi soprattutto a metà '900. Si adottò una al fine di ridurre il deficit e il debito determinando una contrazione della domanda aggregata e a una pesante recessione. In seguito alle politiche restrittive si passò a un che esplose ulteriormente durante il periodo della grande depressione. RICONVERSIONE INDUSTRIALE richiesti in un mercato in forte , ma non fu immediato anche a causa dell' . Un aiuto di breve periodo fu dato dalla che fece crescere le deficit strutturale della bilancia commerciale servizi redditi da capitale politica fiscale recessiva tasso di disoccupazione del 15% RIPRISTINO GOLD STANDARD 2. : in conformintà con quanto previsto dalla la Pirma guerra mondiale aveva determinato un forte aumento della spesa pubblica che si rivelò in parte irreversibile. Il si assestava al che innescò politiche restrittive. RISANAMENTO FINANZA PUBBLICA Peacock-Wiseman Analysis debito pubblico 180% del PIL 3. : il periodo pre-bellico fu caratterizzato da una forte stabilità dei prezzi. Durante la guerra, tuttavia, (anche se inflazione minore ad altri). Negli anni successivi alla guerra le politiche monetarie restrittive si tradussero in un : si cerca di far entrare la liquidità in eccesso immessa durante la guerra causando effetti negativi nell'economia reale. STABILIZZAZIONE DEI PREZZI a causa della monetizzazione i prezzi più che raddoppiarono processo deflazionistico 4. : dopo la guerra, chi aveva combattuto, soprattutto i , si aspettavano un miglioramento del tenore di vita ma le politiche restrittive emanate generarono da parte dei lavoratori. ASPIRAZIONE DELLE CLASSI LAVORATRICI ceti lavorativi proteste In questo contesto gli ambienti finanziari e il partito conservatore individuano nel ai livelli pre-guerra il fattore cruciale in grado di ripristinare il prestigio della Gran Bretagna e il suo ruolo di centro finanziario. Dovevano essere (soprattutto nei confronti del dollaro) e venne emanato, da una commissione sul ripristino del sistema monetario internazionale, il che sosteneva una visione idealizzata del Gold Standard. ripristino del Gold Standard ripristinati i tassi di cambio Cunliffe report Questo report incontrò una fortissima avanzata da che venne espressa nel " " in cui: critica Keynes Tract on monetary reform individua il tra stabilità del livello dei prezzi all'interno e stabilità del tasso di cambio ( ). per riprendere competitività secondo Keynes bisognava agire o sui tassi di cambio o sui prezzi ma i lavoratori non sarebbero stati disposti a una compressione salariale, per cui si oppone al ripristino del Gold Standard. trade-off stabilità interna vs stabilità esterna Osserva inoltre che, posto che si voglia tornare al Gold Standard, non bisognava rientrare alla vecchia parità perché avrebbe comportato una sopravalutazione della sterlina POLITICA La posizione di Keynes si rivelò tuttavia minoritaria: la maggior parte degli economisti e politici fu contraria all'adozione di un regime a cambi flessibili in quanto sostenevano che l'instabilità del cambio danneggiasse in modo irreparabile il commercio internazionale. Nel vinsero i conservatori alle elezioni e venne nominato , favorevole al ripristino della parità pre-bellica., ma gli Stati Uniti non accettarono di andare incontro alle politiche inglesi, mantenendo la stabilità del prezzo. 1924 Winston Churchill Venne adottato il : la convertibilità era garantita con riferimento ai e quindi per somme più elevate con finalità legate al commercio internazionale. Gold Bullion Standard lingotti d'oro INDUSTRIA Nel premono per una dei minatori inglesi. L'opposizione dei porta a uno che si protrae per diversi mesi bloccando la produzione mineraria. Anche il settore manifatturiero subisce una rilevante perdita di competitività e il saldo della bilancia commerciale inglese peggiora. Aumenta anche la arrivando al . La Gran Bretagna arriva alla grande depressione indebolita da queste politiche. '26 gli industriali del settore minerario riduzione dei salari sindacati sciopero disoccupazione 14.4% A livello di policy, gli interessi delle , erano di poiché avrebbe determinato una perdita di competitività, ma vennero sacrificati a favore degli interessi della City. Una cosa simile si ripeterà sotto il governo della Thatcher negli anni '70-'80. industrie non tornare al Gold Standard GERMANIA TRATTATO DI VERSAILLES PROBLEMA DELLE RIPARAZIONI La lacerazione che portò la Germania alla Seconda guerra mondiale fu il " ": esso era il nel con la Germania e conteneva clausole estremamente dure per quest'ultima. , perseguito principalmente dai e dal loro primo ministro Clemenceau, era quello di al fine di relegarla a un ruolo di secondo piano impedendole di minacciare di nuovo la Francia. Tale strategia violava fortemente i termini dell'Armistizio basato sui 14 punti di Wilson. Questo trattato venne fortemente il quale espresse la sua contrarietà nel saggio " ". Trattato di Versailles trattato di pace elaborato dagli alleati '19 Obiettivo del trattato francesi minare le basi della potenza industriale e commerciale tedesca criticato da Keynes Conseguenze economiche della pace Il Trattato di Versailles prevedeva la , oltre ad per un totale di circa il . Inoltre prevedeva: cessione alla Francia dell'Alsazia e della Lorena altri territori ceduti alla Polonia 13% del territorio 1. La in modo da indebolire le sue capacità commercialicessione di tutto il naviglio mercantile 2. Perdita di sovranità delle colonie e la confisca dei beni dei cittadini ivi presenti 3. Venne imposto di al fine di ridurre l'afflusso per le industrie nazionali cedere parte delle forniture di carbone agli alleati 4. Vennero imposte le " ", quote a titolo di non solo per i danni effettuati ai civili dei Paesi alleati, ma anche per le spese di guerra degli stessi riparazioni risarcimento 5. Si impose la e venne la riva sinistra del per sorvegliare il Paese. smilitarizzazione dell'esercito tedesco occupata Reno Le problematiche connesse al risarcimento dei danni di guerra fu il principale ostacolo alla stabilizzazione dell’economia tedesca. Più in generale il legame tra il pagamento delle riparazioni di guerra ed il pagamento dei debiti tra le potenze alleate costituì uno dei principali ostacoli alla stabilizzazione finanziaria ed economica in Europa. la somma richiesta per le riparazioni era spropositata, (circa 5-6 volte il Pil della nazione), che venne l’anno successivo e il pagamento effettivo si ridusse a (125% del Pil tedesco). La quota annua di rimborso era di 3 miliardi più uno per le spese di occupazione che rappresentavano in totale il 10% del Pil. Inizialmente 226 miliardi di marchi tedeschi ridotto alla metà di fatto 50 miliardi Sostenne Keynes che per pagare tali spese la Germania avrebbe dovuto avere un surplus di bilancia commerciale enorme (10%) per tutti gli anni successivi con la conseguenza di spiazzare l’export di Gran Bretagna e Francia. Inoltre, una era data dal fatto che insistevano sul pagamento delle riparazioni ma allo stesso tempo avevano inasprito le proprie col risultato di rendere più problematico il pagamento da parte della Germania. contraddizione Francia e Italia barriere doganali IPERINFLAZIONE TEDESCA La principale dell’ fu il forte deficit di bilancio aggravato da:causa iperinflazione tedesca Ingenti trasferimenti in conto riparazioni . Avversione del governo tedesco ad aumentare le imposte ai cittadini in quanto i maggiori proventi sarebbero stati utilizzati in conto riparazioni Di fatto il deficit venne finanziato principalmente con la . Se poniamo l’indice dei prezzi a 1 nel 1913, a dicembre del ’23 tale indice era arrivato a 1247 miliardi. Inutile dire che il risparmio dei cittadini venne completamente eliminato. in maniera maggiore dell’inflazione con effetti positivi sulle . In una prima fase l’inflazione ha effetti positivi: la tendenza dei salari ad aggiustarsi lentamente favorisce i profitti delle imprese che in molti casi furono in grado di rifare gli impianti. Nella fase iperinflattiva tuttavia si hanno effetti distruttivi e destabilizzanti per l’attività economica e sulla distribuzione del reddito con conseguente grave crisi recessiva. creazione di moneta Tra il 1918 e il ’21 il tasso di cambio si ridusse esportazioni STABILIZZAZIONE vennero adottate una serie di misure volte a stabilizzare la situazione e modificare le aspettative inflazionistiche: A partire dal '23 1. Venne sostituito la valuta corrente, il Reichsmark, ormai completamente screditato, con il garantito da (si cerca in parte di legare il valore delle banconote a qualcosa di reale). Era una garanzia molto teorica che però funzionò nel ripristinare la fiducia nella moneta. Rentenmark titoli indicizzati 2. a presidente della banca centrale (Reichsbank) un avverso all’inflazione. Nomina banchiere di portata internazionale 3. Introduzione del (cioè monetizzare il debito) che fu la causa maggiore dell’inflazione. divieto per la banca centrale di acquistare titoli di stato 4. Si procede ad un riequilibrio dei conti pubblici e del bilancio dello stato CONSEGUENZE ECONOMICHE Le furono molto gravi: i ceti medi e a reddito fisso subirono un drammatico (salario reale) . Trassero vantaggio dall'instabilità gli che, grazie ai , poterono a discapito di banche e risparmiatori. conseguenze dell'iperinflazione peggioramento del potere d'acquisto e del tenore di vita imprenditori tassi di interesse reali negativi rinnovare gli impianti produttivi Nel la Germania sottoscrisse il che stabiliva che il pagamento delle riparazioni (121 miliardi) dovesse essere effettuato in . Venne creata la con sede a per facilitare il trasferimento di denaro agli alleati. Nel bla questione delle riparazioni venne in cambio di un pagamento finale di . 1930 Piano Young 59 rate annue Bank for international settlement Basilea '32 liquidata 3 miliardi di marchi L'ECONOMIA DEGLI STATI UNITI TRA LE DUE GUERRE AGRICOLTURA CONTESTO QUADRO MACROECONOMICO MERCATO BORSISTICO RIVOLUZIONE TECNOLOGICA LA CRISI DEL SISTEMA BANCARIO INDICATORI MACROECONOMICI INADEGUATEZZA ED ERRORI DI POLITICA ECONOMICA E FISCALE POLITICA MONETARIA INIZI GRANDE DEPRESSIONE Gli anni ’20 in Usa sono caratterizzati da una forte crescita economica, modernizzazione della società e da un processo di democratizzazione (suffragio universale esteso alle donne). Non mancarono tuttavia aspetti critici: : la delusione per gli esiti della conferenza di Versailles induce gli Stati Uniti a disinteressarsi della politica europea. Il Paese non ratifica il trattato di pace e non entra nella società delle nazioni, inoltre irrigidisce il pagamento dei crediti concessi agli alleati. Isolazionismo : divieto di produzione e vendita di bevande alcoliche per contrastare un rilevante problema sociale: questa manovra tuttavia divise l’opinione pubblica e alimentò contrabbando e illegalità. Proibizionismo : approvazione di provvedimenti diretti a limitare l’immigrazione dall’Europa meridionale e orientale in quanto “estranea” ai gruppi etnici che avevano fondato la nazione americana. Nel sud degli Stati Uniti si sviluppa una campagna di violenze nei confronti della popolazione afro-americana scatenata dal Ku-Klux-Klan. Pregiudizi raziali e discriminazione (già presente nell’800)Rafforzamento del protezionismo A seguito della guerra si registrò un breve periodo di causato da una . Nei vi fu invece una forte a ritmi del 10% seguita da un periodo di crescita più contenuta. Nei primi anni ’20 vi fu una (del 15% scesa poi al 6,5%) che provocò problemi pesanti soprattutto ai dell’ovest i quali si erano fortemente indebitati. A seguito di questo episodio la Fed varò . Fino alla vigilia della guerra il livello della sul Pil era (3% intesa come spesa federale e non include le spese locali). Durante la per poi riscendere ma non al livello pre guerra (in conformità con quanto stabilito dalla Peacock-Wiseman analysis). recessione restrizione monetaria promossa dalla Fed primi anni ’20 crescita economica forte deflazione farmers politiche per mantenere la stabilità dei prezzi spesa pubblica estremamente bassa Prima guerra mondiale la spesa salì al 25% Negli anni della guerra si era verificato un forte . La causa era un forte aumento della (proveniente dall’Europa) e dei prezzi. Per fare fronte a questa domanda i : quando si verificò la forte deflazione nel successivo dopoguerra causò gravi problemi alle imprese indebitate per gli investimenti fatti negli anni precedenti. aumento della produzione agricola domanda estera farmers e gli imprenditori si indebitarono I primi due decenni del ‘900 furono caratterizzati da innovazioni tecnologiche di grande portata che si tradussero in importanti incrementi della produttività nel settore manifatturiero e nella produzione e commercializzazione dei beni di consumo di massa. In particolare: 1. Venne adottata l’ in sostituzione del vapore quale principale forza motrice nel settore manifatturiero energia elettrica 2. Elaborazione e commercializzazione di nuovi con particolare riferimento al settore dei . brevetti trasporti, telecomunicazioni, telefonia e chimica 3. Razionalizzazione degli impianti industriali e adozione della che permise di aumentare fortemente la produttività e di ridurre i costi di produzione. catena di montaggio Tali innovazioni permisero la : automobili, telefoni, i primi elettrodomestici ecc. Ciò ebbe effetti enormi sulle abitudini della popolazione come la creazione di quartieri residenziali lontani dai centri abitati sovraffollati produzione su larga scala di beni di consumo durevoli Nei si verificò un : ciò si tradusse in un sensibile . l’aumento dei prezzi assunse carattere : nel ’29 il rapporto prezzo utili era pari a 32,6. Alcuni economisti denunciarono il rischio di crash borsistico. Tale previsione non venne condivisa dal maggiore economista Usa del tempo Irvin Fisher. Secondo l’autore infatti il prezzo delle azioni è dato, in equilibrio, dal valore attuale dei dividendi futuri attesi. Dato l’aumento di produttività seguito all’evoluzione tecnologica in Usa era considerevole aspettarsi incrementi della produzione e dei dividendi futuri. Tali previsioni erano destinate ad essere smentite poco dopo con lo scoppio della bolla speculativa. primi anni ’20 forte aumento dei profitti e dei dividendi delle imprese quotate in borsa aumento del prezzo delle azioni Tra il ’27 e il ’29 speculativo La è un’istituzione che nasce nel a seguito del Federal Reserve Act il quale istituì il Federal Reserve System comprendente ; essa aveva l’obiettivo di fornire credito all’economia e al sistema bancario ed era autorizzata ad le quali dovevano essere al 100% . Tra gli troviamo il fatto che la mission si basava sull’ipotesi teorica delle , non adeguata ai compiti di una banca centrale moderna e inoltre non si faceva cenno ad obiettivi di stabilizzazione dei prezzi; un altro aspetto era l’ : vi erano conflitti tra le singole Fed bank e, in particolare, tra la banca di New York (guidata da B. Strong) e il board di Washington. Infine, tale sistema era . Nell’immediato dopoguerra, infatti, il Tesoro preme per mantenere il tasso di sconto a livelli bassi (al di sotto del livello naturale) al fine di contenere l’onere del debito pubblico. Ciò portò ad un , e dunque (Wicksell). Rendendosi conto dell’instabilità creata venne incrementato il tasso di sconto di molto con effetti di deflazione e recessivi sull’economia. Federal Reserve 1913 12 banche semi autonome ed un board con sede a Washington emettere banconote garantite da lingotti d’oro o da cambiali commerciali aspetti critici cambiali reali assenza di governance dipendente dal Tesoro aumento dei prestiti da parte delle imprese eccesso di domanda inflazione Nel venne usato per la prima volta un nuovo strumento operativo: le operazioni di mercato aperto per effettuare politica monetaria espansiva. In questo contesto si afferma la centralità di Benjamin Strong (New York) che promosse una politica monetaria volta a: ’22 (caratterizzati da NX>0) mettendo in crisi il sistema Gold Standard. Sterilizzare i flussi di oro in entrata negli Usa attraverso operazioni di mercato aperto (sostenute da Fisher). Garantire la stabilità dei prezzi Queste politiche ebbero effetti sulla stabilità dei prezzi alla fine degli anni ’20. Nel ’28 Strong scompare e la Fed perde capacità decisionale. Durante la crisi del ’28-’29 la Fed reagisce con politiche decisamente restrittive che posero le basi per il crash borsistico dell’ottobre ’29. A seguito del crollo dei prezzi nel mercato borsistico la crisi si dilagò anche nel mercato reale in base a due meccanismi: 1. : la domanda di consumo è funzione sia del reddito che della ricchezza finanziaria degli individui. Se crolla la ricchezza finanziaria (causata dal crollo dei prezzi dei titoli) si riducono anche i consumi (soprattutto negli Usa dove l’azionariato era diffuso). Effetto ricchezza 2. in seguito alla riduzione del valore del collaterale (titoli). Ciò causò un crollo degli investimenti. Riduzione della capacità di finanziamento delle imprese I meccanismi appena spiegati tuttavia non sono in grado di spiegare la durata e la severità della in Usa. Gli elementi che aggravarono il quadro macroeconomico furono: depressione degli anni ’30 1. Il degli Usacrollo del sistema bancario 2. Errori sistematici di politica monetaria e fiscale 3. (famiglie e imprese)Elevato indebitamento del settore privato che rappresentavano l’1/5 del totale e inoltre le banche sopravvissute ridussero drasticamente i propri crediti alle imprese e famiglie. Il sistema produttivo si bloccò per l’assenza di risorse. Tra il ’29 e il ’32 fallirono circa 5000 banche La dipendeva da:fragilità del sistema bancario per la maggior parte delle banche del “ ”, cioè la possibilità delle banche di accedere al credito della Fed. Assenza lender of last resort erano il che li rendeva vulnerabili a shock esterniMolti istituti di credito di piccola dimensione , volti a rimborsare i risparmiatori in caso di fallimento dell’istituto di credito. Ciò favorì corse agli sportelli e ritiri dei depositi. Assenza di assicurazione o garanzia pubblica sui depositi Con il peggioramento della crisi nell’economia reale e si riduce l’attivo delle banche. Il settore più vulnerabile fu quello agricolo. aumentano i non performing loans Solamente nel nel momento peggiore della crisi si decise di attuare i :’32 primi interventi 1. della “ ” con il potere di concedere prestiti sia agli istituti ai quali era negato l’accesso al credito della Fed e sia alle imprese a le amministrazioni locali. Istituzione* Reconstruction Finance corporation 2. La viene autorizzata a usando come e a concedere prestiti alle banche del FRS anche senza garanzie sulle banconote purché il prestito fosse sufficientemente garantito. Tali provvedimenti andarono nella giusta direzione ma furono tardivi Fed emettere banconote garanzia titoli federali Prima della grande depressione, l’ortodossia economica era contraria all'intervento sistematico dello Stato nell’attività economica. Anche in caso di recessione non si riteneva opportuno intervenire con politiche monetarie e/o fiscali espansive. Era convinzione diffusa che le crisi in quanto fenomeno ciclico non potessero essere evitate. Il governo di allora reagì in modo ortodosso inutilmente continuando ad assicurare il pareggio di bilancio (solamente con Keynes si sarebbe arrivati ad una visione diversa della crisi). : il bilancio del settore pubblico a livello federale era limitato (circa 3% del Pil) e saliva al 10% circa se si contavano le amministrazioni locali. Posto che i margini di manovra erano limitati non vennero comunque adottate politiche espansive. La riduzione delle entrate causate da una riduzione del reddito induce il Governo ad adottare politiche fiscali fortemente restrittive per mantenere il pareggio di bilancio. Politica fiscale : la Fed reagì al crash borsistico con riduzioni del tasso di sconto ma non perseguì una politica espansiva. Essa sosteneva che dovesse limitarsi a rispondere ai “needs of trade” e non forzare liquidità nel sistema. Nel ’31 viene sospeso il Gold Standard scatenando un attacco speculativo contro il dollaro e una forte riduzione delle riserve auree della Fed. La Fed reagì con un incremento del tasso di sconto al fine di evitare la fuga di capitali con la conseguenza di aggravare la crisi. In seguito a ciò la Fed attuò un programma di acquisto titoli sul mercato aperto che tuttavia non fu sufficiente a compensare la riduzione del moltiplicatore monetario. Infatti, durante la grande depressione aumenta c, cioè la quantità di moneta che gli individui vogliono detenere sotto forma di circolante (derivante dalla sfiducia delle famiglie nei confronti delle banche) e aumenta anche θ, cioè il rapporto riserve/depositi in quanto le banche rafforzano le riserve per scongiurare fallimento. Il moltiplicatore si riduce fortemente e l’aumento di moneta da parte della Fed non fu sufficiente a compensarlo. Ciò determinò una forte riduzione dei prezzi causando un processo deflazionistico elevato, aggravando in termini reali l’indebitamento di famiglie e imprese con conseguente aumento dei fallimenti. Il tasso di interesse reale salì al 14% disincentivando gli investimenti. Politica monetaria : il Governo varò politiche fortemente protezionistiche per proteggere il settore agricolo e industriale la quale tuttavia causò la reazione degli stati europei che a loro volta applicarono dazi sui prodotti americani Politica doganale in termini reali: si riducono i consumi (20%) e gli investimenti (88%). Si osserva un fortissimo incremento della che arrivò al e non ritornò a livelli precrisi fino alla prima guerra mondiale (nonostante il New Deal). Tra il ’29 e il ’33 il Pil si ridusse del 30% disoccupazione 25% IL NEW DEAL RISANAMENTO SISTEMA BANCARIO , a differenza di quanto spesso sostenuto, , le quali si ispirarono solo in minima parte alle idee keynesiane. Molte delle politiche attuate furono inadeguate e criticate fortemente dallo stesso Keynes. I risultati migliori si ebbero soprattutto con riferimento al risanamento del sistema bancario e alla politica monetaria. Il new Deal fu un insieme di misure non coordinate attuate nel ’33 da Roosevelt per contrastare la grande crisi POLITICA MONETARIA MISURE ADOTTATE POLITICA FISCALE 1933 - 1937 Per quanto riguarda il risanamento del sistema bancario fu proclamato da Roosevelt subito dopo il suo insediamento al governo (’33) la . Egli riuscì a fare approvare al congresso una che gli conferiva col fine di proteggere i depositanti. La riapertura delle banche fu subordinata all’ di una che certificasse che l’istituto era in grado di operare in modo soddisfacente, in sicurezza (90% delle banche ottennero la licenza). Nei mesi successivi si procedette alla risistemazione dei crediti non esigibili con una riduzione del debito stesso. Al fine di prevenire nuove corse agli sportelli venne varata una forma di . sospensione momentanea di tutte le operazioni bancarie legge pieni poteri di controllo sulle banche ottenimento licenza assicurazione sui depositi Per quanto riguarda la politica monetaria la base teorica fu fornita in primo luogo da : per uscire dalla crisi occorreva adottare con l’obiettivo di riportare i prezzi al livello pre ’29; a tal fine era necessario . Nel venne ; venne attraverso un’aggressiva politica di acquisto dei metalli preziosi che consentì un forte . In questo modo vengono poste le basi per le politiche monetarie espansive degli anni successivi. Nel viene approvato dal congresso il attraverso la quale: Fisher politiche monetarie espansive sospendere il Gold Standard ’33 sospesa la convertibilità del dollaro deprezzata la moneta nei confronti dell’oro del 40% aumento delle riserve auree ’34 Gold Reserve Act Viene (svalutata del 40%) rispristinata la parità aurea del dollaro Si procede alla nazionalizzazione delle riserve auree In conseguenza a tali misure si verificò una svalutazione del dollaro nel confronto delle principali valute aderenti al sistema aureo del 40% con forti . Il Gold reserve act rafforzò molto i poteri della Fed, la cui azione fino ad allora era stata inadeguata. incrementi dell’export Per quanto riguarda la politica fiscale Roosevelt, invece, fu un : finanziò alcune senza però mai mettere in discussione il pareggio di bilancio. conservatore spese in lavori e opere pubbliche Buona parte delle misure del New Deal ebbero natura settoriale: Provvedimenti diretti a ridurre l’indebitamento del settore agricolo Riforma del sistema borsistico attraverso l’applicazione di salari minimi, massime ore di lavoro, sanzioni alla concorrenza sleale. Tali misure presentavano punti di contatto con il corporativismo e misure autarchiche e vennero dichiarate incostituzionali dalla corte suprema. Sostenimento dei prezzi e salari Delle misure adottate nel New Deal, Keynes criticò il fatto che si cercò sempre di agire sul sintomo e mai sulla causa del problema: tali misure non risolvettero infatti la crisi. Il New Deal ebbe il merito di risanare il sistema bancario. Si uscì dalla grande depressione solamente con la Seconda guerra mondiale che portò ad un aumento della spesa pubblica Roosevelt GLI ANNI '30 IN EUROPA: DALLA GRANDE DEPRESSIONE ALLA GUERRA GERMANIA CONTESTO EUROPEO ITALIA RUSSIA a con conseguente che portò ad una attratti dall’alto rendimento dei titoli americani. dei Paesi furono costrette a loro volta ad , cioè a seguire le politiche restrittive della Fed comprimendo la domanda e . Un fattore che contribuì al contagio fu la rigidità imposta dal Gold Standard. A partire dal ’29 inoltre gli investitori statunitensi ritirarono i propri capitali dall’Europa aggravando la crisi. Nel ’28 la Fed attuò una politica restrittiva in Us aumento del tasso di interesse fuoriuscita dei capitali dall’Europa Le banche centrali europei aumentare i tassi causando recessione In Europa, inoltre, vi furono problemi specifici: mancò una cooperazione tra gli Stati e si verificarono fallimenti di molti istituti bancari. Il primo caso si ebbe in con la , il maggior istituto di credito del Paese (banca mista e dunque con alta rischiosità). La che dopo il ’26 si era stabilizzata dal punto di vista finanziario, subordinando il suo intervento alla rinuncia da parte dell’Austria di un progetto di unione doganale con la Germania. Non si applicarono così per motivi politici misure che avrebbero potuto evitare il contagio. ma concedendo un ingente credito all’istituto. La crisi finanziaria si divulga in Germania decretando diversi fallimenti bancari. Dopo la Germania la crisi arriva in Inghilterra: si determinano contro la sterlina stessa i quali, dopo una difesa della parità aurea, costrinsero il governo ad ritornando ad un sistema di cambi fluttuanti. Tale passaggio da cambi fissi a cambi flessibili comportò un forte che migliorò la bilancia commerciale e ridusse i tassi di interesse. Venne creata la “ ”, cioè un’area monetaria basata sulla sterlina. Alcuni Paesi europei invece decisero di mantenere il Gold Standard, il cosiddetto “ ” che aveva al centro la e comprendeva . Gli effetti di questa divisione non furono positivi soprattutto per chi decise di rimanere legato all’oro, i quali ebbero effetti depressivi più gravi. Austria crisi del Credit-Anstalt Francia si oppose al salvataggio della banca austriaca La Banca d’Inghilterra intervenne tardivamente attacchi speculativi abolire il Gold Standard deprezzamento della sterlina del 25%-30% Sterling Area Blocco d’oro Francia Italia, Belgio, Olanda, Polonia, Svizzera La Germania fu il Paese che adottò le sotto il . Tali politiche vennero varate per migliorare la credibilità del Paese ma ebbero conseguenze devastanti: il con conseguente crollo politico istituzionale. In seguito alla devastante condizione economica prevalse alle elezioni il che fece salire al governo nel . Sotto la guida di tale governo fortemente la soprattutto per investimenti pubblici e scopi militari riducendo la disoccupazione non ritenendosi vincolato ai patti europei. tra il ’30-’32 politiche più restrittive governo del centro destra tasso di disoccupazione salì al 30% partito nazista ’34 Hitler aumentò spesa pubblica In Italia si presenta un problema simile a quello tedesco ed austriaco: vi era una forte presenza di banche miste le quali avevano aiutato il processo di industrializzazione ma presentavano un livello di rischio molto elevato. Tali banche erano la “Banca commerciale italiana”, “Credito italiano”, “Credito di Roma”. Esse controllavano una parte rilevante delle imprese italiane. Durante il ’30 la crisi dilaga nel settore reale: si determinano un crollo degli utili, degli investimenti e della produzione industriale. Tale situazione costringe il governo a procedere al salvataggio delle banche miste evitando il crollo del sistema produttivo. Il governo cominciò alcuni salvataggi con la Banca d’Italia ma, quando la crisi si protrasse, venne creato un ente per gestire questa crisi: l’IRI (istituto ricostruzione industriale) col compito di rilevare tutte le partecipazioni azionarie dei principali istituti di credito trovandosi indirettamente a controllare il 42% delle S.p.A. italiane. Inizialmente l’assunzione di responsabilità dell’ente doveva essere temporanea ma divenne un ente permanente alla fine della decade. Aveva così origine il sistema di “economia mista” caratterizzata dalla presenza di imprese pubbliche affiancate a quelle private. In Russia si sviluppa un dibattito molto forte sul fatto se sia o no possibile creare un sistema comunista in un Paese che non aveva avuto uno sviluppo capitalistico. La visione più ortodossa era quella di Trotskij che propose di esportare la rivoluzione in Europa spingendo di fatto l’Unione Sovietica in un conflitto con gli altri Paesi europei. L’altra via era quella suggerita da Stalin il quale si rese conto che una situazione di conflitto permanente avrebbe potuto portare alla fine del regime sovietico. Sostenne allora l’idea del socialismo in un solo paese. Era necessario rafforzare l’Unione Sovietica superando attraverso la pianificazione la mancanza di sviluppo capitalistico. Tra i due schieramenti prevalse quello di Stalin il quale si legò all’ala destra dei comunisti moderati. Per riuscire ad effettuare tale ipotesi era necessario avviare un processo di industrializzazione forzata che aprì un nuovo scontro tra la posizione di Stalin e quella di Bucharin, a capo del partito di destra. Quest’ultimo era infatti favorevole alla prosecuzione del “Capitalismo di stato” varato da Lenin con la NEP, la quale risultava inefficiente per industrializzare il Paese. L’obiettivo di Stalin di arrivare ad una industrializzazione forzata della Russia fu favorito dalla sua avversione alla NEP la quale aveva creato un ceto di agricoltori (Kulaki) benestanti, contrario alle idee comuniste. Le politiche di Stalin ottennero la maggioranza dei consensi ed egli varò i primi “Piani Quinquennali” tra il ’28 e il ’32. Tali piani prevedevano una drastica compressione dei consumi nel settore agricolo e i risparmi dovevano essere dirottati verso il settore industriale il tutto imposto in modo ferreo e militare. Chi si opponeva a tale sistema veniva eliminato o deportato nei campi di lavoro. Questa compressione di consumi nelle campagne non portò a miglioramenti del tenore di vita nelle città in quanto la produzione dei beni di consumo venne lasciata in secondo piano privilegiando la produzione di beni strumentali nel settore siderurgico e meccanico. Aumentò molto la produzione industriale e gli addetti occupati nell’industria il tutto accompagnato da grossi sprechi ed inefficienze. Si spinse molto sull’aspetto quantitativo tralasciando quello qualitativo. Il primo piano quinquennale venne seguito da altri due: il secondo completò lo sviluppo dell’industria pesante e migliorò le infrastrutture. Il terzo fu finalizzato alla produzione di beni militari prima della guerra. Decisione strategica fu quella di industrializzare un’area al di là degli Urali che si rivelò utile in seguito dell’invasione del Paese durante la seconda guerra mondiale.
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