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Maria Terea d'Asburgo. L'arte del possibile, Sintesi del corso di Storia Moderna

Riassunto dettagliato del libro del professore Maurizio Sangalli "Maria Teresa d'Asburgo. L'arte del possibile". Voto esame: 28

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

In vendita dal 02/02/2022

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Scarica Maria Terea d'Asburgo. L'arte del possibile e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Storia moderna – Maria Teresa d’Asburgo, l’arte del possibile Sommario Sponsali complicati..............................................................................................................................1 Riforme.............................................................................................................................................2 Le riforme economiche: catasti, manifatture, commerci......................................................................3 Regno di Boemia: il forziere dell’economia.........................................................................................4 Alliance et mésealleances.....................................................................................................................5 Riforme militari....................................................................................................................................5 Kaunitz: autore del rovesciamento delle alleanze................................................................................6 Guerra dei sette anni............................................................................................................................7 Una nuova stagione di riforme (Kaunitz).........................................................................................7 Finanze.............................................................................................................................................7 Colonialismo asburgico....................................................................................................................8 Carlo di Firmian...............................................................................................................................9 Regno di Ungheria e le regioni orientali...........................................................................................10 Ungheria reale....................................................................................................................................11 Ultimo quindicennio...........................................................................................................................12 Joseph: figlio, re, imperatore.............................................................................................................14 Sponsali complicati Elisabetta Farnese interviene a favore del figlio Carlo (di Borbone) , nemici per eccellenza della casata viennese; inoltre, l’Inghilterra non può permettere il rafforzamento di qualunque potenza continentale nell’impero. Londra riesce a legare a sé Vienna grazie a Walpole. Il principe di Sassonia propone il figlio dell’elettore di Baviera (Massimiliano Giuseppe) Carlo di Wittelsbach, parente della dinastia viennese. Era chiaro che una tale alleanza si sarebbe espressa in funzione anti-francese; l’elezione imperiale di Wittelsbach avrebbe significato la non interruzione della dinastia, ma avrebbe fatto sì che la Baviera venisse annessa dagli Asburgo, sottraendola alla “tentazione” francese di prenderla. Tale alleanza avrebbe rafforzato la parte cattolica del Sacro Romano Impero, scatenando probabilmente i protestanti. Si accarezzerà l’idea anche di un matrimonio con il futuro re di Prussia, Federico II, che diventerà il più accanito nemico della futura regina. Interviene nuovamente l’Inghilterra. Con la seconda guerra di successione polacca si strigano un po' le fila della storia: una famiglia da tempo legata agli Asburgo era quella dei Lorena che avevano aiutato gli Asburgo a liberare Vienna dall’assedio polacco. Inizialmente si pensava al primogenito, Leopoldo, ma alla sua morte la scelta ricadde su Francesco Lorena, che viene accolto a Vienna per un iter formativo. Nel frattempo sarà costretto a succedere al padre nel 1729 con il timore del troppo interesse dei francesi per la Lorena. Francesco capisce che l’alleanza con gli Asburgo può rappresentare un ottimo contrappeso alle brame francesi. Compie un viaggio attraverso le corti europee e ad Amsterdam si avvicina a quella nuova associazione che è la massoneria. Nonostante una decisione che sembra presa, Carlo VI cerca inizialmente di tenerlo lontano da Vienna, nel dubbio che la strategia matrimoniale possa mutare improvvisamente, ma tra i promessi sposi comincia a presentarsi un legame affettuoso sempre più forte, di cui ovviamente non viene troppo tenuto conto. La situazione muta con la scomparsa di Augusto III di Polonia da cui si scatena una guerra tra il figlio omonimo di questo e Stanislao, suocero del re di Francia Luigi XIV; il conflitto finisce nel 1735. Stanislao che ha rinunciato alla Polonia ottiene la Lorena mentre a Francesco Stefano sarebbe andata la Toscana dove si erano estinti i Medici con la morte di Gian Gastone. Carlo VI lo spinge a sottoscrivere tale accordo concedendogli la mano di Maria Teresa che sposa nel 1736. Francesco Stefano fu abile negli affari, non molto abile nel campo militare ma sicuramente un ottimo diplomatico. Riforme  1742 trasformazione della cancelleria d’Austria per gli affari esteri in cancelleria di Casa,Corte e Stato.  Creazione di una commissione di corte (gestione amministrazione e finanze nei territori di recente acquisizione)  Haugwitz entra nel consiglio privato Maria Teresa si rende conto che in quanto donna l’unico modo per essere vicina alle sue truppe sia quello di preoccuparsi delle loro condizioni, di ispezionarle quando possibile e di prendere provvedimenti per premiare o punire ufficialmente i soldati. Ecco la creazione dell’Accademia militare nel 1751 Obiettivo Haugwitz: gli stati votino le imposte (che valgono per 10 anni) ma queste vengono riscosse da un unico organismo centralizzato  oppositore: cancelliere di Boemia, vuole contrastare l’accentramento di potere. Maria Teresa mette alla prova Haugwitz, che espone i progetti dinanzi alle diete di Moravia e Boemia (la prima ok la seconda no, poi diranno si). Carniola: contributo imposto Tirolo: votazione ogni anno Ungheria e Paesi Bassi: no riforma  1749 creazione Directorium in publicis et cameralibus = si occupa di amministrazione e finanze —> conseguenza —> Moravia, Boemia e Erbländer diventano “paesi ereditari” + fusione in un unico collegio delle cancellerie di Austria e Boemia.  Inizio creazione Corte Superiore di Giustizia (intento: togliere voce in capitolo alle due cancellerie, ora fuse, nel campo dell’amministrazione della giustizia). Kaunitz propone: 1. abolizione servaggio ; 2. trasformazione delle corvées in tributi in denaro 3. distribuzione di terre a contadini . La Cancelleria propone un tetto massimo alle corvées e i nobili insorgono, dando la colpa della crisi alla fiscalità pubblica. Insurrezione boema, 1775, contadini incendiano il paese e Maria Teresa seda la rivolta. Contadini suddivisi in classi, vedono diminuiti i giorni lavorativi sui terreni signorili, pagamento delle giornate extra di lavoro. Alliance et mésealleances Problema delle alleanze Due possibilità: 1) proseguire alleanza con l’Inghilterra (ma si é dimostrata poco affidabile) 2) allearsi con la nemica Francia. Maria Teresa sceglie la Francia. La sovrana vuole ancora riprendersi la Slesia, quindi fortifica l’alleanza con Elisabetta I di Russia, sempre più utile in funzione anti-prussiana. Comprende che ciò che dominerà la storia mondiale è la rivalità commerciale tra Francia e Inghilterra. Riforme militari Protagonista: Daun  abolizione compensi in natura per soldati  Abbandono struttura semi-feudale (i nobili possono continuare ad aiutare economicamente nella recluta dei soldati)  Introduzione coscrizione = ogni territorio deve fornire un numero di reclute  Fondazione scuola di servizio militare per ragazzi dai 7 ai 13 anni, in seguito istituzione dell’Accademia Militare  Istituzione Accademia d’Ingegneria  Fondazione dell’ordine di Maria Teresa, lega i comandanti alla corona Cambio di rotta: Haugwitz sostituito da Kaunitz Kaunitz: autore del rovesciamento delle alleanze Negli anni 40 viene inviato a Torino come ambasciatore, poi come fiduciario a Bruxelles per poi giocare un ruolo importante nella pace di Aquisgrana del 1748 (fine seconda guerra di Slesia). Entra a far parte della conferenza segreta. Il principe moravo avrà ben chiara una cosa: gli Asburgo non devono tanto pensare al titolo imperiale, ma devono impegnarsi nel consolidamento dello stato, accettando la trasformazione da “potenza imperiale a potenza statuale”. Le sue idee sul rovesciamento delle alleanze verranno ostacolate dall’opposizione di Francesco Stefano, convito della necessità di rinforzare l’alleanza con l’Inghilterra e la Russia. Come farebbe Kaunitz ad ottenere l’alleanza francese? Proponendo a Carlo Emanuele III la cessione della Savoia in cambio di Parma e Piacenza a Filippo di Borbone e l’accorpamento al regno di Sardegna del milanese. Oppure concedendo al Borbone il Lussemburgo. Nonostante gli oppositori, Kaunitz ha il sostegno della sovrana. Viene mandato a Parigi per trattare con la diplomazia francese. Luigi XV é sempre più convinto di consolidare l’alleanza con Prussia, Svezia, Polonia e impero ottomano. Vedono con diffidenza la proposta austriaca perché pensano sia una pedina nelle mani dell’Inghilterra. Altro problema, la successione al trono imperiale. Maria Teresa punta sul figlio Giuseppe ma la Francia non vede di buon occhio la situazione, proponendo Carlo Teodoro di Wittelsbach. Vi è un dato di fatto in tutto questo: la Prussia è ormai una grande potenza e l’Inghilterra sarebbe disposta ad allearsi anche con la Prussia in funzione anti-francese. Tornando a Kaunitz, troverà molte difficoltà nella corte francese, il tutto peggiorato dalla notizia della morte del figlio e da un cedimento fisico. Kaunitz si riprende e stringe amicizia con Madame de Pompadour, la preferita del re di Francia, la quale, essendo disprezzata da molti a corte, si mostra sensibile a chiunque le offri amicizia e rispetto. Kaunitz torna a Vienna senza un nulla di fatto, ma con degli importanti legami. Maria Teresa lo nomina a capo della Cancelleria di Stato. Kaunitz rivoluziona l’apparato burocratico della Cancelleria. La situazione si sblocca quando nel 1754 quando la rivalità tra Inghilterra e Francia si fa più aspra. Il punto di incontro e scontro sono i Paesi Bassi, l’Inghilterra si aspetta che Maria Teresa invii delle truppe in soccorso ma la sovrana rifiuta, così prontamente Kaunitz ripropone l’alleanza con la Francia, con il fine di riprendere la Slesia. La trattativa avviene tramite la Pompadour. Luigi XV accetta l’alleanza con gli Asburgo perché  non aveva mai sopportato l’arroganza di Federico II  un’alleanza tra le due più grandi potenze cattoliche poteva portare a risultati migliori. Federico II sta riflettendo se confermare l’alleanza con la Francia (ormai a suo parere indebolita) o cambiare rotta. Il colpo di scena arriva con il trattato di Westminster nel 1756 tra la Prussia e l’Inghilterra: gli Hannover si salvaguardano dagli attacchi prussiani e promettono di neutralizzare qualsiasi tentativo russo d’invasione. Il 1 maggio 1756 viene firmato il trattato di Versailles, che sancisce l’alleanza tra Borbone e Asburgo. Il rovesciamento delle alleanze è andato a buon fine. Guerra dei sette anni Una nuova stagione di riforme (Kaunitz) Scopo: ammodernamento e riorganizzazione delle strutture statuali. Obiettivo: concentrare il potere nelle mani di un consiglio composto da pochi e fidati. Kaunitz vuole creare un organismo che studi i punti deboli della macchina statuale e che suggerisca degli adeguati provvedimenti al sovrano. Bisogna:  ridimensionare l’esercito  rinsaldare il debito pubblico (sempre più alto): in questo periodo bassa Austria, Carinzia, Carniola e Boemia vedono aumentare le proprie entrate (complessivamente il regno incassa 60 milioni di fiorini all’anno). Altro punto importante: esercito. Daun viene nominato presidente del Consiglio di Guerra nel 1762, quest’ultimo riorganizzatoin tre sezioni: 1) militare, 2) giustizia e 3) amministrazione. Kaunitz propone alla sovrana la creazione di un consiglio ristretto per gli affari interni. Nel 1760 si crea il “Consiglio di Stato” che doveva rappresentare la punta di diamante del nuovo corso riformistico. Sei i membri: Haugwitz, Daun, governatore della Moravia, von Borié e von Ehrenstein. Il controllo effettivo sarà del cancelliere di Stato.  Viene soppresso il Directorium, responsabile, secondo Kaunitz, delle disfunzioni degli anni passati.  Vengono create amministrazioni per le province della monarchia, chiamati Gubernia. Finanze La Hofkammer ritorna di primaria importanza a causa dell’inefficienza del Directorium. Compito: controllare le entrate finanziarie, simile ad un Ministero delle Finanze. I soldi vengono poi affidati a Creditsdeputation che si occupa di gestire le uscite. L’organo che controlla il funzionamento dell’Hofkammer e del Creditsdeputation è la Corte dei Conti. Per far sì che la macchina statale e i suoi vari organi funzionino c’è bisogno di entrate fiscali, difficile in un periodo di stagnazione economica. Così la sovrana mette a punto delle iniziative per rilanciare l’economia.  ridurre i privilegi delle corporazioni  favorire le nuove manifatture Seconda figlia di Pietro il Grande, eredita uno stato totalmente mutato rispetto a quando il padre era salito al trono.  esercito rinnovato  impulso alle manifatture  creazione di una flotta militare Sotto il profilo internazionale le direttrici erano state quelle dell’espansionismo a scapito della vicina Polonia-Lituania, dell’impero ottomano ma anche della Svezia, contro la quale era scoppiata una guerra a inizio Settecento, passata alla storia come “la grande guerra del nord”. Proprio questo ultimo evento aveva portato la Russia ad essere considerata una grande potenza europea. Viene fondata Pietroburgo, consentendo quindi uno sbocco sul mare dando impulso ai commerci. La Russia poteva reggere il confronto con le altre potenze europee. Nonostante l’aiuto economico della Francia in certe situazioni di crisi, la Russia di Elisabetta non verrà mai meno alla tradizionale alleanza con gli Asburgo. Preoccupata dall’incessante espansionismo di Federico II, Elisabetta propone a Maria Teresa un’alleanza preventiva, promettendosi reciproci aiuti militari. Regno di Ungheria e le regioni orientali La corona di Santo Stefano non faceva parte del Sacro Romano Impero. Il regno si era sempre distinto per la difesa del cristianesimo, ma non significa che non si fossero insediate popolazioni con fede diversa. La cavalleria ungherese era la migliore dell’impero. Discendevano dai temuti Ungari che fecero tremare l’Europa tra il IX e il X secolo. Gli ungari vennero sconfitti da Ottone I, da lì la conversione al cattolicesimo con Stefano I (alla fine canonizzato). I due secoli successivi sono improntati dall’espansione e dal consolidamento: si aggiungono Transilvania, Croazia e Slovacchia, comportando alcuni cambiamenti:  variegata etnicità, vissuta serenamente (magiari, ebrei, zingari, tedeschi, greci, armeni, croati, serbi …)  espansione urbana (anche se non molto consistente) Né la lingua né la religione rappresentavano discriminazione, ma rango sociale e funzioni esercitate in società si. Lingua: quella ufficiale latino, parlata da tutti. La vera ricchezza del paese era l’agricoltura, grazie alle vaste terre pianeggianti dell’Ungheria. Ma era anche ricco di miniere d’oro, di argento e di rame. Tra il tre e il quattrocento si assiste ad un momento di apogeo del regno. I vicini ottomani si fanno sempre più minacciosi, così gli ungheresi si affidano ai Jagelloni per contrastare la loro avanzata, anche se inutilmente. Dopo le sconfitte inflitte dagli ottomani il paese viene diviso in tre parti:  l’Ungheria “reale” (Slovacchia e Croazia) passa a Ferdinando I d’Asburgo (fratello di Carlo V) perché genero del re Luigi II (Jagellone)  la Transilvania1 si trasforma in uno stato vassallo dei turchi (diventa plurireligioso) *  la rimanente parte, la più consistente, diventa terra ottomana Ungheria reale Religione: diffusione credo protestante (funzione anti-asburgica), differenze religiose accettate Economia: peggioramento della condizione dei contadini, dovuto alla crisi economica Istituzioni: mantiene le sue istituzioni, la Dieta ungherese è bicamerale. Tavola dei nobili e camera bassa: la prima costituita da ecclesiastici e nobili, la seconda è l’assemblea dei rappresentanti delle contee e delle libere città, eletti da comitats (circoscrizioni amministrative) forniti di un diritto di cittadinanza. Domina il ceto nobiliare, alla quale appartiene la natio hungarica. Rappresentanti istituzionali: viceré (portavoce natio), gran giudice (amministrazione giustizia) (Leopoldo I riconquistò buona parte dei territori dell’antico regno ungherese, grazie all’abile Eugenio di Savoia.) Il paese si divide ulteriormente in:  labancok: fedeli agli Asburgo  kurucok: (detti “malcontenti”) ostili alla dinastia Per una decina d’anni, all’inizio del ‘700 gli Asburgo perderanno i territori ungheresi, infatti Ferenc II riesce a proclamarsi principe di Transilvania (siamo nel periodo della guerra di successione spagnola). La Francia e i malcontenti avrebbero dovuto aiutarlo, ma così non fu costringendo Ferenc II all’esilio, riconsegnando il paese agli Asburgo. Il solco tra aristocrazia e piccola nobiltà si fa sempre più netto. La componente magiara si ridimensiona a causa di ondate migratorie di tedeschi, serbi e rumeni e la condizione dei contadini peggiora. In più l’Ungheria era stata esclusa dal piano di riforme. Non attuando un adeguato piano di riforme tutti i tentativi di miglioramento falliscono. Cercano di rafforzare l’agricoltura, ma si presentano troppi ostacoli:  arretratezza mezzi agricoli  inadeguate vie di comunicazione 1 composizione sociale: nobili e haiduk, contadini fuggiti dai territori ottomani. Risorse della regione: sale, oro e ferro  mancanza di fondi per bonificare zone paludose Rimarranno fuori anche dal secondo piano di riforme. Vi saranno alcune “riforme” anche se sotto forma di regolamenti, chiamati “inarticolati”, cioè:  emanazione dell’urbarium, per mettere ordine nel settore dell’imposizione finanziaria  limitazione abusi sui contadini  miglioramento condizioni di vita dei contadini  creazione di lazzaretti  creazione del primo ateneo ungherese, a Trnava, poi trasferito a Buda  apertura di luoghi di ricovero e cura per i bambini abbandonati  rinnovamento architettonico e urbanistico  creazione di istituti di educazione secondaria (Gesuiti)  soppressione della Compagnia di Gesù (1773), anche se continueranno ad operare Queste riforme faranno si che il regno adori e rispetti la propria sovrana. Ultimo quindicennio Sarà occupato dall’impazienza del coreggente e dalle preoccupazioni date sul fronte orientale. Lo scenario della fine della guerra dei 7 anni ha consolidato quello del 1748 (fine seconda guerra di Slesia), cioè:  l’Inghilterra è la prima potenza europea e mondiale  la Prussia è diventata sempre più un paese minaccioso e potente Maria Teresa si trova a confrontarsi con le idee contrastanti dei suoi collaboratori, convinti che gli Asburgo debbano continuare con l’affermazione territoriale sul mondo germanico. L’impero ottomano non rappresenta più un pericolo; le relazioni asburgiche con i turchi sono diventate di natura commerciale. Adesso è la Russia a rappresentare una preoccupazione, nonostante sia un tradizionale alleato asburgico. Il nuovo terreno di confronto è la Polonia, che dopo quasi 30 anni torna sullo scenario europeo. Dal 1569, con l’unione di Polonia e Lituania, il regno è diventato, territorialmente, il più vasto d’Europa, ma anche uno dei più deboli, solleticando gli appetiti dei vicini. Da poco è finita la guerra dei 7 anni e nel 1763 muore Augusto III, elettore di Sassonia e re di Polonia. La Dieta polacca elegge Stanislao Augusto come successore, e inizialmente Maria Teresa approva questa decisione se non fosse per tre problemi:  Stanislao è stato l’amante di Caterina II  le truppe russe si trovano al confine con la Polonia  Stanislao è stato proposto proprio sotto suggerimento di Caterina II.
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