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Marcovaldo calvino, Sintesi del corso di Letteratura

Riassunto del libro "Marcovaldo" di Calvino

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 09/06/2016

Danighiglio
Danighiglio 🇮🇹

4.4

(21)

13 documenti

1 / 5

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Anteprima parziale del testo

Scarica Marcovaldo calvino e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura solo su Docsity! Marcovaldo Calvino Mentre Anguissola, ma anche la Reggiani, godono di una certa fortuna nel loro tempo, escono dal canone. Marcovaldo si è continuato a leggere, torna , è presente nelle antologie ---> lunga durata. Maturità editoriale che avviene negli anni'70 Non nasce come libro, e tanto meno per libro per ragazzi. Esce a puntate nel periodico/giornale, "Unità", del partito comunista; giornale considerato molto autorevole, in cui scrivevano le grandi firme italiane. Allora i giornali erano strumenti di battaglia politica molto importanti, spiccati, con tono propagandisti. I giornali erano considerati strumenti formativi che andavano proposti ai ragazzi con la mediazione dell'insegnante. Tutta la Tv era governata dai partiti e andava guidata dagli intellettuali in modo tale che il popolo diventasse consapevole; si esercitava un grosso controllo sui programmi Tv e sull'editoria. Qualità elevata e valori aderenti all'indirizzo politico del giornale. Partito comunista--> criticavano il modello i sviluppo proposto dagli stati Uniti; commercio capitale, produttività come fonte di ricchezza. Partiti socialisti ponevano il problema delle disuguaglianza sociali--> si rifacevano all'Unione Sovietica. Criticavano: • Sviluppo industriale dell'Italia del boom--> proteggeva i capitali e tassava i lavoratori (succede ancora oggi) • Tema dell'ambiente--> paesaggio ed ecologia Sguardo divertente ma deciso, critico sul modello industriale italiano. Incapacità di Marcovaldo di adattarsi alla sua vita di lavoratore, e il desiderio di dialogare di più con la natura. Tono simile a quello di Arpino; ironia molto coperta, garbata, quasi repressa, non si tratta di un sorriso esplicito aperto. Uso del magico e dell'irreale--> sono irreali /non sono realistiche alcune delle avventure che ha Marcovaldo, storie un po' buffe non realistiche. Questo magico realistico serve come forma di distacco ironico alla quotidianità reale, ponendo uno sguardo diverso. Quello che domina è sempre il reale. Per Calvino l'osservazione della vita quotidiana dell'operaio, che ha raggiunto un certo benessere, ma a discapito di cosa? Alienazione che non è visto in modo drammatico = lavoro tutto il giorno e non so perché, perdita di senso della propria esistenza. Marcovaldo sperimenta questa insensatezza del vivere, e viene coinvolto in queste avventure che non sa gestire e finiscono in modo comico, o sfortune che bersagliano il protagonista. L'obiettivo dei racconti: porre lo sguardo critico sul modello cittadino, sul modello del torinese. Critica dello scollamento dell'uomo nei confronti della Natura. Temi che hanno un'intonazione politica e sono più pensati per un lettore adulto. Idea di usarlo per un pubblico a due facce: • tema fiabesco delle storie • la famiglia di Marcovaldo è una possibile fonte di identificazione del lettore--> i lettori possono riconoscersi nei personaggi. Idea di andare incontro a questi nuovi lettori, figli di operai che frequentano la scuola. Arpino inserito nella cultura ufficiale, giornalista sportivo, grande firma delle cronache. Calvino --> collocazione sociale = sta nell'elitè, gruppo di intellettuali che si pone come guida morale del proprio paese nel dopo guerra. Fare classici che facciano guida morale a una Nazione; Calvino si sente di dover insegnare come si deve pensare, ragionare, valutare i fatti; assume il compito pedagogico di cui si investono gli intellettuali. Calvino e altri modello tradizionale --> i contenuti sono quelli della sinistra ma il modello è quello che l'elitè decide e propone modelli e valori. Libro che non si pone come un compagno di viaggio, ma è un'ambizione. Successo di questo libro a livello scolastico dimostra che il testo è stato compreso. Bilanciamento: 1. scrittura facile adatta ai giovani, linguaggio fluido, assenza di prediche 2. impostazione tradizionale . i valori devono essere trasmessi con la cultura alta, riferimenti all'epica antica. Atteggiamenti do una cultura che arriva dall'alto dai leader. + richiami letterali nascosti Meno esplicitamente scolastico rispetto a "Mille e un'Italia" Arpino : narrazione si ferma per far entrare i personaggi che insegnano e il lettore impara. Calvino: non c'è la sensazione del libro scolastico che impone delle nozioni. Non c'è l'espressione della nozione che viene appresa.--> contemporaneo dibattito della scuola: riforma si privilegia la diffusione del sapere, compensare le differenze sociali = peccato originale --> scelta politica portava con se un ripensamento anche del libro. Non era in discussione il prestigio della scuola e tanto meno del libro, anzi è aumentato, ma vi è un ripensamento sui libri di testo e sulle letture che devono perdere quel modo espressivo didattico. Dibattito che ha portato a una critica radicale--> Don Milani. il libro di lettura comincia a essere ripensato, si ritiene che debba perdere quel tono insegnativo molto forte , come in Anguissola che correggeva, usava i pronomi, i verbi. In Reggiani ritorno alla storia, in Arpino storia d'itali. Per trasmettere una morale, un'etica non bisogna andare attraverso la trasmissione di nozioni, ma allettare il lettore e fare apparire il testo come non didattico, assenza di nozionismo (oggi considerata un imperativo) INTRODUZIONE/ PREFAZIONE Non è stata scritta per il lettore giovane, non assomiglia alla prefazione dell'Anguissola che ha un tono che sembra essere rivolta ai ragazzi. Prefazione per un libro di saggi, c'è tutto il ragionamento sul metodo, sui ragionamenti; capiamo che Calvino ha in mente un lettore adulto come il più importante, ma a Calvino interessa anche il lettore giovane e si capisce perché si impone anche può serie e "professore" proprio per insegnare a questi. La prefazione è una messa in scena, come se un professore l'avesse scritta. *Nell'edizione Mondadori c'è un piccolo pezzetto e poi il testo scritto da Calvino. * Preoccupazione strutturale: novelle (Decameron ) 20 novelle - 4 stagioni--> preoccupazione strutturale, sofisticazione che riguarda il lettore adulto; il giovane non ci fa neanche caso. C'è la preoccupazione di trasmettere i lettori non solo nella cultura ma anche nella forma. * " probabilmente scritto dall'autore "--> si sa che l'ha scritto l'autore * vignette - antenato del fumetto. "Corriere dei piccoli" : personaggi fissi che tornavano e affrontavano un'avventura diversa; specie di appuntamento; storielle chiuse in se stesse. Personaggio fisso e avventure sempre nuove. Calvino dice di ispirarsi a questo modello, quello che rimane è il personaggio fisso e il fatto che le storielle possono essere staccate dalla raccolta e fruite dalla raccolta. Il mondo delle storielle del"Corriere dei Piccoli" è molto lontano, la loro intenzione era quello di divertire, insegnare alcune norme morali e leggere una storia divertente e gradevole. Calvino insinua il dubbio sul mondo --> sottile insegnamento che Calvino vuole trasmettere: il mondo in cui viviamo non è il migliore possibile, l'auspicio è una migliore adultità del giovane lettore che possa migliorare la situazione. * L'uomo allo stata di natura è più buono e che la civiltà porti vizio e malvagità; lo scolaro che legge questo testo ha un madre che non è acculturato, ma un uomo semplice, basico, che parla un italiano dialettale.; Calvino vuole presentare la classe operaia come portatrice di cose buone e positive perché mantiene ingenuità e legame con la natura. Calvino guarda dall'alto la classe operaia, ma con simpatia. * La città presentata come un mondo magico, incantato, i colori, le pubblicità--> qualcosa appartenente al mondo del sogno. Ma questo mondo per Marcovaldo non è interessante, non è un consumatore. Primo accenno alla politica: Marcovaldo non è un consumatore perché l'arricchimento non lo alletta. Se non è un consumatore non è un anello della catena produttiva. Marcovaldo non fa parte dalla catena del capitalismo, non fa niente per migliorare la propria condizione, gli basta avere il minimo--> idea che forse non è indispensabile desiderare di più, ma si può vivere in modo semplice; ma in questo modo la crescita economica si ferma, perché la crescita economica si basa proprio sul desiderio di possedere cose nuove, arricchirsi. * Lingua non adatta per un ragazzo: tafano, carduccio.. * punto 3 nello schema fisso non indica il lieto fine. Non muoiono, non vengono arrestati, se la cavano, non c'è un triste fine ma neanche un lieto fine, si tratta sempre di una fine amara. Non ci deve essere necessariamente un lieto fine, il testo deve riflettere e rispecchiare la realtà in cui non sempre c'è il lieto fine, deve esserci qualcosa che fa riflettere -- >tema nuovo che negli anni '70 diventa molto presente. Letteratura diversa da quella dell'Anguissola in cui c'era un esaltazione del boom economico, ai figli della fatica si mostra il benessere ; qui si individuano gli aspetti negativi, non positivi. • ai poveri si mostrano le cose belle e il benessere • ai benestanti si mostrano gli aspetti negativi * vignette comiche che finiscono male , oppure testi realistici che finiscono in maniera amara * Gianni o Marco più facile identificazione * non una città, ma la città: astratta e tipica, indeterminata * ditta indeterminata, la ditta simbolo di tutte le aziende --> non vuole essere troppo politico, non vuole parlare di alienazione dell'operaio, e di marxismo, ma sarà il lettore a intenderlo.
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