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Marie Curie: riassunto vita + operato., Appunti di Fisica

Marie Curie: biografia + operato + Premi Nobel.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 01/12/2023

camilla-leccisi
camilla-leccisi 🇮🇹

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Marie Curie: riassunto vita + operato. e più Appunti in PDF di Fisica solo su Docsity! MARIE CURIE Marie Curie fu la cosiddetta “donna che conquistò la radioattività”. Partendo dal principio, il suo nome reale e completo era Maria Salomea Skłodowska: nata a Varsavia, in Polonia, il 7 novembre 1867; ultima di cinque figli. La Polonia, in questo momento, è un paese ancora schiacciato dalla dominazione russa. Era una bambina prodigio: a soli quattro anni sapeva leggere in modo fluente e disinvolto. Purtroppo, però, al raggiungimento dei sette anni, Marie perde la madre e la sorella a causa del tifo: il lutto la segna profondamente. È durante la sua adolescenza che aderisce alla filosofia positivista e inizia ad acquisire ideali razionalisti: è atea e ha una profonda fiducia nel progresso. Per fare ciò, era necessario istruirsi: Marie voleva laurearsi e diventare una scienziata, peccato che alle donne di quel tempo non fosse concesso (anche la sorella aveva il suo medesimo sogno, cioè diventare un medico). Le due strinsero, così, un patto: Maria sarebbe andata a lavorare e avrebbe dato i soldi a Bronia (sua sorella) per permetterle di andare a studiare a Parigi; appena lei si fosse laureata, avrebbe ricambiato il favore. Nel 1885, Maria trova lavoro come governante; nel frattempo, nel 1991 la sorella diventa medico e si sposa a Parigi. A questo punto Maria lascia il lavoro e si dirige in Francia: qui frequenta la celebre Università della Sorbona e si iscrive alla facoltà di scienze. Ora si fa chiamare “Marie”, alla francese, e si distingue tra i suoi compagni per il suo rigore, la sua precisione e per il suo essere brillante. Nel 1894 incontra Pierre Curie, matematico e fisico più grande di lei, con cui si sposa l’anno seguente: non volendo rinunciare alla sua indipendenza si fa chiamare Marie Curie Sklodovska. Pierre e Marie sono una vera e propria squadra: al contrario degli uomini del tempo, Pierre ne rispetta il potenziale intellettuale; la loro intera esistenza è improntata sullo studio e sulla ricerca. Insieme studiano un minerale: l’uraninite, minerale radioattivo da cui si estrae l’uranio; i due si rendono conto che alcune di queste pietre hanno una carica radioattiva superiore anche a quella dell’uranio puro, ne deducono l’esistenza di altre sostanze radioattive all’interno del minerale. Nel 1898 riescono finalmente ad isolare un nuovo elemento, centinaia di volte più radioattivo dell’uranio: lo chiamano Polonio (in onore del paese d’origine di Curie). Non molto più tardi, Marie e Pierre scoprono un altro nuovo elemento: il radio (la tesi di dottorato di Marie fu improntata proprio sulla scoperta e sull’isolamento del radio e del polonio). L’astuta Marie idealizza un nuovo metodo per separare il radio dal bario: la cristallizzazione frazionata. Con il trascorrere del tempo, si iniziano a formulare delle ipotesi sul fatto che il radio possa essere una soluzione per contrastare il cancro: nasce la radioterapia e il nome dei Curie inizia a diffondersi in tutto il mondo. Marie sceglie di non brevettare il processo di isolamento del radio: potrebbe diventare spaventosamente ricca, ma non lo fa perché non era quello il suo obiettivo. Nel 1903 Marie, Pierre e il collega Antoine Henri Becquerel ricevono il Premio Nobel per la fisica: Marie è la prima donna a ricevere un Nobel. Sfortunatamente, il marito Pierre muore in un incidente (investito da una carrozza) e Marie inizia a essere chiamata “la vedova illustre”; le viene offerta la cattedra di fisica generale alla Sorbona, che era stata di suo marito: un’altra prima volta nella storia. Nel 1911 riceve il secondo Premio Nobel per la chimica (prima persona a quel tempo ad averne ricevuti due). Durante la Prima guerra mondiale diventa radiologa per trattare i soldati feriti e poco dopo fonda un Istituto Curie sia a Parigi sia a Varsavia. Purtroppo, però, Marie comincia ad ammalarsi: viene colpita da una forma gravissima di anemia che la porta alla morte nell’anno 1934 (nonostante ciò, non ammette mai che possa essere stato il radio il responsabile della sua malattia). La sua bara è stata avvolta in una camicia di piombo per bloccare le radiazioni che ancora emana; perfino i suoi appunti di laboratorio e i foglietti su cui scriveva le ricette
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