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Marie Curie e Irene Joliot-Curie: madre e figlia per le radiazioni, Appunti di Fisica

Spiegazione della vita di madre e figlia. Ottimo per la maturità poichè fornisco già i collegamenti con altre materie.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 22/02/2021

Katss02
Katss02 🇮🇹

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Scarica Marie Curie e Irene Joliot-Curie: madre e figlia per le radiazioni e più Appunti in PDF di Fisica solo su Docsity! MARIE CURIE e IRENE JOLIOT-CURIE: madre e figlia da Nobel sul fronte della Grande Guerra. Introduzione alla guerra La Grande Guerra inizia nel 1914, e i pensieri iniziali da parte degli stati partecipanti consideravano la possibilità di una veloce conclusione; infatti una volta che crollò rovinosamente l’idea della guerra lampo, si presentarono diverse problematiche sul piano sanitario, causato dall’enorme afflusso di feriti provenienti dai campi di battaglia e dalle città devastate. Sicuramente con l’inizio della prima Guerra Mondiale si erano prodotti potenti innovativi strumenti di morte come i cannoni, carrarmati e mitragliatrici, ma dall’altra c’era bisogno di tanta partecipazione da parte di semplici persone al fine di costruire strutture per cercare di salvare vite umane. L’enorme quantità di feriti da proiettili e da schegge di granate portò in primo piano l’importanza di apparecchiature radiologiche per aiutare i dottori nell’individuazione di corpi estranei da estrarre dai feriti, al fine di salvarli dalla morte. Strumenti radiologici Ma da dove provengono questi strumenti tanto utili in questa guerra? Il primo impiego in assoluto, è stato nel maggio del 196 dal colonnello Giuseppe Alvaro all’ospedale militare di Napoli su due soldati; tutto ciò infatti era stato utilizzato precedentemente, ma con la Grande Guerra, ossia qualcosa di mai visto e totalmente inaspettato, gli eserciti si dovevano dotare di apparecchiature sia con impianti mobili che con impianti fissi presso gli ospedali militari, e la richiesta da parte di tutte le nazioni cresceva sempre di più. È a questo punto che in Francia entra in gioco la fisica e chimica da premio Nobel, Marie Curie, la quale aveva dato immediatamente la sua piena disponibilità per la progettazione e la realizzazione del piano radiologico militare. Marie Curie e Irène Joliot-Curie sul campo In realtà, sebbene Marie Curie avesse passato gli ultimi anni a studiare la radioattività e i raggi X, le sue competenze erano piuttosto teoriche, lontane dalla medicina concreta. L’unica cosa che poté fare era quindi studiare l’anatomia sul campo, insieme a due figure che si rivelarono fondamentali: un medico militare e sua figlia Irene, di soli 17 anni; sempre con l’aiuto della figlia Maria Curie non si limitò alla progettazione e alla gestione delle apparecchiature, ma curò con grande attenzione la preparazione del personale medico. Entrambe lavorarono alla costruzione di ambulanze radiologiche, che avevano come fine l’assistenza in vicinanza delle prime linee. Quest’ultime saranno sempre chiamate “Petites Curie”, e furono assolutamente necessarie, grazie alla loro velocità di trasporto anche in caso di vie di comunicazione impervie. Irène e la guerra Come ho già precedentemente accennato, Irene, a soli 17 anni, partecipò attivamente alla Grande Guerra come medico, e non solo come ausilio alla madre ma fu mandata ad offrire una preparazione a personale medico volontario. Testimoni di tutto ciò sono alcune frasi scritte da Irene stessa:” Mia madre non dubitava delle mie capacità più di quanto non dubitasse delle sue e mi lasciò sola, a 18 anni, con la responsabilità del servizio di radiografia in un ospedale anglo-belga a pochi chilometri dal fronte, presso Ypres, con il compito di insegnare i metodi di localizzazione a un medico militare belga nemico delle più elementari nozioni di geometria.”. Quindi sin da giovane Joliot-Curie è stata legata ad argomenti trattati ed amati dalla madre Marie, proprio per questo motivo appena la guerra concluse si dedicò a portare avanti lo studio Curie. Irène: vita Irene è considerata una grande donna, ma la sua immagine è sempre stata offuscata dalla fama dei genitori, infatti generalmente non si sa tanto rispetto la sua vita. Irène, essendo primogenita dei due grandi scienziati, non visse tanto tempo con loro durante i primi anni di vita, di fatti fu cresciuta dal nonno, Eugène Curie, dottore e libero pensatore, socialista e ateo, che sviluppò il forte credo politico della nipote. Nonostante la lontananza dai genitori, fu educata da scienziati, chimici e amici dei genitori, o talvolta da madre e padre stessi i quali non puntavano semplicemente ad una formazione scientifica ma anche a materie di vario genere, come la scultura e il cinese. Terminata la guerra Irène tornò a Parigi, conseguì la laurea in matematica e fisica alla Sorbona e iniziò a studiare all’Istituto del Radio, costruito dai genitori.
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