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La Riforma Protestante di Martin Lutero, Appunti di Storia

La nascita del movimento protestante guidato da Martin Lutero nel XVI secolo. Si analizzano le cause che portarono alla nascita del movimento, la dottrina di Lutero e la sua diffusione in Germania e in Europa. Si parla anche delle rivolte dei cavalieri e dei contadini e della reazione di Lutero. Il testo è utile per comprendere la storia della Chiesa e del cristianesimo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 11/02/2024

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ludo_appunti_05 🇮🇹

27 documenti

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Scarica La Riforma Protestante di Martin Lutero e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! MARTIN LUTERO Cause riforme Lutero Tra il ‘400 e il ‘500 molti Papi decisero di cambiare, dal punto di vista estetico, la sede pontificia, arricchendola con edifici sacri e opere d’arte. Questo rinnovamento, però, non piacque a tutti poiché esaltava i valori terreni e umanistici, e non quelli spirituali. Per contrastare questa tendenza, erano sorti dei movimenti che condannavano l’immensa ricchezza e corruzione e che predicavano una fede più autentica. Inoltre, in Germania durante il secondo decennio del ‘500, allo scontento creato dalla tendenza rinascimentale della chiesa, si aggiunse la predicazione delle indulgenze: in cambio di offerte in denaro, la Chiesa prometteva la remissione dei peccati per poter andare in Paradiso. Il principe tedesco Alberto Hohenzollern sollecitò una campagna di indulgenze in Germania per poter saldare il debito che aveva con un banchiere, con il quale aveva pagato il papa affinché lo nominasse arcivescovo di Magonza, diventando così (Alberto) uno dei sette principi elettori. Dalla campagna il Papa ottenne i soldi per finanziare la costruzione della nuova basilica di San Pietro a Roma. Economicamente, però, per i contadini tedeschi e per i ceti più poveri i soldi spesi per acquistare le indulgenze rappresentavano una spesa in più in quanto la situazione era già di per sé insostenibile. Lutero In questo contesto Martin Lutero, monaco agostiniano, appese le sue 95 tesi contro le indulgenze, alla porta della Chiesa di Wittenberg nel 1517. Nel documento Lutero affermava che non il Papa, ma solo Dio poteva rimettere i peccati e che dunque l’acquisto dell’indulgenza non valeva a conquistare la salvezza; inoltre, elaborò una nuova concezione del cristianesimo. La dottrina Riguardava i mezzi con i quali l’uomo può essere giustificato ossia reso giusto agli occhi di Dio e dunque ottenere la salvezza, invece che la dannazione eterna. La giustificazione e la salvezza sono ottenute mediante la sola fede nella grazia di Dio. Quindi, affinché l'uomo sia giustificato è sufficiente che egli abbia fede nella salvezza, promessa da Dio all’uomo e che l’uomo riceve non per i suoi meriti, ma per la libera e benevolente iniziativa di Dio. Un altro punto fondamentale del luteranesimo e che l’uomo non ha libertà di decidere tra bene e male, di scegliere tra buona e cattiva condotta; egli non ha il libero arbitrio, ma è servo del peccato. Erasmo da Rotterdam, uno studioso olandese, pubblicò il “De libero arbitrio” uno scritto contro le tesi di Lutero in materia di libertà umana. Egli condivideva molte critiche di Lutero, ma non poteva accettare la dottrina Luterana poiché andava contro ai valori fondamentali dell’uomo come la libertà. Come risposta al De libero arbitrio, Lutero pubblicò il De servo arbitrio in cui confermava che per raggiungere la salvezza non bisognava compiere delle bune opere. Lutero riprende una lettera scritta dall’apostolo Paolo, egli ribadisce che la giustizia di Dio avviene indipendentemente dalla legge, tutti sono giustificati gratuitamente per la sua grazie (non bisogna pagare al contrario delle indulgenze) e che il libero arbitrio di Erasmo consiste nel ricercare la salvezza che però viene dalle opere buone dettate dalla legge. Lutero si impegna anche a tradurre in tedesco le sacre scritture affinché il latino, la lingua usata nella Bibbia, non ostacolasse la comprensione della parola di Dio. Egli ritiene anche che per comprendere la Bibbia non serve un sacerdote che ne spieghi il significato, questo vuol dire che per Lutero tutti i credenti sono sacerdoti e che la chiesa non serve per fare da intermediario tra Dio e i credenti. Per quanto riguardano i sacramenti egli riconosce solo il battesimo e l’eucarestia, in quanto sono istituiti da Gesù e sono presenti nel Vangelo. Tuttavia nega la dottrina della transustanziazione, secondo il quale il pane e il vino nel momento della consacrazione diventano il corpo e il sangue di Gesù, quindi da quel momento non sono piu’ pane e vino; mentre per Lutero, con la sua dottrina parousia, il pane e il vino, dopo la consacrazione sia rimangono tali sia diventano il corpo e il sangue di Gesù. La scomunica e la Dieta di Worms Papa Leone X condannò le dottrine di Lutero e lo invitò in più occasioni a smentire le sue tesi. Lutero rifiutò e la chiesa decise di scomunicarlo come eretico. La condanna fu approvata anche dall’imperatore Carlo V, che aveva convocato Lutero a Worms, alla Dieta dei principi tedeschi (assemblea dei principi del Sacro Romano Impero) affinché ritirasse le proprie dottrine. Lutero non cambiò idea e trovò l’appoggio di Federico il saggio, principe di Sassonia, salvandosi dalla condanna per eresia. Altri principi tedeschi aderirono alla nuova religione, e così luteranesimo iniziò a espandersi in molte regioni della Germania settentrionale. Rivolte dei Cavalieri e dei Contadini Mettere in discussione il ruolo della Chiesa, significa mettere in squilibrio l’intera società. La prima classe sociale che aderisce al Luteranesimo è quella dei cavalieri, in quanto si erano impoveriti dalla crisi del ‘300 ed erano privati di ogni di ogni effettivo ruolo politico. Seguendo Lutero, quindi, i cavalieri potevano riscattarsi socialmente anche perché’ sono meno compressi rispetto ai principi nei rapporti con la Chiesa. La seconda classe sociale è quella dei contadini in quanto sono sempre state vittime della Chiesa e della nobiltà. La rivolta fu causata dalle insopportabili condizioni di vita a cui dovevano sottostare. Lutero reagì criticando il programma e le rivendicazioni dei rivoltosi: era vero che i signori avevano esagerato opprimendoli ingiustamente, ma non avevano alcun diritto di appellarsi al Vangelo, perché il Vangelo escludeva qualsiasi violenza e ribellione. Zwingli, calvinismo e la chiesa anglicana Il protestantesimo si diffuse in Germania in Svizzera e in altri paesi europei grazie all’opera di riformatori che maturarono le proprie convinzioni seguendo le orme di Lutero: tra questi vi furono Zwingli e Calvino. In Svizzera, a Zurigo, Huldrych Zwingli avviò una riforma basata su due idee fondamentali: il rifiuto del culto dei santi, considerato superstizioso, e la negazione della presenza di Cristo nell’eucarestia. Il culto dei santi era indice di una religiosità superstiziosa in quanto rendeva omaggio a immagini o a statue piuttosto che ai poveri ed era quindi rivolta a promuovere situazioni di vantaggio per chi le compie. Anche per Zwingli, il battesimo e l’eucarestia erano gli unici due veri sacramenti, ma per Zwingli l’eucarestia è un semplice simbolo della presenza di Cristo. La riforma zurighese, però, durò poco: la parte Cattolica della Svizzera temeva il diffondersi della riforma, quindi, attaccò Zurigo e sconfisse il suo esercito nella battaglia di Kappel (1531) in cui morì anche Zwingli. Un impatto maggiore ebbe la riforma a Ginevra del francese Giovanni Calvino. La dottrina fondamentale di Calvino è quella della predestinazione, secondo la quale all’atto del concepimento, Dio sceglie se salvare l’uomo o dannarlo. Alla dottrina della predestinazione, Calvino negava l’efficacia delle opere: la fede in Dio salva l’uomo, non le sue opere buone (come Lutero). Pertanto le opere buone sono effetto della saggezza. Egli istituì nel 1541 le “Ordinanze ecclesiastiche”, e sulla base di queste venne istituito un ministero articolato in 4 ordini: i pastori, i dottori, i diaconi e gli anziani. Dalle ordinanze derivò uno stretto controllo dell’autorità ecclesiastica sulla vita politica e civile di Ginevra, che venne a essere regolata sulla base di principi religiosi. Ci furono anche coloro che ebbero delle idee e opinioni differenti da quelle di Calvino e furono condannati. Ad esempio l’esecuzione sul rogo del medico e teologo spagnolo Michele Serveto il quale era fuggito dalle carceri di Lione per la condanna per eresia. Calvino si giustificò con la Dottrina della fede ortodossa che sosteneva che la dottrina di Serveto bestemmiava Dio.
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